zenapax*iv 1fl 5ml 5mg/ml daclizumab roche spa

Che cosa è zenapax iv 1fl 5ml 5mg/ml?

Zenapax preparazione iniettabile prodotto da roche spa
è un farmaco solo uso ospedaliero della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Zenapax risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di sostanze ad azione immunosoppressiva.
Contiene i principi attivi: daclizumab
Codice AIC: 034460016 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

E' indicato nella profilassi del rigetto acuto di organo nel trapianto renale allogenico de novo e in pazienti che non sono altamente immunizzati deve essere usato in associazione a un regime immunosoppressivocon ciclosporina e corticosteroidi.

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Posologia

Deve essere prescritto solo da medici con esperienza nell'utilizzo della terapia immunosoppressiva successiva al trapianto d'organo. Il dosaggio consigliato per pazienti adulti e pediatrici e' 1 mg/kg. Il volume contenente la dose adeguata viene aggiunto a 50 ml di soluzione salina sterile allo 0,9% e somministrato per endovena in un periodo di 15minuti. Puo' essere somministrato in vena centrale o periferica. La prima dose deve essere somministrata nel corso delle 24 ore precedenti il trapianto. La dose successiva e tutte le altre devono essere somministrate a intervalli di quattordici giorni, per un totale di cinque dosi. Uso del farmaco nell'anziano. Si ha limitata conoscenza relativamente all'uso in pazienti anziani (di eta' superiore a 65 anni), a causadell'esiguo numero di pazienti anziani che vengono sottoposti a trapianto renale, ma non c'e' evidenza che i pazienti anziani richiedano undosaggio differente rispetto a pazienti piu' giovani. Pazienti affetti da insufficienza renale grave. Per i pazienti affetti da insufficienza renale grave non e' necessario apportare modifiche al dosaggio. Pazienti affetti da insufficienza epatica grave. Non sono disponibili dati su pazienti affetti da insufficienza epatica grave.

Effetti indesiderati

La tollerabilita' e' stata studiata verso placebo in pazienti che ricevevano, in concomitanza, regimi di terapia immunosoppressiva con ciclosporina e corticosteroidi da soli, in associazione con azatioprina o in associazione con micofenolato mofetile. I dati raccolti da quattro studi (O14392, O14393, O14874 e O15301) hanno mostrato che l'incidenzae il tipo di eventi avversi sono simili nei pazienti trattati con placebo e con Zenapax. Sono stati riportati eventi avversi dal 95% dei pazienti appartenenti al gruppo trattato con placebo e dal 96% dei pazienti appartenenti al gruppo trattato con daclizumab. Sono stati riportati eventi avversi gravi nel 44,4% dei pazienti appartenenti al gruppo trattato con placebo e nel 39,9% dei pazienti appartenenti al gruppo trattato con Zenapax. Incidenza di neoplasie: tre anni dopo il trattamento, l'incidenza dei tumori maligni era del 7,8% nel gruppo trattato con placebo in confronto al 6,4% nel gruppo trattato con Zenapax. L'aggiunta di Zenapax non ha aumentato il numero di linfomi post-trapianto,che si sono verificati con una frequenza pari a 1,5% nel gruppo trattato con placebo e a 0,7% nel gruppo trattato con Zenapax. Iperglicemia: Non sono state osservate differenze nei risultati dei tests di laboratorio ematologici o chimici tra i gruppi trattati con placebo e con Zenapax con l'eccezione della glicemia a digiuno. La glicemia a digiunoe' stata misurata in un limitato numero di pazienti trattati con placebo e con Zenapax. Un totale pari al 16% (10 su 64 pazienti) di trattati con placebo e al 32% (28 su 88 pazienti) di trattati con Zenapax avevano elevati livelli di glicemia a digiuno. La maggior parte dei valori elevati e' stata riscontrata il primo giorno post-trapianto quando i pazienti avevano ricevuto alte dosi di corticosteroidi o nei pazienti con diabete. Nel corso dei primi 6 mesi successivi al trapianto si e' verificato il decesso del 3,4% dei pazienti del gruppo trattato con placebo e dello 0,6% dei pazienti appartenenti al gruppo trattato con Zenapax. La mortalita' a 12 mesi e' stata del 4,4% nel gruppo trattatocon placebo e dell'1,5% nel gruppo trattato con Zenapax. Sono stati riportati episodi di infezioni, comprendenti infezioni virali, infezioni funginee, batteremia e setticemia, e polmonite, nel 72% dei pazientitrattati con placebo e nel 68% di quelli trattati con Zenapax. Il tipo di infezioni riportate e' stato simile nei due gruppi di trattamento. Sono state riportate infezioni da citomegalovirus nel 16% dei pazienti del gruppo trattato con placebo e nel 13% dei pazienti del gruppo trattato con Zenapax. Raramente sono state segnalate reazioni di ipersensibilita' gravi a seguito della somministrazione di Zenapax. Pazientipediatrici: la tollerabilita' di Zenapax in pazienti pediatrici e' risultata comparabile a quella nei pazienti adulti. Tuttavia, i seguentieventi avversi si sono verificati con maggiore frequenza nei pazientipediatrici: diarrea (41%), dolore post-operatorio (38%), febbre (33%), vomito (33%), ipertensione (28%), prurito (21%) e infezioni del tratto respiratorio superiore (20%) e del tratto urinario (18%).

Indicazioni

E' indicato nella profilassi del rigetto acuto di organo nel trapianto renale allogenico de novo e in pazienti che non sono altamente immunizzati deve essere usato in associazione a un regime immunosoppressivocon ciclosporina e corticosteroidi.

Controindicazioni ed effetti secondari

E' controindicato in pazienti con nota ipersensibilita' al daclizumabo ad uno qualsiasi degli eccipienti del prodotto. E' controindicato durante l'allattamento. Ci sono dati limitati riguardanti l'uso di daclizumab in donne in gravidanza. Uno studio condotto sulle scimmie cynomolgus non ha mostrato effetti teratogeni ma ha indicato un aumento di aborti precoci che rimane nella percentuale storica degli aborti spontanei. La rilevanza clinica non e' nota. Non deve essere utilizzato nelle donne in gravidanza se non in caso di assoluta necessita'. Le donnein eta' fertile devono usare metodi contraccettivi efficaci nel corsodel trattamento e per i 4 mesi successivi all'assunzione dell'ultima dose. Daclizumab e' escreto nel latte della scimmia cynomolgus. Non e'noto se e' escreto nel latte umano. Comunque per i suoi potenziale effetti dannosi sul neonato, l'allattamento al seno e' controindicato durante il trattamento e per i 4 mesi successivi all'assunzione dell'ultima dose.

Interazioni con altri prodotti

Poiche' e' una immunoglobulina, non e' atteso alcun tipo di interazione metabolica con altri farmaci. I farmaci indicati nel trapianto di seguito elencati sono stati somministrati nel corso di studi clinici insieme a Zenapax senza alcuna interazione: ciclosporina, micofenolato mofetile, ganciclovir, aciclovir, tacrolimus, azatioprina, immunoglobuline antitimocitarie, muromonab-CD3 (OKT3) e corticosteroidi.

Forme Farmacologiche


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