gondea*14cpr gastr 20mg pantoprazolo esseti farmaceutici srl

Che cosa è gondea 14cpr gastr 20mg?

Pireflux compresse gastroresistenti prodotto da esseti farmaceutici srl
è un farmaco da banco della categoria specialita' medicinali da banco o di automedicazione che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Pireflux risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di inibitori della pompa acida.
Contiene i principi attivi: pantoprazolo sodico sesquidrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: pantoprazolo.
Codice AIC: 040744029 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Per il trattamento di breve durata dei sintomi da reflusso (ad es. pirosi, rigurgiti acidi, dolore alla deglutizione) negli adulti.

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Posologia

La dose raccomandata e' di 20 mg di pantoprazolo al giorno (1 compressa da 20 mg compresse gastroresistenti). Potrebbe essere necessario assumere le compresse per 2-3 giorni consecutivi per raggiungere il miglioramento dei sintomi. Una volta ottenuta la completa guarigione dei sintomi, il trattamento deve essere sospeso. Il trattamento non deve superare le 4 settimane senza prima un consulto medico. Se entro 2 settimane di trattamento continuo non si nota alcun miglioramento dei sintomi, il paziente deve consultare il medico. Non e' necessario l'aggiustamento della dose in pazienti anziani o in pazienti con compromissionerenale o epatica. Uso pediatrico: l'uso del medicinale non e' raccomandato nei bambini di eta' inferiore a 18 anni a causa dei dati limitati disponibili in questa fascia di eta'. Le compresse gastroresistenti devono essere assunte 1 ora prima del pasto. Le compresse devono essere ingerite intere, con sufficiente liquido (ad es. un bicchiere d'acqua) e non devono essere masticate o frantumate.

Effetti indesiderati

Con il pantoprazolo sono stati segnalati i seguenti effetti indesiderati. Gli effetti indesiderati sono raggruppati con la seguente classificazione delle frequenze: molto comuni (>=1/10), comuni (>=1/100 e =1/1000 e =1/10.000 e >Effetti indesiderati con pantoprazolo in studi clinici e nell'esperienza post-marketing. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto rari: trombocitopenia; leucopenia. Patologie del sistema nervoso. Non comuni: cefalea; capogiri. Patologie dell'occhio. Rari: disturbi della visione / visione annebbiata. Patologie gastrointestinali. Non comuni: diarrea, nausea/vomito; distensione addominale e meteorismo; stipsi; bocca secca; dolore e disagio addominale. Patologie renali ed urinarie. Non nota: nefrite interstiziale. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comuni: eruzione cutanea/esantema/eruzione; prurito; rari: orticaria; angioedema; non nota: sindrome di Stevens-Johnson; sindrome di Lyell; eritema multiforme; fotosensibilita'. Patologie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo. Rari: artralgia; mialgia. Disturbi del metabolismo e dellanutrizione. Rari: iperlipidemia ed aumento dei lipidi (trigliceridi, colesterolo); alterazioni del peso; non nota: iponatremia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comuni: astenia, stanchezza e malessere; rari: aumento della temperatura corporea; edema periferico. Disturbi del sistema immunitario. Rari: ipersensibilita' (incl. reazioni anafilattiche e shock anafilattico). Patologie epatobiliari. Non comuni: aumento degli enzimi epatici (transaminasi, gamma-GT); rari: aumento della bilirubina; molto rari: lesioniepatocellulari, ittero, insufficienza epatocellulare. Disturbi psichiatrici. Non comuni: disturbi del sonno; rari: depressione (ed aggravamento); molto rari: disorientamento (ed aggravamento); non nota: allucinazioni, confusione (specialmente in pazienti predisposti ed aggravamento di questi sintomi in caso di pre-esistenza).

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTONon vi sono dati adeguati riguardanti l'uso del pantoprazolo in donnein gravidanza. Gli studi condotti su animali hanno evidenziato una tossicita' riproduttiva. Studi preclinici non hanno rivelato segni di compromissione della fertilita' o effetti teratogeni. Il rischio potenziale per gli esseri umani non e' noto. Questo medicinale non deve essere usato in gravidanza. Non e' noto se pantoprazolo e' escreto nel latte umano. Studi su animali hanno dimostrato l'escrezione di pantoprazolo nel latte materno. Questo medicinale non deve essere usato durante l'allattamento al seno.

Indicazioni

Per il trattamento di breve durata dei sintomi da reflusso (ad es. pirosi, rigurgiti acidi, dolore alla deglutizione) negli adulti.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al pantoprazolo o ad uno qualsiasi degli eccipienti;come gli altri inibitori della pompa protonica il pantoprazolo non deve essere somministrato con l'atazanavir.

Composizione ed Eccipienti

Nucleo della compressa: mannitolo (E 421), sodio carbonato anidro (E 500), crospovidone, idrossipropilcellulosa, talco (E 553b), calcio stearato. Rivestimento di barriera: zein F4000 (contiene fenilalanina), acido metacrilico - etilacrilato copolimero (1:1). Rivestimento enterico: acido metacrilico - etilacrilato copolimero (1:1), trietil citrato (E 1505), titanio diossido (E 171), talco (E 553b). Film di rivestimento: ipromellosa, titanio diossido (E 171), macrogol 400, ferro ossido giallo (E 172). Inchiostro da stampa: shellac (E 904), ferro ossido nero (E 172), alcool N-butilico, acqua purificata, glicole propilenico (E 1520), alcool denaturato, alcool isopropilico.

Avvertenze

I pazienti devono essere istruiti a rivolgersi al proprio medico se: hanno una involontaria perdita di peso, anemia, sanguinamento gastrointestinale, disfagia, vomito persistente o vomito con sangue, dato che il medicinale puo' alleviare i sintomi e ritardare la diagnosi di una condizione grave. In questi casi, deve essere esclusa una forma maligna; hanno avuto precedenti ulcere gastriche o interventi chirurgici gastrointestinali; sono in trattamento sintomatico continuo per l'indigestione o per la pirosi da 4 settimane o piu'; hanno ittero, compromissione epatica, o malattia epatica; hanno qualsiasi altra grave patologiache compromette il benessere generale; hanno piu' di 55 anni con sintomi nuovi o recentemente cambiati. I pazienti con sintomi ricorrenti per lungo tempo di indigestione o pirosi devono consultare il medico a intervalli regolari. Specialmente, i pazienti con oltre 55 anni che assumono giornalmente qualche medicinale senza prescrizione per l'indigestione o la pirosi, devono informare il farmacista o medico. I pazienti non devono assumere contemporaneamente alcun altro inibitore della pompa protonica o antagonista H2. I pazienti che devono essere sottoposti ad endoscopia o test del respiro (UBT) devono avere un consulto medico prima di assumere questo medicinale. I pazienti devono essere avvertiti che le compresse non hanno lo scopo di dare un immediato sollievo. I pazienti possono cominciare ad avvertire un miglioramento dei sintomi dopo circa un giorno di trattamento con pantoprazolo, ma potrebbeessere necessario assumerlo per 7 giorni per raggiungere un completo controllo della pirosi. I pazienti non devono assumere pantoprazolo come farmaco preventivo. Una diminuita acidita' gastrica, dovuta a qualsiasi motivo - includendo gli inibitori della pompa protonica - aumentala conta gastrica dei batteri normalmente presenti nel tratto gastrointestinale. Il trattamento con medicinali che riducono l'acidita' causa un leggero aumento del rischio di infezioni gastrointestinali come Salmonella, Campylobacter, o C. difficile. Questo medicinale contiene fenilalanina.

Gravidanza e Allattamento

Non vi sono dati adeguati riguardanti l'uso del pantoprazolo in donnein gravidanza. Gli studi condotti su animali hanno evidenziato una tossicita' riproduttiva. Studi preclinici non hanno rivelato segni di compromissione della fertilita' o effetti teratogeni. Il rischio potenziale per gli esseri umani non e' noto. Questo medicinale non deve essere usato in gravidanza. Non e' noto se pantoprazolo e' escreto nel latte umano. Studi su animali hanno dimostrato l'escrezione di pantoprazolo nel latte materno. Questo medicinale non deve essere usato durante l'allattamento al seno.

Interazioni con altri prodotti

Il pantoprazolo puo' ridurre l'assorbimento di farmaci la cui biodisponibilita' e' pH-dipendente (ad esempio ketoconazolo, itraconazolo, atazanavir). E' stato dimostrato che la co-somministrazione di atazanavir 300 mg/ritonavir 100 mg con omeprazolo (40 mg una volta al giorno) oatazanavir 400 mg con lansoprazolo (60 mg in dose singola) a volontari sani ha causato una riduzione sostanziale della biodisponibilita' dell'atazanavir. L'assorbimento dell'atazanavir e' pH dipendente. Percio' gli inibitori della pompa protonica, incluso il pantoprazolo, non devono essere somministrati contemporaneamente all'atazanavir. Il pantoprazolo viene metabolizzato nel fegato dal sistema enzimatico del citocromo P450. Non puo' essere esclusa un'interazione con altri farmaci (ocomposti) metabolizzati attraverso lo stesso sistema enzimatico. Tuttavia, non si sono osservate interazioni clinicamente significative conalcuni di questi farmaci (o composti), precisamente carbamazepina, caffeina, diazepam, diclofenac, digossina, etanolo, glibenclamide, metoprololo, naprossene, nifedipina, fenitoina, piroxicam, teofillina e contraccettivi orali contenenti levonorgestrel ed etinil estradiolo. Anche se non sono state osservate interazioni negli studi clinici di farmacocinetica durante la co-somministrazione di fenprocumone o warfarin, sono stati segnalati alcuni casi isolati di alterazioni dell'INR durante il trattamento concomitante con questi farmaci nel periodo post-marketing. Nei pazienti trattati con anticoagulanti cumarinici (ad esempio fenprocumone o warfarin), si raccomanda il controllo del tempo di protrombina/INR quando si inizia il trattamento con pantoprazolo, quandosi interrompe o quando viene somministrato in maniera discontinua. Non ci sono interazioni sull'uso concomitante con antiacidi.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Non conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C.