quinazide*28cpr riv20mg+12,5mg quinapril e malesci spa ist.farmacobiol.

Che cosa è quinazide 28cpr riv20mg+12,5mg?

Quinazide compresse rivestite divisibili prodotto da malesci spa ist.farmacobiol.
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Quinazide risulta non in commercio nelle farmacie italiane

Contiene i principi attivi: quinapril cloridrato/idroclorotiazide
Codice AIC: 028331039 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento dell'ipertensione in pazienti nei quali e' appropriato iltrattamento combinato con ACE-inibitore e diuretico.

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Posologia

Adulti, nei pazienti non in terapia diuretica, la dose iniziale raccomandata e' di mezza compressa al giorno. La dose normale di mantenimento e' di una compressa al giorno. Se necessario, la dose puo' essere aumentata fino a 2 compresse 1 volta al giorno. Nei pazienti gia' in trattamento con un diuretico, e' opportuno iniziare la terapia con una singola dose di 5 mg di quinapril allo scopo di minimizzare il rischio di una ipotensione eccessiva, aggiustando poi la posologia fino ad ottenere la risposta ottimale. Se questa e' raggiunta con la stessa dose presente nell'associazione si puo' passare alla terapia con i farmaco.I pazienti gia' in trattamento con un diuretico possono sviluppare ipotensione sintomatica dopo la prima somministrazione di quinapril da solo o in associazione. Nei pazienti in trattamento diuretico e' importante, se possibile, sospendere il diuretico almeno 2-3 giorni prima diassumere il prodotto. Se questo non e' possibile, iniziare con bassi dosaggi. Nei pazienti con insufficienza cardiaca, associata o meno ad insufficienza renale, la terapia con ACE-inibitori puo' causare una eccessiva caduta della pressione arteriosa. In generale, dal momento cheil prodotto puo' causare ipotensione sintomatica, specialmente dopo la prima somministrazione, nei pazienti ipertesi complicati e non, compresi quelli sale/volume depleti, la terapia deve essere iniziata sottocontrollo medico e i pazienti seguiti accuratamente per le prime due settimane di trattamento e ogni volta che venga aumentato il dosaggio.Pazienti anziani Negli anziani la dose iniziale non deve essere superiore a piu' di 5 mg di quinapril e deve essere attentamente stabilita dal medico. La dose dovrebbe essere tenuta piu' bassa possibile compatibilmente con l'ottenimento di un controllo adeguato della pressione arteriosa. Pazienti con insufficienza renale o sottoposti a dialisi il farmaco non deve essere usato come terapia iniziale in pazienti con insufficienza renale lieve (clearance della creatinina 30-60 ml/min.), ma solo dopo titolazioni dei singoli componenti, impiegando come dose iniziale 5 mg. Quando e' richiesta una terapia con questo prodotto associato al diuretico in pazienti con grave insufficienza renale (clearance della creatinina INTERAZIONIAgenti che aumentano il potassio sierico: durante la terapia non e' raccomandatol'uso di diuretici risparmiatori di potassio, di supplementi di potassio o di sostituti del sale contenenti potassio, a causa delrischio di iperpotassiemia. Tetracicline ed altri farmaci che interagiscono con il magnesio: la omministrazione contemporanea del prodotto e tetracicline riduce l'assorbimento di quest'ultime del 28-37%. Il diminuito assorbimento delle tetracicline e' dovuto alla presenza del magnesio carbonato come eccipiente nella formulazione del farmaco. Altridiuretici: il prodotto contiene un diuretico. L'impiego concomitante di un altro diuretico puo' avere un effetto additivo; i pazienti in trattamento con diuretici, specialmente i pazienti sale/volume depleti, possono manifestare una eccessiva riduzione della pressione arteriosa all'inizio della terapia o all'aumento della posologia dell'ACE-inibitore. Litio: aumentati livelli sierici di litio e sintomi di tossicita'da litio sono stati osservati in pazienti trattati contemporaneamentecon litio e ACE-inibitori o con litio e diuretici tiazidici. Pertanto, durante trattamento concomitante, i livelli sierici di litio devono essere monitorati frequentemente. Anestetici: gli ACE-inibitori possono potenziare gli effetti ipotensivi di alcuni anestetici. Narcotici/antipsicotici: si puo' verificare ipotensione ortostatica. Altri antiipertensivi: possono verificarsi effetti additivi o potenziamento. Allopurinolo, citostatici o agenti immunosoppressori, corticosteroidi sistemici o procainamide: la concomitante somministrazione con ACE-inibitoripuo' indurre un aumentato rischio di leucopenia. Anti-infiammatori non steroidei (NSAID): la somministrazione di un farmaco antiinfiammatorio non steroideo puo' ridurre l'effetto antiipertensivo di un ACE-inibitore. E' stato inoltre descritto che NSAID e ACE-inibitori esercitanoun effetto additivo nell'aumento del potassio sierico, mentre la funzionalita' renale puo' diminuire. Questi effetti, reversibili, si verificano specialmente in pazienti con compromessa funzionalita' renale. In alcuni pazienti la somministrazione di antiinfiammatori non steroidei puo' ridurre l'effetto diuretico, natriuretico e antiipertensivo deitiazidici. Pertanto, quando il farmaco viene usato contemporaneamentead anti-infiammatori non steroidei, il paziente dovra' essere osservato accuratamente per verificare l'effetto antiipertensivo del prodotto. Simpaticomimetici: possono ridurre l'effetto antiipertensivo degli ACE-inibitori; i pazienti dovrebbero pertanto essere attentamente monitorati per avere conferma che l'effetto desiderato sia stato raggiunto.I tiazidici possono diminuire la risposta alle amine pressorie (ad esempio noradrenalina), tuttavia non tale da precluderne il loro uso. Alcool/barbiturici: puo' verificarsi un potenziamento dell'ipotensione ortostatica. Farmaci antidiabetici ipoglicemizzanti orali e insulina): puo' essere richiesto un aggiustamento deldosaggio del farmaco antidiabetico. Corticosteroidi/ACTH: Intensificano la deplezione elettrolitica, in particolare l'ipokaliemia. Rilassanti muscolari non depolarizzanti (ad esempio tubocurarina): i tiazidici possono aumentare larispostaai miorilassanti. Antiacidi/cibo: possono ridurre la biodisponibilita' degli ACE-inibitori. Altri farmaci: non sono state evidenziate interazioni clinicamente importanti con somministrazioni concomitanti di quinapril e propranololo, digossina, warfarina e cimetidina.EFFETTI INDESIDERATILa sicurezza e' stata valutata in studi clinici controllati e non in 1571 pazienti. Nelle sperimentazioni cliniche non sono stati osservatieffetti indesiderati diversi da quelli precedentemente riportati per quinapril o idroclorotiazide. Gli effetti collaterali piu' frequentemente osservati nelle sperimentazioni cliniche controllate con questa associazione sono stati: cefalea (6,7%), capogiri (4,8%), tosse (3,2%) eaffaticamento (2,9%). Generalmente tali effetti sono stati lievi e transitori. La sospensione della terapia per effetti indesiderati si e' resa necessaria nel 2% dei pazienti. Il motivo piu' comune della sospensione e' stato mal di testa (0,5%) seguito da tosse e da nausea e vomito (0,2%). Gli eventi avversi occorsi nell'1% o piu' dei 943 pazientitrattati con il farmaco, in studi clinici controllati confrontati conil trattamento placebo (N=100), sono (primo valore: percentuale dei trattati con il farmaco, secondo valore: percentuale con trattamento placebo): cefalea 6.7, 30,0; capogiri: 4,8, 4,0; tosse: 3,2, 3,0; stanchezza: 2,9, 3,0; mialgia: 2,4, 5,0; infezione virale: 1,9, 4,0; rinite:2,0, 3,0; nausea e/o vomito: 1,8, 6,0; dolore addominale: 1,7, 4,0; lombalgia: 1,5, 2,0; diarrea: 1,4, 1,0; infezione alte vie respiratorie: 1,3, 4,0; insonnia: 1,2, 2,0; sonnolenza: 1,2, 0,0; bronchite: 1,2, 1,0; dispepsia: 1,2, 2,0; astenia: 1,1, 1,0; faringite: 1,1, 2,0; vasodilatazione: 1,0, 1,0; vertigine: 1,0, 2,0; dolore toracico: 1,0, 2,0.In studi clinici controllati e non, le esperienze cliniche avverse probabili, possibili, o chiaramente correlate alla terapia, o di incertacorrelazione con il trattamento, occorse nello 0.5% fino a <=1.0% nei pazienti trattati con quinapril piu' idroclorotiazide, gli eventi meno frequenti occorsi negli studiclinici o nella fase post-marketing (indicati con *) o con idroclorotiazide includevano: alterazioni del sangue e sistema linfatico: trombocitopenia*, alterazioni del sistema immunitario: reazioni anafilattoidi*, disturbi psichiatrici: nervosismo, alterazioni del sistema nervoso: parestesia, insonnia, sonnolenza, vertigini; alterazioni cardiache: palpitazioni, tachicardia, vasodilatazione; alterazioni del sistema vascolare: ipotensione, ipotensione posturale*, sincope*; alterazioni dell'apparato respiratorio, del torace e del mediastino: dispnea, sinusite, infezioni delle alte vie aeree; bronchiti, riniti, faringiti; alterazioni dell'apparato gastrointestinale: secchezza delle fauci, flatulenza, nausea, vomito, diarrea, dispepsia stitichezza; alterazioni del sistema epato-biliare: epatite*; alterazioni della cute e del tessuto sottocutaneo: fotosensibilita'* , prurito, rash; alterazioni dell'apparato muscoloscheletrico e tessuto connettivo: mialgia, dolori addominali, doloritoracici, dolori articolari, lombalgia; alterazioni renali e delle vie urinarie: infezioni urinarie, anormalita' urinarie, disuria, pollachiuria. Disordini del sistema riproduttivo e della mammella: impotenza. Disordini generali e alterazioni del sito di somministrazione: edema periferico, febbre, infezioni virali, malessere, astenia. La sicurezza di quinapril e' stata valutata in 4960 soggetti e pazienti ed e' risultato ben tollerato. Di questi, 3203 pazienti inclusi 655 pazienti anziani, ha partecipato a studi clinici controllati. La sicurezza di quinapril a lungo termine e' statavalutata in oltre 1400 pazienti trattati per un anno e oltre. Parametri clinici di laboratorio: creatininemia e azotemia: aumenti sopra i livelli normali sono stati osservati occasionalmente in alcuni pazientitrattati. Questi aumenti si sono spesso normalizzati proseguendo la terapia, elettroliti sierici. Altri effetti indesiderati riportati con i singoli componenti del prodotto sono i seguenti: quinapril: angina pectoris, depressione, aumentata traspirazione. Eccezionalmente e' stato riportato anche angioedema. Idroclorotiazide: anoressia, irritazionegastrica, crampi, ittero colestatico intraepatico, pancreatite, scialoadenite, leucopenia, agranulocitosi, trombocitopenia, anemia aplastica e emolitica, spasmi muscolari, agitazione, insufficienza renale, disfunzione renale, nefrite interstiziale, xantopsia, porpora, fotosensibilita', orticaria, angioite necrotizzante (vasculite), difficolta' respiratorie, polmonite ed edema polmonare, reazioni anafilattiche.

Effetti indesiderati

La sicurezza e' stata valutata in studi clinici controllati e non in 1571 pazienti. Nelle sperimentazioni cliniche non sono stati osservatieffetti indesiderati diversi da quelli precedentemente riportati per quinapril o idroclorotiazide. Gli effetti collaterali piu' frequentemente osservati nelle sperimentazioni cliniche controllate con questa associazione sono stati: cefalea (6,7%), capogiri (4,8%), tosse (3,2%) eaffaticamento (2,9%). Generalmente tali effetti sono stati lievi e transitori. La sospensione della terapia per effetti indesiderati si e' resa necessaria nel 2% dei pazienti. Il motivo piu' comune della sospensione e' stato mal di testa (0,5%) seguito da tosse e da nausea e vomito (0,2%). Gli eventi avversi occorsi nell'1% o piu' dei 943 pazientitrattati con il farmaco, in studi clinici controllati confrontati conil trattamento placebo (N=100), sono (primo valore: percentuale dei trattati con il farmaco, secondo valore: percentuale con trattamento placebo): cefalea 6.7, 30,0; capogiri: 4,8, 4,0; tosse: 3,2, 3,0; stanchezza: 2,9, 3,0; mialgia: 2,4, 5,0; infezione virale: 1,9, 4,0; rinite:2,0, 3,0; nausea e/o vomito: 1,8, 6,0; dolore addominale: 1,7, 4,0; lombalgia: 1,5, 2,0; diarrea: 1,4, 1,0; infezione alte vie respiratorie: 1,3, 4,0; insonnia: 1,2, 2,0; sonnolenza: 1,2, 0,0; bronchite: 1,2, 1,0; dispepsia: 1,2, 2,0; astenia: 1,1, 1,0; faringite: 1,1, 2,0; vasodilatazione: 1,0, 1,0; vertigine: 1,0, 2,0; dolore toracico: 1,0, 2,0.In studi clinici controllati e non, le esperienze cliniche avverse probabili, possibili, o chiaramente correlate alla terapia, o di incertacorrelazione con il trattamento, occorse nello 0.5% fino a <=1.0% nei pazienti trattati con quinapril piu' idroclorotiazide, gli eventi meno frequenti occorsi negli studiclinici o nella fase post-marketing (indicati con *) o con idroclorotiazide includevano: alterazioni del sangue e sistema linfatico: trombocitopenia*, alterazioni del sistema immunitario: reazioni anafilattoidi*, disturbi psichiatrici: nervosismo, alterazioni del sistema nervoso: parestesia, insonnia, sonnolenza, vertigini; alterazioni cardiache: palpitazioni, tachicardia, vasodilatazione; alterazioni del sistema vascolare: ipotensione, ipotensione posturale*, sincope*; alterazioni dell'apparato respiratorio, del torace e del mediastino: dispnea, sinusite, infezioni delle alte vie aeree; bronchiti, riniti, faringiti; alterazioni dell'apparato gastrointestinale: secchezza delle fauci, flatulenza, nausea, vomito, diarrea, dispepsia stitichezza; alterazioni del sistema epato-biliare: epatite*; alterazioni della cute e del tessuto sottocutaneo: fotosensibilita'* , prurito, rash; alterazioni dell'apparato muscoloscheletrico e tessuto connettivo: mialgia, dolori addominali, doloritoracici, dolori articolari, lombalgia; alterazioni renali e delle vie urinarie: infezioni urinarie, anormalita' urinarie, disuria, pollachiuria. Disordini del sistema riproduttivo e della mammella: impotenza. Disordini generali e alterazioni del sito di somministrazione: edema periferico, febbre, infezioni virali, malessere, astenia. La sicurezza di quinapril e' stata valutata in 4960 soggetti e pazienti ed e' risultato ben tollerato. Di questi, 3203 pazienti inclusi 655 pazienti anziani, ha partecipato a studi clinici controllati. La sicurezza di quinapril a lungo termine e' statavalutata in oltre 1400 pazienti trattati per un anno e oltre. Parametri clinici di laboratorio: creatininemia e azotemia: aumenti sopra i livelli normali sono stati osservati occasionalmente in alcuni pazientitrattati. Questi aumenti si sono spesso normalizzati proseguendo la terapia, elettroliti sierici. Altri effetti indesiderati riportati con i singoli componenti del prodotto sono i seguenti: quinapril: angina pectoris, depressione, aumentata traspirazione. Eccezionalmente e' stato riportato anche angioedema. Idroclorotiazide: anoressia, irritazionegastrica, crampi, ittero colestatico intraepatico, pancreatite, scialoadenite, leucopenia, agranulocitosi, trombocitopenia, anemia aplastica e emolitica, spasmi muscolari, agitazione, insufficienza renale, disfunzione renale, nefrite interstiziale, xantopsia, porpora, fotosensibilita', orticaria, angioite necrotizzante (vasculite), difficolta' respiratorie, polmonite ed edema polmonare, reazioni anafilattiche.

Indicazioni

Trattamento dell'ipertensione in pazienti nei quali e' appropriato iltrattamento combinato con ACE-inibitore e diuretico.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti, ad altri inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina (ACE-inibitori) e ad altri farmaci solfamido-derivati. Storia di angioedema associato a precedente terapia con altri ACE-inibitori. Edema angioneurotico ereditario o idiopatico. Anuria. Gravidanza e allattamento.Non esistono adeguati e ben controllati studi in donne gravide e pertanto il prodotto e' controindicato in caso di gravidanza accertata o presunta. Gli ACE-inibitori attraversano la placenta e possono causare mortalita' e morbidita' fetale e neonatale se somministrati a donne gravide. Quando impiegati durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza, sono stati osservati ipotensione, insufficienza renale, deformazioni di faccia o cranio e/o morte nei neonati. E' stata inoltre riportata oligoidramnios nelle madri, presumibilmente derivante da una diminuita funzionalita' renale del feto; contratture degli arti, deformazioni cranio-facciali, ritardata crescita intrauterina e sviluppo di polmoni ipoplastici sono stati riferiti in associazione con oligoidramnios. Malgrado tali effetti non siano stati osservati durante il primo trimestre di gravidanza, le donne in eta' fertile dovranno essere informate delle conseguenze derivanti dall'assunzione di ACE-inibitori. In caso di sospetta o accertata gravidanza, le pazienti devono informare illoro medico curante e la terapia deve essere interrotta il piu' presto possibile. Le pazienti che necessitano di ACE-inibitori durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza devono essere informate dei potenziali rischi per il feto; al fine di una precoce diagnosi di oligoidramnios devono essere effettuate frequenti ecografie. Le pazienti e medici devono pertanto essere consapevoli che l'oligoidramnios puo' non apparire fino a quando il feto non ha subito un danno irreversibile. Se si osservasse oligoidramnios, il farmaco dovrebbe essere sospeso a meno che non sia considerato salvavita per la madre. Infanti esposti adACE-inibitori nel corso della vita intrauterina dovrebbero essere tenuti sotto osservazione per ipotensione, oliguria e ipercalcemia. Se siverifica oliguria, si devono porre in atto interventi di supporto della pressione arteriosa e della perfusione renale. Gli ACE-inibitori, incluso quinapril, sono escreti con il latte materno anche se in quantita' limitata. I tiazidici, incluso idroclorotiazide, compaiono nel latte materno. A causa dei rischi potenziali sui lattanti, il farmaco non deve essere somministrato durante l'allattamento.

Interazioni con altri prodotti

Agenti che aumentano il potassio sierico: durante la terapia non e' raccomandatol'uso di diuretici risparmiatori di potassio, di supplementi di potassio o di sostituti del sale contenenti potassio, a causa delrischio di iperpotassiemia. Tetracicline ed altri farmaci che interagiscono con il magnesio: la omministrazione contemporanea del prodotto e tetracicline riduce l'assorbimento di quest'ultime del 28-37%. Il diminuito assorbimento delle tetracicline e' dovuto alla presenza del magnesio carbonato come eccipiente nella formulazione del farmaco. Altridiuretici: il prodotto contiene un diuretico. L'impiego concomitante di un altro diuretico puo' avere un effetto additivo; i pazienti in trattamento con diuretici, specialmente i pazienti sale/volume depleti, possono manifestare una eccessiva riduzione della pressione arteriosa all'inizio della terapia o all'aumento della posologia dell'ACE-inibitore. Litio: aumentati livelli sierici di litio e sintomi di tossicita'da litio sono stati osservati in pazienti trattati contemporaneamentecon litio e ACE-inibitori o con litio e diuretici tiazidici. Pertanto, durante trattamento concomitante, i livelli sierici di litio devono essere monitorati frequentemente. Anestetici: gli ACE-inibitori possono potenziare gli effetti ipotensivi di alcuni anestetici. Narcotici/antipsicotici: si puo' verificare ipotensione ortostatica. Altri antiipertensivi: possono verificarsi effetti additivi o potenziamento. Allopurinolo, citostatici o agenti immunosoppressori, corticosteroidi sistemici o procainamide: la concomitante somministrazione con ACE-inibitoripuo' indurre un aumentato rischio di leucopenia. Anti-infiammatori non steroidei (NSAID): la somministrazione di un farmaco antiinfiammatorio non steroideo puo' ridurre l'effetto antiipertensivo di un ACE-inibitore. E' stato inoltre descritto che NSAID e ACE-inibitori esercitanoun effetto additivo nell'aumento del potassio sierico, mentre la funzionalita' renale puo' diminuire. Questi effetti, reversibili, si verificano specialmente in pazienti con compromessa funzionalita' renale. In alcuni pazienti la somministrazione di antiinfiammatori non steroidei puo' ridurre l'effetto diuretico, natriuretico e antiipertensivo deitiazidici. Pertanto, quando il farmaco viene usato contemporaneamentead anti-infiammatori non steroidei, il paziente dovra' essere osservato accuratamente per verificare l'effetto antiipertensivo del prodotto. Simpaticomimetici: possono ridurre l'effetto antiipertensivo degli ACE-inibitori; i pazienti dovrebbero pertanto essere attentamente monitorati per avere conferma che l'effetto desiderato sia stato raggiunto.I tiazidici possono diminuire la risposta alle amine pressorie (ad esempio noradrenalina), tuttavia non tale da precluderne il loro uso. Alcool/barbiturici: puo' verificarsi un potenziamento dell'ipotensione ortostatica. Farmaci antidiabetici ipoglicemizzanti orali e insulina): puo' essere richiesto un aggiustamento deldosaggio del farmaco antidiabetico. Corticosteroidi/ACTH: Intensificano la deplezione elettrolitica, in particolare l'ipokaliemia. Rilassanti muscolari non depolarizzanti (ad esempio tubocurarina): i tiazidici possono aumentare larispostaai miorilassanti. Antiacidi/cibo: possono ridurre la biodisponibilita' degli ACE-inibitori. Altri farmaci: non sono state evidenziate interazioni clinicamente importanti con somministrazioni concomitanti di quinapril e propranololo, digossina, warfarina e cimetidina.

Forme Farmacologiche


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