zuglimet*120cpr riv 1000mg metformina zentiva italia srl

Che cosa è zuglimet 120cpr riv 1000mg?

Zuglimet compresse rivestite prodotto da zentiva italia srl
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica .
Zuglimet risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di ipoglicemizzanti orali, escluse le insuline.
Contiene i principi attivi: metformina cloridrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: metformina cloridrato 1000 mg equivalente a 780 mg di metformina base.
Codice AIC: 038257186 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento del diabete mellito di tipo 2, in particolare in pazientiin sovrappeso, nei casi in cui il regime alimentare e l'esercizio fisico non siano da soli sufficienti a ottenere un controllo adeguato della glicemia. Negli adulti, la metformina puo' essere utilizzata in monoterapia o in combinazione con altri farmaci antidiabetici orali, oppure con insulina. Nei bambini a partire dai 10 anni di eta' e negli adolescenti, la metformina puo' essere utilizzata in monoterapia o in combinazione con insulina. Una riduzione delle complicanze del diabete e'stata dimostrata nei pazienti in sovrappeso affetti da diabete di tipo 2 trattati con metformina come terapia di prima linea in seguito ad insuccesso della dieta.

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Posologia

>>Adulti. Monoterapia e in combinazione con altri agenti antidiabetici orali: la dose iniziale e' di 500 mg oppure 850 mg di metformina cloridrato 2 o 3 volte al giorno durante o dopo i pasti. Dopo 10-15 giorni la dose deve essere adeguata sulla base del tasso ematico di glucosio. Un aumento graduale della dose puo' migliorare la tollerabilita' gastrointestinale. La dose massima raccomandata di metformina cloridratoe' di 3 g al giorno distribuiti in 2-3 dosi. Se si intende passare daun altro farmaco antidiabetico orale alla metformina, sospendere il trattamento con l'altro farmaco e iniziare il trattamento con metformina alle dosi sopra indicate. Combinazione con insulina: la metformina el'insulina possono essere usate in associazione al fine di raggiungere un migliore controllo del tasso ematico di glucosio. La metformina cloridrato viene somministrata solitamente con una dose iniziale di 500mg o 850 mg 2 o 3 volte al giorno, mentre il dosaggio dell'insulina viene definito in base al tasso ematico di glucosio. >>Anziani: dato lapotenziale riduzione della funzione renale nei soggetti anziani, il dosaggio della metformina deve essere adattato sulla base della funzione renale. E' necessaria una valutazione regolare della funzione renale. >>Bambini sopra i 10 anni e adolescenti. Monoterapia e combinazione con insulina: la dose iniziale e' di una compressa da 500 mg oppure 850 mg di metformina cloridrato una volta al giorno, durante o dopo i pasti. Dopo 10-15 giorni la dose deve essere adattata in base alle misurazioni della glicemia. Un aumento graduale della dose puo' migliorare la tollerabilita' gastrointestinale. La dose massima raccomandata di metformina cloridrato e' di 2 g al giorno suddivisa in due o tre dosi. La compressa puo' essere divisa per agevolare la somministrazione, purche' le due meta' siano assunte contemporaneamente.

Effetti indesiderati

Molto comune (>=1/10), comune (>=1/100 =1/1.000 =1/10.000 GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOFinora non sono disponibili dati epidemiologici rilevanti. Gli studi su animali non indicano effetti dannosi sulla gravidanza, lo sviluppo embrionale o fetale, il parto o lo sviluppo postnatale. Se una donna affetta da diabete pianifica una gravidanza o e' gia' in gravidanza, ildiabete non deve essere trattato con la metformina, ma si deve passare all'insulina al fine di mantenere i livelli di glicemia il piu' possibile vicini a quelli normali e ridurre il rischio di malformazioni fetali associate a livelli anomali di glicemia. Nei ratti in lattazione,la metformina e' escreta nel latte. Dati simili non sono disponibili nell'uomo, pertanto si deve prendere una decisione circa l'eventualita' di sospendere l'allattamento al seno oppure la terapia con la metformina, considerando l'importanza che il composto ha per la madre.

Indicazioni

Trattamento del diabete mellito di tipo 2, in particolare in pazientiin sovrappeso, nei casi in cui il regime alimentare e l'esercizio fisico non siano da soli sufficienti a ottenere un controllo adeguato della glicemia. Negli adulti, la metformina puo' essere utilizzata in monoterapia o in combinazione con altri farmaci antidiabetici orali, oppure con insulina. Nei bambini a partire dai 10 anni di eta' e negli adolescenti, la metformina puo' essere utilizzata in monoterapia o in combinazione con insulina. Una riduzione delle complicanze del diabete e'stata dimostrata nei pazienti in sovrappeso affetti da diabete di tipo 2 trattati con metformina come terapia di prima linea in seguito ad insuccesso della dieta.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' alla metformina o a uno qualsiasi degli eccipienti. Chetoacidosi diabetica, pre-coma diabetico. Insufficienza renale o disfunzione renale (clearance della creatinina < 60 ml/min). Condizioni acute con potenziale alterazione della funzione renale, come: disidratazione, infezione grave, shock, somministrazione endovasale di mezzi dicontrasto iodati. Malattie acute o croniche che possono provocare ipossia tessutale, come: insufficienza cardiaca o respiratoria, recente infarto miocardico, shock. Insufficienza epatica, intossicazione acuta da alcol, alcolismo. Allattamento.

Composizione ed Eccipienti

Nucleo: ipromellosa, povidone K25, magnesio stearato. Rivestimento: ipromellosa, macrogol 6000, titanio diossido E171.

Avvertenze

L'acidosi lattica e' una complicanza metabolica rara, ma grave (alto tasso di mortalita' in assenza di un trattamento immediato), che puo' verificarsi in seguito all'accumulo della metformina. Sono stati riferiti casi di acidosi lattica in pazienti trattati con la metformina verificatasi principalmente in pazienti diabetici affetti da insufficienza renale significativa. L'incidenza dell'acidosi lattica puo' e deve essere ridotta valutando anche altri fattori di rischio associati come diabete poco controllato, chetosi, digiuno prolungato, eccessiva assunzione di bevande alcoliche, insufficienza epatica e qualsiasi condizione associata a ipossia. L'acidosi lattica e' caratterizzata da dispneacon acidosi, dolore addominale e ipotermia seguiti da coma. Gli esamidiagnostici di laboratorio evidenziano un diminuito pH ematico, livelli di lattato plasmatico superiori a 5 mmol/l, e un aumento del deficit anionico e del rapporto lattato/piruvato. Se si sospetta acidosi metabolica, il trattamento con la metformina deve essere sospeso e il paziente deve essere immediatamente ospedalizzato. Poiche' la metformina e' escreta dal rene, le concentrazioni della creatinina sierica devonoessere determinate prima di iniziare il trattamento e in seguito verificate con regolarita': almeno una volta l'anno in pazienti con normale funzione renale, almeno da due a quattro volte l'anno in pazienti con livelli di creatinina sierica ai limiti superiori della norma e nei pazienti anziani. Una diminuita funzione renale nei pazienti anziani e' frequente e asintomatica. Si deve prestare particolare cautela in situazioni di probabile alterazione della funzione renale, ad esempio quando si inizia una terapia antipertensiva o una terapia diuretica e quando si inizia un trattamento con FANS. La somministrazione endovasaledi mezzi di contrasto iodati nel corso di esami radiologici puo' portare a insufficienza renale. Pertanto, la somministrazione della metformina deve essere interrotta prima, o al momento dell'esecuzione dell'esame radiologico e non deve essere ripresa prima delle 48 ore successive, e solo dopo che la funzione renale sia stata nuovamente valutata eriscontrata normale. Il trattamento con la metformina deve essere interrotto 48 ore prima di un intervento di chirurgia elettiva in anestesia generale, subaracnoidea o peridurale. La terapia deve essere ripresa non prima di 48 ore dall'intervento o del ripristino dell'alimentazione orale e solo se e' stata stabilita la normale funzione renale. Bambini e adolescenti: prima di iniziare il trattamento con la metformina, deve essere confermata la diagnosi di diabete mellito di tipo 2. Nelcorso di studi clinici controllati della durata di un anno, non sono stati rilevati effetti della metformina sulla crescita o la puberta'; tuttavia non si dispone di dati a lungo termine riguardo queste specifiche situazioni. Pertanto, si raccomanda un attento follow-up in relazione a questi parametri nei bambini trattati con la metformina, in particolare nei bambini in eta' pre-puberale. Bambini di eta' compresa tra i 10 e 12 anni: anche se i dati di efficacia e sicurezza della metformina per questi bambini non si siano discostati da quelli rilevati per gli adolescenti, si raccomanda particolare cautela. Tutti i pazientidevono continuare a seguire la propria dieta con un'adeguata distribuzione dell'assunzione di carboidrati nell'arco della giornata. I pazienti in sovrappeso devono continuare una dieta ipocalorica. I normali esami di laboratorio per il monitoraggio del diabete devono essere eseguiti regolarmente. La metformina da sola non causa ipoglicemia, ma si consiglia di fare molta attenzione in caso di terapia combinata con l'insulina o le sulfoniluree.

Gravidanza e Allattamento

Finora non sono disponibili dati epidemiologici rilevanti. Gli studi su animali non indicano effetti dannosi sulla gravidanza, lo sviluppo embrionale o fetale, il parto o lo sviluppo postnatale. Se una donna affetta da diabete pianifica una gravidanza o e' gia' in gravidanza, ildiabete non deve essere trattato con la metformina, ma si deve passare all'insulina al fine di mantenere i livelli di glicemia il piu' possibile vicini a quelli normali e ridurre il rischio di malformazioni fetali associate a livelli anomali di glicemia. Nei ratti in lattazione,la metformina e' escreta nel latte. Dati simili non sono disponibili nell'uomo, pertanto si deve prendere una decisione circa l'eventualita' di sospendere l'allattamento al seno oppure la terapia con la metformina, considerando l'importanza che il composto ha per la madre.

Interazioni con altri prodotti

L'intossicazione acuta da alcol e' associata ad un aumentato rischio di acidosi lattica, in particolare nei seguenti casi: digiuno o malnutrizione, insufficienza epatica. Si deve evitare il consumo di alcol o di prodotti medicinali contenenti alcol. La somministrazione endovasale di mezzi di contrasto iodati puo' provocare insufficienza renale, con conseguente accumulo di metformina e aumento del rischio di acidosi lattica. La somministrazione di metformina deve essere interrotta prima, o al momento dell'esecuzione dell'esame radiologico e non deve essere ripresa prima delle 48 ore successive, e solo dopo che la funzione renale sia stata nuovamente valutata e riscontrata normale. Glucocorticoidi (per via sistemica e locale), beta-2-agonisti e diuretici hanno un'attivita' iperglicemia intrinseca. Monitorare l'incremento di glucosio in particolare all'inizio del trattamento con questi medicinali; potrebbe anche rendersi necessario l'adeguamento della dose di metformina. Gli ACE inibitori possono ridurre i livelli di glicemia. Pertanto,durante e dopo la sospensione di terapie con tali medicinali, possonoessere necessari adeguamenti della dose di metformina.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Non richiede alcuna particolare condizione di conservazione.