emagel*infus 14fl 500ml 35g/l derivati della piramal critical care it.spa

Che cosa è emagel infus 14fl 500ml 35g/l?

Emagel soluzione per infusione prodotto da piramal critical care it.spa
è un farmaco solo uso ospedaliero della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Emagel risulta non in commercio nelle farmacie italiane
E' stato sostituito dal prodotto emagel infus 20fl 500ml 35g/l

E' utilizzato per la cura di sostituti del plasma.
Contiene i principi attivi: poligelina
Composizione Qualitativa e Quantitativa: poligelina 35 g/1000 ml (corr. ad un contenuto di azoto di 6,3 g).
Codice AIC: 020310037 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento di condizioni di gravi ipovolemie nelle situazioni in cuie' controindicato l'impiego di destrano 80-85.

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Posologia

La soluzione e' pronta per l'infusione e viene somministrata per via endovenosa. La quantita' e la durata dell'infusione dipendono dalla necessita' di ogni singolo caso. In genere si somministrano negli adulti500 ml in 1-2 ore (circa 40-60 gocce al minuto). In caso di grave shock puo' essere necessaria l'infusione rapida di 500 ml sotto pressionenel giro di 5-10 minuti. Sono perfettamente tollerate anche ripetute infusioni fino ad un quantitativo complessivo di diversi litri in pochi giorni. Ai bambini si somministrano in genere 10 ml/kg.

Effetti indesiderati

Durante o dopo infusione di sostituti del plasma possono occasionalmente presentarsi passeggere reazioni cutanee (orticaria, ponfi), ipotensione, tachicardia, bradicardia, nausea/vomito, dispnea, aumento dellatemperatura corporea e/o brividi di freddo. Sono state osservate rarereazioni di ipersensibilita' tanto gravi da raggiungere lo stato di shock. In questi casi, le contromisure da adottare dipendono dalla natura e dalla gravita' dell'effetto indesiderato. L'insorgenza di un effetto secondario dovrebbe determinare l'immediata sospensione dell'infusione, con contemporaneo avvio di provvedimenti terapeutici commisuratialla natura ed alla gravita' dell'effetto stesso. E' stato dimostratoche la liberazione di istamina rappresenta la causa fisiopatologica determinante per l'insorgenza di effetti secondari correlati all'infusione del farmaco. La rapidita' dell'infusione puo' promuovere l'insorgenza di reazioni indotte dall'istamina.

Indicazioni

Trattamento di condizioni di gravi ipovolemie nelle situazioni in cuie' controindicato l'impiego di destrano 80-85.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' individuale accertata al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti (sono state osservate reazioni anafilattiche/anafilattoidi). Stati di ipercalcemia. Soggetti in terapia digitalica. L'impiego e' soggetto a determinate restrizioni nel senso che il medico, considerandone necessaria l'infusione, dovra' adottare speciali precauzioni: in tutti quei casi in cui un aumento del volume intravascolare e le relative conseguenze (ad es. incremento della gittata ventricolare sistolica, innalzamento dei valori pressori), un aumento volumetrico dei liquidi interstiziali oppure l'emodiluizione possano costituire uno specifico rischio per il paziente. Esempi di tali circostanze sono rappresentati da: insufficienza cardiaca scompensata, ipertensione, varici esofagee, edema polmonare, diatesi emorragica, anuria renalee post-renale; in tutti quei pazienti nei quali e' maggiore il rischio di una liberazione di istamina (ad es. soggetti con reazioni allergiche/allergoidi e pazienti con anamnesi di risposta all'istamina). In quest'ultimo caso, puo' essere somministrato soltanto dopo avere avviato adeguate contromisure preventive.

Composizione ed Eccipienti

NaCl, KCl, CaCl 2 ed acqua per preparazioni iniettabili. La corrispondente concentrazione elettrolitica e' (mmol/l): cationi: Na^+ 145, K^+5,1, Ca^++ 6,25; anioni: Cl^- 145.

Avvertenze

L'infusione deve essere immediatamente interrotta laddove si verifichino reazioni di intollerabilita'. Le forme lievi di queste reazioni possono essere tenute sotto controllo mediante somministrazione di farmaci antistaminici. In presenza di reazioni gravi occorre adeguarsi alledirettive della moderna terapia dello shock. In tutti quei pazienti nei quali e' maggiore il rischio di una liberazione di istamina (ad es.soggetti che hanno presentato reazioni allergiche/allergoidi, pazienti con anamnesi di malattie allergiche come ad es. asma, o che siano a rischio di reazioni istamino-indotte come risultato di un effetto cumulativo dovuto all'impiego concomitante di farmaci che liberano istamina come ad esempio anestetici, miorilassanti, analgesici, ganglioplegici e anticolinergici) questo medicinale puo' essere somministrato soltanto dopo avere avviato adeguate contromisure preventive come ad esempio la somministrazione di farmaci antistaminici anti-H 1 ed anti-H 2 . In generale, la somministrazione di eritrociti o di fattori della coagulazione deve essere presa in considerazione - al piu' tardi - quando il valore dell'ematocrito scende al di sotto del 25% in volume. L'infusione puo' determinare transitorio aumento della velocita' di eritrosedimentazione (VES). In generale l'impiego di soluzioni idro -saline deve essere valutato e controllato con i dati relativi ai livelli sierici di K, Ca e del pH al fine di evitare indesiderati effetti di accumulo elettrolitico o pericolosi fenomeni di interferenza con la funzione cardiaca, renale, polmonare o con il sistema nervoso centrale. Si devono usare solo soluzioni limpide di flaconi intatti. Poiche' non contiene conservanti esiste la possibilita' di inquinamento secondario dei flaconi gia' aperti e trattati con mezzi (aghi e cannule) non sterilizzati. Cio' ovviamente ne impedisce l'utilizzazione. La soluzione rimanelimpida anche a basse temperature, fino in prossimita' del punto di congelamento. Tuttavia, per motivi fisiologici, la soluzione dovrebbe essere infusa alla temperatura corrispondente a quella corporea. Per ragioni tecniche, nei contenitori e' presente un volume residuo di aria.Pertanto, impiegando flaconi per infusione realizzati in plastica occorre tenere sotto controllo la pressione di infusione, non potendosi escludere il rischio di embolia gassosa.

Gravidanza e Allattamento

Il farmaco e' gia' stato ampiamente impiegato in gravidanza. Per quanto riguarda il decorso gravidico, le condizioni di salute del feto e quelle del neonato non sono stati osservati effetti nocivi (categoria A). Ciononostante in generale si deve prestare particolare attenzione in quei casi in cui sostituti dei liquidi corporei o volumetrici vengano somministrati durante od immediatamente dopo una gravidanza.

Interazioni con altri prodotti

Puo' essere mescolato con le comuni soluzioni per infusione (soluzioni di NaCl, soluzione glucosata, soluzione di Ringer, ecc.) nonche' conrilassanti muscolari, barbiturici, sostanze ad effetto sul circolo, corticosteroidi, vitamine, siero antitetanico, antibiotici del gruppo della penicillina e della tetraciclina. Reazioni istamino-indotte possono verificarsi come risultato di un effetto cumulativo dovuto all'impiego concomitante di farmaci che liberano istamina come ad esempio anestetici, miorilassanti, analgesici, ganglioplegici e anticolinergici).

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Conservare a temperatura non superiore a 25 gradi C.