zerella 100*4sist transderm estradiolo bayer spa

Che cosa è zerella 100 4sist transderm?

Zerella 50 cerotti transdermici prodotto da bayer spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Zerella 50 risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di estrogeni naturali e semisintetici non associati.
Contiene i principi attivi: estradiolo
Composizione Qualitativa e Quantitativa: estradiolo 3,8 - 7,6 mg (corrispondente a 3,9 - 7,8 mg di estradiolo emiidrato).
Codice AIC: 034773034 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Terapia ormonale sostitutiva per la sintomatologia da carenza estrogenica in donne in postmenopausa da oltre un anno. Prevenzione dell'osteoporosi nelle donne in postmenopausa ad alto rischio di future fratture che presentano intolleranze o controindicazioni specifiche ad altri medicinali autorizzati per la prevenzione dell'osteoporosi.

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Posologia

Contiene esclusivamente estrogeni da applicare sulla pelle una volta alla settimana. Per l'inizio e la prosecuzione del trattamento dei sintomi postmenopausali deve essere impiegata la dose minima efficace peril piu' breve periodo di tempo. Il trattamento per il controllo dellasintomatologia menopausale va iniziato con il piu' basso dosaggio, mase necessario, si puo' ricorrere al cerotto a dosaggio superiore. Unavolta instaurata la terapia, deve essere usata la dose minima efficace nell'alleviare i sintomi. Per la prevenzione dell'osteoporosi postmenopausale si raccomanda il cerotto a 50. Le donne che utilizzano quello a 100 per sintomi postmenopausali possono continuare con tale dosaggio. Nelle donne con utero intatto deve essere abbinato al prodotto un progestinico per almeno 12-14 giorni al mese. Tranne nei casi in cui ci sia una precedente diagnosi di endometriosi, l'associazione di un progestinico non e' raccomandata nelle donne isterectomizzate. Uso continuato: applicare una volta alla settimana con regime continuativo, e sostituito dopo sette giorni da uno nuovo applicato in una sede diversa. Uso ciclico: se si preferisce questa alternativa, applicare i cerotti settimanalmente per 3 settimane consecutive e far seguire un intervallo di 7 giorni, senza applicazione del cerotto, prima di iniziare un nuovo ciclo. Le donne non in terapia con estrogeni o che passano da untrattamento continuo con un prodotto combinato per la terapia ormonale sostitutiva (TOS) possono iniziare il trattamento in qualsiasi momento. Le pazienti che passano da un regime di terapia ormonale sostitutiva (TOS) sequenziale continuo, devono iniziare il giorno successivo a quello di completamento del precedente regime. Le pazienti che passanoda un regime di terapia ormonale sostitutiva (TOS) ciclico, devono iniziare il giorno successivo al termine della pausa di sospensione. In caso di distacco del cerotto prima del termine dei sette giorni, e' possibile riapplicarlo. Se necessario, applicare un cerotto nuovo, che deve essere mantenuto in loco per il periodo rimanente a coprire i 7 giorni dell'intervallo di dosaggio. Se viene dimenticata la sostituzionedel cerotto e' necessario provvedere al piu' presto. Il cerotto successivo deve essere applicato dopo il consueto periodo di 7 giorni. Qualora l'applicazione del nuovo dovesse ritardare di alcuni giorni, puo' verificarsi una maggiore probabilita' di emorragie da rottura e spotting. Il cerotto deve essere applicato su una area cutanea pulita e asciutta del tronco o delle natiche. Non applicare sul seno. Cambiare di volta in volta la zona di applicazione, ad intervalli di una settimana,tra le diverse aree. Assicurarsi di un buon contatto con la pelle, soprattutto ai margini. Il cerotto va sostituito una volta alla settimana. L'uso nei bambini non e' raccomandato.

Effetti indesiderati

Durante i primi mesi di trattamento possono verificarsi emorragie da rottura, spotting, dolore o ingrossamento mammario. Questi eventi sonogeneralmente transitori e scompaiono di norma dopo i primi cicli di trattamento. >>Studi clinici. Generale. Comuni (>=1/100 =1/1000 >Post-marketing. Sistema cardiovascolere: eventi ischemici cerebrali. Apparato digerente: dolore addominale, gonfiore (distensione addominale), ittero colestatico. Disturbi del sistema immunitario: esacerbazione dell'angioedema ereditario. Cute e distretti e correlati: dermatite da contatto, eczema, dolore al seno. Sistema urogenitale: fibromi uterini (Leiomioma). Sulla base dei risultati forniti da numerosi studi epidemiologici e da uno studio randomizzato controllatoverso placebo, il Women's Health Initiative (WHI), il rischio complessivo di carcinoma mammario aumenta con l'aumentare della durata del trattamento nelle pazienti che utilizzano, o hanno utilizzato di recente, una TOS. Nelle donne non isterectomizzate il rischio di iperplasia endometriale e carcinoma dell'endometrio aumenta con l'aumentare della durata della terapia con estrogeni non bilanciati. Altre reazioni avverse sono state riportate in associazione al trattamento estrogeno/progestinico: neoplasie estrogeno-dipendenti benigne e maligne, ad esempiocancro endometriale; tromboembolia venosa, vale a dire trombosi venosa profonda agli arti inferiori o in zona pelvica e embolia polmonare, e' piu' frequente tra le utilizzatrici della TOS che in quelle che nonla utilizzano; infarto miocardico e ictus; malattia della colecisti; probabile demenza. Disturbi cutanei e sottocutanei: cloasma, eritema multiforme, eritema nodoso, porpora vascolare.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOL'utilizzo non e' indicato durante la gravidanza. Se si dovesse verificare una gravidanza durante il trattamento, questo deve essere immediatamente interrotto. I risultati della maggior parte degli studi epidemiologici condotti finora relativi ad accidentale esposizione del fetoagli estrogeni non indicano alcun effetto teratogeno o fetotossico. Non e' indicato durante l'allattamento.

Indicazioni

Terapia ormonale sostitutiva per la sintomatologia da carenza estrogenica in donne in postmenopausa da oltre un anno. Prevenzione dell'osteoporosi nelle donne in postmenopausa ad alto rischio di future fratture che presentano intolleranze o controindicazioni specifiche ad altri medicinali autorizzati per la prevenzione dell'osteoporosi.

Controindicazioni ed effetti secondari

Carcinoma mammario accertato, pregresso, o sospetto. Tumori maligni estrogeno-dipendenti accertati o sospetti (ad es. carcinoma dell'endometrio). Sanguinamento vaginale da cause non diagnosticate. Iperplasia endometriale non trattata. Tromboembolia venosa idiopatica pregressa o tromboembolia venosa in atto (trombosi venosa profonda, embolia polmonare). Malattia tromboembolica arteriosa in atto o recente (ad es. angina, infarto del miocardio). Epatopatia acuta o anamnesi di epatopatia,fino a quando i test di funzionalita' epatica non siano ritornati ai valori normali. Porfiria. Ipersensibilita' nota ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Composizione ed Eccipienti

Copolimero in isooctil acrilato/acrilamide/vinil acetato, etile oleato, isopropil miristato, gliceril monolaurato, su una pellicola di rilascio in poliestere e protetti con un film di supporto in polietilene.

Avvertenze

Nel trattamento dei sintomi della postmenopausa, la terapia deve essere iniziata solo per i sintomi che compromettono la qualita' della vita. Eseguire almeno una volta all'anno un'accurata valutazione dei rischi e dei benefici del trattamento. Prima di iniziare o di riprendere la terapia ormonale sostitutiva, la paziente deve essere sottoposta a un'approfondita anamnesi familiare e personale. Durante il trattamento queste condizioni possono ripresentarsi oppure aggravarsi: leiomiomi (fibromi uterini) o endometriosi; anamnesi o fattori di rischio per malattie tromboemboliche; fattori di rischio per tumori estrogeno-dipendenti; ipertensione; malattie epatiche; diabete mellito con o senza interessamento vascolare; colelitiasi; emicrania o cefalea (grave); lupus eritematoso sistemico; anamnesi per iperplasia endometriale; epilessia; asma; otosclerosi; angioedema ereditario. Sospendere immediatamente la terapia in caso di: ittero o deterioramento della funzionalita' epatica; aumento significativo della pressione sanguigna; cefalea di tipoemicranico di nuova insorgenza; gravidanza. Il rischio di iperplasia e carcinoma endometriale e' aumentato quando gli estrogeni vengono somministrati da soli per un periodo di tempo prolungato; l'aggiunta di un progestinico per almeno 12 giorni del ciclo in donne non isterectomizzate riduce notevolmente tale rischio. Durante i primi mesi di trattamento possono verificarsi emorragie da rottura o spotting. La stimolazione estrogena senza somministrazione di progestinico puo' condurre aduna trasformazione pre-maligna o maligna dei focolai residui di endometriosi. Il Women's Health Initiative (WHI), uno studio clinico randomizzato controllato verso placebo, e studi epidemiologici, incluso il Million Women Study (MWS), hanno segnalato un aumento del rischio di carcinoma mammario nelle donne che assumono per diversi anni estrogeni, associazioni estro-progestiniche o tibolone come terapia ormonale sostitutiva. Per tutte le TOS, l'eccesso di rischio si manifesta dopo alcuni anni di trattamento ed aumenta con la durata dell'assunzione, ma ritorna alla situazione di base entro qualche anno (al massimo cinque) dopo la sospensione del trattamento. La TOS e' associata a un rischio relativo piu' elevato di sviluppare una tromboembolia venosa (TEV), cioe' trombosi venosa profonda o embolia polmonare. Fattori di rischio generalmente riconosciuti per la TEV comprendono anamnesi personale o familiare, grave obesita' e lupus eritematoso sistemico (LES). Non vi e'consenso sul possibile ruolo delle vene varicose nella TEV. Fino a quando non venga effettuata una valutazione completa dei fattori trombofilici o non sia stato iniziato un trattamento con anticoagulanti, l'uso della TOS e' controindicato. Il rischio di tromboembolie venose puo'essere temporaneamente aumentato nel corso di un'immobilizzazione prolungata, nei traumi importanti e negli interventi di chirurgia maggiore. Prestare particolare attenzione alle misure profilattiche per prevenire fenomeni tromboembolici venosi dopo interventi chirurgici. Se si manifesta TEV dopo aver iniziato la terapia, il farmaco deve essere sospeso. Coronaropatia: gli studi controllati randomizzati non hanno dimostrato benefici a livello cardiovascolare derivanti da terapia continua combinata con estrogeni coniugati e medrossiprogesterone acetato (MPA). Due studi clinici su vasta scala (WHI e HERS, Heart and Estrogen/progestin Replacement Study) hanno dimostrato il possibile aumento delrischio di morbidita' cardiovascolare nel primo anno di utilizzo, e nessun beneficio globale. Per altri tipi di TOS esistono solo dati limitati da studi randomizzati controllati riguardanti i possibili effettisu morbidita' e mortalita' cardiovascolare. Pertanto, non e' certo che i suddetti risultati siano applicabili anche ad altri prodotti per la TOS. Ictus: uno studio clinico randomizzato su vasta scala (WHI) ha mostrato, come risultato secondario, un aumento del rischio di ictus ischemico in donne sane durante terapia continua combinata con estrogeni coniugati e MPA. In alcuni studi epidemiologici l'assunzione a lungotermine (almeno 5-10 anni) di prodotti per TOS con soli estrogeni da parte di donne isterectomizzate e' stato associato a un aumento del rischio di cancro ovarico. Gli estrogeni possono provocare ritenzione idrica. In donne con preesistente ipertrigliceridemia sono stati descritti casi rari di aumenti massivi di trigliceridi plasmatici che hanno determinato pancreatite. Gli estrogeni aumentano i livelli di globulinalegante l'ormone tiroideo (TBG), il che comporta un aumento dell'ormone tiroideo totale in circolo, come risulta dai livelli dello iodio legato alle proteine (PBI), della T4 (metodo su colonna o dosaggio radioimmunologico) o della T3 (dosaggio radioimmunologico). Altre proteine leganti possono risultare elevate nel siero. Altre proteine del plasmapossono essere aumentate (substrato angiotensinogeno/renina, alfa-I-antitripsina, ceruloplasmina). Occasionalmente puo' manifestarsi cloasma, specialmente in donne con un'anamnesi di cloasma gravidico. Non esistono prove conclusive relative al miglioramento della funzione cognitiva.

Gravidanza e Allattamento

L'utilizzo non e' indicato durante la gravidanza. Se si dovesse verificare una gravidanza durante il trattamento, questo deve essere immediatamente interrotto. I risultati della maggior parte degli studi epidemiologici condotti finora relativi ad accidentale esposizione del fetoagli estrogeni non indicano alcun effetto teratogeno o fetotossico. Non e' indicato durante l'allattamento.

Interazioni con altri prodotti

Il metabolismo degli estrogeni puo' essere aumentato dall'uso concomitante di sostanze note per il loro effetto di induzione degli enzimi che metabolizzano i farmaci, in modo specifico gli enzimi del citocromoP450, come gli anticonvulsivanti (ad es. fenobarbitale, fenitoina, carbamazepina) e gli anti-infettivi (ad es. rifampicina, rifabutina, nevirapina, efavirenz). Ritonavir e nelfinavir, nonostante siano conosciuti come forti inibitori, mostrano, al contrario, proprieta' induttive quando vengono usati contemporaneamente agli ormoni steroidei. I preparati a base di erbe contenenti l'Erba di San Giovanni (Hypericum perforatum) possono indurre il metabolismo degli estrogeni. Con l'applicazione transdermica si evita l'effetto di primo passaggio nel fegato, pertanto e' possibile che gli estrogeni applicati per via transdermica siano influenzati dagli induttori enzimatici meno degli estrogeni orali.Clinicamente, un aumentato metabolismo degli estrogeni e dei progestinici puo' ridurre l'effetto e portare a cambiamenti nel profilo di sanguinamento uterino.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Conservare a temperature inferiore a 30 gradi C. Conservare all'interno della confezione originale per proteggerlo dall'umidita'. Applicareil cerotto immediatamente dopo la sua rimozione dalla busta protettiva.