zopranol*56cpr riv 60mg zofenopril laboratori guidotti spa

Che cosa è zopranol 56cpr riv 60mg?

Zopranol compresse rivestite prodotto da laboratori guidotti spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Zopranol risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di ace-inibitori non associati.
Contiene i principi attivi: zofenopril calcio
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ogni compressa contiene zofenopril.
Codice AIC: 034789139 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento dell'ipertensione arteriosa essenziale da lieve a moderata. Trattamento, iniziato entro le prime 24 ore, di pazienti con infarto miocardico acuto, con o senza segni e sintomi di insufficienza cardiaca, emodinamicamente stabili, che non sono stati sottoposti a terapiacon trombolitici.

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Posologia

Il prodotto puo' essere assunto prima, durante o dopo i pasti. La dose deve essere titolata in base della risposta terapeutica del paziente. Ipertensione: la necessita' di un aggiustamento della dose terapeutica viene determinata con la misurazione della pressione arteriosa immediatamente prima di una nuova somministrazione. La dose va aumentata aintervalli di quattro settimane. Pazienti non ipovolemici e senza deplezione salina: 15 mg una volta al di', aumentando la dose fino a raggiungere un controllo ottimale della pressione arteriosa. La dose efficace solitamente e' 30 mg una volta al giorno. La dose massima e' 60 mgal giorno da somministrare in una dose singola o in due dosi separate. In caso di inadeguata risposta terapeutica possono essere aggiunti altri farmaci antiipertensivi, come i diuretici. Pazienti con sospetta ipovolemia o deplezione salina: con la prima somministrazione del prodotto in pazienti ad alto rischio possono verificarsi episodi di ipotensione. L'inizio della terapia con ACE-inibitori richiede la correzionedell'ipovolemia e/o della deplezione salina, l'interruzione di una preesistente terapia diuretica per due o tre giorni prima dell'ACE- inibizione, e una dose iniziale di 15 mg al giorno. Nel caso non sia possibile quanto sopra, la dose deve essere di 7,5 mg al giorno. I pazientiad alto rischio di ipotensione grave acuta devono essere attentamentemonitorati, preferibilmente in ospedale, dopo la somministrazione della prima dose, per tutto il periodo necessario al raggiungimento del massimo effetto terapeutico, e ogni volta che si aumenti la dose terapeutica degli ACE-inibitori e/o dei diuretici. Quanto precedentemente detto deve applicarsi anche ai pazienti con angina pectoris o malattie cerebrovascolari per i quali una eccessiva ipotensione potrebbe causareun infarto miocardico o accidenti cerebrovascolari. Posologia in pazienti con insufficienza renale e pazienti sottoposti a dialisi: in pazienti ipertesi con lieve insufficienza renale (clearance della creatinina >45 ml/min) puo' essere impiegato il farmaco con la stessa dose e con lo stesso regime posologico di una volta al giorno, come per i pazienti con funzione renale normale. I pazienti con insufficienza renale da moderata a grave (clearance della creatinina CONSERVAZIONENessuna precauzione speciale per la conservazione.AVVERTENZEIl farmaco puo' provocare un eccessivo abbassamento della pressione arteriosa. In pazienti con scompenso cardiaco con o senza insufficienzarenale, e' stata osservata ipotensione sintomatica. Nei pazienti a rischio di ipotensione sintomatica, iniziare il trattamento sotto stretta sorveglianza. Se possibile, interrompere temporaneamente l'assunzione di diuretici. Queste considerazioni si applicano anche a quei pazienti affetti da angina pectoris o malattie cerebrovascolari nei quali uneccessivo abbassamento della pressione arteriosa potrebbe causare un infarto miocardico o un accidente cerebrovascolare. Nel caso di ipotensione, mettere il paziente in posizione supina. Se necessario, ripristinare la volemia mediante infusione endovenosa di una soluzione salina. In alcuni pazienti affetti da scompenso cardiaco con pressione arteriosa normale o bassa si puo' verificare un ulteriore abbassamento della pressione sistemica: non rappresenta normalmente motivo per l'interruzione del trattamento. Se l'ipotensione diventa sintomatica, puo' essere necessario ridurre la dose o interrompere il trattamento. Non iniziare il trattamento in pazienti con infarto miocardico acuto se esisteil rischio di un'importante depressione emodinamica addizionale in seguito a trattamento con un vasodilatatore. In pazienti con infarto miocardico acuto il trattamento puo' causare ipotensione grave. Nel caso in cui l'ipotensione persista: interrompere il trattamento. L'efficacia e la sicurezza del farmaco non sono state definite in pazienti con infarto miocardico affetti da insufficienza epatica. Nei pazienti con infarto miocardico di eta' > 75 anni, usare il farmaco con cautela. Neipazienti con ipertensione nefrovascolare e con preesistente stenosi bilaterale delle arterie renali o stenosi dell'arteria afferente a renesolitario e' presente un aumentato rischio di grave ipotensione e insufficienza renale. Una concausa puo' essere il trattamento con diuretici: interrompere temporaneamente i diuretici e monitorare la funzione renale. Usare il medicinale con cautela in pazienti che presentano insufficienza renale e monitorare la funzione renale durante la terapia. E' stata segnalata insufficienza renale. Sono stati osservati aumenti della azotemia e della creatininemia, in particolare quando sottopostia concomitante trattamento diuretico: ridurre la dose di ACE- inibitori e/o interrompere i diuretici e monitorare la funzione renale. In presenza di insufficienza renale e infarto miocardico, non usare il farmaco. I pazienti in dialisi, che usano membrane ad alto flusso in poliacrilonitrile, possono andare incontro a reazioni anafilattoidi: utilizzare membrane alternative o utilizzare un altro tipo di farmaco antiipertensivo. Non usare il farmaco in pazienti con infarto miocardico chesi sottopongono a emodialisi. In pazienti sottoposti ad LDL aferesi con destrano solfato possono verificarsi reazioni anafilattoidi: usare un farmaco appartenente ad un'altra classe di antiipertensivi. Porre cautela nei pazienti sottoposti a procedure di desensibilizzazione. Nonci sono esperienze in pazienti sottoposti a recente trapianto renale.I pazienti con aldosteronismo primario generalmente non rispondono aifarmaci antiipertensivi: l'uso non e' quindi raccomandato. Si e' manifestato angioedema al viso, alle estremita', alle labbra, alle membrane mucose, alla lingua, alla glottide e/o alla laringe: interrompere iltrattamento e sostituire con farmaci appartenenti ad un'altra classe.L'angioedema che interessa la lingua, la glottide o la laringe puo' essere fatale. Attuare immediatamente una terapia di emergenza che includa: una infusione di soluzione di adrenalina sub-cutanea 1:1000 o infusione di adrenalina per via endovenosa lenta 1 mg/mL (da diluire), con monitoraggio elettrocardiografico e della pressione arteriosa: ospedalizzare il paziente, osservare per almeno 12-24 ore e dimetterlo solodopo completa remissione dei sintomi. Anche nei casi in cui e' presente unicamente gonfiore della lingua, senza distress respiratorio e' necessaria l'osservazione del paziente. Si puo' verificare l'insorgenza di una tosse secca e non produttiva che scompare con la sospensione del medicinale. La tosse indotta da ACE-inibitori dovrebbe essere considerata nella diagnosi differenziale della tosse. Raramente gli ACE-inibitori sono stati associati con una sindrome che si manifesta inizialmente con ittero colestatico e progredisce fino a una necrosi epatica fulminante e (qualche volta) a morte. In caso di comparsa di ittero o innalzamento degli enzimi epatici, interrompere il trattamento ed eseguire un appropriato follow-up. Puo' presentarsi iperkaliemia. Nel caso sia ritenuto appropriato un uso concomitante con diuretici risparmiatori di potassio, supplementi di potassio o sostituti del sale contenentipotassio, o altre sostanze attive associate ad un aumento dei livellidi potassio sierico: effettuare un frequente controllo del potassio sierico. In pazienti sottoposti ad interventi di chirurgia maggiore o durante anestesia, l'uso degli ACE-inibitori puo' provocare ipotensioneo addirittura shock ipotensivo. Se non e' possibile interrompere il trattamento, monitorare attentamente la volemia. Usare gli ACE-inibitori con cautela in pazienti con stenosi della valvola mitralica e ostruzione nel deflusso del ventricolo sinistro. Sono state descritte neutropenia/ agranulocitosi, trombocitopenia e anemia. Il rischio di neutropenia sembra essere tipo- e dose -correlato e dipendente, inoltre, dallo stato del paziente. Viene osservata raramente in pazienti che non presentano complicazioni ma puo' insorgere in pazienti con compromissione renale di ogni grado specialmente in associazione con collagenopatievascolari e terapia con farmaci immunosoppressivi, trattamento con allopurinolo procainammide o quando esiste una combinazione di questi fattori. Se il farmaco viene utilizzato in questi pazienti, e' opportunoeseguire una conta dei globuli bianchi e una conta differenziale prima di iniziare la terapia, ad intervalli di 2 settimane per i primi tremesi, e a seguire, periodicamente. Durante il trattamento istruire i pazienti a riferire qualsiasi segno di infezione. In caso di neutropenia diagnosticata o sospetta, sospendere l'assunzione di zofenopril e altri farmaci concomitanti. Gli ACE-inibitori devono essere impiegati con cautela in pazienti con psoriasi. Puo' verificarsi proteinuria. Durante il primo mese di trattamento, monitorare attentamente i livelli di glicemia nei pazienti diabetici in terapia con antidiabetici orali ocon insulina. L'associazione di litio e il farmaco non e' raccomandata. Non iniziare la terapia durante la gravidanza. Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza ricorrere ad un trattamento antipertensivo alternativo. Interrompere il trattamento quando viene diagnosticata una gravidanza. Contiene lattosio.INTERAZIONI>>Farmaci concomitanti non raccomandati. Diuretici risparmiatori di potassio o supplementi di potassio. Gli ACE-inibitori riducono la perdita di potassio indotta dai diuretici. I diuretici risparmiatori di potassio come per es. lo spironolattone, il triamterene o l'amiloride, i supplementi di potassio, o i sostituti del sale a base di potassio possono provocare incrementi significativi della potassiemia. Usarli con cautela e con frequenti controlli della potassiemia e dell'ECG, nel caso essi siano indicati a causa di ipokaliemia accertata. >>Uso concomitante non raccomandato. Diuretici (tiazidici o diuretici dell'ansa): un precedente trattamento con diuretici a dosi elevate puo' causare unaperdita di volume e il rischio di ipotensione all'inizio della terapia con Zofenopril. Gli effetti ipotensivi possono essere ridotti con lasospensione del diuretico, aumentando la volemia, con l'assunzione disali o iniziando la terapia con una dose bassa di zofenopril. Litio: sono stati segnalati incrementi reversibili delle concentrazioni ematiche e della tossicita' di litio in concomitanza all'uso di ACE- inibitori. L'uso concomitante di diuretici tiazidici puo' aumentare il rischio di tossicita' da litio e aumenta il rischio gia' elevato di tossicita' da litio con ACE-inibitori pertanto non e' raccomandato l'uso del medicinale in associazione con litio e qualora l'uso concomitante sia ritenuto necessario, effettuare un attento monitoraggio dei livelli ematici del litio. Oro: reazioni nitritoidi (sintomi di vasodilatazione incluse vampate, nausea, capogiro e ipotensione che possono essere molto severi) dopo iniezione di prodotti a base di oro (ad esempio, sodioaurotiomalato) sono state segnalate con maggior frequenza in pazientiin terapia con ACE- inibitori. Anestetici: gli ACE-inibitori possono potenziare gli effetti ipotensivi di alcuni anestetici. Narcotici/Antidepressivi triciclici/Antipsicotici/Barbiturici: si puo' verificare ipotensione ortostatica. Altri antiipertensivi (ad es. beta-bloccanti, alfa-bloccanti, calcio- antagonisti): e' possibile un aumento o potenziamento degli effetti ipotensivi. Usare con cautela nitroglicerina e altri nitrati o altri vasodilatatori. Cimetidina: puo' aumentare il rischio di effetti ipotensivi. Ciclosporina: l'uso concomitante di ACE-inibitori aumenta il rischio di disfunzioni renali. Allopurinolo, procainammide, citostatici o immunosoppressori: aumento del rischio di reazioni di ipersensibilita' nei casi di uso concomitante di ACE- inibitori.I dati relativi ad altri ACE-inibitori indicano un aumento del rischio di leucopenia quando usato in associazione. Antidiabetici: raramentegli ACE-inibitori possono potenziare gli effetti ipoglicemizzanti dell'insulina e degli altri antidiabetici orali quali la sulfonilurea pazienti diabetici. In tali casi puo' essere necessario ridurre la dose dell'antidiabetico durante il trattamento concomitante con ACE-inibitori. Emodialisi con membrane dialitiche ad alto flusso: aumento del rischio di reazioni anafilattoidi nei casi di uso concomitante di ACE -inibitori. Citostatici o farmaci immunosoppressivi, corticosteroidi sistemici o procainammide: l'uso concomitante di ACE-inibitori puo' portarea un aumento del rischio di leucopenia. >>Fattori da prendere in considerazione in caso di impiego concomitante. Medicinali antiinfiammatori non steroidei (incluso ASA >=3 g/die): la somministrazione di agentiantiinfiammatori non steroidei puo' ridurre l'effetto antiipertensivodi un ACE-inibitore. Inoltre e' stato segnalato che i FANS e gli ACE-inibitori esercitano un effetto additivo sull'aumento della potassiemia mentre la funzione renale puo' diminuire. Questi effetti sono in linea di principio reversibili e si verificano in particolare nei pazienti con funzione renale compromessa. Raramente, puo' verificarsi una insufficienza renale acuta, particolarmente in pazienti con funzione renale compromessa quali gli anziani o pazienti disidratati. Antiacidi: riducono la biodisponibilita' degli ACE-inibitori. Simpaticomimetici: possono ridurre gli effetti antiipertensivi degli ACE-inibitori; i pazienti devono essere attentamente monitorati per verificare gli effetti desiderati. Cibo: puo' ridurre la velocita' ma non la quantita' dell'assorbimento di zofenopril calcio. Informazioni aggiuntive: non sono disponibili dati clinici sull'interazione di zofenopril con i farmaci metabolizzati dagli enzimi CYP. Tuttavia studi in vitro con zofenopril non hanno evidenziato interazioni con farmaci metabolizzati dagli enzimiCYP.EFFETTI INDESIDERATIFrequenze: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, =1/1.000, =1/10.000, GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOL'uso degli ACE-inibitori non e' raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza. L'uso degli ACE-inibitori e' controindicato duranteil secondo e il terzo trimestre di gravidanza. Evidenze epidemiologiche sul rischio di teratogenesi in seguito all'esposizione ad ACE- inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non hanno dato risultati conclusivi; tuttavia, non puo' essere escluso un lieve aumento del rischio. A meno che non sia ritenuta necessaria una terapia continuativa a base di ACE-inibitori, le pazienti che pianificano una gravidanza dovrebbero essere sottoposte a un trattamento antipertensivo alternativo per il quale sia stato stabilito un profilo di sicurezza per l'uso in gravidanza. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con ACE-inibitori dovrebbe essere immediatamente sospeso e, se ritenuto appropriato, dovrebbe essere iniziata una terapia alternativa. E'noto che l'esposizione a una terapia con ACE-inibitori durante il secondo e il terzo trimestre di gravidanza puo' indurre fetotossicita' nell'uomo e tossicita' neonatale. Nel caso di esposizione agli ACE-inibitori a partire dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda di eseguire un controllo ecografico della funzione renale e delle ossa craniche. I neonati le cui madri hanno assunto ACE-inibitori dovrebbero essere attentamente monitorati per l'ipotensione. Poiche' non sono disponibili informazioni sull'uso del farmaco durante l'allattamento, l'uso del farmaco non e' raccomandato ed e' preferibile ricorrere a trattamenti alternativi per i quali sia dimostrato un buon profilo di sicurezza durante l'allattamento, particolarmente quando si allatta un neonato o un bambino prematuro.

Effetti indesiderati

Frequenze: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, =1/1.000, =1/10.000, GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOL'uso degli ACE-inibitori non e' raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza. L'uso degli ACE-inibitori e' controindicato duranteil secondo e il terzo trimestre di gravidanza. Evidenze epidemiologiche sul rischio di teratogenesi in seguito all'esposizione ad ACE- inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non hanno dato risultati conclusivi; tuttavia, non puo' essere escluso un lieve aumento del rischio. A meno che non sia ritenuta necessaria una terapia continuativa a base di ACE-inibitori, le pazienti che pianificano una gravidanza dovrebbero essere sottoposte a un trattamento antipertensivo alternativo per il quale sia stato stabilito un profilo di sicurezza per l'uso in gravidanza. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con ACE-inibitori dovrebbe essere immediatamente sospeso e, se ritenuto appropriato, dovrebbe essere iniziata una terapia alternativa. E'noto che l'esposizione a una terapia con ACE-inibitori durante il secondo e il terzo trimestre di gravidanza puo' indurre fetotossicita' nell'uomo e tossicita' neonatale. Nel caso di esposizione agli ACE-inibitori a partire dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda di eseguire un controllo ecografico della funzione renale e delle ossa craniche. I neonati le cui madri hanno assunto ACE-inibitori dovrebbero essere attentamente monitorati per l'ipotensione. Poiche' non sono disponibili informazioni sull'uso del farmaco durante l'allattamento, l'uso del farmaco non e' raccomandato ed e' preferibile ricorrere a trattamenti alternativi per i quali sia dimostrato un buon profilo di sicurezza durante l'allattamento, particolarmente quando si allatta un neonato o un bambino prematuro.

Indicazioni

Trattamento dell'ipertensione arteriosa essenziale da lieve a moderata. Trattamento, iniziato entro le prime 24 ore, di pazienti con infarto miocardico acuto, con o senza segni e sintomi di insufficienza cardiaca, emodinamicamente stabili, che non sono stati sottoposti a terapiacon trombolitici.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' verso zofenopril calcio, verso qualsiasi altro ACE-inibitore o verso qualsiasi eccipiente costituente il farmaco. Storia di edema angioneurotico associato a precedente terapia con ACE-inibitori. Edema angioneurotico ereditario/idiopatico. Insufficienza epatica grave. Secondo e terzo trimestre di gravidanza. In donne in eta' fertile a meno che non siano protette da una contraccezione efficace. Stenosi dell'arteria renale bilaterale o unilaterale nei casi di pazienti con rene singolo.

Composizione ed Eccipienti

Nucleo: cellulosa microcristallina, lattosio monoidrato, croscarmellosa sodica, magnesio stearato, silice colloidale anidra. Rivestimento: ipromellosa, titanio diossido (E 171), macrogol 400, macrogol 6000.

Avvertenze

Il farmaco puo' provocare un eccessivo abbassamento della pressione arteriosa. In pazienti con scompenso cardiaco con o senza insufficienzarenale, e' stata osservata ipotensione sintomatica. Nei pazienti a rischio di ipotensione sintomatica, iniziare il trattamento sotto stretta sorveglianza. Se possibile, interrompere temporaneamente l'assunzione di diuretici. Queste considerazioni si applicano anche a quei pazienti affetti da angina pectoris o malattie cerebrovascolari nei quali uneccessivo abbassamento della pressione arteriosa potrebbe causare un infarto miocardico o un accidente cerebrovascolare. Nel caso di ipotensione, mettere il paziente in posizione supina. Se necessario, ripristinare la volemia mediante infusione endovenosa di una soluzione salina. In alcuni pazienti affetti da scompenso cardiaco con pressione arteriosa normale o bassa si puo' verificare un ulteriore abbassamento della pressione sistemica: non rappresenta normalmente motivo per l'interruzione del trattamento. Se l'ipotensione diventa sintomatica, puo' essere necessario ridurre la dose o interrompere il trattamento. Non iniziare il trattamento in pazienti con infarto miocardico acuto se esisteil rischio di un'importante depressione emodinamica addizionale in seguito a trattamento con un vasodilatatore. In pazienti con infarto miocardico acuto il trattamento puo' causare ipotensione grave. Nel caso in cui l'ipotensione persista: interrompere il trattamento. L'efficacia e la sicurezza del farmaco non sono state definite in pazienti con infarto miocardico affetti da insufficienza epatica. Nei pazienti con infarto miocardico di eta' > 75 anni, usare il farmaco con cautela. Neipazienti con ipertensione nefrovascolare e con preesistente stenosi bilaterale delle arterie renali o stenosi dell'arteria afferente a renesolitario e' presente un aumentato rischio di grave ipotensione e insufficienza renale. Una concausa puo' essere il trattamento con diuretici: interrompere temporaneamente i diuretici e monitorare la funzione renale. Usare il medicinale con cautela in pazienti che presentano insufficienza renale e monitorare la funzione renale durante la terapia. E' stata segnalata insufficienza renale. Sono stati osservati aumenti della azotemia e della creatininemia, in particolare quando sottopostia concomitante trattamento diuretico: ridurre la dose di ACE- inibitori e/o interrompere i diuretici e monitorare la funzione renale. In presenza di insufficienza renale e infarto miocardico, non usare il farmaco. I pazienti in dialisi, che usano membrane ad alto flusso in poliacrilonitrile, possono andare incontro a reazioni anafilattoidi: utilizzare membrane alternative o utilizzare un altro tipo di farmaco antiipertensivo. Non usare il farmaco in pazienti con infarto miocardico chesi sottopongono a emodialisi. In pazienti sottoposti ad LDL aferesi con destrano solfato possono verificarsi reazioni anafilattoidi: usare un farmaco appartenente ad un'altra classe di antiipertensivi. Porre cautela nei pazienti sottoposti a procedure di desensibilizzazione. Nonci sono esperienze in pazienti sottoposti a recente trapianto renale.I pazienti con aldosteronismo primario generalmente non rispondono aifarmaci antiipertensivi: l'uso non e' quindi raccomandato. Si e' manifestato angioedema al viso, alle estremita', alle labbra, alle membrane mucose, alla lingua, alla glottide e/o alla laringe: interrompere iltrattamento e sostituire con farmaci appartenenti ad un'altra classe.L'angioedema che interessa la lingua, la glottide o la laringe puo' essere fatale. Attuare immediatamente una terapia di emergenza che includa: una infusione di soluzione di adrenalina sub-cutanea 1:1000 o infusione di adrenalina per via endovenosa lenta 1 mg/mL (da diluire), con monitoraggio elettrocardiografico e della pressione arteriosa: ospedalizzare il paziente, osservare per almeno 12-24 ore e dimetterlo solodopo completa remissione dei sintomi. Anche nei casi in cui e' presente unicamente gonfiore della lingua, senza distress respiratorio e' necessaria l'osservazione del paziente. Si puo' verificare l'insorgenza di una tosse secca e non produttiva che scompare con la sospensione del medicinale. La tosse indotta da ACE-inibitori dovrebbe essere considerata nella diagnosi differenziale della tosse. Raramente gli ACE-inibitori sono stati associati con una sindrome che si manifesta inizialmente con ittero colestatico e progredisce fino a una necrosi epatica fulminante e (qualche volta) a morte. In caso di comparsa di ittero o innalzamento degli enzimi epatici, interrompere il trattamento ed eseguire un appropriato follow-up. Puo' presentarsi iperkaliemia. Nel caso sia ritenuto appropriato un uso concomitante con diuretici risparmiatori di potassio, supplementi di potassio o sostituti del sale contenentipotassio, o altre sostanze attive associate ad un aumento dei livellidi potassio sierico: effettuare un frequente controllo del potassio sierico. In pazienti sottoposti ad interventi di chirurgia maggiore o durante anestesia, l'uso degli ACE-inibitori puo' provocare ipotensioneo addirittura shock ipotensivo. Se non e' possibile interrompere il trattamento, monitorare attentamente la volemia. Usare gli ACE-inibitori con cautela in pazienti con stenosi della valvola mitralica e ostruzione nel deflusso del ventricolo sinistro. Sono state descritte neutropenia/ agranulocitosi, trombocitopenia e anemia. Il rischio di neutropenia sembra essere tipo- e dose -correlato e dipendente, inoltre, dallo stato del paziente. Viene osservata raramente in pazienti che non presentano complicazioni ma puo' insorgere in pazienti con compromissione renale di ogni grado specialmente in associazione con collagenopatievascolari e terapia con farmaci immunosoppressivi, trattamento con allopurinolo procainammide o quando esiste una combinazione di questi fattori. Se il farmaco viene utilizzato in questi pazienti, e' opportunoeseguire una conta dei globuli bianchi e una conta differenziale prima di iniziare la terapia, ad intervalli di 2 settimane per i primi tremesi, e a seguire, periodicamente. Durante il trattamento istruire i pazienti a riferire qualsiasi segno di infezione. In caso di neutropenia diagnosticata o sospetta, sospendere l'assunzione di zofenopril e altri farmaci concomitanti. Gli ACE-inibitori devono essere impiegati con cautela in pazienti con psoriasi. Puo' verificarsi proteinuria. Durante il primo mese di trattamento, monitorare attentamente i livelli di glicemia nei pazienti diabetici in terapia con antidiabetici orali ocon insulina. L'associazione di litio e il farmaco non e' raccomandata. Non iniziare la terapia durante la gravidanza. Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza ricorrere ad un trattamento antipertensivo alternativo. Interrompere il trattamento quando viene diagnosticata una gravidanza. Contiene lattosio.

Gravidanza e Allattamento

L'uso degli ACE-inibitori non e' raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza. L'uso degli ACE-inibitori e' controindicato duranteil secondo e il terzo trimestre di gravidanza. Evidenze epidemiologiche sul rischio di teratogenesi in seguito all'esposizione ad ACE- inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non hanno dato risultati conclusivi; tuttavia, non puo' essere escluso un lieve aumento del rischio. A meno che non sia ritenuta necessaria una terapia continuativa a base di ACE-inibitori, le pazienti che pianificano una gravidanza dovrebbero essere sottoposte a un trattamento antipertensivo alternativo per il quale sia stato stabilito un profilo di sicurezza per l'uso in gravidanza. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con ACE-inibitori dovrebbe essere immediatamente sospeso e, se ritenuto appropriato, dovrebbe essere iniziata una terapia alternativa. E'noto che l'esposizione a una terapia con ACE-inibitori durante il secondo e il terzo trimestre di gravidanza puo' indurre fetotossicita' nell'uomo e tossicita' neonatale. Nel caso di esposizione agli ACE-inibitori a partire dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda di eseguire un controllo ecografico della funzione renale e delle ossa craniche. I neonati le cui madri hanno assunto ACE-inibitori dovrebbero essere attentamente monitorati per l'ipotensione. Poiche' non sono disponibili informazioni sull'uso del farmaco durante l'allattamento, l'uso del farmaco non e' raccomandato ed e' preferibile ricorrere a trattamenti alternativi per i quali sia dimostrato un buon profilo di sicurezza durante l'allattamento, particolarmente quando si allatta un neonato o un bambino prematuro.

Interazioni con altri prodotti

>>Farmaci concomitanti non raccomandati. Diuretici risparmiatori di potassio o supplementi di potassio. Gli ACE-inibitori riducono la perdita di potassio indotta dai diuretici. I diuretici risparmiatori di potassio come per es. lo spironolattone, il triamterene o l'amiloride, i supplementi di potassio, o i sostituti del sale a base di potassio possono provocare incrementi significativi della potassiemia. Usarli con cautela e con frequenti controlli della potassiemia e dell'ECG, nel caso essi siano indicati a causa di ipokaliemia accertata. >>Uso concomitante non raccomandato. Diuretici (tiazidici o diuretici dell'ansa): un precedente trattamento con diuretici a dosi elevate puo' causare unaperdita di volume e il rischio di ipotensione all'inizio della terapia con Zofenopril. Gli effetti ipotensivi possono essere ridotti con lasospensione del diuretico, aumentando la volemia, con l'assunzione disali o iniziando la terapia con una dose bassa di zofenopril. Litio: sono stati segnalati incrementi reversibili delle concentrazioni ematiche e della tossicita' di litio in concomitanza all'uso di ACE- inibitori. L'uso concomitante di diuretici tiazidici puo' aumentare il rischio di tossicita' da litio e aumenta il rischio gia' elevato di tossicita' da litio con ACE-inibitori pertanto non e' raccomandato l'uso del medicinale in associazione con litio e qualora l'uso concomitante sia ritenuto necessario, effettuare un attento monitoraggio dei livelli ematici del litio. Oro: reazioni nitritoidi (sintomi di vasodilatazione incluse vampate, nausea, capogiro e ipotensione che possono essere molto severi) dopo iniezione di prodotti a base di oro (ad esempio, sodioaurotiomalato) sono state segnalate con maggior frequenza in pazientiin terapia con ACE- inibitori. Anestetici: gli ACE-inibitori possono potenziare gli effetti ipotensivi di alcuni anestetici. Narcotici/Antidepressivi triciclici/Antipsicotici/Barbiturici: si puo' verificare ipotensione ortostatica. Altri antiipertensivi (ad es. beta-bloccanti, alfa-bloccanti, calcio- antagonisti): e' possibile un aumento o potenziamento degli effetti ipotensivi. Usare con cautela nitroglicerina e altri nitrati o altri vasodilatatori. Cimetidina: puo' aumentare il rischio di effetti ipotensivi. Ciclosporina: l'uso concomitante di ACE-inibitori aumenta il rischio di disfunzioni renali. Allopurinolo, procainammide, citostatici o immunosoppressori: aumento del rischio di reazioni di ipersensibilita' nei casi di uso concomitante di ACE- inibitori.I dati relativi ad altri ACE-inibitori indicano un aumento del rischio di leucopenia quando usato in associazione. Antidiabetici: raramentegli ACE-inibitori possono potenziare gli effetti ipoglicemizzanti dell'insulina e degli altri antidiabetici orali quali la sulfonilurea pazienti diabetici. In tali casi puo' essere necessario ridurre la dose dell'antidiabetico durante il trattamento concomitante con ACE-inibitori. Emodialisi con membrane dialitiche ad alto flusso: aumento del rischio di reazioni anafilattoidi nei casi di uso concomitante di ACE -inibitori. Citostatici o farmaci immunosoppressivi, corticosteroidi sistemici o procainammide: l'uso concomitante di ACE-inibitori puo' portarea un aumento del rischio di leucopenia. >>Fattori da prendere in considerazione in caso di impiego concomitante. Medicinali antiinfiammatori non steroidei (incluso ASA >=3 g/die): la somministrazione di agentiantiinfiammatori non steroidei puo' ridurre l'effetto antiipertensivodi un ACE-inibitore. Inoltre e' stato segnalato che i FANS e gli ACE-inibitori esercitano un effetto additivo sull'aumento della potassiemia mentre la funzione renale puo' diminuire. Questi effetti sono in linea di principio reversibili e si verificano in particolare nei pazienti con funzione renale compromessa. Raramente, puo' verificarsi una insufficienza renale acuta, particolarmente in pazienti con funzione renale compromessa quali gli anziani o pazienti disidratati. Antiacidi: riducono la biodisponibilita' degli ACE-inibitori. Simpaticomimetici: possono ridurre gli effetti antiipertensivi degli ACE-inibitori; i pazienti devono essere attentamente monitorati per verificare gli effetti desiderati. Cibo: puo' ridurre la velocita' ma non la quantita' dell'assorbimento di zofenopril calcio. Informazioni aggiuntive: non sono disponibili dati clinici sull'interazione di zofenopril con i farmaci metabolizzati dagli enzimi CYP. Tuttavia studi in vitro con zofenopril non hanno evidenziato interazioni con farmaci metabolizzati dagli enzimiCYP.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Nessuna precauzione speciale per la conservazione.