ranitidina aur*30cpr riv 300mg ranitidina aurobindo pharma italia srl

Che cosa è ranitidina aur 30cpr riv 300mg?

Ranitidina aur compresse rivestite prodotto da aurobindo pharma italia srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici .
Ranitidina aur risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di sostanza anti-acido antagonista.
Contiene i principi attivi: ranitidina cloridrato
Codice AIC: 035860079 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Ulcera duodenale, ulcera gastrica benigna, ulcera stomale, esofagite da reflusso e sindrome di Zollinger-Ellison. Trattamento sintomatico abreve termine di pirosi ed eruttazioni acide in malattia da reflusso gastroesofageo. Terapia di mantenimento per pazienti affetti da esofagite da reflusso. Trattamento profilattico dell'ulcera duodenale cronica recidivante.

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Posologia

ella funzionalita' renale: In presenza di alterata funzionalita' renale l'emivita plasmatica e' prolungata. Pertanto, nei casi di grave alterazione della funzionalita' renale, la dose deve essere dimezzata secondo quanto indicato nella tabella riportata qui di seguito. In questicasi, e' possibile somministrare una dose orale da 150 mg alla sera. Clearance della creatinina ml/min. Creatinina da siero micromol/l. Dosaggio giornaliero >50 AVVERTENZEAlterata funzionalita' renale. Malattia epatica grave. Porfiria acuta. Per evitare di instaurare una terapia inadeguata, la presenza di un'ulcera sospetta deve essere verificata in maniera obiettiva nella faseiniziale, mediante esami radiografici o endoscopici. Nella terapia dell'ulcera gastrica, e' necessario escludere la sua natura maligna.INTERAZIONI di ranitidina aumenta la biodisponibilita' del triazolam del 30% circa, con conseguente eventuale potenziamento degli effetti. Dosi elevate di ranitidina possono ridurre l'escrezione di procainamide e Na-cetilprocainamide mediante inibizione della secrezione tubulare. La concomitante assunzione di ranitidina e moderate quantita' di bevande alcoliche puo' aumentare le concentrazioni plasmatiche e gli effetti dell'alcol. La somministrazione di dosi elevate di sucralfato e' stata correlata ad una diminuzione nell'assorbimento di ranitidina. Cio' non si verifica nel caso in cui il sucralfato viene assunto entro 2 ore dalla somministrazione di ranitidina. La biodisponibilita' della ranitidina diminuisce nel caso di somministrazione concomitante di antiacidi.tenuto di teofillina nel plasma. Triazolam: la somministrazione concomitanteEFFETTI INDESIDERATICLASSIFICAZIONE SISTEMICA ORGANICA: Comune: cefalea, capogiro, diarrea, reazioni cutanee, affaticamento. Non comune: leucopenia, trombocitopenia, variazioni transitorie e reversibili dei test di funzionalità epatica. Raro: agranulocitosi, pancitopenia, inclusa anche l’ipoplasia del midollo osseo, reazioni da ipersensibilità (orticaria, edema angioneurotico, broncospasmo), shock anafilattico, confusione reversibile, depressione e allucinazioni, specialmente in pazienti gravemente ammalati ed anziani, disturbi dell’accomodazione, pancreatite, epatite, cono senza ittero, eritema multiforme, artralgia, mialgia, dolorabilità del capezzolo e/o tumefazione mammaria nell’uomo, febbre.GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOGravidanza: l'esperienza clinica nelle donne gravide e' limitata. I risultati degli esperimenti condotti negli animali non mostrano un aumento nel rischio di danni fetali. Allattamento: la ranitidina, anche a dosi terapeutiche, passa nel latte materno in quantita' tali da poter provocare effetti indesiderati sul bambino.

Effetti indesiderati

CLASSIFICAZIONE SISTEMICA ORGANICA: Comune: cefalea, capogiro, diarrea, reazioni cutanee, affaticamento. Non comune: leucopenia, trombocitopenia, variazioni transitorie e reversibili dei test di funzionalità epatica. Raro: agranulocitosi, pancitopenia, inclusa anche l’ipoplasia del midollo osseo, reazioni da ipersensibilità (orticaria, edema angioneurotico, broncospasmo), shock anafilattico, confusione reversibile, depressione e allucinazioni, specialmente in pazienti gravemente ammalati ed anziani, disturbi dell’accomodazione, pancreatite, epatite, cono senza ittero, eritema multiforme, artralgia, mialgia, dolorabilità del capezzolo e/o tumefazione mammaria nell’uomo, febbre.

Indicazioni

Ulcera duodenale, ulcera gastrica benigna, ulcera stomale, esofagite da reflusso e sindrome di Zollinger-Ellison. Trattamento sintomatico abreve termine di pirosi ed eruttazioni acide in malattia da reflusso gastroesofageo. Terapia di mantenimento per pazienti affetti da esofagite da reflusso. Trattamento profilattico dell'ulcera duodenale cronica recidivante.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Avvertenze

Alterata funzionalita' renale. Malattia epatica grave. Porfiria acuta. Per evitare di instaurare una terapia inadeguata, la presenza di un'ulcera sospetta deve essere verificata in maniera obiettiva nella faseiniziale, mediante esami radiografici o endoscopici. Nella terapia dell'ulcera gastrica, e' necessario escludere la sua natura maligna.

Gravidanza e Allattamento

Gravidanza: l'esperienza clinica nelle donne gravide e' limitata. I risultati degli esperimenti condotti negli animali non mostrano un aumento nel rischio di danni fetali. Allattamento: la ranitidina, anche a dosi terapeutiche, passa nel latte materno in quantita' tali da poter provocare effetti indesiderati sul bambino.

Interazioni con altri prodotti

di ranitidina aumenta la biodisponibilita' del triazolam del 30% circa, con conseguente eventuale potenziamento degli effetti. Dosi elevate di ranitidina possono ridurre l'escrezione di procainamide e Na-cetilprocainamide mediante inibizione della secrezione tubulare. La concomitante assunzione di ranitidina e moderate quantita' di bevande alcoliche puo' aumentare le concentrazioni plasmatiche e gli effetti dell'alcol. La somministrazione di dosi elevate di sucralfato e' stata correlata ad una diminuzione nell'assorbimento di ranitidina. Cio' non si verifica nel caso in cui il sucralfato viene assunto entro 2 ore dalla somministrazione di ranitidina. La biodisponibilita' della ranitidina diminuisce nel caso di somministrazione concomitante di antiacidi.tenuto di teofillina nel plasma. Triazolam: la somministrazione concomitante

Forme Farmacologiche


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