arzerra*ev 10fl 100mg 5ml ofatumumab novartis farma spa

Che cosa è arzerra ev 10fl 100mg 5ml?

Arzerra soluzione per infusione conc prodotto da novartis farma spa
è un farmaco solo uso ospedaliero della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Arzerra risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di farmaci antineoplastici ed immunomodulatori.
Contiene i principi attivi: ofatumumab
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ofatumumab.
Codice AIC: 039826021 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento della leucemia linfatica cronica (LLC) nei pazienti refrattari a fludarabina e alemtuzumab.

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Posologia

Il medicinale deve essere somministrato sotto la supervisione di un medico esperto nell'utilizzo di terapie antitumorali ed in un ambiente dove strutture di rianimazione siano immediatamente disponibili. Pre-trattamento: i pazienti devono essere pre-trattati da 30 minuti a 2 oreprima dell'infusione in base al seguente schema posologico. Prima infusione (300 mg); dose di corticosteroide per via endovenosa: equivalente a 100 mg di prednisolone; dose di analgesico: equivalente a 1.000 mg di paracetamolo; dose di antistaminico: equivalente a 10 mg di cetirizina. Seconda infusione (2.000 mg); dose di corticosteroide per via endovenosa: equivalente a 100 mg di prednisolone; dose di analgesico: equivalente a 1.000 mg di paracetamolo; dose di antistaminico: equivalente a 10 mg di cetirizina. Dalla terza all'ottava infusione (2.000 mg); dose di corticosteroide per via endovenosa: equivalente a 0-100 mg di prednisolone; dose di analgesico: equivalente a 1.000 mg di paracetamolo; dose di antistaminico: equivalente a 10 mg di cetirizina. Nona infusione (2.000 mg); dose di corticosteroide per via endovenosa: equivalente a 100 mg di prednisolone; dose di analgesico: equivalente a 1.000 mg di paracetamolo; dose di antistaminico: equivalente a 10 mg di cetirizina. Dalla decima alla dodicesima infusione; dose di corticosteroide per via endovenosa: equivalente a 50-100 mg di prednisolone; dosedi analgesico: equivalente a 1.000 mg di paracetamolo; dose di antistaminico: equivalente a 10 mg di cetirizina. Posologia: la dose raccomandata e' di 300 mg di ofatumumab per la prima infusione e 2.000 mg di ofatumumab per tutte le infusioni successive. Lo schema infusionale e'di 8 infusioni settimanali consecutive, seguite, 4-5 settimane piu' tardi, da 4 infusioni mensili consecutive (ovvero ogni 4 settimane). Prima e seconda infusione: la velocita' iniziale della prima e della seconda infusione del farmaco deve essere di 12 ml/ora. Durante l'infusione, la velocita' deve essere raddoppiata ogni 30 minuti fino ad un massimo di 200 ml/ora. Infusioni successive: se la seconda infusione e' stata completata senza gravi reazioni avverse al farmaco (ADR) correlate all'infusione, le restanti infusioni possono iniziare ad una velocita' di 25 ml/ora che deve essere raddoppiata ogni 30 minuti fino ad un massimo di 400 ml/ora. Modificazione della dose e re-inizio della terapia: le ADR correlate all'infusione possono richiedere velocita' di infusione piu' lente. In caso di ADR da lieve a moderata, l'infusione deve essere interrotta e re-iniziata alla meta' della velocita' infusionale al momento dell'interruzione, quando la condizione del paziente e'stabile. Se la velocita' di infusione non era stata aumentata dalla velocita' iniziale di 12 ml/ora prima dell'interruzione a causa di una ADR, l'infusione deve essere re-iniziata a 12 ml/ora, la velocita' iniziale standard di infusione. La velocita' dell'infusione puo' continuare ad essere aumentata secondo le procedure standard, a discrezione del medico e in base alla tolleranza del paziente (non superando il raddoppiamento della velocita' ogni 30 minuti). In caso di una ADR grave, l'infusione deve essere interrotta e re -iniziata a 12 ml/ora, quando la condizione del paziente e' stabile. La velocita' dell'infusione puo' continuare ad essere aumentata secondo le procedure standard, a discrezione del medico e in base alla tolleranza del paziente (non superando il raddoppiamento della velocita' ogni 30 minuti). Popolazione pediatrica: l'uso del farmaco non e' raccomandato nei bambini al di sotto dei 18 anni di eta' a causa dei dati insufficienti sulla sicurezza e/osull'efficacia. Anziani: non sono state osservate differenze sostanziali nella sicurezza e nell'efficacia correlate all'eta'. In base ai dati disponibili di sicurezza ed efficacia, non e' richiesto un aggiustamento del dosaggio. Insufficienza renale: non sono stati effettuati studi formali con il farmaco in pazienti con insufficienza renale. Non e' raccomandato un aggiustamento del dosaggio per l'insufficienza renale da lieve a moderata (clearance della creatinina > 30 ml/min). Insufficienza epatica: non sono stati effettuati studi formali con il farmaco in pazienti con insufficienza epatica. Tuttavia e' improbabile che pazienti con insufficienza epatica richiedano una modifica del dosaggio. Metodo di somministrazione: il prodotto deve essere somministrato per infusione endovenosa e deve essere diluito prima della somministrazione.

Effetti indesiderati

Frequenza effetti indesiderati: molto comune (>= 1/10); comune (da >=1/100 a < 1/10); non comune (da >= 1/1.000 a < 1/100); raro (da >= 1/10.000 a < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000), non nota. All'interno diciascun gruppo di frequenza, gli effetti indesiderati sono presentatiin ordine decrescente di gravita'. Infezioni ed infestazioni. Molto comune: infezioni del tratto respiratorio inferiore, inclusa polmonite,infezioni del tratto respiratorio superiore; comune: sepsi, inclusa sepsi neutropenica e shock settico, infezioni da herpes virus, infezioni del tratto urinario. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto comune: neutropenia, anemia; comune: neutropenia febbrile, trombocitopenia, leucopenia; non comune: agrnulocitosi, coagulopatia, aplasia eritrocitaria, linfopenia. Disturbi del sistema immunitario. Comune: reazioni anafilattoidi, ipersensibilita'. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune; sindrome da lisi tumorale. Patologie cardiache. Comune: tachicardia. Patologie vascolari. Comune: ipotensione, ipertensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: broncospasmo, ipossia, dispnea, disturbi al torace, dolore faringolaringeo, tosse, congestione nasale. Patologie gastrointestinali. Comune: ostruzione dell'intestino tenue, diarrea, nausea. Patologie della cute edel tessuto sottocutaneo. Molto comune: eruzione cutanea; comune: orticaria, prurito, rossore. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: dolore alla schiena. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: sindrome da rilascio delle citochine, piressia, rigidita', brividi, iperidrosi, affaticamento. Reazioni da infusione: nello studio clinico principale (Hx-CD20-406) si sono verificate reazioni da infusione nel 44% deipazienti nel giorno della prima infusione (300 mg), nel 29% nel giorno della seconda infusione (2.000 mg) e meno di frequente durante le infusioni successive. Infezioni: nello studio clinico principale un totale di 108 pazienti (70%) hanno presentato infezioni batteriche, viralio fungine. Un totale di 45 pazienti (29%) ha presentato infezioni di Grado >= 3, delle quali 19 (12%) sono state fatali. La percentuale di infezioni fatali nel gruppo dei refrattari a fludarabina e alemtuzumabe' stata del 17%. Neutropenia : dei 108 pazienti, che facevano parte dello studio clinico principale, con conta dei neutrofili normale al basale, 45 (42%) hanno presentato neutropenia di Grado >= 3. Diciannove(18%) hanno presentato neutropenia di Grado 4. Alcuni pazienti hanno presentato di nuovo neutropenia di Grado 4 di durata superiore a 2 settimane.

Indicazioni

Trattamento della leucemia linfatica cronica (LLC) nei pazienti refrattari a fludarabina e alemtuzumab.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' ad ofatumumab o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Composizione ed Eccipienti

Sodio cloruro, sodio citrato (E331), acido citrico monoidrato (E330),acqua per preparazioni iniettabili.

Avvertenze

Reazioni da infusione: ofatumumab e' stato associato a reazioni da infusione che hanno portato alla sospensione temporanea del trattamento o all'interruzione del trattamento. Il pre- trattamento attenua le reazioni da infusione ma queste possono ancora presentarsi, soprattutto durante la prima infusione. Le reazioni da infusione possono includere eventi anafilattoidi, eventi cardiaci, brividi/rigidita', tosse, sindrome da rilascio di citochine, diarrea, dispnea, affaticamento, arrossamento, ipertensione, ipotensione, nausea, dolore, piressia, eruzione cutanea e orticaria. Anche con il pre-trattamento, sono state riportatereazioni gravi, inclusa sindrome da rilascio di citochine, a seguito dell'utilizzo di ofatumumab. In caso di gravi reazioni da infusione, deve essere interrotta immediatamente l'infusione del farmaco ed istituito il trattamento sintomatico. Le reazioni da infusione si verificanopiu' frequentemente al primo giorno di infusione e tendono a diminuire con le infusioni successive. I pazienti con anamnesi di riduzione della funzionalita' polmonare possono presentare un rischio maggiore di complicanze polmonari da reazioni gravi e devono essere monitorati attentamente durante l'infusione di ofatumumab. Sindrome da lisi tumorale: nei pazienti con LLC puo' verificarsi la sindrome da lisi tumorale (SLT) con l'utilizzo di ofatumumab. I fattori di rischio per la SLT includono un'elevata massa tumorale, alte concentrazioni di cellule circolanti (>= 25.000/mm^3), ipovolemia, insufficienza renale, elevati livelli pre-trattamento di acido urico ed elevati livelli di lattato deidrogenasi. Il trattamento della SLT include la correzione delle anomalieelettrolitiche, il monitoraggio della funzione renale, il mantenimento dell'equilibrio dei liquidi e trattamenti di supporto. Leucoencefalopatia multifocale progressiva (LMP) e decesso sono stati riportati in pazienti con LLC che ricevevano terapia farmacologica citotossica, inclusa terapia con ofatumumab. Si deve prendere in considerazione una diagnosi di LMP in qualsiasi paziente che segnala la comparsa di nuovi, o la modifica di pre-esistenti, segni o sintomi neurologici. Se si sospetta una diagnosi di LMP, il medicinale deve essere interrotto e si deve prendere in considerazione il consulto con un neurologo. Immunizzazione: non sono state studiate la sicurezza e la capacita' di generareuna risposta primaria o anamnestica ad una immunizzazione con vacciniattenuati o inattivati durante il trattamento con ofatumumab. La risposta alla vaccinazione puo' essere ridotta nel caso le cellule B sianodiminuite. A causa del rischio di infezioni, la somministrazione di vaccini vivi attenuati deve essere evitata durante e dopo il trattamento con ofatumumab, fino a quando la conta delle cellule B non si sia normalizzata. Si devono prendere in considerazione i rischi e i beneficidi vaccinare i pazienti durante la terapia con ofatumumab. Epatite B:infezione da epatite B (HBV), anche fatale, puo' verificarsi in pazienti che assumono ofatumumab. Riattivazione dell'epatite B, inclusa epatite fulminante e decesso, si verifica con altri anticorpi monoclonalidiretti contro il CD20. I pazienti ad alto rischio di infezione da HBV devono essere identificati prima di iniziare il farmaco. I portatoridi epatite B devono essere attentamente monitorati per i segni clinici e di laboratorio di infezione attiva da HBV, durante il trattamento con ofatumumab e per 6-12 mesi dopo l'ultima infusione. Il farmaco deve essere interrotto nei pazienti che sviluppano epatite virale, e deveessere istituito un appropriato trattamento. Esistono dati insufficienti riguardanti la sicurezza della somministrazione di ofatumumab nei pazienti con epatite attiva. Apparato cardiovascolare: i pazienti con anamnesi di malattia cardiaca devono essere attentamente monitorati. Il medicinale deve essere interrotto nei pazienti che presentano aritmie cardiache gravi o a rischio di vita. Ostruzione intestinale: ostruzione intestinale e' stata riportata in pazienti che ricevevano una terapia con anticorpi monoclonali anti-CD20, incluso ofatumumab. I pazienti che presentano dolore addominale, specialmente all'inizio del ciclo della terapia con ofatumumab, devono essere valutati e deve essere istituito un trattamento appropriato. Monitoraggio degli esami di laboratorio: poiche' ofatumumab si lega a tutti i linfociti CD-20-positivi (maligni e non-maligni), la conta ematica completa e la conta piastrinica devono essere effettuate ad intervalli regolari durante la terapia con ofatumumab e piu' frequentemente nei pazienti che sviluppano citopenia. Contenuto di sodio: questo medicinale contiene 64,5 mg di sodio in una dose di 300 mg e 430 mg di sodio in una dose di 2.000 mg. Cio' deve essere tenuto in considerazione nei pazienti con una dieta a contenuto controllato di sodio.

Gravidanza e Allattamento

Non vi sono dati sull'utilizzo di ofatumumab nelle donne in gravidanza. L'effetto sulla gravidanza umana non e' noto. Oltre ad un atteso effetto farmacologico, ovvero riduzione delle cellule B, gli studi nell'animale non indicano effetti dannosi diretti o indiretti relativi allatossicita' materna, gravidanza o sviluppo embrionale/fetale. Ofatumumab non deve essere somministrato a donne in gravidanza a meno che il possibile beneficio per la madre superi il possibile rischio per il feto. Le donne in eta' fertile devono usare una contraccezione efficace durante il trattamento con ofatumumab e nei 12 mesi successivi all'ultimo trattamento con ofatumumab. Non e' stato definito l'utilizzo sicurodi ofatumumab durante l'allattamento umano. L'escrezione di ofatumumab nel latte non e' stata studiata nell'animale. Non e' noto se ofatumumab sia secreto nel latte umano; tuttavia, le IgG umane sono secrete nel latte umano. Dati pubblicati suggeriscono che il consumo del neonato e del bambino di latte materno non determina un assorbimento sostanziale di questi anticorpi materni nella circolazione. L'allattamento deve essere interrotto per tutta la durata del trattamento con ofatumumab e nei 12 mesi successivi al trattamento. Non vi sono dati sugli effetti di ofatumumab sulla fertilita' umana. Gli effetti sulla fertilita'maschile e femminile non sono stati valutati in studi nell'animale.

Interazioni con altri prodotti

Sebbene non siano stati condotti studi formali di interazione con ofatumumab, non vi sono interazioni note con altri medicinali clinicamente significative. L'efficacia dei vaccini vivi attenuati o inattivati puo' essere ridotta con ofatumumab. Pertanto, l'uso concomitante di questi agenti con ofatumumab deve essere evitato. Se la somministrazione concomitante viene giudicata inevitabile, si devono prendere in considerazione i rischi e i benefici di vaccinare i pazienti durante la terapia con ofatumumab.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Conservare e trasportare in frigorifero (2 gradi C - 8 gradi C). Non congelare. Tenere il flaconcino nell'imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce.