zantipride*30cpr riv 30mg+12,5 zofenopril e f.i.r.m.a. spa

Che cosa è zantipride 30cpr riv 30mg+12,5?

Zantipride compresse rivestite prodotto da f.i.r.m.a. spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica .
Zantipride risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di ace inibitori, associazioni.
Contiene i principi attivi: zofenopril calcio/idroclorotiazide
Codice AIC: 036824035 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento dell'ipertensione essenziale da lieve a moderata. Questa associazione a dose fissa e' indicata nei pazienti la cui pressione arteriosa non sia adeguatamente controllata solo con zofenopril.

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Posologia

Deve essere assunto una volta al giorno, con o senza cibo. Prima di passare all'associazione a dose fissa si raccomanda il raggiungimento di un adeguato dosaggio delle singole componenti (cioe' zofenopril e idroclorotiazide). Quando clinicamente appropriato, puo' essere considerato il passaggio diretto dalla monoterapia all'associazione fissa. Per facilitare la deglutizione, le compresse possono essere divise in due parti e, al momento della somministrazione, assunte una meta' dopo l'altra. Adulti (da 18 a 65 anni). Pazienti non ipovolemici e senza deplezione salina. La dose solitamente efficace e' una compressa una volta al giorno. Pazienti con sospetta ipovolemia o deplezione salina. L'uso non e' raccomandato. Anziani (oltre 65 anni). Non sono necessari aggiustamenti posologici nei pazienti anziani con clearance della creatinina normale. Nei pazienti anziani con clearance della creatinina ridotta (inferiore a 45 mL/min) l'uso non e' raccomandato. La clearance della creatinina puo' essere calcolata a partire dalla creatinina sierica in base alla seguente formula di Cockroft-Gault: [(140-eta') * peso (Kg)] CrCl (mL/min) = 72 *Cr sierica (mg/dL). Tale formula fornisce laclearance della creatinina nell'uomo. Nella donna il valore ottenuto deve essere moltiplicato per 0,85. Bambini e adolescenti (sotto 18 anni). Non sono state stabilite l'efficacia e la sicurezza nei bambini e negli adolescenti. L'uso, pertanto, non e' raccomandato. Pazienti con compromissione della funzionalita' renale e dializzati. Nei pazienti ipertesi con compromissione renale lieve (clearance della creatinina >45 mL/min) puo' essere usato con lo stesso dosaggio e lo stesso regime di somministrazione (una volta al giorno) dei pazienti con funzione renale normale. L'uso non e' raccomandato in pazienti con compromissioneda moderata a grave (clearance dellacreatinina INTERAZIONIZOFENOPRIL. ASSOCIAZIONI NON RACCOMANDATE. Diuretici risparmiatori dipotassio o supplementi di potassio. Gli ACE-inibitori riducono la perdita di potassio indotta dai diuretici. I diuretici risparmiatori di potassio, ad es. spironolattone, triamterene, o amiloride, i supplementi di potassio o i sostituti del sale contenenti potassio possono portare a significativi aumenti del potassio sierico. Se l'uso concomitantee' indicato a causa di ipokaliemia accertata, devono essere usati concautela e con un frequente controllo del potassio sierico e dell'ECG.ASSOCIAZIONI CHE RICHIEDONO CAUTELA. Diuretici (diuretici tiazidici odiuretici dell'ansa). Un precedente trattamento con elevate dosi di diuretici puo' portare a deplezione di liquidi e al rischio di ipotensione all'inizio della terapia con zofenopril. Gli effetti ipotensivi possono essere ridotti con la sospensione del diuretico, con l'incremento nell'apporto di liquidi e sali o iniziando la terapia con una dose bassa di zofenopril. Anestetici. Gli ACE-inibitori possono potenziare gli effetti ipotensivi di alcuni anestetici. Narcotici/Antidepressivi triciclici/Antipsicotici/Barbiturici. Puo' verificarsi ipotensione posturale. Altri farmaci antipertensivi (ad es. Beta-bloccanti, alfa-bloccanti, calcio-antagonisti). Possono verificarsi effetti ipotensivi additivi o di potenziamento. Il trattamento con nitroglicerina ed altri nitrati, o altri vasodilatatori, deve essere condotto con cautela. Cimetidina. Puo' potenziare il rischio ipotensivo. Ciclosporina. Aumento del rischio di disfunzione renale con l'uso concomitante di ACE-inibitori. Allopurinolo, procainamide, agenti citostatici o immunosoppressivi.Aumento del rischio di reazioni di ipersensibilita' con l'uso concomitante di ACE inibitori. I dati relativi ad altri ACE-inibitori indicano un aumento del rischio di leucopenia in caso di uso concomitante. Antidiabetici. Raramente gli ACE inibitori possono potenziare gli effetti ipoglicemizzanti dell'insulina e degli antidiabetici orali, come le sulfaniluree, nei diabetici. In tali casi puo' rendersi necessario ridurre la dose dell'antidiabetico durante il trattamento concomitante con ACE inibitori. Emodialisi con membrane da dialisi ad alto flusso. Aumento del rischio di reazioni anafilattoidi con l'uso concomitante di ACE-inibitori. Simpaticomimetici. Possono ridurre gli effetti antipertensivi degli ACE-inibitori; i pazienti devono essere attentamente monitorati per confermare l'ottenimento dell'effetto antipertensivo desiderato. Antiacidi. Riducono la biodisponibilita' degli ACE-inibitori. Cibo. Puo' ridurre la velocita' ma non la quantita' assorbita di zofenopril. ALTRE INTERAZIONI ENZIMI CYP. Non sono disponibili dati clinici sull'interazione di zofenopril con altre sostanze attive metabolizzate dagli enzimi CYP. Tuttavia, studi metabolici in vitro con zofenopril non hanno evidenziato interazioni potenziali con sostanze attive metabolizzate dagli enzimi CYP. IDROCLOROTIAZIDE. ASSOCIAZIONI CHE RICHIEDONO CAUTELA. Colestiramina e resine di colestipolo. L'assorbimento di idroclorotiazide viene compromesso dalla presenza di resine a scambio ionico. Dosi singole di colestiramina o resine di colestipolo si legano con idroclorotiazide e ne riducono l'assorbimento a livello del trattogastrointestinale nella misura dell'85% e del 43%, rispettivamente. Idiuretici sulfonamidici devono essere assunti almeno un'ora prima o da quattro a sei ore dopo l'assunzione di questi medicinali. Corticosteroidi, ACTH, amfotericina B (parenterale), carbenoxolone, lassativi stimolanti. Possono intensificare la deplezione elettrolitica, in particolare l'ipokaliemia nei casi di uso concomitante di idroclorotiazide. Sali di calcio. Un incremento dei livelli del calcio sierico, in conseguenza della diminuita escrezione, puo' verificarsi a seguito di somministrazione concomitante con diuretici tiazidici. Glicosidi cardiaci. L'ipokaliemia o l'ipomagnesiemia indotte dai diuretici tiazidici favoriscono l'insorgenza delle aritmie cardiache indotte da digitale. Farmaci associati a torsione di punta. A causa del rischio di ipokaliemia,si deve prestare attenzione alla somministrazione contemporanea di idroclortiazide e farmaci associati a torsione di punta, come ad esempioalcuni antiaritmici, alcuni antipsicotici, o altri farmaci a rischio noto di induzione di torsione di punta. Amine pressorie (ad es. adrenalina). Possibile riduzione della risposta alle amine pressorie, ma nonsufficiente da precluderne la somministrazione con idroclorotiazide. Rilassanti muscolo-scheletrici, non depolarizzanti (ad es. tubocurarina). Possibile potenziamento della responsivita' al miorilassante in caso di uso con idroclorotiazide. Amantadina. I diuretici tiazidici possono incrementare il rischio di effetti indesiderati causati dall'amantadina. Farmaci usati nel trattamento della gotta (probenecid, sulfinpirazone, allopurinolo). L'aggiustamento del dosaggio del farmaco uricosurico puo' rendersi necessario in quanto l'idroclorotiazide puo' aumentare i livelli di acido urico sierico. Puo' essere necessario aumentare il dosaggio di probenecid o sulfinpirazone. La somministrazione contemporanea di diuretici tiazidici puo' aumentare l'incidenza di reazioni di ipersensibilita' all'allopurinolo. ALTRE INTERAZIONI. Interazionicon test di laboratorio. A causa degli effetti sul metabolismo del calcio, i diuretici tiazidici possono interferire con le prove di funzionalita' paratiroidea. COMBINAZIONE ZOFENOPRIL/IDROCLOROTIAZIDE. Oltre alle interazioni relative ai monocomponenti, si devono tener presenti anche le seguenti: ASSOCIAZIONI NON RACCOMANDATE. Litio. L'uso concomitante di diuretici tiazidici puo' aumentare il rischio di tossicita' da litio incrementando ulteriormente il rischio di tossicita' da litio dovuto all'uso congiunto degli ACE inibitori. Pertanto non e' raccomandato l'uso in associazione con litio e deve essere effettuato un attento monitoraggio dei livelli sierici di litio qualora si renda necessaria la somministrazione concomitante. Esami di laboratorio. I diureticitiazidici possono diminuire i valori di iodio legato alle proteine plasmatiche (PBI), in assenza di segni di disfunzione tiroidea. ASSOCIAZIONI CHE RICHIEDONO CAUTELA. Farmaci antinfiammatori non steroidei (incluso acido acetilsalicilico >=3g/die). La somministrazione di antinfiammatori non steroidei puo' ridurre l'effetto antipertensivo degli ACE-inibitori e dei diuretici. FANS e ACE-inibitori esercitano un effettoadditivo sull'aumento del potassio sierico, mentre la funzionalita' renale puo' diminuire se funzionalita' renale compromessa. Alcol. Potenzia l'effetto ipotensivo degli ACE-inibitori e di idroclorotiazide. Trimetoprim: diuretici tiazidici con trimetoprim aumenta i rischi di iperkaliemia.EFFETTI INDESIDERATIMolto comuni (>=1/10); comuni (>=1/100, < 1/10); non comuni (>=1/1.000, =1/10.000,

Effetti indesiderati

Molto comuni (>=1/10); comuni (>=1/100, < 1/10); non comuni (>=1/1.000, =1/10.000,

Indicazioni

Trattamento dell'ipertensione essenziale da lieve a moderata. Questa associazione a dose fissa e' indicata nei pazienti la cui pressione arteriosa non sia adeguatamente controllata solo con zofenopril.

Controindicazioni ed effetti secondari

Secondo e terzo trimestre di gravidanza. Allattamento. Ipersensibilita' a zofenopril o verso qualsiasi altro ACE-inibitore. Ipersensibilita' ad idroclorotiazide o altre sostanze sulfonamide-derivate. Ipersensibilita' verso uno qualsiasi degli eccipienti. Storia di edema angioneurotico associato a precedente terapia con ACE-inibitori. Edema angioneurotico ereditario/idiopatico. Grave compromissione della funzionalita' epatica. Grave compromissione della funzionalita' renale (clearance della creatinina POSOLOGIADeve essere assunto una volta al giorno, con o senza cibo. Prima di passare all'associazione a dose fissa si raccomanda il raggiungimento di un adeguato dosaggio delle singole componenti (cioe' zofenopril e idroclorotiazide). Quando clinicamente appropriato, puo' essere considerato il passaggio diretto dalla monoterapia all'associazione fissa. Per facilitare la deglutizione, le compresse possono essere divise in due parti e, al momento della somministrazione, assunte una meta' dopo l'altra. Adulti (da 18 a 65 anni). Pazienti non ipovolemici e senza deplezione salina. La dose solitamente efficace e' una compressa una volta al giorno. Pazienti con sospetta ipovolemia o deplezione salina. L'uso non e' raccomandato. Anziani (oltre 65 anni). Non sono necessari aggiustamenti posologici nei pazienti anziani con clearance della creatinina normale. Nei pazienti anziani con clearance della creatinina ridotta (inferiore a 45 mL/min) l'uso non e' raccomandato. La clearance della creatinina puo' essere calcolata a partire dalla creatinina sierica in base alla seguente formula di Cockroft-Gault: [(140-eta') * peso (Kg)] CrCl (mL/min) = 72 *Cr sierica (mg/dL). Tale formula fornisce laclearance della creatinina nell'uomo. Nella donna il valore ottenuto deve essere moltiplicato per 0,85. Bambini e adolescenti (sotto 18 anni). Non sono state stabilite l'efficacia e la sicurezza nei bambini e negli adolescenti. L'uso, pertanto, non e' raccomandato. Pazienti con compromissione della funzionalita' renale e dializzati. Nei pazienti ipertesi con compromissione renale lieve (clearance della creatinina >45 mL/min) puo' essere usato con lo stesso dosaggio e lo stesso regime di somministrazione (una volta al giorno) dei pazienti con funzione renale normale. L'uso non e' raccomandato in pazienti con compromissioneda moderata a grave (clearance dellacreatinina INTERAZIONIZOFENOPRIL. ASSOCIAZIONI NON RACCOMANDATE. Diuretici risparmiatori dipotassio o supplementi di potassio. Gli ACE-inibitori riducono la perdita di potassio indotta dai diuretici. I diuretici risparmiatori di potassio, ad es. spironolattone, triamterene, o amiloride, i supplementi di potassio o i sostituti del sale contenenti potassio possono portare a significativi aumenti del potassio sierico. Se l'uso concomitantee' indicato a causa di ipokaliemia accertata, devono essere usati concautela e con un frequente controllo del potassio sierico e dell'ECG.ASSOCIAZIONI CHE RICHIEDONO CAUTELA. Diuretici (diuretici tiazidici odiuretici dell'ansa). Un precedente trattamento con elevate dosi di diuretici puo' portare a deplezione di liquidi e al rischio di ipotensione all'inizio della terapia con zofenopril. Gli effetti ipotensivi possono essere ridotti con la sospensione del diuretico, con l'incremento nell'apporto di liquidi e sali o iniziando la terapia con una dose bassa di zofenopril. Anestetici. Gli ACE-inibitori possono potenziare gli effetti ipotensivi di alcuni anestetici. Narcotici/Antidepressivi triciclici/Antipsicotici/Barbiturici. Puo' verificarsi ipotensione posturale. Altri farmaci antipertensivi (ad es. Beta-bloccanti, alfa-bloccanti, calcio-antagonisti). Possono verificarsi effetti ipotensivi additivi o di potenziamento. Il trattamento con nitroglicerina ed altri nitrati, o altri vasodilatatori, deve essere condotto con cautela. Cimetidina. Puo' potenziare il rischio ipotensivo. Ciclosporina. Aumento del rischio di disfunzione renale con l'uso concomitante di ACE-inibitori. Allopurinolo, procainamide, agenti citostatici o immunosoppressivi.Aumento del rischio di reazioni di ipersensibilita' con l'uso concomitante di ACE inibitori. I dati relativi ad altri ACE-inibitori indicano un aumento del rischio di leucopenia in caso di uso concomitante. Antidiabetici. Raramente gli ACE inibitori possono potenziare gli effetti ipoglicemizzanti dell'insulina e degli antidiabetici orali, come le sulfaniluree, nei diabetici. In tali casi puo' rendersi necessario ridurre la dose dell'antidiabetico durante il trattamento concomitante con ACE inibitori. Emodialisi con membrane da dialisi ad alto flusso. Aumento del rischio di reazioni anafilattoidi con l'uso concomitante di ACE-inibitori. Simpaticomimetici. Possono ridurre gli effetti antipertensivi degli ACE-inibitori; i pazienti devono essere attentamente monitorati per confermare l'ottenimento dell'effetto antipertensivo desiderato. Antiacidi. Riducono la biodisponibilita' degli ACE-inibitori. Cibo. Puo' ridurre la velocita' ma non la quantita' assorbita di zofenopril. ALTRE INTERAZIONI ENZIMI CYP. Non sono disponibili dati clinici sull'interazione di zofenopril con altre sostanze attive metabolizzate dagli enzimi CYP. Tuttavia, studi metabolici in vitro con zofenopril non hanno evidenziato interazioni potenziali con sostanze attive metabolizzate dagli enzimi CYP. IDROCLOROTIAZIDE. ASSOCIAZIONI CHE RICHIEDONO CAUTELA. Colestiramina e resine di colestipolo. L'assorbimento di idroclorotiazide viene compromesso dalla presenza di resine a scambio ionico. Dosi singole di colestiramina o resine di colestipolo si legano con idroclorotiazide e ne riducono l'assorbimento a livello del trattogastrointestinale nella misura dell'85% e del 43%, rispettivamente. Idiuretici sulfonamidici devono essere assunti almeno un'ora prima o da quattro a sei ore dopo l'assunzione di questi medicinali. Corticosteroidi, ACTH, amfotericina B (parenterale), carbenoxolone, lassativi stimolanti. Possono intensificare la deplezione elettrolitica, in particolare l'ipokaliemia nei casi di uso concomitante di idroclorotiazide. Sali di calcio. Un incremento dei livelli del calcio sierico, in conseguenza della diminuita escrezione, puo' verificarsi a seguito di somministrazione concomitante con diuretici tiazidici. Glicosidi cardiaci. L'ipokaliemia o l'ipomagnesiemia indotte dai diuretici tiazidici favoriscono l'insorgenza delle aritmie cardiache indotte da digitale. Farmaci associati a torsione di punta. A causa del rischio di ipokaliemia,si deve prestare attenzione alla somministrazione contemporanea di idroclortiazide e farmaci associati a torsione di punta, come ad esempioalcuni antiaritmici, alcuni antipsicotici, o altri farmaci a rischio noto di induzione di torsione di punta. Amine pressorie (ad es. adrenalina). Possibile riduzione della risposta alle amine pressorie, ma nonsufficiente da precluderne la somministrazione con idroclorotiazide. Rilassanti muscolo-scheletrici, non depolarizzanti (ad es. tubocurarina). Possibile potenziamento della responsivita' al miorilassante in caso di uso con idroclorotiazide. Amantadina. I diuretici tiazidici possono incrementare il rischio di effetti indesiderati causati dall'amantadina. Farmaci usati nel trattamento della gotta (probenecid, sulfinpirazone, allopurinolo). L'aggiustamento del dosaggio del farmaco uricosurico puo' rendersi necessario in quanto l'idroclorotiazide puo' aumentare i livelli di acido urico sierico. Puo' essere necessario aumentare il dosaggio di probenecid o sulfinpirazone. La somministrazione contemporanea di diuretici tiazidici puo' aumentare l'incidenza di reazioni di ipersensibilita' all'allopurinolo. ALTRE INTERAZIONI. Interazionicon test di laboratorio. A causa degli effetti sul metabolismo del calcio, i diuretici tiazidici possono interferire con le prove di funzionalita' paratiroidea. COMBINAZIONE ZOFENOPRIL/IDROCLOROTIAZIDE. Oltre alle interazioni relative ai monocomponenti, si devono tener presenti anche le seguenti: ASSOCIAZIONI NON RACCOMANDATE. Litio. L'uso concomitante di diuretici tiazidici puo' aumentare il rischio di tossicita' da litio incrementando ulteriormente il rischio di tossicita' da litio dovuto all'uso congiunto degli ACE inibitori. Pertanto non e' raccomandato l'uso in associazione con litio e deve essere effettuato un attento monitoraggio dei livelli sierici di litio qualora si renda necessaria la somministrazione concomitante. Esami di laboratorio. I diureticitiazidici possono diminuire i valori di iodio legato alle proteine plasmatiche (PBI), in assenza di segni di disfunzione tiroidea. ASSOCIAZIONI CHE RICHIEDONO CAUTELA. Farmaci antinfiammatori non steroidei (incluso acido acetilsalicilico >=3g/die). La somministrazione di antinfiammatori non steroidei puo' ridurre l'effetto antipertensivo degli ACE-inibitori e dei diuretici. FANS e ACE-inibitori esercitano un effettoadditivo sull'aumento del potassio sierico, mentre la funzionalita' renale puo' diminuire se funzionalita' renale compromessa. Alcol. Potenzia l'effetto ipotensivo degli ACE-inibitori e di idroclorotiazide. Trimetoprim: diuretici tiazidici con trimetoprim aumenta i rischi di iperkaliemia.EFFETTI INDESIDERATIMolto comuni (>=1/10); comuni (>=1/100, < 1/10); non comuni (>=1/1.000, =1/10.000,

Interazioni con altri prodotti

ZOFENOPRIL. ASSOCIAZIONI NON RACCOMANDATE. Diuretici risparmiatori dipotassio o supplementi di potassio. Gli ACE-inibitori riducono la perdita di potassio indotta dai diuretici. I diuretici risparmiatori di potassio, ad es. spironolattone, triamterene, o amiloride, i supplementi di potassio o i sostituti del sale contenenti potassio possono portare a significativi aumenti del potassio sierico. Se l'uso concomitantee' indicato a causa di ipokaliemia accertata, devono essere usati concautela e con un frequente controllo del potassio sierico e dell'ECG.ASSOCIAZIONI CHE RICHIEDONO CAUTELA. Diuretici (diuretici tiazidici odiuretici dell'ansa). Un precedente trattamento con elevate dosi di diuretici puo' portare a deplezione di liquidi e al rischio di ipotensione all'inizio della terapia con zofenopril. Gli effetti ipotensivi possono essere ridotti con la sospensione del diuretico, con l'incremento nell'apporto di liquidi e sali o iniziando la terapia con una dose bassa di zofenopril. Anestetici. Gli ACE-inibitori possono potenziare gli effetti ipotensivi di alcuni anestetici. Narcotici/Antidepressivi triciclici/Antipsicotici/Barbiturici. Puo' verificarsi ipotensione posturale. Altri farmaci antipertensivi (ad es. Beta-bloccanti, alfa-bloccanti, calcio-antagonisti). Possono verificarsi effetti ipotensivi additivi o di potenziamento. Il trattamento con nitroglicerina ed altri nitrati, o altri vasodilatatori, deve essere condotto con cautela. Cimetidina. Puo' potenziare il rischio ipotensivo. Ciclosporina. Aumento del rischio di disfunzione renale con l'uso concomitante di ACE-inibitori. Allopurinolo, procainamide, agenti citostatici o immunosoppressivi.Aumento del rischio di reazioni di ipersensibilita' con l'uso concomitante di ACE inibitori. I dati relativi ad altri ACE-inibitori indicano un aumento del rischio di leucopenia in caso di uso concomitante. Antidiabetici. Raramente gli ACE inibitori possono potenziare gli effetti ipoglicemizzanti dell'insulina e degli antidiabetici orali, come le sulfaniluree, nei diabetici. In tali casi puo' rendersi necessario ridurre la dose dell'antidiabetico durante il trattamento concomitante con ACE inibitori. Emodialisi con membrane da dialisi ad alto flusso. Aumento del rischio di reazioni anafilattoidi con l'uso concomitante di ACE-inibitori. Simpaticomimetici. Possono ridurre gli effetti antipertensivi degli ACE-inibitori; i pazienti devono essere attentamente monitorati per confermare l'ottenimento dell'effetto antipertensivo desiderato. Antiacidi. Riducono la biodisponibilita' degli ACE-inibitori. Cibo. Puo' ridurre la velocita' ma non la quantita' assorbita di zofenopril. ALTRE INTERAZIONI ENZIMI CYP. Non sono disponibili dati clinici sull'interazione di zofenopril con altre sostanze attive metabolizzate dagli enzimi CYP. Tuttavia, studi metabolici in vitro con zofenopril non hanno evidenziato interazioni potenziali con sostanze attive metabolizzate dagli enzimi CYP. IDROCLOROTIAZIDE. ASSOCIAZIONI CHE RICHIEDONO CAUTELA. Colestiramina e resine di colestipolo. L'assorbimento di idroclorotiazide viene compromesso dalla presenza di resine a scambio ionico. Dosi singole di colestiramina o resine di colestipolo si legano con idroclorotiazide e ne riducono l'assorbimento a livello del trattogastrointestinale nella misura dell'85% e del 43%, rispettivamente. Idiuretici sulfonamidici devono essere assunti almeno un'ora prima o da quattro a sei ore dopo l'assunzione di questi medicinali. Corticosteroidi, ACTH, amfotericina B (parenterale), carbenoxolone, lassativi stimolanti. Possono intensificare la deplezione elettrolitica, in particolare l'ipokaliemia nei casi di uso concomitante di idroclorotiazide. Sali di calcio. Un incremento dei livelli del calcio sierico, in conseguenza della diminuita escrezione, puo' verificarsi a seguito di somministrazione concomitante con diuretici tiazidici. Glicosidi cardiaci. L'ipokaliemia o l'ipomagnesiemia indotte dai diuretici tiazidici favoriscono l'insorgenza delle aritmie cardiache indotte da digitale. Farmaci associati a torsione di punta. A causa del rischio di ipokaliemia,si deve prestare attenzione alla somministrazione contemporanea di idroclortiazide e farmaci associati a torsione di punta, come ad esempioalcuni antiaritmici, alcuni antipsicotici, o altri farmaci a rischio noto di induzione di torsione di punta. Amine pressorie (ad es. adrenalina). Possibile riduzione della risposta alle amine pressorie, ma nonsufficiente da precluderne la somministrazione con idroclorotiazide. Rilassanti muscolo-scheletrici, non depolarizzanti (ad es. tubocurarina). Possibile potenziamento della responsivita' al miorilassante in caso di uso con idroclorotiazide. Amantadina. I diuretici tiazidici possono incrementare il rischio di effetti indesiderati causati dall'amantadina. Farmaci usati nel trattamento della gotta (probenecid, sulfinpirazone, allopurinolo). L'aggiustamento del dosaggio del farmaco uricosurico puo' rendersi necessario in quanto l'idroclorotiazide puo' aumentare i livelli di acido urico sierico. Puo' essere necessario aumentare il dosaggio di probenecid o sulfinpirazone. La somministrazione contemporanea di diuretici tiazidici puo' aumentare l'incidenza di reazioni di ipersensibilita' all'allopurinolo. ALTRE INTERAZIONI. Interazionicon test di laboratorio. A causa degli effetti sul metabolismo del calcio, i diuretici tiazidici possono interferire con le prove di funzionalita' paratiroidea. COMBINAZIONE ZOFENOPRIL/IDROCLOROTIAZIDE. Oltre alle interazioni relative ai monocomponenti, si devono tener presenti anche le seguenti: ASSOCIAZIONI NON RACCOMANDATE. Litio. L'uso concomitante di diuretici tiazidici puo' aumentare il rischio di tossicita' da litio incrementando ulteriormente il rischio di tossicita' da litio dovuto all'uso congiunto degli ACE inibitori. Pertanto non e' raccomandato l'uso in associazione con litio e deve essere effettuato un attento monitoraggio dei livelli sierici di litio qualora si renda necessaria la somministrazione concomitante. Esami di laboratorio. I diureticitiazidici possono diminuire i valori di iodio legato alle proteine plasmatiche (PBI), in assenza di segni di disfunzione tiroidea. ASSOCIAZIONI CHE RICHIEDONO CAUTELA. Farmaci antinfiammatori non steroidei (incluso acido acetilsalicilico >=3g/die). La somministrazione di antinfiammatori non steroidei puo' ridurre l'effetto antipertensivo degli ACE-inibitori e dei diuretici. FANS e ACE-inibitori esercitano un effettoadditivo sull'aumento del potassio sierico, mentre la funzionalita' renale puo' diminuire se funzionalita' renale compromessa. Alcol. Potenzia l'effetto ipotensivo degli ACE-inibitori e di idroclorotiazide. Trimetoprim: diuretici tiazidici con trimetoprim aumenta i rischi di iperkaliemia.

Forme Farmacologiche


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