nerisona soluzione cutanea 30ml 0,1% leo pharma a/s

Che cosa è nerisona sol cut 30ml 0,1%?

Nerisona soluzione cutanea prodotto da leo pharma a/s
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Nerisona risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di corticosteroidi, non associati.
Contiene i principi attivi: diflucortolone valerato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: diflucortolone valerato.
Codice AIC: 023722123 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Tutte le dermopatie sensibili a trattamento corticoideo locale quali:dermatite da contatto, eczema da contatto, eczema professionale, eczema volgare, nummulare, degenerativo e seborroico, eczema atopico del capillizio, eczema del condotto uditivo esterno, eczema disidrosico, eczema da varici (comunque non direttamente sull'ulcera), eczema anale, eczema dei bambini, neurodermite (eczema endogeno, dermatite atopica),psoriasi, lichen ruber planus e verrucosus, eritematoide cronico discoide, ustioni di primo grado, eritema solare, punture d'insetti. Pitiriasi secca e in particolare quello stato seborroico con desquamazione grassa del cuoio capelluto comunemente riconosciuto col nome di forfora.

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Posologia

Salvo diversa prescrizione medica, iniziare spalmando il preparato nella forma piu' idonea alla situazione cutanea, in strato sottile 2-3 volte al giorno. 0ttenuto il miglioramento, e' sufficiente una sola applicazione al giorno. Lattanti, bambini e adulti non devono essere trattati piu' a lungo di 3 settimane. Il farmaco e' disponibile in quattroforme farmaceutiche: crema, crema idrofoba, unguento e soluzione cutanea. Queste possono essere utilizzate a seconda delle caratteristiche cutanee di ogni singolo caso: la crema nelle forme secernenti; la crema idrofoba in condizioni cutanee ne' umide ne' troppo secche; l'unguento in presenza di cute molto secca; la soluzione cutanea per le aree ricoperte da peli. Crema: per il suo elevato contenuto in acqua e bassolivello di grassi e' elettiva per le dermatosi secernenti dove contribuisce all'allontanamento delle secrezioni, ottenendone una rapida diminuzione e un essiccamento della cute. La crema e' anche indicata per l'applicazione sulle parti scoperte del corpo, su quelle coperte da peli e sulle aree umide. Crema idrofoba: per l'equilibrato rapporto tra acqua e grassi contenuti nel veicolo trova possibile impiego in condizioni cutanee ne' umide ne' troppo secche. Il preparato assicura alla cute un appropriato apporto lipidico senza bloccare gli scambi di calore o la traspirazione. La crema idrofoba e' quella che garantisce una piu' ampia possibilita' d'uso. Unguento: grazie al suo eccipiente completamente anidro, si presta in modo particolare al trattamento di formesecche e stadi cronici. La base dell'unguento esercita un effetto occlusivo che favorisce il processo di guarigione. Soluzione cutanea: il veicolo idroalcolico la rende particolarmente indicata nelle dermatosidel cuoio capelluto, delle parti ricoperte da peli e su cute assai grassa o sensibile ai grassi, consentendo un'omogenea distribuzione e diconseguenza penetrazione del principio attivo. Bendaggio occlusivo: in casi particolari resistenti alla terapia, si puo' prescrivere un trattamento sotto bendaggio occlusivo. La zona cutanea malata trattata col preparato verra' ricoperta da una pellicola di materiale impermeabile che va fissata alla cute sana circostante mediante adesivo plastico.Per l'occlusione alle mani possono essere usati guanti di plastica. La durata dell'occlusione non deve essere superiore alle 24 ore. Il bendaggio occlusivo puo' essere eventualmente ripetuto piu' volte sostituendolo ogni 12 ore. Se nel corso del trattamento dovessero comparire processi infettivi sara' necessario interrompere il trattamento occlusivo.

Effetti indesiderati

Sintomi locali quali prurito, bruciore, eritema o vescicolazione possono verificarsi in casi isolati durante il trattamento. In rari casi possono intervenire reazioni allergiche cutanee (dermatite allergica dacontatto), follicolite, decolorazione cutanea, dermatite periorale, aumentata crescita di peli corporei (ipertricosi). Nel corso di trattamento di estese aree cutanee (circa il 10% e piu' della superficie corporea) e/o di impiego prolungato (oltre le 3 settimane) specie sotto bendaggio occlusivo o uso di unguento, non si possono escludere le seguenti reazioni concomitanti, proprie del resto di tutti i cortisonici topici: atrofie cutanee, decolorazione cutanea, teleangectasie, strie, manifestazioni acneiformi, dermatite periorale, aumentata crescita di peli corporei (ipertricosi) e sintomi sistemici da riassorbimento cutaneo di corticosteroidi quali soppressione reversibile dell'asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA). I sintomi clinici includono Sindrome di Cushing, iperglicemia e glicosuria. Una maggiore incidenza si puo' osservare con l'uso di farmaci corticosteroidi su una superficie di grandi dimensioni, l'uso prolungato, l'aggiunta del bendaggio occlusivo, coesistenti ad insufficienza epatica. Dopo la sospensione del farmaco, il recupero dell'asse HPA e' pronto e completo. Nei trattamenti occlusivi si tenga presente che le pellicole usate per il bendaggio possono essere esse stesse causa di fenomeni di sensibilizzazione.

Indicazioni

Tutte le dermopatie sensibili a trattamento corticoideo locale quali:dermatite da contatto, eczema da contatto, eczema professionale, eczema volgare, nummulare, degenerativo e seborroico, eczema atopico del capillizio, eczema del condotto uditivo esterno, eczema disidrosico, eczema da varici (comunque non direttamente sull'ulcera), eczema anale, eczema dei bambini, neurodermite (eczema endogeno, dermatite atopica),psoriasi, lichen ruber planus e verrucosus, eritematoide cronico discoide, ustioni di primo grado, eritema solare, punture d'insetti. Pitiriasi secca e in particolare quello stato seborroico con desquamazione grassa del cuoio capelluto comunemente riconosciuto col nome di forfora.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Presenza nella zona da trattare di: affezioni cutanee di origine tubercolare o luetica; patologie virali (ad es. varicella, herpes zoster), rosacea, dermatite periorale e reazioni cutanee post-vacciniche.

Composizione ed Eccipienti

Crema: macrogo| stearato; alcool stearilico; paraffina liquida; vaselina bianca; edetato disodico; acido poliacrilico; sodio idrossido; metile paraidrossibenzoato; propile paraidrossibenzoato; acqua depurata. Crema idrofoba: cera d'api bianca; paraffina liquida; vaselina bianca;esteri alifatici ad alto peso molecolare; acqua depurata. Unguento: paraffina liquida; vaselina bianca; cera microcristallina; olio di ricino idrogenato. Soluzione cutanea: etanolo 96%; glicerolo 85%; povidone; acqua depurata.

Avvertenze

Lattanti, bambini e adulti non devono essere trattati per periodi superiori a 3 settimane. In particolare, nei lattanti e nei bambini si consiglia di non protrarre la terapia oltre i 5-7 giorni, se le aree da trattare sono coperte da pannolini o mutandine di plastica. In caso dilesioni estese e' opportuno trattare in successione, una alla volta, aree parziali. Nelle malattie cutanee accompagnate da infezioni batteriche o micotiche e' opportuno associare un trattamento specifico locale. L'applicazione percutanea di corticosteroidi nel trattamento di dermatosi estese e/o per lunghi periodi di tempo, puo' determinare fenomeni secondari di assorbimento sistemico (sindrome di Cushing, inibizione dell'asse ipotalamo-ipofisario). Tale evenienza e' piu' frequente nei bambini e in caso di bendaggio occlusivo. Nell'uso pediatrico le pieghe cutanee e il pannolino possono fungere da bendaggio occlusivo. Pertanto, nel trattamento di affezioni croniche che richiedano terapie prolungate, qualora sia stato raggiunto un favorevole effetto terapeutico, sara' opportuno ridurre il dosaggio e la frequenza delle applicazioni al minimo necessario per controllare i sintomi ed evitare le recidive, sospendendo l'uso del preparato appena possibile. Se la pelle si secca troppo in condizioni di utilizzo prolungato di crema o soluzione cutanea, il paziente deve passare ad una forma farmaceutica ad eccipiente piu' grasso (crema idrofoba o unguento). In caso di applicazione al viso evitare che il preparato venga a contatto con gli occhi. In presenza di rosacea o dermatite periorale, il prodotto non deve essere applicato al viso. Con l'impiego dei corticosteroidi topici e' possibilela comparsa di glaucoma (ad esempio dopo l'impiego di dosi eccessive o su aree estese per periodi prolungati, con tecniche di bendaggio occlusivo o dopo l'applicazione sulla cute intorno agli occhi). L'uso, specie se prolungato, dei medicinali corticosteroidi per uso topico puo'dar origine a fenomeni di sensibilizzazione. In tal caso occorre interrompere il trattamento ed istituire una terapia adeguata. La formulazione in crema contiene alcool stearilico, che puo' causare reazioni localizzate sulla pelle (ad es. dermatite da contatto), e metile para-idrossibenzoato e propile para-idrossibenzoato, che possono causare reazioni allergiche (anche ritardate).

Gravidanza e Allattamento

Come regola generale, le preparazioni topiche contenenti corticosteroidi non devono essere applicate durante il primo trimestre di gravidanza. L'indicazione clinica per il trattamento nelle donne in gravidanzae in allattamento deve essere attentamente esaminata e valutato se i benefici giustificano i potenziali rischi per il feto. In particolare,l'uso su zone estese o per un periodo prolungato devono essere evitati. Alcuni studi epidemiologici suggeriscono che ci potrebbe essere un aumentato rischio di palatoschisi nei neonati da donne che sono state trattate con corticosteroidi sistemici durante il primo trimestre di gravidanza. Effetti indesiderati non possono essere esclusi in neonati le cui madri sono state trattate su aree estese o per periodi prolungati durante la gravidanza o l'allattamento (per esempio, si puo' produrre una riduzione della funzione surrenalica a seguito di applicazione nelle ultime settimane di gravidanza). Le donne in allattamento non devono essere trattate sul seno.

Interazioni con altri prodotti

Non sono note ne' prevedibili interazioni con altri farmaci.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Crema, crema idrofoba: non conservare al di sopra di 25 gradi C. Unguento: non conservare al di sopra di 30 gradi C. Soluzione cutanea: nessuna particolare condizione di conservazione.