zytiga 120 compresse 250mg fl abiraterone janssen cilag spa

Che cosa è zytiga 120cpr 250mg fl?

Zytiga compresse prodotto da janssen cilag spa
è un farmaco osped. esitabile della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Zytiga risulta disponibile solo nelle farmaice ospedaliere o specialistico

E' utilizzato per la cura di antagonisti ormonali e sostanze correlate.
Contiene i principi attivi: abiraterone acetato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: abiraterone acetato.
Codice AIC: 041427016 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Il medicinale e' indicato insieme a prednisone o prednisolone per: iltrattamento del carcinoma metastatico della prostata resistente alla castrazione in uomini adulti asintomatici o lievemente sintomatici dopo il fallimento della terapia di deprivazione androgenica e per i quali la chemioterapia non e' ancora indicata clinicamente; il trattamentodel carcinoma metastatico della prostata resistente alla castrazione in uomini adulti la cui malattia e' progredita durante o dopo un regime chemioterapico a base di docetaxel.

Vedi il foglio illustrativo completo

Posologia

La dose raccomandata e' di 1.000 mg (quattro compresse da 250 mg) da prendere a digiuno come singola dose giornaliera. L'assunzione delle compresse con il cibo determina un aumento dell'esposizione sistemica ad abiraterone. Il medicinale deve essere assunto con una bassa dose diprednisone o prednisolone. La dose raccomandata di prednisone o prednisolone e' di 10 mg al giorno. La castrazione medica con analoghi di LHRH deve essere continuata durante il trattamento nei pazienti non castrati chirurgicamente. Prima di iniziare il trattamento, e' necessariomisurare i livelli sierici di transaminasi, ogni due settimane per i primi tre mesi di trattamento e, successivamente, ogni mese. Monitorare ogni mese la pressione arteriosa, il potassio sierico e la ritenzione di liquidi. Tuttavia, pazienti con un rischio significativo di insufficienza cardiaca congestizia devono essere monitorati ogni 2 settimane per i primi tre mesi di trattamento e successivamente mensilmente. Prendere in considerazione il mantenimento dei livelli di potassio >= 4,0 mM nei pazienti con ipokaliemia o coloro che sviluppano ipokaliemiadurante il trattamento con il farmaco. Per i pazienti che sviluppano tossicita' di Grado >= 3 incluso ipertensione, ipokaliemia, edema e altre, tossicita' non- mineralcorticoidi, il trattamento deve essere sospeso e deve essere istituita una appropriata terapia. Il trattamento con il medicinale non deve essere ripreso fino a quando i sintomi dellatossicita' saranno ridotti al Grado 1 o al basale. In caso di dimenticanza di una dose giornaliera del medicinale, prednisone o prednisolone, il trattamento deve essere ripreso il giorno seguente, con la dose giornaliera abituale. Epatotossicita': nei pazienti che sviluppano epatotossicita' durate il trattamento (aumento dei valori di alanina aminotransferasi [ALT] o di aspartato aminotransferasi [AST] di oltre 5 volte il limite superiore alla norma [ULN]), il trattamento deve essere immediatamente interrotto. La ripresa del trattamento, dopo che i testdi funzionalita' epatica del paziente sono tornati al livello basale,puo' avvenire con una dose ridotta di 500 mg (due compresse) una volta al giorno. Nei pazienti sottoposti a ri-trattamento i livelli sierici di transaminasi devono essere monitorati almeno ogni due settimane per tre mesi e, successivamente, ogni mese. Qualora l'epatotossicita' si ripresentasse con la dose ridotta di 500 mg al giorno, il trattamento deve essere interrotto. Se i pazienti sviluppano una epatotossicita'grave in qualsiasi momento durante la terapia (aumento di ALT o AST 20 volte il limite superiore alla norma), il trattamento deve essere interrotto e i pazienti non devono essere ri-trattati. Insufficienza epatica: nei pazienti con insufficienza epatica pregressa di grado lieve,Classe A di Child- Pugh, non e' necessario alcun aggiustamento della dose. L'insufficienza epatica moderata (Classe B di Child-Pugh) determina un aumento dell'esposizione sistemica ad abiraterone di circa quattro volte dopo singole dosi orali di abiraterone acetato 1.000 mg. Nonci sono dati sulla sicurezza clinica e sull'efficacia di dosi multiple di abiraterone acetato quando somministrato a pazienti con insufficienza epatica moderata o grave (Classe B o C di Child- Plugh). Non si puo' prevedere alcun aggiustamento della dose. L'uso del medicinale deve essere valutato con cautela nei pazienti con insufficienza epatica moderata nei quali il beneficio deve essere chiaramente superiore al possibile rischio. Il farmaco non deve essere usato nei pazienti con insufficienza epatica grave. Insufficienza renale: non e' necessario alcun aggiustamento della dose nei pazienti con insufficienza renale. Tuttavia, non ci sono esperienze cliniche nei pazienti con carcinoma prostatico e insufficienza renale grave. Si consiglia cautela in questi pazienti. Popolazione pediatrica: non esiste alcuna indicazione per un uso specifico di questo medicinale nella popolazione pediatrica, poiche'il carcinoma della prostata non colpisce i bambini e gli adolescenti.Il prodotto deve essere assunto almeno due ore dopo il pasto e non puo' essere assunto cibo per almeno un'ora dopo aver assunto le compresse. Le compresse devono essere deglutite intere con un po' d'acqua.

Effetti indesiderati

Studi condotti in pazienti con carcinoma prostatico metastatico avanzato, in terapia con un analogo del fattore di liberazione delle gonadotropine (luteinising hormone-releasing hormone, LHRH), o precedentemente sottoposti a orchiectomia, prevedevano la somministrazione di una dose da 1.000 mg al giorno, in associazione a una dose bassa di prednisone o di prednisolone (10 mg al giorno). Le categorie di frequenza sono definite come segue: molto comune (>= 1/10); comune (>= 1/100, < 1/10); non comune (>=1/1.000, < 1/100); raro (>= 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000). >>Reazioni avverse individuate negli studi clinici. Infezioni ed infestazioni. Molto comune: infezione delle vie urinarie. Patologie endocrine. Non comune: insufficienza surrenale. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: ipokaliemia comune: ipertrigliceridemia. Patologie cardiache. Comune: insufficienza cardiaca, angina pectoris, aritmia, fibrillazione atriale, tachicardia. Patologie vascolari. molto comune: ipertensione. Patologie gastrointestinali. Comune: dispepsia. Patologie epatobiliari. Comune: aumento di alanina aminotransferasi, aumento di aspartato aminotransferasi. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: eruzione cutanea. Patologie renali e urinarie. Comune: ematuria. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: edema periferico. Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura. Comune: fratture. Nei pazienti trattati con il farmaco, si sono manifestate le seguenti reazioni avverse di Grado 3 (CTCAE versione 3.0): ipokaliemia 3%; infezione delle vie urinarie, aumento di alanina aminostransferasi, ipertensione, aumento di aspartato aminotransferasi, fratture 2%; edema periferico, insufficienza cardiaca e fibrillazione atriale 1% ciascuno. Ipertrigliceridemia di Grado 3 e angina pectoris (CTCAEversione 3.0) si sono manifestate in < 1% dei pazienti. Edema periferico di Grado 4, ipokaliemia, infezione delle vie urinarie, insufficienza cardiaca e fratture (CTCAE versione 3.0) si sono manifestati in < 1% dei pazienti. Reazioni cardiovascolari: entrambi gli studi clinici di fase 3, hanno escluso pazienti con ipertensione incontrollata, cardiopatia clinicamente significativa, evidenziata da infarto miocardico, o eventi aterotrombotici negli ultimi 6 mesi, angina grave o instabile, o scompenso cardiaco di classe III o IV della NYHA (studio 301) o scompenso cardiaco di classe II - IV (studio 302) o misurazione della frazione d'eiezione cardiaca < 50%. Tutti i pazienti arruolati (sia quelli trattati con il principio attivo sia quelli trattati con placebo) sono stati trattati in modo concomitante con terapia di deprivazione androgenica, principalmente con l'uso di analoghi dell'LHRH, che e' stata associata a diabete, infarto miocardico, apoplessia e morte cardiacaimprovvisa. Negli studi clinici di fase 3, le incidenze delle reazioni avverse di tipo vascolare nei pazienti che assumevano il medicinale contro i pazienti che prendevano placebo erano: ipertensione 14,5% versus 10,5%, fibrillazione atriale 3,4% versus 3,4%, tachicardia 2,8% versus 1,7%, angina pectoris 1,9% versus 0,9%, insufficienza cardiaca 1,9% versus 0,6%, ed aritmia 1,1% versus 0,4%. Epatotossicita': e' statasegnalata con aumento di ALT, aspartato transaminasi (AST) e bilirubina totale nei pazienti trattati con il medicinale. In tutti gli studi clinici, sono stati segnalati aumenti nei test di funzionalita' epatica (incrementi di ALT o AST > 5 x ULN [limite superiore alla norma] o di bilirubina > 1,5 x ULN) in circa il 4% dei pazienti che hanno ricevuto il farmaco, di solito durante i primi 3 mesi dall'inizio del trattamento. Nello studio clinico 301, i pazienti con ALT o AST basali elevati avevano maggiori probabilita' di presentare aumenti dei valori nei test di funzionalita' epatica, rispetto ai pazienti che iniziavano convalori normali. Quando sono stati osservati valori elevati di ALT o AST > 5 x ULN, o incrementi di bilirubina > 3 x ULN, il medicinale e' stato interrotto o sospeso. In due casi si sono verificati aumenti marcati nei test di funzionalita' epatica. Due pazienti con funzionalita' epatica normale al basale, hanno mostrato aumenti di ALT o AST da 15 a40 x ULN e di bilirubina da 2 a 6 x ULN. Con la sospensione del medicinale, i test di funzionalita' epatica di entrambi i pazienti sono tornati normali e un paziente e' stato sottoposto ad un ri-trattamento, senza che si ripresentassero incrementi dei valori. Nello studio 302, sono stati osservati in 35 pazienti (6,5%) trattati con ZYTIGA aumenti di grado 3 o 4 di ALT o AST. Gli aumenti di aminotransferasi si sono risolti in tutti i pazienti eccetto 3 (2 con nuove metastasi multiple epatiche e 1 con aumento di AST circa 3 settimane dopo l'ultima dose dimedicinale). Le interruzioni del trattamento a causa degli aumenti diALT e AST sono state riportate in 1,7% e 1,3% di pazienti trattati con il farmaco e 0,2% e 0% dei pazienti in trattamento con placebo, rispettivamente. Non sono state segnalate morti a causa di eventi epatotossici. Negli studi clinici, il rischio di epatotossicita' e' stato mitigato dall'esclusione dei pazienti con epatite al basale o con significative anormalita' dei test di funzionalita' epatica. Nello studio clinico 301, i pazienti con ALT e AST basali >= 2,5 x ULN, in assenza di metastasi epatiche e > 5 x ULN, in presenza di metastasi epatiche sono stati esclusi. Nello studio clinico 302 i pazienti con metastasi epatiche non erano eleggibili e i pazienti con ALT e AST >= 2,5 x ULN basali sono stati esclusi. Le anomalie dei test di funzionalita' epatica, osservate nei pazienti che hanno preso parte agli studi clinici, sono state gestite dinamicamente ricorrendo all'interruzione della terapia epermettendo una ripetizione del trattamento solo dopo che i test di funzionalita' epatica erano tornati ai livelli basali del paziente. I pazienti con aumenti di ALT o AST > 20 x ULN, non sono stati sottopostia ri-trattamento. In tali pazienti non e' nota la sicurezza della ripetizione del trattamento. Il meccanismo dell'epatotossicita' associataal farmaco non e' noto.

Indicazioni

Il medicinale e' indicato insieme a prednisone o prednisolone per: iltrattamento del carcinoma metastatico della prostata resistente alla castrazione in uomini adulti asintomatici o lievemente sintomatici dopo il fallimento della terapia di deprivazione androgenica e per i quali la chemioterapia non e' ancora indicata clinicamente; il trattamentodel carcinoma metastatico della prostata resistente alla castrazione in uomini adulti la cui malattia e' progredita durante o dopo un regime chemioterapico a base di docetaxel.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti; donne in gravidanza o in eta' fertile; grave insufficienza epatica[Scala Child-Plugh classe C].

Composizione ed Eccipienti

Cellulosa microcristallina; sodio croscarmelloso; lattosio monoidrato; magnesio stearato; povidone (K29/K32); silice colloidale anidra; sodio laurilsolfato.

Avvertenze

Il medicinale puo' causare ipertensione, ipokaliemia e ritenzione di liquidi, quale conseguenza dell'aumento dei livelli di mineralcorticoidi causato dall'inibizione del CYP17. La co-somministrazione di un corticosteroide inibisce l'attivita' dell'ormone adrenocorticotropo (ACTH), con conseguente riduzione dell'incidenza e della gravita' di questereazioni avverse. Si raccomanda cautela nel trattamento di pazienti con condizioni cliniche di base che possono essere compromesse da un aumento della pressione arteriosa, da ipokaliemia (ad esempio quelli trattati con glicosidi cardiaci), o da ritenzione di liquidi (ad esempio quelli con scompenso cardiaco), con angina pectoris grave o instabile,infarto miocardico recente o aritmia ventricolare e quelli con insufficienza renale grave. Il farmaco deve essere usato con cautela nei pazienti con anamnesi positiva per patologia cardiovascolare. Gli studi clinici di fase 3 hanno escluso pazienti con ipertensione incontrollata, cardiopatia clinicamente significativa evidenziata da infarto miocardico, o eventi aterotrombotici negli ultimi 6 mesi, angina grave o instabile, o scompenso cardiaco di classe III o IV della New York Heart Association (NYHA) (studio 301) o scompenso cardiaco di classe II - IV (studio 302) o misurazione della frazione d'eiezione cardiaca < 50%. Nello studio 302 sono stati esclusi i pazienti con fibrillazione atriale o altre aritmie cardiache che richiedevano una terapia medica. La sicurezza nei pazienti con frazione d'eiezione ventricolare sinistra (LVEF) < 50% o con scompenso cardiaco di classe NYHA III o IV (nello studio 301) o scompenso cardiaco di classe NYHA II - IV (nello studio 302)non e' stata stabilita. Prima di trattare i pazienti con un rischio significativo di insufficienza cardiaca congestizia (es. storia di scompenso cardiaco, ipertensione incontrollata o eventi cardiaci come cardiopatia ischemica) considerare l'ottenimento di una valutazione della funzionalita' cardiaca (es. ecocardiogramma). Prima del trattamento con il medicinale deve essere trattato lo scompenso cardiaco e ottimizzata la funzionalita' cardiaca. Devono essere corretti e controllati l'ipertensione, l'ipokaliemia e la ritenzione di liquidi. Durante il trattamento la pressione arteriosa, il potassio sierico e la ritenzione diliquidi (aumento del peso, edema periferico) e ogni altro segno e sintomo dell'insufficienza cardiaca congestizia devono essere monitorati ogni 2 settimane per 3 mesi e successivamente mensilmente e corrette le anomalie. Valutare la funzione cardiaca come indicato clinicamente, istituire una appropriata gestione e considerare l'interruzione del trattamento in caso di una riduzione significativa della funzionalita' cardiaca. Epatotossicita' ed insufficienza epatica: in studi clinici controllati sono stati osservati aumenti marcati di enzimi epatici, che hanno comportato l'interruzione del trattamento o la modifica del dosaggio. Prima di iniziare il trattamento, i livelli sierici di transaminasi devono essere misurati, ogni due settimane per i primi tre mesi ditrattamento e successivamente ogni mese. Se si sviluppano segni e sintomi clinici indicativi di epatotossicita', le transaminasi sieriche devono essere immediatamente misurate. Se, in un qualunque momento, l'ALT o l'AST dovessero aumentare di 5 volte oltre il limite superiore alla norma, il trattamento deve essere immediatamente interrotto e la funzionalita' epatica deve essere attentamente monitorata. Il trattamento puo' essere ripreso con un dosaggio ridotto, solo dopo che i test difunzionalita' epatica del paziente sono tornati ai valori basali. Se i pazienti sviluppano un'epatotossicita' grave (aumento di ALT o AST di 20 volte oltre il limite superiore alla norma) in qualsiasi momento durante la terapia, il trattamento deve essere interrotto e tali pazienti non devono essere ritrattati. Pazienti con epatite virale attiva osintomatica sono stati esclusi dagli studi clinici; pertanto, non ci sono dati a supporto dell'uso del medicinale in questa popolazione. Non ci sono dati sulla sicurezza clinica e sull'efficacia di dosi multiple di abiraterone acetato quando somministrato a pazienti con insufficienza epatica moderata o grave (Classe B o C della scala Child-Plugh).L'uso del farmaco deve essere valutato con cautela nei pazienti con insufficienza epatica moderata nei quali il beneficio deve essere chiaramente superiore al possibile rischio. Il prodotto non deve essere usato nei pazienti con insufficienza epatica grave. Interruzione della somministrazione di corticosteroidi e trattamento delle situazioni di stress: si raccomanda cautela e un monitoraggio dell'insufficienza corticosurrenalica, se i pazienti interrompono il trattamento con prednisone o prednisolone. Se la somministrazione del medicinale continua dopo l'interruzione dei corticosteroidi, i pazienti devono essere monitorati per individuare eventuali sintomi da eccesso di mineralcorticoidi. Nei pazienti in terapia con prednisone o prednisolone soggetti a uno stress inusuale, puo' essere consigliato un aumento della dose di corticosteroidi prima, durante e dopo la situazione di stress. Densita' ossea: puo' verificarsi una diminuzione della densita' ossea in uomini concarcinoma prostatico avanzato metastatico (carcinoma della prostata resistente alla castrazione). L'uso del medicinale in associazione con un glucocorticoide puo' aumentare questo effetto. Pazienti con carcinoma prostatico precedentemente trattati con ketoconazolo potrebbero ottenere tassi di risposta inferiori. L'uso di glucocorticoidi puo' aumentare l'iperglicemia, pertanto il livello di glucosio nel sangue deve essere misurato frequentemente nei pazienti con diabete. La sicurezza el'efficacia del farmaco usato in concomitanza con chemioterapia citotossica non sono state stabilite. Questo medicinale contiene lattosio. Inoltre questo medicinale contiene piu' di 1 mmol (o 27,2 mg) di sodioper una dose di quattro compresse. Possono verificarsi anemia e disfunzione sessuale in uomini con carcinoma metastatico della prostata resistente alla castrazione compresi quelli in trattamento il medicinale.

Gravidanza e Allattamento

Non esistono dati relativi all'uso del medicinale nella donna in stato di gravidanza e l'uso di questo medicinale non e' raccomandato in donne in eta' fertile. Non e' noto se abiraterone o i suoi metaboliti siano escreti nel liquido seminale. Se il paziente ha rapporti sessuali con una donna durante la gravidanza, si raccomanda di utilizzare un preservativo. Se il paziente ha rapporti sessuali con una donna in eta' fertile, si raccomanda di utilizzare un preservativo unitamente ad un'altra misura contraccettiva efficace. Studi sugli animali hanno mostrato tossicita' riproduttiva. Il farmaco non deve essere utilizzato nelle donne. Abiraterone acetato e' controindicato durante la gravidanza oin donne in eta' fertile. L'uso del medicinale e' controindicato nelle donne. Abiraterone influenza la fertilita' nei ratti maschi e femmine ma questi effetti sono totalmente reversibili.

Interazioni con altri prodotti

La somministrazione insieme al cibo aumenta significativamente l'assorbimento di abiraterone acetato. L'efficacia e la sicurezza del farmaco somministrato con il cibo non sono ancora state stabilite. Il medicinale non deve essere assunto con il cibo. In uno studio volto alla determinazione degli effetti di abiraterone acetato (piu' prednisone), con una dose singola di destrometorfano, substrato del citocromo CYP2D6,l'esposizione sistemica (AUC) di destrometorfano era aumentata di circa 2,9 volte. L'AUC 24 per destrorfano, il metabolita attivo di destrometorfano, era aumentata di circa il 33%. Si raccomanda cautela quandoil farmaco viene somministrato con medicinali attivati o metabolizzati dal CYP2D6, in particolare con i medicinali a basso indice terapeutico. Deve essere considerata una riduzione della dose dei medicinali con un basso indice terapeutico metabolizzati dal CYP2D6. Esempi di medicinali metabolizzati dal CYP2D6 includono metoprololo, propranololo, desipramina, venlafaxina, aloperidolo, risperidone, propafenone, flecanide, codeina, ossicodone e tramadolo (gli ultimi tre medicinali richiedono l'attivita' del CYP2D6 per la formazione dei loro metaboliti attivi analgesici). Sulla base di dati in vitro, il farmaco e' un inibitore dell'enzima epatico CYP2C8 coinvolto nel metabolismo dei farmaci. Esempi di medicinali metabolizzati da CYP2C8 includono paclitaxel e repaglinide. Non ci sono dati clinici sull'uso del medicinale con farmaci substrato di CYP2C8. Sulla base di dati in vitro, il prodotto e' un substrato del citocromo CYP3A4. Non e' stato valutato, in vivo, l'effetto sulla farmacocinetica di abiraterone degli inibitori potenti del CYP3A4 (ad esempio, ketoconazolo, itraconazolo, claritomicina, atazanavir, nefazodone, saquinavir, telitromicina, ritonavir, indinavir, nelfinavir, voriconazolo) o induttori (ad esempio, fenitoina, carbamazepina, rifampicina, rifabutina, rifapentina, fenobarbitale). Gli inibitori potenti e gli induttori del CYP3A4 sono da evitare, o da usare con cautela durante il trattamento.

Forme Farmacologiche


Clicca qui per consultare il foglio illustrativo e riassunto delle caratteristiche di zytiga

Conservazione del prodotto

Conservare a temperatura inferiore a 30 gradi C.