rapamune 100 compresse rivestite 1mg pfizer srl

Che cosa è rapamune 100cpr riv 1mg?

Rapamune compresse rivestite prodotto da pfizer srl
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Rapamune risulta in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di agenti ad azione immunosoppressiva selettiva.
Contiene i principi attivi: sirolimus
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ogni compressa contiene 1 mg di sirolimus.
Codice AIC: 035120070 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Il farmaco e' indicato per la profilassi del rigetto d'organo in pazienti adulti con rischio immunologico da lieve a moderato che hanno ricevuto trapianto di rene. Si raccomanda di utilizzare il medicinale inizialmente in associazione con ciclosporina microemulsione e corticosteroidi per un periodo da 2 a 3 mesi. Il prodotto puo' essere continuatocome terapia di mantenimento in associazione a corticosteroidi soltanto se la ciclosporina microemulsione puo' essere progressivamente eliminata.

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Posologia

Uso orale. La biodisponibilita' non e' stata determinata per le compresse dopo che siano state frantumate, masticate o spezzate e pertanto cio' non puo' essere consigliato. Iniziare e continuare la terapia sotto la guida di uno specialista in trapianti qualificato in modo idoneo. Uso negli adulti. Terapia iniziale (fino a 2 - 3 mesi dopo il trapianto): il regime di dosaggio normalmente raccomandato consiste in una dose di carico di 6 mg per via orale, somministrata appena possibile dopo il trapianto, seguita da una dose di 2 mg una volta al giorno. Adattare poi la dose su base individuale, per ottenere dosaggi ematici pre-dose compresi tra 4 e 12 ng/ml (analisi cromatografica). Ottimizzare la terapia con un regime decrescente di steroidi e di ciclosporina in microemulsione. Il range delle concentrazioni pre-dose suggerito per la ciclosporina nei primi 2-3 mesi dopo il trapianto e' di 150 - 400 ng/ml (tecnica di analisi monoclonale o tecnica equivalente). Terapia dimantenimento: eliminare progressivamente la ciclosporina nell'arco di4 - 8 settimane e aggiustare la dose del farmaco per ottenere dosaggiematici pre-dose compresi tra 12 e 20 ng/ml (analisi cromatografica).Somministrare il medicinale con i corticosteroidi. Nei pazienti nei quali la sospensione della ciclosporina non e' riuscita o non puo' essere tentata, non prolungare l'associazione tra ciclosporina e il prodotto per piu' di 3 mesi dopo il trapianto. In questi pazienti, quando clinicamente appropriato, eliminare il farmaco e istituire un regime immunosoppressivo alternativo. Uso nei bambini e adolescenti (eta' < 18 anni): l'uso nei bambini e adolescenti con eta' inferiore ai 18 anni non e' raccomandato. Sono disponibili limitate informazioni di farmacocinetica in bambini e adolescenti. Uso nei pazienti con compromissione renale: non e' richiesto un aggiustamento del dosaggio. Uso nei pazienti con compromissione epatica: la clearance di sirolimus puo' essere ridotta in pazienti con funzione epatica compromessa. In pazienti con compromissione epatica grave si raccomanda che la dose di mantenimento del prodotto sia ridotta di circa la meta'. Monitorare attentamente i livelli ematici pre-dose di sirolimus nei pazienti con compromissione della funzione epatica. Non e' necessario modificare la dose di carico del farmaco. Monitoraggio dei livelli terapeutici del farmaco: nella maggior parte dei pazienti che hanno assunto 2 mg del medicinale 4 ore dopo la ciclosporina le concentrazioni ematiche pre-dose di sirolimus erano nel range prefissato di 4-12 ng/ml (analisi cromatografica). La terapia ottimale richiede il monitoraggio delle concentrazioni terapeutiche del farmaco in tutti i pazienti. Monitorare i livelli ematici disirolimus nelle seguenti popolazioni: in pazienti con compromissione epatica; quando vengono cosomministrati induttori o inibitori del CYP3A4 contemporaneamente e dopo la loro sospensione; e/o se il dosaggio della ciclosporina viene notevolmente ridotto o sospeso, poiche' questepopolazioni hanno piu' probabilita' di richiedere particolari aggiustamenti di dose. Il monitoraggio dei livelli terapeutici del farmaco non deve essere la sola base per l'aggiustamento della terapia con sirolimus. Prestare particolare attenzione ai segni/sintomi clinici, alle biopsie dei tessuti e ai parametri di laboratorio. Assumere il prodottosempre allo stesso momento in relazione alla ciclosporina, cioe' 4 ore dopo la dose di ciclosporina, e, in modo coerente, sempre con o senza cibo. Basare, in condizioni ottimali, l'aggiustamento del dosaggio del farmaco su piu' di un livello pre-dose ottenuto > 5 giorni dopo il precedente cambiamento della dose. I pazienti possono passare dalla soluzione alla formulazione in compresse su base mg per mg. Controllare la concentrazione pre-dose 1 o 2 settimane dopo il cambio di formulazione o il cambio di dosaggio delle compresse per assicurare che essa sia entro il target range raccomandato. Dopo l'interruzione della terapia con ciclosporina, si raccomanda un target range pre-dose compreso tra 12 e 20 ng/ml (analisi cromatografica). La ciclosporina inibisce il metabolismo di sirolimus e di conseguenza, i livelli di sirolimus diminuiranno quando la terapia con ciclosporina viene interrotta, a meno che la dose di sirolimus non venga aumentata. In media, sara' necessario che la dose di sirolimus sia 4 volte piu' elevata per controbilanciare sia l'assenza di interazione farmacocinetica (aumento di 2 volte) sia l'aumentata necessita' di immunosoppressione in assenza di ciclosporina (aumento di 2 volte). La velocita' con la quale il dosaggio di sirolimus viene aumentato deve corrispondere alla velocita' di eliminazione della ciclosporina dal regime terapeutico. Se durante la terapia di mantenimento, sono richiesti ulteriori aggiustamenti della dose, nella maggior parte dei pazienti questi aggiustamenti possono essere basati su una semplice proporzione: nuova dose = dose attuale x (concentrazione target/concentrazione attuale). Considerare una dose di carico in aggiunta ad una nuova dose di mantenimento quando e' necessario aumentare considerevolmente le concentrazioni pre-dose di sirolimus: dose di carico= 3 x (nuova dose di mantenimento - dose attuale di mantenimento). La massima dose somministrata ogni giorno non deve superare i 40mg. Se una dose quotidiana stimata supera i 40 mg a causa dell'aggiunta di una dose di carico, la dose di carico deve essere somministrata in 2 giorni. Le concentrazioni pre-dose di sirolimus devono essere controllate almeno 3 - 4 giorni dopo la/e dose/i di carico. Monitorare i pazienti con compromissione epatica grave, ogni 5-7 giorni finche' 3 controlli consecutivi abbiano mostrato concentrazioni stabili di sirolimus dopo aggiustamento della dose o dopo la dose di carico a causa delritardo nel raggiungimento dello steady-state dovuto a una prolungataemivita. I range raccomandati della concentrazione pre-dose nell'arcodelle 24 ore di sirolimus sono basati su metodi cromatografici. Attualmente nella pratica clinica, la concentrazione di sirolimus nel sangue intero viene misurata sia con metodi cromatografici che con analisi immunologiche. I valori di concentrazione ottenuti da queste differenti metodologie non sono intercambiabili. Eseguire gli aggiustamenti deltarget range in base al tipo di analisi che viene utilizzata per determinare le concentrazioni pre-dose di sirolimus. Poiche' i risultati dipendono da dosaggio e laboratorio, e possono variare nel tempo, fare l'aggiustamento al target range terapeutico con una dettagliata conoscenza del metodo di dosaggio sitospecifico utilizzato. Altre considerazioni per l'uso: la ciclosporina (microemulsione) e altri medicinali o prodotti non medicinali possono interagire con sirolimus.

Effetti indesiderati

L'incidenza di qualunque reazione avversa puo' aumentare con l'aumentare del livello pre-dose di sirolimus. Le reazioni avverse provenientidall'esperienza degli studi clinici e dall'esperienza post-marketing sono presentate in seguito e suddivise per classificazione sistemica organica e frequenza. Le frequenze sono definite come segue: molto comune (=1/10); comune (=1/100, GRAVIDANZA E ALLATTAMENTONon sono disponibili dati adeguati circa l'uso di sirolimus in donne in stato di gravidanza. Gli studi negli animali hanno mostrato tossicita' riproduttiva. Il potenziale rischio per l'uomo e' sconosciuto. Il medicinale non deve essere utilizzato durante la gravidanza a meno chenon sia strettamente necessario. Deve essere utilizzato un metodo contraccettivo efficace durante la terapia e per 12 settimane dopo la sospensione del prodotto stesso. Dopo somministrazione di sirolimus radiomarcato, la radioattivita' si ritrova nel latte di ratti che allattano. Non e' noto se il sirolimus e' escreto nel latte umano. A causa delle potenziali reazioni avverse derivanti da sirolimus nei lattanti, l'allattamento deve essere interrotto durante la terapia. Sono state osservate alterazioni dei parametri spermatici in alcuni pazienti trattati. Nella maggior parte dei casi questi effetti sono risultati reversibili dopo l'interruzione del prodotto.

Indicazioni

Il farmaco e' indicato per la profilassi del rigetto d'organo in pazienti adulti con rischio immunologico da lieve a moderato che hanno ricevuto trapianto di rene. Si raccomanda di utilizzare il medicinale inizialmente in associazione con ciclosporina microemulsione e corticosteroidi per un periodo da 2 a 3 mesi. Il prodotto puo' essere continuatocome terapia di mantenimento in associazione a corticosteroidi soltanto se la ciclosporina microemulsione puo' essere progressivamente eliminata.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti.

Composizione ed Eccipienti

Nucleo della compressa: lattosio monoidrato, macrogol, magnesio stearato, talco. Rivestimento della compressa: macrogol, gliceril monooleato, lacca farmaceutica, calcio solfato anidro, cellulosa microcristallina, saccarosio, titanio biossido, poloxamero 188, alfa -tocoferolo, povidone, cera carnauba, red opacode S-1-15095 (lacca shellac ~45% in etanolo, ossido di ferro rosso (E172), alcool isopropilico, alcool n-butilico, glicol propilenico, ammonio idrossido, simeticone).

Avvertenze

L'uso del medicinale, micofenolato mofetile, e corticosteroidi, in associazione con un'induzione con anticorpi del recettore IL-2 (IL2R Ab), non e' raccomandato nell'ambito dei pazienti renali trapiantati de novo. Gli agenti immunosoppressori possono influenzare la risposta allavaccinazione. Durante il trattamento con agenti immunosoppressori, lavaccinazione puo' risultare meno efficace. Evitare l'utilizzo di vaccini vivi durante il trattamento. In pazienti con compromissione epatica monitorare attentamente i livelli ematici pre-dose di sirolimus. In pazienti con compromissione epatica grave, ridurre la dose di mantenimento alla meta' a causa della clearance ridotta. Poiche' l'emivita risulta prolungata in questi pazienti, effettuare il monitoraggio dei livelli terapeutici del farmaco dopo dose di carico o dopo cambio di dose per un periodo di tempo prolungato fino al raggiungimento di concentrazioni stabili. Non e' raccomandata la cosomministrazione di sirolimus con forti inibitori del CYP3A4 o induttori del CYP3A4. Un'aumentata suscettibilita' alle infezioni e il possibile sviluppo di linfomi o altre neoplasie maligne, in particolare della pelle, possono essere una conseguenza dell'immunosoppressione. Una ipersoppressione del sistema immunitario puo' anche aumentare la suscettibilita' alle infezioni comprese le infezioni opportunistiche, le infezioni fatali e le sepsi. I pazienti trattati, sono esposti ad un maggior rischio di sviluppare infezioni opportunistiche. Tra queste condizioni ci sono la nefropatia associata a virus BK e la leucoencefalopatia progressiva multifocale (PML) associata al virus JC. Queste infezioni sono spesso correlate ad un carico immunosoppressivo totale elevato e possono condurre a condizioni gravi o fatali. In pazienti sottoposti a trapianto di fegato o polmone non sono state stabilite la sicurezza e l'efficacia del prodotto come terapia immunosoppressiva, pertanto tale uso non e' raccomandato.In pazienti de novo sottoposti a trapianto di fegato, l'uso di sirolimus piu' ciclosporina oppure tacrolimus, ha evidenziato un aumento della trombosi dell'arteria epatica, portando, nella maggior parte dei casi, a perdita dell'organo o decesso. E' stata riportata anormale o ritardata cicatrizzazione delle ferite in pazienti che assumono il medicinale, incluso linfocele e deiscenza della ferita. Pazienti con un BMI maggiore di 30 Kg/m^2 potrebbero essere a rischio maggiore di un' anormale cicatrizzazione delle ferite in base ai dati della letteratura medica. Sono stati riferiti anche casi di accumulo di fluidi, incluso edema periferico, linfoedema, versamento pleurico, versamento pericardico (inclusi versamenti emodinamicamente significativi in bambini ed adulti) in pazienti che hanno ricevuto il prodotto. Sono stati riportati casi di deiscenza anastomotica bronchiale, la maggior parte dei quali fatali, in pazienti de novo sottoposti a trapianto di polmone, quando il farmaco e' stato usato come parte di un regime immunosoppressivo. Reazioni di ipersensibilita', incluse reazioni anafilattico/anafilattoidi, angioedema, dermatite esfoliativa e vasculite allergica sono stateassociate alla somministrazione di sirolimus. La cosomministrazione di sirolimus con ACE inibitori ha provocato reazioni angioneurotiche tipo-edema. Limitare, nei pazienti con un aumentato rischio di tumori cutanei, l'esposizione alla luce solare e alla luce UV. Casi di polmonite da Pneumocystis carinii sono stati riportati in pazienti che non hanno ricevuto la profilassi antimicrobica. Pertanto somministrare, per iprimi 12 mesi successivi al trapianto, la profilassi antimicrobica per la polmonite da Pneumocystis carinii. Eseguire la profilassi per il citomegalovirus (CMV) nei 3 mesi successivi al trapianto. L'uso nei pazienti con trapianto di rene e' stato associato ad aumento nei livellisierici di colesterolo e trigliceridi tale da poter richiedere un trattamento. Si raccomanda di monitorare i livelli ematici dei lipidi utilizzando test di laboratorio e, qualora si accerti uno stato di iperlipidemia, adottare delle misure appropriate. Prima di iniziare un regime immunosoppressivo includente il prodotto in pazienti con iperlipidemia accertata, valutare il rapporto rischio/beneficio. Similmente, rivalutare il rapporto rischio/beneficio di una terapia continuata in pazienti con iperlipidemia grave e refrattaria. La cosomministrazione del farmaco e inibitori della HMG-CoA reduttasi e/o fibrati e' stata ben tollerata. Durante la terapia con o senza concomitante Ciclosporina A, monitorare i pazienti per l'aumento dei lipidi, e monitorare i pazienti che hanno ricevuto un inibitore della HMG-CoA reduttasi e/o un fibrato, per quanto riguarda il possibile sviluppo di rabdomiolisi e altri eventi avversi. Monitorare la funzione renale durante la cosomministrazione del medicinale e ciclosporina. Prendere in considerazione un aggiustamento adeguato del regime immunosoppressivo nei pazienti con livelli elevati di creatinina sierica. La cosomministrazione di altri farmaci, che hanno notoriamente un effetto deleterio sulla funzione renale, richiede cautela. Pazienti trattati con ciclosporina e il prodotto per piu' di 3 mesi hanno avuto livelli di creatinina sierica piu' elevati e valori calcolati di filtrazione glomerulare piu' bassi rispetto apazienti controllo trattati con ciclosporina e placebo o ciclosporinae azatioprina. I pazienti che hanno sospeso con successo il trattamento con ciclosporina hanno avuto livelli di creatinina sierica piu' bassi e valori calcolati di filtrazione glomerulare piu' alti cosi' come un'incidenza inferiore di neoplasie rispetto ai pazienti che hanno continuato il trattamento con ciclosporina. Non puo' essere raccomandata l'associazione protratta tra ciclosporina e il farmaco come terapia dimantenimento. Nei pazienti con ritardata funzionalita' del trapianto,sirolimus puo' ritardare il recupero della funzionalita' renale. E' raccomandato il monitoraggio quantitativo periodico dell'escrezione urinaria delle proteine. E' stata osservata un'aumentata escrezione urinaria delle proteine dal 6^ fino al 24^ mese dopo la conversione dagli inibitori della calcineurina al prodotto in pazienti trapiantati di rene in mantenimento. E' stata anche riportata l'insorgenza di nefrosi. L'uso concomitante del farmaco con un inibitore della calcineurina puo' aumentare il rischio di sindrome uremico-emolitica/porpora trombotica trombocitopenica/microangiopatia trombotica (HUS/TTP/TMA) indotte dagli inibitori della calcineurina. Le compresse di sirolimus contengonosaccarosio e lattosio.

Gravidanza e Allattamento

Non sono disponibili dati adeguati circa l'uso di sirolimus in donne in stato di gravidanza. Gli studi negli animali hanno mostrato tossicita' riproduttiva. Il potenziale rischio per l'uomo e' sconosciuto. Il medicinale non deve essere utilizzato durante la gravidanza a meno chenon sia strettamente necessario. Deve essere utilizzato un metodo contraccettivo efficace durante la terapia e per 12 settimane dopo la sospensione del prodotto stesso. Dopo somministrazione di sirolimus radiomarcato, la radioattivita' si ritrova nel latte di ratti che allattano. Non e' noto se il sirolimus e' escreto nel latte umano. A causa delle potenziali reazioni avverse derivanti da sirolimus nei lattanti, l'allattamento deve essere interrotto durante la terapia. Sono state osservate alterazioni dei parametri spermatici in alcuni pazienti trattati. Nella maggior parte dei casi questi effetti sono risultati reversibili dopo l'interruzione del prodotto.

Interazioni con altri prodotti

Sirolimus viene estensivamente metabolizzato dall'isoenzima del CYP3A4 nella parete intestinale e nel fegato. Sirolimus e' anche un substrato per la pompa di efflusso multi-farmaco, la P-glicoproteina (P-gp) situata nell'intestino tenue. Pertanto, l'assorbimento e la successiva eliminazione del sirolimus possono essere influenzati dalle sostanze che interagiscono con queste proteine. Gli inibitori del CYP3A4 (come ketoconazolo, voriconazolo, itraconazolo, telitromicina o claritromicina) diminuiscono il metabolismo del sirolimus e ne aumentano i livelli.Gli induttori del CYP3A4 (come rifampicina, rifabutina) aumentano il metabolismo del sirolimus e ne diminuiscono i livelli. La somministrazione concomitante di sirolimus con forti inibitori del CYP3A4 o induttori del CYP3A4 non e' raccomandata. Ciclosporina (substrato del CYP3A4): la velocita' ed il grado di assorbimento di sirolimus sono stati significativamente aumentati dalla ciclosporina A (CsA). La somministrazione di sirolimus (5 mg) in concomitanza con CsA, e dopo 2 ore (5 mg) e 4 ore (10 mg) dalla CsA (300 mg) ha aumentato la AUC di sirolimus dicirca il 183%, il 141% e l'80%, rispettivamente. Gli effetti della CsA hanno anche avuto come riflesso un aumento del C max e del t max di sirolimus. Quando sirolimus era somministrato 2 ore prima della ciclosporina, il C max e l'AUC di sirolimus non erano influenzati. In volontari sani, una dose singola di sirolimus non ha influenzato la farmacocinetica della ciclosporina (microemulsione) sia quando e' stata somministrata simultaneamente sia quando e' stata somministrata a distanza di 4 ore. Si raccomanda di somministrare il farmaco 4 ore dopo la somministrazione di ciclosporina (microemulsione). Rifampicina (induttore del CYP3A4): la somministrazione di dosi multiple di rifampicina ha diminuito le concentrazioni ematiche di sirolimus dopo una dose singola di 10 mg della soluzione orale. La rifampicina ha aumentato la clearance di sirolimus di circa 5,5 volte ed ha diminuito l'AUC e la C max rispettivamente dell' 82% e del 71% circa. La somministrazione concomitante di sirolimus e rifampicina non e' raccomandata. Ketoconazolo (inibitore del CYP3A4): la somministrazione di dosi multiple di ketoconazoloha significativamente influenzato la velocita' ed il grado dell'assorbimento e i livelli di esposizione al sirolimus dalla soluzione orale del medicinale, come evidenziato dagli incrementi della C max, T max edell'AUC di sirolimus di 4,4 volte, 1,4 volte e 10,9 volte, rispettivamente. La somministrazione concomitante di sirolimus e ketoconazolo non e' raccomandata. Voriconazolo (inibitore del CYP3A4): e' stato riportato che la somministrazione concomitante di sirolimus (singola dose da 2mg) con dosi multiple di voriconazolo orale (400 mg ogni 12 ore per 1 giorno, seguiti da 100 mg ogni 12 ore per 8 giorni) in volontari sani ha aumentato la C max e l'AUC del sirolimus di una media di 7 volte e 11 volte, rispettivamente. La somministrazione concomitante di sirolimus e voriconazolo non e' raccomandata. Diltiazem (inibitore del CYP3A4): la somministrazione orale simultanea di 10 mg del prodotto soluzione orale, e di 120 mg di diltiazem ha influenzato significativamente la biodisponibilita' di sirolimus. La C max, il T max, e l'AUC di sirolimus sono aumentate, rispettivamente, di 1,4 volte, 1,3 volte e 1,6volte. Sirolimus non ha influenzato la farmacocinetica ne' del diltiazem ne' dei suoi metaboliti desacetildiltiazem e desmetildiltiazem. Seviene somministrato il diltiazem, monitorare i livelli ematici di sirolimus e puo' essere necessario un aggiustamento del dosaggio. Verapamil (inibitore del CYP3A4): la somministrazione di dosi multiple di verapamil e di sirolimus soluzione orale ha influenzato significativamente il grado e la velocita' dell'assorbimento di entrambi i farmaci. La C max, il T max, e l'AUC del sirolimus totale ematico sono aumentate, rispettivamente, di 2,3 volte, 1,1 volte e 2,2 volte. La C max e l'AUCdel S-(-) verapamil plasmatico sono entrambe aumentate di 1,5 volte ed il T max e' diminuito del 24%. Monitorare i livelli di sirolimus e prendere in considerazione un'appropriata riduzione dei dosaggi di entrambi i farmaci. Eritromicina (inibitore del CYP3A4): la somministrazione di dosi multiple di eritromicina e di sirolimus soluzione orale ha influenzato significativamente il grado e la velocita' dell'assorbimento di entrambi i farmaci. La C max, il T max, e l'AUC del sirolimus totale ematico sono aumentate, rispettivamente, di 4,4 volte, 1,4 volte e 4,2 volte. La C max, il T max e l'AUC dell'eritomicina plasmatica sono aumentate di 1,6 volte, 1,3 volte ed 1,7 volte, rispettivamente. Monitorare i livelli di sirolimus e prendere in considerazione un'appropriata riduzione dei dosaggi di entrambi i farmaci. Contraccettivi orali: non e' stata osservata nessuna interazione farmacocinetica clinicamente significativa tra la soluzione orale del prodotto e 0,3 mg norgestrel/ 0,03 mg etinilestradiolo. Anche se i risultati di uno studio diinterazione a dose singola con un contraccettivo orale suggeriscono l'assenza di interazione farmacocinetica, i risultati non possono escludere la possibilita' di modifiche nella farmacocinetica tali da poter pregiudicare l'efficacia del contraccettivo orale durante il trattamento a lungo termine. Altre interazioni possibili. Moderati e deboli inibitori del CYP3A4 possono diminuire il metabolismo di sirolimus e aumentarne i livelli ematici (es. calcio antagonisti: nicardipina; antifungini: clotrimazolo, fluconazolo; antibiotici: troleandomicina; altre sostanze: bromocriptina, cimetidina, danazolo, inibitori delle proteasi). Gli induttori del CYP3A4 possono aumentare il metabolismo di sirolimus riducendone i livelli ematici (es. Iperico (Hypericum perforatum),anticonvulsivanti: carbamazepina, fenobarbital, fenitoina;). Sebbene il sirolimus inibisca in vitro il sistema microsomiale epatico umano citocromo P 450 CYP2C9, CYP2C19, CYP2D6 e CYP3A4/5, non si prevede che il principio attivo inibisca l'attivita' di questi isoenzimi in vivo, poiche' le concentrazioni di sirolimus necessarie a determinare l'inibizione sono molto piu' alte di quelle osservate nei pazienti che ricevono il prodotto a dosi terapeutiche. Gli inibitori della P-gp possono ridurre l'efflusso di sirolimus dalle cellule intestinali, aumentandone i livelli ematici. Il succo di pompelmo influisce sul metabolismo mediato dal CYP3A4 e pertanto deve essere evitato. Possono essere osservate interazioni farmacocinetiche con agenti pro-cinetici gastrointestinali come la cisapride e la metoclopramide. Nessuna interazione farmacocinetica clinicamente significativa e' stata osservata tra il sirolimus e una qualsiasi delle seguenti sostanze: aciclovir, atorvastatina, digossina, glibenclamide, metilprednisolone, nifedipina, prednisolone e trimetoprim/sulfametossazolo.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Conservare il blister nell'astuccio di cartone per tenerlo al riparo dalla luce. Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C.