xagrid 100 capsule 0,5mg fl anagrelide takeda italia spa

Che cosa è xagrid 100cps 0,5mg fl?

Xagrid capsule rigide prodotto da takeda italia spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Xagrid risulta disponibile solo nelle farmaice ospedaliere o specialistico

E' utilizzato per la cura di agenti antineoplastici.
Contiene i principi attivi: anagrelide cloridrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: anagrelide (come anagrelide cloridrato).
Codice AIC: 036745014 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

E' indicato per la riduzione della conta piastrinica elevata nei pazienti a rischio con trombocitemia essenziale (TE), i quali mostrano intolleranza nei riguardi della loro attuale terapia, oppure la cui contapiastrinica elevata non possa essere ridotta a un livello accettabilecon l'attuale terapia. Per pazienti a rischio con trombocitemia essenziale si intende un paziente che presenti una o piu' delle caratteristiche riportate di seguito: eta' > 60 anni; conta piastrinica > 1.000 x10^9/l; storia di eventi tromboemorragici.

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Posologia

Il trattamento deve essere istituito da un medico esperto nel controllo della trombocitemia essenziale. La dose iniziale di anagrelide consigliata e' di 1 mg/die, da somministrare per via orale in due dosi separate (0,5 mg/dose). Mantenere costante la dose iniziale per almeno una settimana. Dopo una settimana e' possibile titolare la dose, caso per caso, per pervenire alla dose minima efficace per ridurre e/o mantenere la conta piastrinica al di sotto di 600 x 10^9/l, e se possibile aun livello fra 150 x 10^9/l e 400 x 10^9/l. Non aumentare la dose di oltre 0,5 mg/die nell'arco della stessa settimana; la dose singola massima consigliata non deve superare 2,5 mg. Durante lo sviluppo clinicosi sono utilizzate dosi pari a 10 mg/die. Controllare regolarmente gli effetti del trattamento con anagrelide. Se la dose iniziale e' > 1 mg/die, procedere a conteggi delle piastrine ogni due giorni nella prima settimana di trattamento, e almeno una volta alla settimana in seguito, fino a giungere a una dose stabile di mantenimento. Tipicamente siosservera' un calo della conta piastrinica entro 14-21 giorni dall'avvio del trattamento. Nella maggior parte dei pazienti sara' possibile osservare una risposta terapeutica adeguata e stabile con l'assunzionedi 1-3 mg/die. Anziani: le differenze di farmacocinetica osservate tra pazienti anziani e pazienti giovani con TE non giustificano l'uso diun diverso regime di trattamento iniziale o di una diversa fase di titolazione della dose per raggiungere un regime di anagrelide ottimizzato per il singolo paziente. Nella fase di sviluppo clinico circa il 50% dei pazienti trattati con anagrelide era di eta' superiore a 60 annie non e' stato necessario modificare specificatamente la dose in baseall'eta' in questi pazienti. Tuttavia, come previsto i pazienti in questa fascia di eta' presentavano un'incidenza doppia di eventi avversiseri (principalmente di natura cardiaca). Insufficienza renale: i dati farmacocinetici per questa popolazione di pazienti sono limitati. Prima di avviare il trattamento occorre valutare i rischi potenziali e ipossibili benefici della terapia con anagrelide nei pazienti con funzione renale compromessa. Insufficienza epatica: i dati farmacocineticiper questa popolazione di pazienti sono limitati. Tuttavia, il metabolismo epatico rappresenta la principale via di eliminazione per il farmaco, pertanto e' prevedibile che la funzione epatica possa influenzare questo processo. Si consiglia pertanto di non trattare con anagrelide pazienti con insufficienza epatica moderata o grave. Prima di avviare il trattamento occorre valutare il potenziale rischio e i possibili benefici della terapia con anagrelide nei pazienti con funzione epatica lievemente compromessa. Popolazione pediatrica: l'esperienza sull'uso del medicinale nei bambini e' limitata; in questo gruppo di pazientianagrelide deve essere usato con cautela; non puo' essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia.

Effetti indesiderati

Le reazioni avverse legate al medicinale e riferite con maggiore frequenza negli studi clinici erano cefalea (in circa il 14% dei pazienti), palpitazioni (in circa il 9%), ritenzione di liquidi e nausea (entrambe nel 6% circa dei pazienti) e diarrea (nel 5%). Queste reazioni avverse al farmaco sono prevedibili sulla base della farmacologia di anagrelide (inibizione della PDE III). La titolazione graduale della dose potrebbe aiutare a ridurre questi effetti. >>Studi clinici, studi di sicurezza post-autorizzazione e segnalazioni spontanee. Stima frequenze: molto comune (>=1/10), comune (>=1/100, =1/1.000, =1/10.000, Patologie del sistema emolinfopoietico. Comune:anemia; non comune: trombocitopenia, pancitopenia, ecchimosi, emorragia. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: ritenzione diliquidi; non comune: edema, calo ponderale; raro: aumento ponderale. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: cefalea; comune: capogiri; non comune: parestesia, insonnia, stati depressivi, stati confusionali, ipoestesia, nervosismo, secchezza delle fauci, amnesia; raro: sonnolenza, anormalita' della coordinazione, disartria, emicrania. Patologie dell'occhio. Raro: anormalita' visive, diplopia. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Raro: tinnito. Patologie cardiache. Comune: palpitazioni, tachicardia; non comune: insufficienza cardiaca congestizia, ipertensione, aritmia, fibrillazione atriale, tachicardia sopraventricolare, tachicardia ventricolare, sincope; raro: angina pectoris, infarto miocardico, cardiomegalia, cardiomiopatia, versamento pericardico, vasodilatazione, ipotensione posturale. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: dispnea, epistassi, versamento, pleurico, polmonite; raro: ipertensione, polmonare, infiltrati polmonari;non nota: alveolite allergica, incluse pneumopatia interstiziale e polmonite. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea, diarrea, dolori addominali, flatulenza, vomito; non comune: dispepsia, anoressia, pancreatite, stipsi, emorragia gastrointestinale, disturbi gastrointestinali; raro: colite, gastrite, sanguinamento gengivale. Patologie epatobiliari. Non comune: aumento dei livelli degli enzimi epatici; non nota:epatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: eruzioni cutanee; non comune: alopecia, depigmentazione cutanea, prurito;raro: cute secca. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: mialgia, artralgia, dolore lombare. Patologie renali e urinarie. Non comune: impotenza; raro: nicturia, insufficienza renale; non nota: nefrite tubulointerstiziale. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: fatica; non comune: dolore toracico, debolezza, brividi, malessere, stati febbrili; raro: astenia, dolore, sindrome similinfluenzale. Esami diagnostici. Raro: aumento della creatinina ematica.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOLe donne in eta' fertile devono usare misure contraccettive efficaci durante il trattamento con anagrelide. Non si dispone di dati adeguatisull'uso di anagrelide nelle donne in stato di gravidanza. Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicita' riproduttiva. Il potenziale rischio per gli esseri umani non e' conosciuto. Pertanto, il farmaconon e' raccomandato durante la gravidanza. Se viene utilizzato durante la gravidanza, o se la paziente rimane incinta mentre usa il medicinale, la si deve informare del potenziale rischio per il feto. Non e' noto se anagrelide cloridrato/metaboliti siano escreti nel latte materno. Il rischio per i neonati/lattanti non puo' essere escluso. L'allattamento deve essere interrotto durante il trattamento. Non sono disponibili dati di fertilita' su anagrelide.

Indicazioni

E' indicato per la riduzione della conta piastrinica elevata nei pazienti a rischio con trombocitemia essenziale (TE), i quali mostrano intolleranza nei riguardi della loro attuale terapia, oppure la cui contapiastrinica elevata non possa essere ridotta a un livello accettabilecon l'attuale terapia. Per pazienti a rischio con trombocitemia essenziale si intende un paziente che presenti una o piu' delle caratteristiche riportate di seguito: eta' > 60 anni; conta piastrinica > 1.000 x10^9/l; storia di eventi tromboemorragici.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' ad anagrelide o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Pazienti con insufficienza epatica moderata o grave. Pazienti con insufficienza renale moderata o grave (clearance della creatinina < 50 ml/min).

Composizione ed Eccipienti

Contenuto: povidone (E1201), lattosio anidro, lattosio monoidrato, cellulosa microcristallina (E460), crospovidone, magnesio stearato. Involucro: gelatina, diossido di titanio (E171). Inchiostro di stampa: gommalacca, soluzione di ammonio forte, idrossido di potassio (E525), ossido di ferro nero (E172).

Avvertenze

Prima di avviare il trattamento occorre valutare il potenziale rischio e i possibili benefici della terapia con anagrelide nei pazienti confunzione epatica lievemente compromessa. Si sconsiglia il trattamentoin pazienti con transaminasi elevate (> 5 volte il limite massimo delcampo di valori normali). Prima di avviare il trattamento occorre valutare il potenziale rischio e i possibili benefici della terapia con anagrelide nei pazienti con funzione renale compromessa. La terapia richiede un'attenta supervisione clinica del paziente, inclusi esami con emocromo completo (emoglobina e conta leucocitaria e piastrinica) e test della funzionalita' epatica (ALT e AST) e renale (creatinina e azotemia). Si assistera' a un aumento della conta piastrinica entro 4 giorni dalla sospensione del trattamento. Le piastrine si ripristineranno ai livelli pre-trattamento nel giro di 10-14 giorni. Sono stati segnalati eventi avversi cardiovascolari seri, inclusi casi di cardiomiopatia, cardiomegalia, insufficienza cardiaca congestizia e aritmie cardiache. Anagrelide deve essere usata con cautela nei pazienti di qualsiasieta' con cardiopatia accertata o sospetta. Inoltre, eventi avversi cardiovascolari seri si sono verificati anche in pazienti senza sospettacardiopatia e con esiti di esame cardiovascolare precedente al trattamento nella norma. Usare anagrelide solo se i potenziali benefici della terapia superano i possibili rischi. Anagrelide e' un inibitore della AMP fosfodieresterasi III ciclica, e per via degli effetti inotropi positivi si consiglia un esame cardiovascolare pre-trattamento (incluse ulteriori indagini come ecocardiogramma, elettrocardiogramma). Monitorare i pazienti nel corso del trattamento, per rilevare eventuali effetti cardiovascolari che potrebbero richiedere ulteriori esami e indagini cardiovascolari. Popolazione pediatrica: si dispone di dati limitati sull'uso di anagrelide, pertanto occorre usarlo con cautela. Anagrelide e' un inibitore della fosfodiesterasi III c-AMP dipendente (PDE III). Si sconsiglia l'uso concomitante di anagrelide e altri inibitori PDEIII, ad esempio milrinone, amrinone, enoximone, olprinone e cilostazolo. Il medicinale contiene lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit di Lapp-lattasi o insufficiente assorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.

Gravidanza e Allattamento

Le donne in eta' fertile devono usare misure contraccettive efficaci durante il trattamento con anagrelide. Non si dispone di dati adeguatisull'uso di anagrelide nelle donne in stato di gravidanza. Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicita' riproduttiva. Il potenziale rischio per gli esseri umani non e' conosciuto. Pertanto, il farmaconon e' raccomandato durante la gravidanza. Se viene utilizzato durante la gravidanza, o se la paziente rimane incinta mentre usa il medicinale, la si deve informare del potenziale rischio per il feto. Non e' noto se anagrelide cloridrato/metaboliti siano escreti nel latte materno. Il rischio per i neonati/lattanti non puo' essere escluso. L'allattamento deve essere interrotto durante il trattamento. Non sono disponibili dati di fertilita' su anagrelide.

Interazioni con altri prodotti

Si sono effettuati limitati studi farmacocinetici e/o farmacodinamicisulle possibili interazioni fra anagrelide e altri medicinali. Anagrelide e' metabolizzato principalmente dal complesso enzimatico CYP1A2. E' noto che il CYP1A2 viene inibito da numerosi medicinali, tra cui anche fluvoxamina e omeprazolo e teoricamente questi farmaci potrebbero avere effetti negativi sulla clearance di anagrelide. Studi in vivo sulle interazioni negli esseri umani hanno dimostrato che digossina e warfarin non influenzano le proprieta' farmacocinetiche di anagrelide. Anagrelide dimostra una scarsa attivita' inibitoria nei riguardi del complesso enzimatico CYP1A2 e cio' potrebbe rappresentare un rischio teorico di interazione con altri medicinali somministrati in concomitanzache condividono il medesimo meccanismo di clearance (es. la teofillina). Anagrelide e' un inibitore della PDE III. E' possibile che gli effetti di medicinali con proprieta' simili, ad esempio gli inotropi milrinone, enoximone, amrinone, olprinone e cilostazolo, possa venire esacerbato da anagrelide. Gli studi in vivo sulle interazioni negli esseriumani hanno dimostrato che anagrelide non influenza le proprieta' farmacocinetiche di digossina e warfarin. Alle dosi consigliate per l'usonel trattamento della trombocitemia essenziale, anagrelide potrebbe potenziare l'effetto di altri medicinali che inibiscono o modificano lafunzione delle piastrine, ad esempio l'acido acetilsalicilico. Uno studio clinico sulle interazioni, condotto in soggetti sani, ha evidenziato che la somministrazione concomitante di dosi ripetute di anagrelide 1 mg una volta al giorno e acido acetilsalicilico 75 mg una volta algiorno puo' potenziare gli effetti di antiaggregazione piastrinica diciascun farmaco, rispetto alla somministrazione di acido acetilsalicilico da solo. In alcuni pazienti con TE, trattati in concomitanza con acido acetilsalicilico e anagrelide, si sono verificate emorragie maggiori. Pertanto, prima di avviare il trattamento occorre valutare i potenziali rischi dell'uso concomitante di anagrelide e acido acetilsalicilico, in particolare nei pazienti con profilo di rischio elevato per emorragia. Anagrelide potrebbe causare disturbi intestinali in taluni pazienti e compromettere l'assorbimento dei contraccettivi ormonali orali. L'assunzione di alimenti ritarda l'assorbimento di anagrelide, manon altera in modo significativo l'esposizione sistemica. Gli effettidel cibo sulla biodisponibilita' non sono considerati clinicamente rilevanti per l'uso di anagrelide. Popolazione pediatrica: sono stati effettuati studi di interazione solo negli adulti.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.