rapamune os fl 60ml+30sir dos+ sirolimus pfizer srl

Che cosa è rapamune os fl 60ml+30sir dos+?

Rapamune soluzione orale prodotto da pfizer srl
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Rapamune risulta in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di agenti ad azione immunosoppressiva selettiva.
Contiene i principi attivi: sirolimus
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ogni ml contiene 1 mg di sirolimus.
Codice AIC: 035120017 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Il farmaco e' indicato per la profilassi del rigetto d'organo in pazienti adulti con rischio immunologico da lieve a moderato che hanno ricevuto trapianto di rene. Si raccomanda di utilizzare il medicinale inizialmente in associazione con ciclosporina microemulsione e corticosteroidi per un periodo da 2 a 3 mesi. Il prodotto puo' essere continuatocome terapia di mantenimento in associazione a corticosteroidi soltanto se la ciclosporina microemulsione puo' essere progressivamente eliminata.

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Posologia

Uso orale. Uso negli adulti. Terapia iniziale (fino a 2 - 3 mesi dopoil trapianto): il regime di dosaggio normalmente raccomandato consiste in una dose di carico di 6 mg per via orale, somministrata appena possibile dopo il trapianto, seguita da una dose di 2 mg una volta al giorno. In seguito adattare la dose su base individuale, per ottenere dosaggi ematici pre-dose compresi tra 4 e 12 ng/ml (analisi cromatografica). Ottimizzare la terapia con un regime decrescente di steroidi e diciclosporina in microemulsione. Il range delle concentrazioni pre-dose suggerito per la ciclosporina nei primi 2-3 mesi dopo il trapianto e' di 150-400 ng/ml (tecnica di analisi monoclonale o tecnica equivalente). Terapia di mantenimento: eliminare progressivamente la ciclosporina nell'arco di 4 - 8 settimane e aggiustare la dose del farmaco per ottenere dosaggi ematici pre-dose compresi tra 12 e 20 ng/ml (analisi cromatografica). somministrare il farmaco con i corticosteroidi. Nei pazienti nei quali la sospensione della ciclosporina non e' riuscita o non puo' essere tentata, la associazione di ciclosporina con il prodotto non deve essere prolungata per piu' di 3 mesi dopo il trapianto. In questi pazienti, quando clinicamente appropriato, eliminare il medicinale e istituire un regime immunosoppressivo alternativo. Uso nei bambini e adolescenti (eta' 65 anni con trapianto di rene sono stati simili a quelli di una popolazione adulta (n=822) di eta' compresa tra i 18 e i 65 anni. Uso nei pazienti con compromissione renale: non e' richiesto un aggiustamento del dosaggio. Usonei pazienti con compromissione epatica: la clearance di sirolimus puo' essere ridotta in pazienti con funzione epatica compromessa. In pazienti con compromissione epatica grave si raccomanda che la dose di mantenimento del farmaco sia ridotta di circa la meta'. Si raccomanda dimonitorare attentamente i livelli ematici pre-dose di sirolimus nei pazienti con compromissione della funzione epatica. Non e' necessario modificare la dose di carico del prodotto. Monitoraggio dei livelli terapeutici del farmaco: nella maggior parte dei pazienti che hanno assunto 2 mg del medicinale 4 ore dopo la ciclosporina le concentrazioni ematiche pre-dose di sirolimus erano nel range prefissato di 4-12 ng/ml (espressi come valori ottenuti dall'analisi cromatografica). La terapia ottimale richiede il monitoraggio delle concentrazioni terapeutiche del farmaco in tutti i pazienti. I livelli ematici di sirolimus devonoessere attentamente monitorati nelle seguenti popolazioni: in pazienti con compromissione epatica; quando induttori o inibitori del CYP3A4 vengono somministrati contemporaneamente e dopo la loro sospensione; e/o se il dosaggio della ciclosporina viene notevolmente ridotto o sospeso, poiche' queste popolazioni hanno piu' probabilita' di richiedere particolari aggiustamenti di dose. Il monitoraggio dei livelli terapeutici del farmaco non deve essere la sola base per l'aggiustamento della terapia con sirolimus. Prestare particolare attenzione ai segni/sintomi clinici, alle biopsie dei tessuti e ai parametri di laboratorio. Per minimizzare la variabilita', il farmaco deve essere assunto sempre allo stesso momento in relazione alla ciclosporina, cioe' 4 ore dopo la dose di ciclosporina, e, in modo coerente, sempre con o senza cibo. In condizioni ottimali, basare l'aggiustamento del dosaggio su piu' diun livello pre-dose ottenuto > 5 giorni dopo il precedente cambiamento della dose. Dopo l'interruzione della terapia con ciclosporina, si raccomanda un target range pre-dose compreso tra 12 e 20 ng/ml (analisicromatografica). La ciclosporina inibisce il metabolismo di sirolimuse di conseguenza, i livelli di sirolimus diminuiranno quando la terapia con ciclosporina viene interrotta, a meno che la dose di sirolimus non venga aumentata. In media, sara' necessario che la dose di sirolimus sia 4 volte piu' elevata per controbilanciare sia l'assenza di interazione farmacocinetica (aumento di 2 volte) sia l'aumentata necessita' di immunosoppressione in assenza di ciclosporina (aumento di 2 volte). La velocita' con la quale il dosaggio di sirolimus viene aumentato deve corrispondere alla velocita' di eliminazione della ciclosporina dal regime terapeutico. Se durante la terapia di mantenimento, sono richiesti ulteriori aggiustamenti della dose, nella maggior parte dei pazienti questi aggiustamenti possono essere basati su una semplice proporzione: nuova dose = dose attuale x (concentrazione target/concentrazione attuale). Considerare una dose di carico in aggiunta ad una nuova dose di mantenimento quando e' necessario aumentare considerevolmente le concentrazioni pre-dose di sirolimus: dose di carico = 3 x (nuova dose di mantenimento - dose attuale di mantenimento). La massima dose del farmaco somministrata ogni giorno non deve superare i 40 mg. Se unadose quotidiana stimata supera i 40 mg a causa dell'aggiunta di una dose di carico, la dose di carico deve essere somministrata in 2 giorni. Controllare le concentrazioni pre-dose di sirolimus almeno 3 - 4 giorni dopo la/e dose/i di carico. In pazienti con compromissione epaticagrave, effettuare il monitoraggio ogni 5-7 giorni finche' 3 controlliconsecutivi abbiano mostrato concentrazioni stabili di sirolimus dopoaggiustamento della dose o dopo la dose di carico a causa del ritardonel raggiungimento dello steady-state dovuto a una prolungata emivita. I range raccomandati della concentrazione pre-dose di sirolimus nell'arco delle 24 ore sono basati su metodi cromatografici. Attualmente nella pratica clinica, la concentrazione di sirolimus nel sangue interoviene misurata sia con metodi cromatografici che con analisi immunologiche. I valori di concentrazione ottenuti da queste differenti metodologie non sono intercambiabili. Tutte le concentrazioni di sirolimus segnalate in questo riassunto, sono state misurate usando metodi cromatografici o sono state convertite in valori equivalenti al metodo cromatografico. Eseguire gli aggiustamenti del target range in base al tipodi analisi che viene utilizzata per determinare le concentrazioni pre-dose di sirolimus. Poiche' i risultati dipendono da dosaggio e laboratorio, e possono variare nel tempo, l'aggiustamento al target range terapeutico deve essere fatto con una dettagliata conoscenza del metodo di dosaggio sito-specifico utilizzato. Tenere i medici continuamente informati dai responsabili dei laboratori locali di riferimento sulla prestazione del metodo per la determinazione della concentrazione di sirolimus impiegato in laboratorio. Altre considerazioni per l'uso: la ciclosporina (microemulsione) e altri medicinali o prodotti non medicinali possono interagire con sirolimus.

Effetti indesiderati

Le reazioni avverse piu' comunemente riportate sono trombocitopenia, anemia, febbre, ipertensione, ipokaliemia, ipofosfatemia, infezioni del tratto urinario, ipercolesterolemia, iperglicemia, ipertrigliceridemia, dolore addominale, linfocele, edema periferico, artralgia, acne, diarrea, dolore, costipazione, nausea, mal di testa, aumento della creatinina nel sangue ed aumento della latticodeidrogenasi nel sangue (LDH). Le frequenze sono classificate come: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, =1/1.000, =1/10.000, GRAVIDANZA E ALLATTAMENTONon sono disponibili dati adeguati circa l'uso di sirolimus in donne in stato di gravidanza. Gli studi negli animali hanno mostrato tossicita' riproduttiva. Il potenziale rischio per l'uomo e' sconosciuto. Il medicinale non deve essere utilizzato durante la gravidanza a meno chenon sia strettamente necessario. Deve essere utilizzato un metodo contraccettivo efficace durante la terapia e per 12 settimane dopo la sospensione del farmaco stesso. Dopo somministrazione di sirolimus radiomarcato, la radioattivita' si ritrova nel latte di ratti che allattano.Non e' noto se il sirolimus e' escreto nel latte umano. A causa dellepotenziali reazioni avverse derivanti da sirolimus nei lattanti, l'allattamento deve essere interrotto durante la terapia. Sono state osservate alterazioni dei parametri spermatici in alcuni pazienti trattati con il prodotto. Nella maggior parte dei casi questi effetti sono risultati reversibili dopo l'interruzione del prodotto.

Indicazioni

Il farmaco e' indicato per la profilassi del rigetto d'organo in pazienti adulti con rischio immunologico da lieve a moderato che hanno ricevuto trapianto di rene. Si raccomanda di utilizzare il medicinale inizialmente in associazione con ciclosporina microemulsione e corticosteroidi per un periodo da 2 a 3 mesi. Il prodotto puo' essere continuatocome terapia di mantenimento in associazione a corticosteroidi soltanto se la ciclosporina microemulsione puo' essere progressivamente eliminata.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti.

Composizione ed Eccipienti

Polisorbato 80, phosal 50 PG (fosfatidilcolina, glicol propilenico, mono-di-gliceridi, etanolo (1,5% - 2,5%), acidi grassi della soia e ascorbil palmitato).

Avvertenze

L'uso del medicinale, micofenolato mofetile, e corticosteroidi, in associazione con un'induzione con anticorpi del recettore IL-2 (IL2R Ab), non e' raccomandato nell'ambito dei pazienti renali trapiantati de novo. Gli agenti immunosoppressori possono influenzare la risposta allavaccinazione. Durante il trattamento la vaccinazione puo' risultare meno efficace. Evitare l'uso di vaccini vivi. Monitorare, in pazienti con compromissione epatica, i livelli ematici pre-dose di sirolimus. Ridurre la dose di mantenimento alla meta' in pazienti con compromissione epatica grave a causa della clearance ridotta. Poiche' l'emivita risulta prolungata in questi pazienti, il monitoraggio dei livelli terapeutici del farmaco dopo dose di carico o dopo cambio di dose deve essere effettuato per un periodo di tempo prolungato fino al raggiungimentodi concentrazioni stabili. Non e' raccomandata la co-somministrazionedi sirolimus con forti inibitori del CYP3A4 o induttori del CYP3A4. Un'aumentata suscettibilita' alle infezioni e il possibile sviluppo di linfomi o altre neoplasie maligne, possono essere una conseguenza dell'immunosoppressione. Una ipersoppressione del sistema immunitario puo'anche aumentare la suscettibilita' alle infezioni. I pazienti trattati, sono esposti ad un maggior rischio di sviluppare infezioni opportunistiche. Tra queste condizioni ci sono la nefropatia associata a virusBK e la leucoencefalopatia progressiva multifocale (PML) associata alvirus JC. Queste infezioni sono spesso correlate ad un carico immunosoppressivo totale elevato e possono condurre a condizioni gravi o fatali. In pazienti sottoposti a trapianto di fegato, l'uso di sirolimus piu' ciclosporina oppure tacrolimus, ha evidenziato un aumento della trombosi dell'arteria epatica, portando, nella maggior parte dei casi, aperdita dell'organo o decesso. In pazienti sottoposti a trapianto di fegato randomizzati al passaggio da un regime basato su inibitori della calcineurina ad un regime basato sul sirolimus versus la prosecuzione di un regime basato su inibitori della calcineurina, per un periodo compreso tra i 6 ed i 144 mesi dopo il trapianto di fegato, ha fallitonel dimostrare la superiorita' nel GFR (Glomerular Filtration Rate) basale a 12 mesi (-4,45 mL/min e -3,07 mL/min, rispettivamente). Il tasso di decessi nel gruppo di passaggio a sirolimus e' stato piu' alto. I tassi di abbandono prematuro dello studio, gli eventi avversi complessivi, e il rigetto acuto a 12 mesi del trapianto di fegato, dimostrato con biopsia, sono stati significativamente piu' elevati nel gruppo di passaggio a sirolimus confrontato con il gruppo di prosecuzione degli inibitori della calcineurina. E' stata riportata anormale o ritardata cicatrizzazione delle ferite, incluso linfocele e deiscenza della ferita. Pazienti con un BMI >30 Kg/m^2 possono essere a rischio maggioredi un'anormale cicatrizzazione delle ferite in base ai dati della letteratura medica. Sono stati riferiti casi di accumulo di fluidi, incluso edema periferico, linfoedema, versamento pleurico, e versamento pericardico in pazienti trattati. Sono stati riportati casi di deiscenza anastomotica bronchiale, la maggior parte dei quali fatali, in pazienti de novo sottoposti a trapianto di polmone, quando il prodotto e' stato usato come parte di un regime immunosoppressivo. Reazioni di ipersensibilita', incluse reazioni anafilattico/anafilattoidi, angioedema, dermatite esfoliativa e vasculite allergica sono state associate alla somministrazione di sirolimus. La co-somministrazione di sirolimus con ACE inibitori ha provocato reazioni angioneurotiche tipo-edema. Limitare, nei pazienti con un aumentato rischio di tumori cutanei, l'esposizione alla luce solare e alla luce UV. Casi di polmonite da Pneumocystis carinii sono stati riportati in pazienti che non hanno ricevuto la profilassi antimicrobica. Somministrare, per i primi 12 mesi successivial trapianto, la profilassi antimicrobica per la polmonite da Pneumocystis carinii. Eseguire la profilassi per il citomegalovirus (CMV) nei3 mesi successivi al trapianto, particolarmente nei pazienti ad aumentato rischio di malattia da CMV. L'uso del medicinale nei pazienti contrapianto di rene e' stato associato ad aumento nei livelli sierici di colesterolo e trigliceridi tale da poter richiedere un trattamento. Monitorare i livelli ematici dei lipidi utilizzando test di laboratorio e, qualora si accerti uno stato di iperlipidemia, adottare delle misure appropriate, come la dieta, l'esercizio fisico e l'utilizzo di agenti ipolipidemizzanti. Prima di iniziare un regime immunosoppressivo includente il farmaco in pazienti con iperlipidemia accertata, valutareil rapporto rischio/beneficio. Rivalutare il rapporto rischio/beneficio di una terapia continuata con il prodotto in pazienti con iperlipidemia grave e refrattaria. La co-somministrazione del medicinale e inibitori della HMG-CoA reduttasi e/o fibrati e' stata ben tollerata. Monitorare i pazienti per l'aumento dei lipidi, e i pazienti che hanno ricevuto un inibitore della HMG-CoA reduttasi e/o un fibrato, monitorareil possibile sviluppo di rabdomiolisi e altri eventi avversi. Monitorare la funzione renale durante la co-somministrazione del farmaco e ciclosporina. Prendere in considerazione un aggiustamento adeguato del regime immunosoppressivo nei pazienti con livelli elevati di creatininasierica. Usare cautela per co-somministrazione di altri farmaci con effetto deleterio sulla funzione renale. Pazienti trattati con ciclosporina e il prodotto per piu' di 3 mesi hanno avuto livelli di creatinina sierica piu' elevati e valori calcolati di filtrazione glomerulare piu' bassi rispetto a pazienti controllo trattati con ciclosporina e placebo o ciclosporina e azatioprina. I pazienti che hanno sospeso con successo il trattamento con ciclosporina hanno avuto livelli di creatinina sierica piu' bassi e valori calcolati di filtrazione glomerulare piu' alti, cosi' come un'incidenza inferiore di neoplasie rispetto ai pazienti che hanno continuato il trattamento con ciclosporina. Non e' raccomandata l'associazione protratta di ciclosporina e con il medicinale come terapia di mantenimento. Nei pazienti con ritardata funzionalita' del trapianto, sirolimus puo' ritardare il recupero della funzionalita' renale. E' raccomandato il monitoraggio quantitativo periodico dell'escrezione urinaria delle proteine. E' stata comunemente osservataun'aumentata escrezione urinaria delle proteine dal 6^ fino al 24^ mese dopo la conversione dagli inibitori della calcineurina al prodotto.E' stata anche riportata insorgenza di nefrosi (sindrome nefrotica). L'uso concomitante del medicinale con un inibitore della calcineurina puo' aumentare il rischio di sindrome uremico-emolitica/porpora trombotica trombocitopenica/microangiopatia trombotica (HUS/TTP/TMA) indottedagli inibitori della calcineurina.

Gravidanza e Allattamento

Non sono disponibili dati adeguati circa l'uso di sirolimus in donne in stato di gravidanza. Gli studi negli animali hanno mostrato tossicita' riproduttiva. Il potenziale rischio per l'uomo e' sconosciuto. Il medicinale non deve essere utilizzato durante la gravidanza a meno chenon sia strettamente necessario. Deve essere utilizzato un metodo contraccettivo efficace durante la terapia e per 12 settimane dopo la sospensione del farmaco stesso. Dopo somministrazione di sirolimus radiomarcato, la radioattivita' si ritrova nel latte di ratti che allattano.Non e' noto se il sirolimus e' escreto nel latte umano. A causa dellepotenziali reazioni avverse derivanti da sirolimus nei lattanti, l'allattamento deve essere interrotto durante la terapia. Sono state osservate alterazioni dei parametri spermatici in alcuni pazienti trattati con il prodotto. Nella maggior parte dei casi questi effetti sono risultati reversibili dopo l'interruzione del prodotto.

Interazioni con altri prodotti

Sirolimus viene estensivamente metabolizzato dall'isoenzima del CYP3A4 nella parete intestinale e nel fegato. Sirolimus e' anche un substrato per la pompa di efflusso multi-farmaco, la P-glicoproteina (P-gp) situata nell'intestino tenue. Pertanto, l'assorbimento e la successiva eliminazione del sirolimus possono essere influenzati dalle sostanze che interagiscono con queste proteine. Gli inibitori del CYP3A4 (come ketoconazolo, voriconazolo, itraconazolo, telitromicina o claritromicina) diminuiscono il metabolismo del sirolimus e ne aumentano i livelli.Gli induttori del CYP3A4 (come rifampicina, rifabutina) aumentano il metabolismo del sirolimus e ne diminuiscono i livelli. La somministrazione concomitante di sirolimus con forti inibitori del CYP3A4 o induttori del CYP3A4 non e' raccomandata. Ciclosporina (substrato del CYP3A4): la velocita' ed il grado di assorbimento di sirolimus sono stati significativamente aumentati dalla ciclosporina A (CsA). La somministrazione di sirolimus (5 mg) in concomitanza con CsA e dopo 2 ore (5 mg) e4 ore (10 mg) dalla CsA (300 mg) ha aumentato la AUC di sirolimus di circa il 183%, il 141% e l'80%, rispettivamente. Gli effetti della CsAhanno anche avuto come riflesso un aumento del C max e del T max di sirolimus. Quando sirolimus era somministrato 2 ore prima della ciclosporina, il C max e l'AUC di sirolimus non erano influenzati. In volontari sani, una dose singola di sirolimus non ha influenzato la farmacocinetica della ciclosporina (microemulsione) sia quando e' stata somministrata simultaneamente sia quando e' stata somministrata a distanza di4 ore. Si raccomanda di somministrare il farmaco 4 ore dopo la somministrazione di ciclosporina (microemulsione). Il medicinale (induttore del CYP3A4): la somministrazione di dosi multiple di rifampicina ha diminuito le concentrazioni ematiche di sirolimus dopo una dose singola di 10 mg del prodotto soluzione orale. La rifampicina ha aumentato la clearance di sirolimus di circa 5,5 volte ed ha diminuito l'AUC e la Cmax rispettivamente dell'82% e del 71% circa. La somministrazione concomitante di sirolimus e rifampicina non e' raccomandata. Ketoconazolo(inibitore del CYP3A4): la somministrazione di dosi multiple di ketoconazolo ha significativamente influenzato la velocita' ed il grado dell'assorbimento e i livelli di esposizione al sirolimus, come evidenziato dagli incrementi della C max, T max e dell'AUC di sirolimus di 4,4 volte, 1,4 volte e 10,9 volte, rispettivamente. La somministrazione concomitante di sirolimus e ketoconazolo non e' raccomandata. Voriconazolo (inibitore del CYP3A4): e' stato riportato che la somministrazione concomitante di sirolimus (singola dose da 2 mg) con dosi multiple di voriconazolo orale (400 mg ogni 12 ore per 1 giorno, seguiti da 100 mgogni 12 ore per 8 giorni) in volontari sani ha aumentato la C max e l'AUC del sirolimus di una media di 7 volte e 11 volte, rispettivamente. La somministrazione concomitante di sirolimus e voriconazolo non e' raccomandata. Diltiazem (inibitore del CYP3A4): la somministrazione orale simultanea di 10 mg del prodotto in soluzione orale, e di 120 mg di diltiazem ha influenzato significativamente la biodisponibilita' di sirolimus. La C max, il T max, e l'AUC di sirolimus sono aumentate, rispettivamente, di 1,4 volte, 1,3 volte e 1,6 volte. Sirolimus non ha influenzato la farmacocinetica ne' del diltiazem ne' dei suoi metaboliti desacetil-diltiazem e desmetil-diltiazem. Se viene somministrato il diltiazem, monitorare i livelli ematici di sirolimus e puo' essere necessario un aggiustamento del dosaggio. Verapamil (inibitore del CYP3A4): la somministrazione di dosi multiple di verapamil e di sirolimus soluzione orale ha influenzato significativamente il grado e la velocita' dell'assorbimento di entrambi i farmaci. La C max, il T max, e l'AUCdel sirolimus totale ematico sono aumentate, rispettivamente, di 2,3 volte, 1,1 volte e 2,2 volte. La C max e l'AUC del S-(-) verapamil plasmatico sono entrambe aumentate di 1,5 volte ed il T max e' diminuito del 24%. I livelli di sirolimus devono essere monitorati e deve esserepresa in considerazione un'appropriata riduzione dei dosaggi di entrambi i farmaci. Eritromicina (inibitore del CYP3A4): la somministrazione di dosi multiple di eritromicina e di sirolimus soluzione orale ha influenzato significativamente il grado e la velocita' dell'assorbimento di entrambi i farmaci. La C max, il T max, e l'AUC del sirolimus totale ematico sono aumentate, rispettivamente, di 4,4 volte, 1,4 volte e4,2 volte. La C max, il T max e l'AUC dell'eritomicina plasmatica sono aumentate di 1,6 volte, 1,3 volte ed 1,7 volte, rispettivamente. I livelli di sirolimus devono essere monitorati e deve essere presa in considerazione un'appropriata riduzione dei dosaggi di entrambi i farmaci. Contraccettivi orali: non e' stata osservata nessuna interazione farmacocinetica clinicamente significativa tra sirolimus e 0,3 mg norgestrel/ 0,03 mg etinilestradiolo. Anche se i risultati di uno studio di interazione a dose singola con un contraccettivo orale suggeriscono l'assenza di interazione farmacocinetica, i risultati non possono escludere la possibilita' di modifiche nella farmacocinetica tali da poter pregiudicare l'efficacia del contraccettivo orale durante il trattamento a lungo termine con il medicinale. Altre interazioni possibili: moderati e deboli inibitori del CYP3A4 possono diminuire il metabolismo disirolimus e aumentarne i livelli ematici (es. calcio antagonisti: nicardipina, antifungini: clotrimazolo, fluconazolo; antibiotici: troleandomicina; altre sostanze: bromocriptina, cimetidina, danazolo, inibitori delle proteasi). Gli induttori del CYP3A4 possono aumentare il metabolismo di sirolimus riducendone i livelli ematici (es. Iperico (Hypericum perforatum), anticonvulsivant: carbamazepina, fenobarbital, fenitoina). Sebbene il sirolimus inibisca in vitro il sistema microsomiale epatico umano citocromo P 450 CYP2C9, CYP2C19, CYP2D6 e CYP3A4/5, non si prevede che il principio attivo inibisca l'attivita' di questi isoenzimi in vivo, poiche' le concentrazioni di sirolimus necessarie a determinare l'inibizione sono molto piu' alte di quelle osservate nei pazienti che ricevono il farmaco a dosi terapeutiche. Gli inibitori dellaP-gp possono ridurre l'efflusso di sirolimus dalle cellule intestinali, aumentandone i livelli ematici. Il succo di pompelmo influisce sul metabolismo mediato dal CYP3A4 e pertanto deve essere evitato. Possonoessere osservate interazioni farmacocinetiche con agenti pro-cineticigastrointestinali come la cisapride e la metoclopramide. Nessuna interazione farmacocinetica clinicamente significativa e' stata osservata tra il sirolimus e una qualsiasi delle seguenti sostanze: aciclovir, atorvastatina, digossina, glibenclamide, metilprednisolone, nifedipina,prednisolone e trimetoprim/sulfametossazolo.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Conservare in frigorifero a 2 gradi C -8 gradi C. Conservare nel flacone originale per tenerlo al riparo dalla luce. Se necessario, il paziente puo' conservare i flaconi a temperatura ambiente fino a 25 gradi C per un breve periodo di tempo (24 ore).