zolonib 60 compresse 40mg pantoprazolo epifarma srl

Che cosa è zolonib 60cpr 40mg?

Pantoprazolo fidia compresse gastroresistenti prodotto da epifarma srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici .
Pantoprazolo fidia risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di inibitori della pompa protonica.
Contiene i principi attivi: pantoprazolo sodico sesquidrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ciascuna compressa gastroresistente contiene 40 mg di pantoprazolo (equivalente a 45,11 mg di pantoprazolo sodico sesquiidrato).
Codice AIC: 039114083 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Ulcera duodenale, ulcera gastrica, esofagite da reflusso da moderata a grave, sindrome di Zollinger-Ellison e altre condizioni patologiche di ipersecrezione.

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Posologia

Adulti e adolescenti di eta' uguale o superiore a 12 anni. Trattamento del reflusso gastroesafogeo di grado moderato o severo: una compressa al giorno. Adulti. Trattamento dell'ulcera duodenale e ulcera gastrica ed esofagite da reflusso: una compressa gastroresistente una volta al giorno. In singoli casi, la dose puo' essere aumentata fino a 2 compresse gastroresistenti al giorno, specialmente quando non e' presentealcuna risposta a un'ulteriore terapia. Per la gestione a lungo termine di pazienti affetti da sindrome di Zollinger-Ellison o da altre condizioni patologiche di ipersecrezione, i pazienti devono iniziare il trattamento con una dose giornaliera di 80 mg. La dose puo' quindi essere aumentata o diminuita secondo necessita' utilizzando come guida le misurazioni della secrezione acida gastrica. Con dosi superiori a 80 mg/giorno, la dose deve essere suddivisa e somministrata due volte al giorno. E' possibile un innalzamento temporaneo della dose al di sopra di 160 mg pantoprazolo, ma non deve essere applicato piu' a lungo di quanto e' necessario per un controllo adeguato dell'acidita'. La duratadel trattamento nella sindrome di Zollinger-Ellison e in altre condizioni patologiche di ipersecrezione non e' limitata e deve essere adattata conformemente alle necessita' cliniche. Il farmaco non e' raccomandato per l'utilizzo dei bambini al di sotto di 12 anni a causa dei dati limitati disponibili per questa fascia di eta'. Nei pazienti con grave compromissione della funzione epatica, la posologia deve essere abbassata a 1 compressa (40 mg di Pantoprazolo) a giorni alterni. Inoltre, durante la terapia gli enzimi epatici devono essere monitorati regolarmente. In caso di innalzamento degli enzimi epatici il trattamento con il farmaco deve essere sospeso. Nei pazienti anziani o con compromissione renale, la dose giornaliera di Pantoprazolo non deve superare i40 mg. Istruzioni generali: le compresse gastroresistenti non devono essere ne' masticate ne' frantumate e devono essere inghiottite interecon un po' d'acqua prima di un pasto. Le ulcere duodenali generalmente guariscono entro due settimane. Se un periodo di trattamento di due settimane si rivela insufficiente, nella quasi totalita' dei casi la guarigione avviene con altre due settimane di cura. Per il trattamento delle ulcere gastriche e dell'esofagite da reflusso e' solitamente necessario un periodo di quattro settimane. Qualora cio' non fosse sufficiente, la guarigione avviene solitamente con ulteriori 4 settimane di cura.

Effetti indesiderati

Esami diagnostici. Molto raro (=1/100 a =1/1000 a =1/10000 a GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOL'esperienza clinica nelle donne in stato di gravidanza e' limitata. In studi di riproduzione animale, sono stati osservati segni di lieve tossicita' in corrispondenza di dosi superiori a 5 mg/kg. Non e' noto se il pantoprazolo venga escreto nel latte materno. Durante gravidanzae allattamento le compresse di pantoprazolo devono essere utilizzate unicamente quando il beneficio per la madre viene considerato maggioredel potenziale rischio per il feto/neonato.

Indicazioni

Ulcera duodenale, ulcera gastrica, esofagite da reflusso da moderata a grave, sindrome di Zollinger-Ellison e altre condizioni patologiche di ipersecrezione.

Controindicazioni ed effetti secondari

Non somministrare contemporaneamente all'atazanavir. Ipersensibilita'al pantoprazolo o a uno qualsiasi degli eccipienti.

Composizione ed Eccipienti

Nucleo: mannitolo, cellulosa microcristallina, amido di mais pregelatinizzato (mais), sodio amido glicolato (Tipo A), sodio carbonato anidro, calcio stearato. Rivestimento isolante: ipromellosa, propilenglicole, titanio diossido (E171), ferro ossido giallo (E172). Rivestimento enterico: copolimero acido metacrilico-etil acrilato, polisorbato 80, sodio laurilsolfato, trietilcitrato.

Avvertenze

Il pantoprazolo non e' indicato per il trattamento dei disturbi gastrointestinali lievi, come la dispepsia nervosa. In caso di terapia di associazione, consultare il riassunto delle caratteristiche del prodotto dei medicinali interessati. Prima di avviare la terapia e' necessario escludere la presenza di un tumore dell'esofago o dello stomaco, perche' il trattamento con pantoprazolo puo' alleviare i sintomi del tumore e quindi ritardare la diagnosi. La diagnosi di esofagite da reflusso deve essere confermata da un esame endoscopico. Nei pazienti con sindrome di Zollinger-Ellison e altre condizioni patologiche di ipersecrezione che necessitano di trattamento a lungo termine, il pantoprazolo puo' ridurre l'assorbimento della vitamina B12 (cianocobalamina) a causa di ipo- o acloridria. Cio' deve essere considerato se si osservano i rispettivi sintomi clinici. La somministrazione concomitante di atazanavir con inibitori della pompa protonica non e' raccomandata. Se l'associazione di atazanavir con un inibitore della pompa protonica non puo' essere evitata, e' raccomandato un rigoroso monitoraggio clinico in concomitanza con un aumento della dose di atazanavir a 400 mg con 100 mg di ritonavir; non devono essere superate dosi di inibitori della pompa protonica equivalenti a 20 mg di omeprazolo. Durante il trattamento con pantoprazolo, in particolar modo nel trattamento a lungo termine, nei pazienti con grave compromissione della funzionalita' epatica si devono mantenere sotto regolare controllo i livelli degli enzimi epatici. In caso di innalzamento degli enzimatici epatici il trattamentodeve essere sospeso. Nei pazienti cirrotici, l'emivita del farmaco siallunga di 7-9 ore e l'AUC e' maggiore di 6-8 volte, ma le concentrazioni plasmatiche massime aumentano quasi 1,5 volte rispetto a quelle dei pazienti sani. Pertanto pantoprazolo deve essere somministrato solamente ogni due giorni. La diminuzione dell'acidita' gastrica, dovuta aqualsiasi motivo, compresi gli inibitori della pompa protonica, aumenta la conta batterica dei batteri normalmente presenti nel tratto gastrointestinale. Il trattamento con farmaci antiacidi puo' causare un lieve aumento del rischio di infezioni gastrointestinali, come quelle daSalmonella e Campylobacter . I pazienti che non rispondono alla terapia dopo 4 settimane devono essere sottoposti a esami piu' approfonditi.

Gravidanza e Allattamento

L'esperienza clinica nelle donne in stato di gravidanza e' limitata. In studi di riproduzione animale, sono stati osservati segni di lieve tossicita' in corrispondenza di dosi superiori a 5 mg/kg. Non e' noto se il pantoprazolo venga escreto nel latte materno. Durante gravidanzae allattamento le compresse di pantoprazolo devono essere utilizzate unicamente quando il beneficio per la madre viene considerato maggioredel potenziale rischio per il feto/neonato.

Interazioni con altri prodotti

Il farmaco puo' ridurre notevolmente l'assorbimento di farmaci la cuibiodisponibilita' e' pH-dipendente (per es. ketoconazolo, itraconazolo, atazanavir). E' stato dimostrato che la somministrazione concomitante di atazanavir 300 mg/ritonavir 100 mg e omeprazolo (40 mg una voltaal giorno) o atazanavir 400 mg e lansoprazolo (60 mg in dose singola)a volontari sani ha causato un'importante riduzione nella biodisponibilita' dell'atazanavir. L'assorbimento dell'atazanavir e' pH dipendente. Gli studi su altri inibitori della pompa protonica hanno mostrato una marcata riduzione nell'esposizione all'atazanavir durante la somministrazione concomitante di un trattamento con un inibitore della pompaprotonica. Non somministrare contemporaneamente all'atazanavir. Il pantoprazolo viene metabolizzato a livello epatico attraverso il sistemaenzimatico del citocromo P450. Non puo' essere esclusa un'interazionedel pantoprazolo con altri medicinali o composti che vengono metabolizzati dal medesimo sistema enzimatico. Tuttavia, non sono state osservate interazioni clinicamente significative nell'ambito dei test specifici con un determinato numero di detti farmaci o composti, tra i qualicarbamazepina, caffeina, diazepam, diclofenac, diossina, etanolo, glibenclamide, metoprololo, naprossene, nifedipina, fenitoina, piroxicam,teofillina e contraccettivo orale. Sebbene negli studi clinici di farmacocinetica non sia stata osservata alcuna interazione durante la somministrazione concomitante di pantoprazolo e fenprocumone o warfarin. dopo la commercializzazione sono stati segnalati alcuni casi isolati di modificazione dell'INR (International Normalized Ratio) durante il trattamento concomitante. Di conseguenza, nei pazienti trattati con anticoagulanti cumarinici, il tempo di protrombina/INR deve essere determinato prima di iniziare, al termine o durante un uso irregolare di pantoprazolo. Non e' stata rilevata nemmeno alcuna interazione con gli antiacidi somministrati in associazione. Studi di interazione, consistenti nella somministrazione associata di Pantoprazolo con i rispettivi antibiotici: claritromicina, metronizadolo, amoxicillina, sono stati condotti negli esseri umani. Non vi sono casi dimostrati di interazioni cliniche.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Non conservare a temperatura superiore a 30 gradi C.