mitomycin c iniet 1 flaconi 10mg mitomicina kyowa kirin srl

Che cosa è mitomycin c iniet 1fl 10mg?

Mitomycin c soluzione iniettabile polv prodotto da kyowa kirin srl
è un farmaco solo uso ospedaliero della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Mitomycin c risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di antibiotici citotossici.
Contiene i principi attivi: mitomicina
Composizione Qualitativa e Quantitativa: mitomicina c.
Codice AIC: 016766026 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Terapia di alcuni tipi di neoplasie sia da sola, sia associata con altri farmaci o dopo che il protocollo terapeutico di elezione ha fallito. Il farmaco e' stato impiegato con successo nel tentativo di migliorare la sintomatologia soggettiva ed oggettiva di un gran numero di neoplasie, compresi i carcinomi gastrici, pancreatici, uterini e della mammella; l'adenocarcinoma polmonare; la carcinosi peritoneale; i tumoridel colon, della vescica, del retto e della cute. Inoltre e' stato impiegato con qualche successo nei sarcomi, negli epatocarcinomi, nelle leucemie acute e croniche e nel morbo di Hodgkin.

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Posologia

Il medicinale puo' essere impiegato sia per via sistemica (endovenosa) che per uso locale. La dose deve essere adattata in relazione all'eta' e alle condizioni generali del paziente. Somministrazione per via sistemica (endovenosa): la dose abituale e' compresa tra i 4 e i 15 mg/m^2 a intervalli di 1-6 settimane, in relazione anche ad un eventuale impiego in polichemioterapia e alla crasi ematica. E' spesso richiestauna dose totale di mitomicina C compresa tra 40 e 80 mg/m^2 per ottenere una risposta soddisfacente quando il farmaco e' impiegato in mono o in polichemioterapia. Puo' essere impiegata una dose superiore se lamitomicina C e' impiegata da sola. Il farmaco puo' anche essere somministrato quotidianamente (1-2 mg/die). Per le iniezioni endovenose il prodotto va disciolto in acqua sterile per preparazioni iniettabili (circa 20 ml per la preparazione da 10 mg e 80 ml per la preparazione da40 mg). Se la somministrazione viene effettuata per infusione endovenosa il prodotto puo' anche essere disciolto in soluzione glucosata al 20%. Somministrazione locale: infusione intraarteriosa (2-4 mg ogni giorno, oppure 10-30 mg in bolo unico). Infusione in cavo pleurico e peritoneale (2-10 mg/die). Infusione endovescicale (vengono instillati invescica attraverso un catetere uretrale 10-40 mg di mitomicina C una,due o anche tre volte alla settimana o ogni due o quattro settimane, per un totale di 15-20 instillazioni, sia per la terapia dei tumori vescicali che nella profilassi di recidive delle neoplasie vescicali).

Effetti indesiderati

Patologie del sistema emolinfopoietico: mielodepressione, pancitopenia, leucopenia, neutropenia, granulocitopenia, neutropenia febbrile,trombocitopenia, eritropenia,anemia, anemia emolitica, sindrome emoliticauremica, trombosi, porpora trombocitopenica, emorragie. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: malattia polmonare interstiziale, fibrosi polmonare, broncospasmo, pneumoniti, tosse. Patologie gastrointestinali: nausea, vomito, diarrea, costipazione, disturbi addominali, stomatiti. Patologie renali e urinarie: insufficienza renale acuta,disturbi renali, cistiti, ematuria, proteinuria. Patologie della cutee del tessuto sottocutaneo: rash, eritema, prurito, alopecia. Patologie del metabolismo e della nutrizione: anoressia, perdita di peso. Infezioni ed infestazioni: infezioni batteriche, virali o fungine a localizzazione varia, da lievi a moderate e di solito reversibili con appropriato trattamento. Sono stati riportati sepsi e shock settico. Tumoribenigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi): sindrome mielodisplastica, leucemia acuta mieloide, leucemia acuta. Patologievascolari: vampate di calore, ipertensione. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: febbre, raffreddamento, malessere, flebite nel sito di iniezione, edema. Disturbi del sistema immunitario: ipersensibilita', shock anafilattico, reazione anafilattoide, eosinofilia, sudorazione, abbassamento della pressione sanguigna, dispnea. Patologie epatobiliari: disturbi epatici del sistema parenchimatico, colecistiti e ittero.

Indicazioni

Terapia di alcuni tipi di neoplasie sia da sola, sia associata con altri farmaci o dopo che il protocollo terapeutico di elezione ha fallito. Il farmaco e' stato impiegato con successo nel tentativo di migliorare la sintomatologia soggettiva ed oggettiva di un gran numero di neoplasie, compresi i carcinomi gastrici, pancreatici, uterini e della mammella; l'adenocarcinoma polmonare; la carcinosi peritoneale; i tumoridel colon, della vescica, del retto e della cute. Inoltre e' stato impiegato con qualche successo nei sarcomi, negli epatocarcinomi, nelle leucemie acute e croniche e nel morbo di Hodgkin.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo, ad altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico o ad uno qualsiasi degli eccipienti; pazienti con trombocitopenia, coagulopatie o aumentata tendenza ademorragie secondaria ad altre cause.

Composizione ed Eccipienti

Cloruro di sodio.

Avvertenze

La mitomicina C dovrebbe essere somministrata sotto la supervisione di un medico chemioterapista. I pazienti devono essere accuratamente controllati durante ogni ciclo terapeutico, facendo particolare attenzione all'emocromo, piastrine incluse, poiche' potrebbero verificarsi gravi reazioni avverse come depressione del midollo osseo. Se si osserva qualsiasi anormalita' occorre prendere appropriate misure come la riduzione della dose o la sospensione del trattamento. La mitomicina C va impiegata con grande cautela nei pazienti: in mediocri condizioni generali; sottoposti a grave intervento chirurgico; epato e nefropatici; affetti da mielodepressione (la somministrazione del medicinale potrebbe esacerbare la mielodepressione); con infezioni complicate (la somministrazione del medicinale potrebbe aggravare le infezioni dovute a depressione del midollo osseo); affetti da varicella (si potrebbero determinare disordini sistemici fatali). Il prodotto ha dimostrato proprieta' cancerogena negli animali in particolari condizioni sperimentali. La comparsa di reazioni di ipersensibilita' comporta l'immediata interruzione del trattamento. L'uso del medicinale nel lungo periodo potrebbe aumentare e protrarre nel tempo le reazioni avverse. E' richiesta speciale precauzione per il possibile manifestarsi o aggravarsi di infezioni o tendenza a emorragie. Occorre prendere precauzioni a causa del possibile manifestarsi di leucemia acuta o sindrome mielodisplastica (MDS). Il farmaco deve essere somministrato con cautela ai bambini prestando particolare attenzione al manifestarsi di reazioni avverse. In caso di somministrazione a bambini e adulti in eta' fertile occorre considerare i potenziali effetti del medicinale sulle gonadi. La iniezione endovenosa di mitomicina C deve essere effettuata con la massima attenzione, particolarmente quando si prepara la soluzione e si scelgono la sede e il metodo dell'iniezione, che va effettuata nel modo piu' lento possibile poiche' in rare occasioni si possono manifestare dolori vascolari e tromboflebite. L'infusione deve essere effettuata con la maggiore cautela possibile. Se la soluzione e' somministrata fuori venasi puo' avere indurimento o necrosi nella sede dell'iniezione. In caso di stravaso di mitomicina C si raccomanda di infiltrare immediatamente l'area interessata con 5 ml di una soluzione di sodio bicarbonato all'8,4% e con la successiva iniezione di 4 mg di desametasone. Inoltrepossono essere somministrati per via parenterale 200 mg di vitamina B6 cosi' da favorire la rigenerazione dei tessuti danneggiati. Chi pratica l'iniezione endovenosa di mitomicina C deve evitare che la soluzione venga a contatto con la propria cute. La somministrazione intrarteriale puo' causare disturbi della cute come ulcera, indurimento, dolore, rossore, eritema, vesciche ed erosione della parte coinvolta che puo' comportare necrosi della cute e necrosi muscolare. Nel caso si manifestino questi sintomi occorre interrompere la somministrazione del medicinale e prendere le opportune precauzioni. A seguito della somministrazione del medicinale nella arteria epatica possono manifestarsi soprattutto biloma, colangite (anche sclerosante) e necrosi del dotto biliare. Nella somministrazione nell'arteria epatica, si deve stabilire tramite mezzi di indagine fotografica o altri la localizzazione della parte terminale del catetere e dell'area di distribuzione del medicinale, prestando attenzione alla possibile deviazione del catetere o al modificarsi della quantita' di infusione, poiche' l'afflusso della soluzione in altri siti, diversi da quelli mirati, puo' causare ulcera gastroduodenale, emorragie, perforazione, ecc. Nel caso si sviluppino questi sintomi occorre interrompere la somministrazione del medicinale e prendere opportuni provvedimenti. Poiche' la somministrazione intravescicale puo' causare la contrazione della vescica, sono stati riportati casi di calcinosi, disuria e poliuria, perforazione della vescica, necrosi della vescica e necrosi del pene. Il farmaco deve essere pertanto iniettato con cautela. Poiche' l'efficacia puo' essere ridotta con l'utilizzo di una soluzione per la ricostituzione a basso pH, si raccomanda di utilizzare la soluzione subito dopo la ricostituzione. Inoltre si raccomanda di evitare miscele con altre soluzioni iniettabili a basso pH. Non utilizzare il farmaco oltre la data di scadenza riportata sulla confezione.

Gravidanza e Allattamento

La mitomicina C non dovrebbe essere somministrata a pazienti gravide o donne che allattano. Non e' noto se la mitomicina C puo' compromettere la fertilita'.

Interazioni con altri prodotti

Farmaci citostatici, CAF, fenilbutazone, fenitoina, pirazolinici: aumento della tossicita' della mitomicina C (mielodepressione); adriamicina: aumento della tossicita' dell'adriamicina (cardiotossicita'); l'inattivazione epatica della mitomicina C e' potenziata da: vitamine B2, B6, C; cisteina, inosina, ATP, TPNH, DPN; sodio iposolfito.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Conservare al di sotto di 25 gradi C e al riparo dalla luce diretta. Dopo che la mitomicina C e' stata posta in soluzione con acqua sterileper preparazioni iniettabili, e' preferibile impiegare il farmaco entro 6 ore. Se e' necessario conservare la soluzione, questa va mantenuta al riparo dalla luce e ad una temperatura compresa fra 2 e 6 gradi C; in questo modo il prodotto e' stabile per un periodo di 6 giorni. Seaggiunta a liquidi per infusione, la soluzione risultante va impiegata immediatamente.