gynodian depot intramuscolo 1f 1ml bayer spa

Che cosa è gynodian depot im 1f 1ml?

Gynodian depot preparazione iniettabile prodotto da bayer spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Gynodian depot risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di androgeni ed ormoni sessuali femminili in associazione.
Contiene i principi attivi: prasterone/estradiolo valerato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: una fiala contiene deidroepiandrosterone (dhea; prasterone) enantato 200 mg, estradiolo valerato 4 mg.
Codice AIC: 022986018 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Terapia ormonale sostitutiva (TOS) dei sintomi derivanti da carenza di estrogeni in donne in postmenopausa, o a seguito di castrazione chirurgica o radiante per malattie non carcinomatose, quali: vampate di calore, sudorazioni profuse, stati depressivi, nervosismo, vertigini, insonnia, cefalea.

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Posologia

In media, una fiala per via intramuscolare ogni 4 settimane. Successivamente, con il diradarsi dei disturbi, le iniezioni potranno essere maggiormente distanziate.

Effetti indesiderati

Raramente sono stati segnalati i seguenti effetti indesiderati: eruzioni cutanee, reazioni di ipersensibilita' e diverse manifestazioni a carico della cute (fra cui prurito, eczema, orticaria, reazioni cutaneenella sede di iniezione, perdita dei capelli, eritema nodoso, acne). In rari casi possono manifestarsi aumento della libido, mastodinia, dolorabilita' mammaria, ingrossamento delle mammelle, aumento o diminuzione del peso corporeo, edema, sanguinamento uterino, spotting, segni di virilizzazione Nelle donne con angioedema ereditario, gli estrogeni esogeni possono indurre o aggravare i sintomi dell'angioedema. Nelle donne che assumano una terapia estro-progestinica per piu' di 5 anni e'riportato un incremento del rischio di avere diagnosticato un carcinoma mammario, che puo' arrivare a essere doppio rispetto alle non utilizzatrici. L'incremento del rischio nelle utilizzatrici di terapie a base di soli estrogeni e' nettamente inferiore a quello osservato nelle utilizzatrici di associazioni estro-progestiniche. Il livello di rischio dipende dalla durata d'uso. Vengono riportati sotto i risultati dello studio controllato da placebo (studio WHI) e dello studio epidemiologico (MWS) di dimensioni piu' vaste. Sono stati riportati altri effetti indesiderati con l'uso di estro-progestinici: infarto del miocardio, colecistopatie. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: cloasma, eritema multiforme, porpora vascolare, probabile demenza.

Indicazioni

Terapia ormonale sostitutiva (TOS) dei sintomi derivanti da carenza di estrogeni in donne in postmenopausa, o a seguito di castrazione chirurgica o radiante per malattie non carcinomatose, quali: vampate di calore, sudorazioni profuse, stati depressivi, nervosismo, vertigini, insonnia, cefalea.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti; gravidanza e allattamento; carcinoma mammario pregresso, sospetto o accertato; sanguinamento genitale non diagnosticato; tumori maligni estrogeno-dipendenti (ad es. carcinoma endometriale) sospetti o accertati; tumori epatici presenti o pregressi (benigni o maligni); ipertrigliceridemia grave; iperplasia endometriale non trattata; otosclerosi aggravatasi in precedenti gravidanze; tromboembolismo venoso in atto o pregresso (ad es. trombosi venosa profonda, embolia polmonare); stati trombofilici (ad es. deficit di proteina C, proteina S o antitrombina); malattia tromboembolica arteriosa attiva o recente (ad es. angina pectoris, infarto miocardico); epatopatia acuta o storia di epatopatia finche' gli esami di funzionalita' epatica non siano tornati nella norma; porfiria; stati di ipercalcemia in osteopatie metaboliche.

Composizione ed Eccipienti

Benzile benzoato, olio di ricino per preparazioni iniettabili.

Avvertenze

Nel trattamento dei sintomi della postmenopausa, la terapia ormonale sostitutiva dovrebbe essere iniziata solo per i sintomi che compromettono la qualita' della vita. Prima di iniziare o riprendere una TOS, devono essere raccolte da parte del medico un'anamnesi familiare e personale complete. Indagini cliniche, compreso il ricorso ad appropriati strumenti diagnostici per immagini, come la mammografia, devono essere eseguite in linea con i protocolli clinici correntemente accettati e le necessita' cliniche del singolo caso. E' necessario escludere una gravidanza in atto. Nel caso una delle seguenti condizioni sia presente,o sia stata presente in passato, la paziente deve essere seguita strettamente: leiomioma o endometriosi; fattori di rischio per malattie tromboemboliche; fattori di rischio per tumori estrogeno-dipendenti; ipertensione; epatopatie; diabete mellito con o senza coinvolgimento vascolare; colelitiasi; emicrania o cefalea; lupus eritematoso sistemico; anamnesi di iperplasia endometriale; epilessia; asma bronchiale; otosclerosi; sclerosi multipla; tetania; corea minor. Il trattamento deve essere immediatamente sospeso nel caso venga evidenziata l'esistenza diuna controindicazione e nei seguenti casi: ittero o deterioramento della funzione epatica; aumento significativo della pressione arteriosa;cefalea di tipo emicranico di nuova insorgenza; gravidanza: durante il trattamento non deve instaurarsi una gravidanza. Pertanto, nelle pazienti ancora mestruate, e' opportuno mettere in atto misure contraccettive non ormonali. Nel caso avvenga una gravidanza il trattamento dovra' essere sospeso finche' la diagnosi differenziale non abbia chiaritola situazione. Nelle donne con utero intatto il rischio di iperplasiae di carcinoma endometriale e' aumentato in seguito alla somministrazione di estrogeni da soli per lunghi periodi. Il rischio di carcinoma endometriale fra le utilizzatrici di soli estrogeni aumenta da 2 a 12 volte, in funzione della durata del trattamento e della dose di estrogeni. Alla cessazione del trattamento il rischio puo' rimanere elevato per almeno 10 anni. Sanguinamenti da rottura e spotting possono verificarsi durante i primi mesi di trattamento. L'evidenza complessiva suggerisce un aumento del rischio di tumore mammario nelle donne che assumono TOS estro-progestiniche, e forse anche a base di soli estrogeni, che dipende dalla durata di assunzione della TOS. La maggior parte degli studi osservazionali ha riportato un modesto incremento del rischio di avere diagnosticato un tumore mammario, che e' sostanzialmente inferiore a quello riscontrato nelle utilizzatrici di associazioni estro-progestiniche. L'aumento del rischio si manifesta dopo alcuni anni di trattamento, ma ritorna alla situazione di base entro qualche anno dopola sospensione del trattamento. Le stime del rischio relativo complessivo di diagnosi di carcinoma mammario e' tra 1 e 2. Il rischio relativo aumenta con la durata del trattamento e puo' essere piu' basso o indifferente con prodotti a base di soli estrogeni. La terapia ormonale sostitutiva, specialmente le associazioni estro-progestiniche, aumentano la densita' delle immagini mammografiche, il che puo' rendere piu' difficile l'individuazione radiologica di un eventuale tumore mammario. La TOS e' associata ad un rischio da 1,3 a 3 volte superiore di sviluppare tromboembolismo venoso (TEV). Il verificarsi di tali eventi e' piu' probabile nel primo anno di trattamento che negli anni successivi. Le pazienti con stati trombofilici accertati hanno un maggior rischio di TEV e la TOS puo' aumentare questo rischio. Devono essere prese in considerazione le misure profilattiche per prevenire gli episodi di tromboembolismo venoso postoperatorio. Quando si prevede un'immobilizzazione prolungata a seguito di interventi di chirurgia elettiva, si raccomanda la sospensione temporanea della TOS 4-6 settimane prima dell'intervento. La TOS non deve riprendere se non dopo la completa ripresadella mobilita'. In assenza di un'anamnesi personale di VTE, alle donne con un parente di primo grado con storia di trombosi in giovane eta' si puo' proporre di sottoporsi a screening. Le donne gia' in trattamento cronico con anticoagulanti richiedono un accertamento accurato del rapporto beneficio-rischio della TOS. Se si sviluppa TEV dopo l'inizio della terapia il farmaco deve essere sospeso. Gli studi randomizzati controllati non evidenziano alcuna protezione nei confronti dell'infarto del miocardio nelle donne con o senza coronaropatia che abbiano ricevuto TOS estro-progestinica o a base di soli estrogeni. Poiche' il rischio assoluto di base e' in gran parte dipendente dall'eta', il numero di casi aggiuntivi di coronaropatia dovuti all'uso di estro-progestinici e' molto piccolo nelle donne sane da poco in menopausa, ma aumenta in eta' piu' avanzata. Gli studi randomizzati controllati non hanno evidenziato un aumento del rischio di coronaropatia nelle donne isterectomizzate che fanno uso di terapia a base di soli estrogeni. Le terapie estro-progestiniche o a base di soli estrogeni sono associate ad un aumento del rischio di ictus ischemico. Il rischio complessivo di ictus nelle donne che fanno uso di TOS aumentera' con l'avanzare dell'eta'. Il carcinoma ovarico e' molto piu' raro di quello mammario. Una TOS di lunga durata con soli estrogeni e' stata associata ad un rischioleggermente aumentato di carcinoma ovarico. Dopo l'uso di sostanze ormonali come quelle contenute nei prodotti per la TOS sono stati riportati raramente tumori epatici benigni e tumori epatici maligni. In casiisolati, questi tumori provocano emorragia intraddominale pericolosa per la vita. Se una donna che assume una terapia ormonale sostitutiva presenta forte dolore nella parte alta dell'addome, ingrossamento epatico o segni di emorragia intraddominale, deve essere preso in considerazione un tumore epatico nella diagnosi differenziale. E' noto che gliestrogeni aumentano la litogenicita' della bile. Durante la terapia estrogenica alcune donne sono predisposte alla colecistopatia. E' improbabile che un eventuale aumento della peluria sul viso o sulle gambe ocambiamenti della voce siano causati dal trattamento, poiche' l'esperienza indica che questi segni di virilizzazione possono comparire spontaneamente durante il climaterio. Il trattamento ormonale associato dovrebbe essere sospeso alla prima comparsa di segni di virilizzazione. Gli estrogeni possono causare ritenzione idrica e pertanto le pazienticon disfunzione renale o cardiaca devono essere accuratamente controllate. Tuttavia, se in singoli casi si sviluppa ipertensione clinicamente significativa durante l'uso della TOS, si deve considerare l'interruzione della terapia. Il prodotto deve essere iniettato per via intramuscolare.

Gravidanza e Allattamento

L'uso del farmaco e' controindicato durante la gravidanza e durante l'allattamento. Solo piccole quantita' di estradiolo e dei suoi metaboliti possono essere escrete nel latte materno. Non sono disponibili informazioni riguardo il passaggio di prasterone enantato (DHEA enantato)nel latte materno.

Interazioni con altri prodotti

Il metabolismo degli steroidi sessuali puo' essere aumentato dall'usoconcomitante di sostanze note per il loro effetto di induzione degli enzimi che metabolizzano i farmaci, particolarmente il citocromo P450,come gli anticonvulsivanti (ad es. fenobarbital, fenitoina, carbamazepina) e gli antinfettivi (rifampicina, rifabutina, nevirapina, efavirenz). Anche oxcarbazepina, topiramato, felbamato e griseofulvina sono potenziali induttori degli enzimi epatici. L'induzione enzimatica massima non si osserva generalmente prima di 2-3 settimane ma puo' durare per almeno 4 settimane dopo l'interruzione della terapia. In rari casi sono stati osservati livelli di estradiolo ridotti con l'uso concomitante di alcuni antibiotici (ad esempio, penicilline e tetracicline). Ilritonavir e il nelfinavir, sebbene siano noti come forti inibitori, presentano al contrario proprieta' inducenti quando usati in concomitanza con ormoni steroidei. Preparati a base di erbe come l'Hypericum perforatum possono indurre il metabolismo di estrogeni e progestinici. Unaumentato metabolismo degli steroidi sessuali puo' determinare effetti clinici ridotti e variazioni nel profilo dei sanguinamenti uterini. In singoli casi il fabbisogno di antidiabetici orali o insulina puo' modificarsi in conseguenza dell'effetto sulla tolleranza al glucosio.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C.