antra*infus 1fl 40mg omeprazolo astrazeneca spa

Che cosa è antra infus 1fl 40mg?

Antra soluzione per infusione polv prodotto da astrazeneca spa
è un farmaco solo uso ospedaliero della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Antra risulta non in commercio nelle farmacie italiane

Contiene i principi attivi: omeprazolo sodico
Codice AIC: 028245049 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento a breve termine di ulcere duodenali, ulcere gastriche ed esofagiti da reflusso e sindrome di Zollinger-Ellison quando la somministrazione orale non sia possibile (ad esempio in pazienti gravemente compromessi, in nutrizione parenterale, in caso di drenaggio con sondino gastrico, ecc.).

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Posologia

Quando la somministrazione orale non sia possibile (ad esempio in pazienti gravemente compromessi, in nutrizione parenterale, in caso di drenaggio con sondino gastrico, ecc.) si raccomanda la somministrazione mediante infusione. La durata del trattamento varia in relazione alla gravita' dello stato clinico del paziente. Si consiglia la somministrazione, di norma, sino a 5-7 giorni, a giudizio del medico. Adulti, ulcera duodenale, ulcera gastrica ed esofagite da reflusso. Si consiglia una infusione della durata di 20-30 minuti, una volta al giorno. Sindrome di Zollinger-Ellison, la posologia dovra' essere adattata individualmente. Se si rendesse necessario un aumento del dosaggio a 80 mg-120mg, la dose giornaliera dovra' essere suddivisa in due o tre somministrazioni. Bambini, l'esperienza con il prodotto per via endovenosa neibambini e' limitata. Nei pazienti anziani non e' necessario modificare il dosaggio. Nei pazienti con ridotta funzionalita' renale non sono necessari aggiustamenti di dosaggio. Nei pazienti con ridotta funzionalita' epatica e' in genere sufficiente la dose giornaliera di 10 - 20 mg in quanto l'emivita plasmatica di omeprazolo in questi pazienti e' aumentata. La soluzione per infusione deve essere ricostituita risospendendo la sostanza liofilizzata contenuta nel flaconcino da 10 mL in 100 mL di soluzione fisiologica per infusione o di glucosio al 5% per infusione. L'infusione della soluzione ottenuta deve essere effettuata in 20-30 minuti. La soluzione deve comunque essere utilizzata entro 12ore dalla ricostituzione con soluzione fisiologica ed entro 6 ore dalla ricostituzione con soluzione glucosata al 5%. Iniziare immediatamente l'infusione dopo la ricostituzione. Non devono essere usate altre soluzioni per infusione. Non miscelare o co-somministrare la soluzione ricostituita di omeprazolo con altri farmaci nello stesso dispositivo infusionale.

Effetti indesiderati

Sono generalmente di lieve entita' e reversibili. Gli effetti indesiderati sotto elencati sono stati evidenziati sia durante le sperimentazioni cliniche, sia durante l'uso clinico routinario del prodotto, ma in molti casi non e' stata stabilita una correlazione con la somministrazione di omeprazolo. Sono state adottate le seguenti definizioni di frequenza: comuni da > 1/100 a < 1/10, non comuni da >1/1000 a < 1/100,rari da >1/10000 a < 1/1000. Alterazioni del sistema ematico e linfatico, rare: leucopenia, trombocitopenia, agranulocitosi e pancitopenia.Alterazioni del sistema immunitario, rare: reazioni di ipersensibilita' quali ad esempio angioedema e shock anafilattico. Alterazioni del metabolismo e della nutrizione, rare: edema periferico e iponatriemia.Alterazioni psichiatriche, non comuni: insonnia, rare: agitazione, confusione mentale reversibile, depressione, aggressivita' e allucinazioni soprattutto nei pazienti gravemente ammalati. Alterazioni del sistema nervoso, comuni: mal di testa, non comuni: capogiri, paraestesia, sonnolenza e vertigini, rare: alterazione del gusto. Alterazioni della vista, rare: offuscamento della vista. Alterazioni respiratorie, toraciche e mediastiniche, rare: broncospasmo. Alterazioni gastrointestinali, comuni: dolore addominale, costipazione, diarrea, flatulenza e nausea/vomito, rare: secchezza delle fauci, stomatite, candidosi gastrointestinale e pancreatine. Alterazioni epatobiliari, non comuni: innalzamento dei valori degli enzimi epatici, rare: encefalopatia nei pazienticon malattie epatiche gravi preesistenti, epatiti con o senza ittero e insufficienza epatica. Alterazioni della cute e del tessuto sottocutaneo, non comuni: rash, dermatite e/o prurito e orticaria, rare: alopecia, fotosensibilizzazione, eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica (TEN). Alterazioni muscolo-scheletriche, del tessuto connettivo e osseo, rare: artralgia, debolezza muscolare e mialgia. Alterazioni dell'apparato renale e urinarie, rare: nefrite interstiziale che puo' sfociare in insufficienza renale. Alterazioni del sistema riproduttivo e della mammella, rare: ginecomastia. Alterazioni generali e condizioni del sito di somministrazione, non comuni: malessere, rare: aumentata sudorazione e febbre. Compromissione visiva irreversibile e' stata riportata in casi isolati di pazienti, gravemente malati che hanno ricevuto omeprazolo per iniezione endovenosa, specialmente in dosi elevate, ma non e' stata stabilita alcuna relazione di casualita' con il farmaco. In presenza di alcuni sintomi allarmanti (es. significativa perdita di peso non intenzionale, vomito ricorrente, disfagia, ematemesi o melena) e quando si sospetta o e' confermata la presenza di un'ulcera gastrica, la natura maligna dell'ulcera deve essere esclusa in quanto la risposta sintomatica alla terapia potrebbe ritardare una corretta diagnosi.

Indicazioni

Trattamento a breve termine di ulcere duodenali, ulcere gastriche ed esofagiti da reflusso e sindrome di Zollinger-Ellison quando la somministrazione orale non sia possibile (ad esempio in pazienti gravemente compromessi, in nutrizione parenterale, in caso di drenaggio con sondino gastrico, ecc.).

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Non somministrare in eta' pediatrica. Generalmente controindicatoin gravidanza e durante l'allattamento. Il rischio di effetti dannosia carico del feto e/o del lattante a seguito di assunzione/somministrazione di omeprazolo non e' escluso. Pertanto l'uso in gravidanza e' da riservare nei casi di effettiva necessita'. L'uso e' comunque sconsigliato nel primo trimestre di gravidanza. Non e' noto se omeprazolo sia escreto nel latte materno; per tale motivo nelle pazienti che allattano occorre decidere se rinunciare a nutrire al seno il lattante ed iniziare il trattamento, o viceversa proseguire l'allattamento evitando la somministrazione del medicinale.

Interazioni con altri prodotti

L'assorbimento di alcuni farmaci puo' essere modificato per la ridotta acidita' intragastrica. L'assorbimento di ketoconazolo e itraconazolo puo' diminuire durante il trattamento con omeprazolo, cosi' come durante il trattamento con altri inibitori della secrezione acida od antiacidi. Essendo omeprazolo metabolizzato a livello epatico attraverso il citocromo P450 2C19 (CYP2C19) possono essere prolungati i tempi di eliminazione di diazepam, fenitoina, warfarin (R-warfarin) e altri antagonisti della Vitamina K che sono tutti in parte substrati per quest'enzima. Si raccomanda il monitoraggio dei pazienti in trattamento con fenitoina, in quanto puo' rendersi necessaria una riduzione della dose di questo farmaco. Tuttavia, il trattamento concomitante alla dose di 20 mg/die non ha modificato la concentrazione ematica di fenitoina neipazienti in terapia continua con questo farmaco. Nei pazienti in trattamento con warfarin o altri antagonisti della Vitamina K e' raccomandato il monitoraggio dei valori INR in quanto puo' rendersi necessariauna riduzione della dose di warfarin (o di altri antagonisti della Vitamina K). Il trattamento concomitante con 20 mg/die non ha tuttavia modificato il tempo di coagulazione nei pazienti in terapia continua con warfarin. E' stato osservato che la somministrazione concomitante diomeprazolo riduce i livelli plasmatici di atazanavir. La somministrazione concomitante di omeprazolo e tacrolimus puo' aumentare i livelli sierici di tacrolimus. La somministrazione concomitante di omeprazolo e voriconazolo, inibitore del CYP2C19 e del CYP3A4, determina un'esposizione piu' che raddoppiata di omeprazolo. Le concentrazioni plasmatiche di omeprazolo e claritromicina risultano aumentate durante la somministrazione concomitante dei due prodotti, ma non e' stata osservata interazione con metronidazolo o amoxicillina. Questi antibiotici sono utilizzati insieme ad omeprazolo per l'eradicazione dell'Helicobacter pylori.

Forme Farmacologiche


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