yarina*126cpr riv 3mg+0,03mg drospirenone ed bayer spa

Che cosa è yarina 126cpr riv 3mg+0,03mg?

Yarina compresse rivestite prodotto da bayer spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Yarina risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di associazioni fisse estro-progestiniche.
Contiene i principi attivi: drospirenone/etinilestradiolo
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ogni compressa contiene 0,03 mg di etinilestradiolo e 3 mg di drospirenone.
Codice AIC: 034783035 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Contraccezione orale.

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Posologia

Uso orale. Assumere le compresse ogni giorno circa alla stessa ora, se necessario con una piccola quantita' di liquido, e nell'ordine indicato sulla confezione. La posologia e' di una compressa al giorno per 21 giorni consecutivi. Iniziare ciascuna confezione successiva dopo un intervallo di sette giorni, durante il quale si verifica generalmente un sanguinamento da sospensione. Questo inizia in genere a 2-3 giorni di distanza dall'assunzione dell'ultima compressa e puo' non essere ancora terminato prima dell'inizio della confezione successiva. >>Iniziodel trattamento. Nessun uso precedente di contraccettivi ormonali nelmese precedente: assumere la prima compressa il primo giorno della mestruazione. Passaggio da un contraccettivo ormonale combinato: iniziare preferibilmente il giorno dopo l'ultima compressa attiva del precedente COC, o al piu' tardi il giorno dopo il consueto intervallo libero da pillola o dopo l'ultima compressa di placebo del precedente COC. Nel caso sia stato usato un anello vaginale o un cerotto transdermico, iniziare preferibilmente il giorno della rimozione, o al piu' tardi quando dovrebbe essere effettuata l'applicazione successiva. Passaggio daun contraccettivo a base di solo progestinico (pillola a base di soloprogestinico, iniezione, impianto) o da un sistema intrauterino a rilascio di progestinico (IUS): si puo' passare al farmaco in qualsiasi momento se proviene dalla pillola a base di solo progestinico (nel casodi un impianto o di uno IUS, il giorno della sua rimozione; nel caso di un iniettabile, il giorno in cui dovrebbe essere praticata l'iniezione successiva). Adottare un metodo contraccettivo supplementare di barriera per i primi 7 giorni di assunzione. Dopo un aborto nel primo trimestre di gravidanza: e' possibile iniziare immediatamente, senza ulteriori misure contraccettive. Dopo un parto o un aborto nel secondo trimestre di gravidanza: iniziare fra 21 e 28 giorni dopo questi eventi.In caso di inizio successivo, adottare un metodo contraccettivo supplementare di barriera per i primi 7 giorni. Se nel frattempo si fosseroavutirapporti sessuali escludere una gravidanza, oppure attendere la mestruazione successiva prima di iniziare ad usare il COC. >>Comportamento in caso di dimenticanza di una o piu' compresse. Se il ritardo nell'assunzione di una compressa e' 12 ore, la protezione puo' essere ridotta. In ogni caso, non interrompere mai l'assunzione per piu' di 7 giorni. Sono necessari 7 giorni di assunzione ininterrotta per ottenere un'adeguata soppressione dell'asseipotalamo-ipofisi-ovaio. Di conseguenza, nella pratica quotidiana possono essere dati i seguenti suggerimenti. Prima settimana: assumere lacompressa dimenticata non appena si ricordi, anche se cio' comporta l'assunzione di due compresse contemporaneamente, e continuare le assunzioni come previsto. Per i successivi 7 giorni adottare un metodo contraccettivo di barriera. Se nei 7 giorni precedenti si sono avuti rapporti sessuali, considerare la possibilita' di gravidanza. Quanto maggiore e' il numero di compresse dimenticate e piu' tale dimenticanza e' vicina all'intervallo libero da pillola, tanto piu' elevato e' il rischio di gravidanza. Seconda settimana: assumere la compressa dimenticatanon appena si ricordi, anche se cio' comporta l'assunzione di due compresse contemporaneamente, e continuare le assunzioni come previsto. Se le compresse sono state assunte in modo corretto nei 7 giorni precedenti, non e' necessario adottare altri metodi contraccettivi. Se e' stata dimenticata piu' di una compressa, impiegare precauzioni aggiuntive per 7 giorni. Terza settimana: il rischio di ridotta affidabilita' contraccettiva e' maggiore. Modificando lo schema di assunzione si puo'ancora prevenire la riduzione della protezione contraccettiva. Adottando una delle due seguenti opzioni, non e' necessario adottare misure contraccettive supplementari, a condizione che nei 7 giorni precedentila prima compressa dimenticata tutte le compresse siano state assuntecorrettamente; in caso contrario e' necessario seguire la prima delledue opzioni e adottare anche misure contraccettive supplementari nei 7 giorni seguenti. Prima opzione: assumere la compressa dimenticata non appena si ricordi, anche se cio' comporta l'assunzione di due compresse contemporaneamente, e continuare le assunzioni come previsto. Iniziare la confezione successiva immediatamente dopo la fine di quella inuso, senza osservare alcuna pausa fra le due confezioni. E' improbabile che si verifichi emorragia da sospensione prima del termine della seconda confezione; ma durante l'assunzione delle compresse possono presentarsi spotting o sanguinamento da rottura. Seconda opzione: si puo'anche consigliare di interrompere l'assunzione delle compresse della confezione in uso. In tal caso, si deve osservare un intervallo liberoda pillola che duri fino a 7 giorni, compresi quelli nei quali sono state dimenticate le compresse, e successivamente riprendere con una nuova confezione. Se la donna ha dimenticato di prendere alcune compresse e nel primo regolare intervallo libero da pillola non si presenta sanguinamento da sospensione, considerata l'eventualita' di gravidanza. >>Raccomandazioni in caso di disturbi gastrointestinali. In caso di disturbi importanti, l'assorbimento puo' risultare incompleto; adottare misure contraccettive supplementari. In caso di vomito entro 3-4 ore dall'assunzione di una compressa, assumere quanto prima una nuova compressa sostitutiva. Se possibile, assumere la nuova compressa entro 12 ore dalla consueta ora di assunzione. Se passano piu' di 12 ore, si applicano le stesse istruzioni relative all'omissione di alcune compresse. Se non si vuole modificare il consueto schema posologico, si dovra' prelevare le compresse necessarie da un'altra confezione. >>Come spostare un sanguinamento da sospensione. Per ritardare una mestruazione, continuare con un'altra confezione senza osservare l'intervallo libero da pillola. L'assunzione puo' essere proseguita per il tempo desiderato fino alla fine della seconda confezione. Durante tale assunzione prolungata, possono presentarsi sanguinamenti da rottura o spotting. Riprendere l'assunzione regolarmente dopo la consueta pausa di 7 giorni. Per spostare le mestruazioni a un altro giorno della settimana rispettoa quello in cui si verificano con lo schema attuale, si puo' abbreviare il primo intervallo libero da pillola per i giorni desiderati. Quanto piu' breve sara' tale intervallo, tanto maggiore sara' la possibilita' di non presentare emorragia da sospensione, ma sanguinamenti da rottura o spotting durante la confezione successiva (come quando si vuole ritardare la mestruazione).

Effetti indesiderati

Nel corso dell'impiego sono state segnalate le seguenti reazioni avverse, classificate secondo le seguenti classi di frequenza: comune (>=1/100), non comune (< 1/100, >=1/1000), raro (< 1/1000). Disturbi del sistema immunitario. Non comune: ipersensibilita', asma. Patologie endocrine. Comune: disturbi mestruali, sanguinamento intermestruale, dolore al seno; raro: secrezione mammaria. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea, umore depresso; non comune: alterazioni della libido. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Raro: ipoacusia. Patologie vascolari. Comune: emicrania; non comune: ipertensione, ipotensione; raro: tromboembolismo. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea; non comune: vomito. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: acne, eczema, prurito; raro: eritema nodoso, eritema multiforme.Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Comune: leucorrea, moniliasi vaginale; non comune: vaginite. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: ritenzione idrica, variazioni del peso corporeo. Nelle utilizzatrici di COC sono state segnalate le seguenti reazioni avverse gravi: disturbi tromboembolici venosi, disturbi tromboembolici arteriosi, ipertensione, tumori epatici, insorgenza o aggravamento di condizioni per le quali l'associazione con l'uso dei COC non e' dimostrata (morbo di Crohn, coliteulcerosa, epilessia, emicrania, mioma uterino, porfiria, lupus eritematoso sistemico, herpes gestationis, corea di Sydenham, sindrome emolitico-uremica, ittero colestatico), cloasma, disturbi cronici o acuti della funzionalita' epatica (possono richiedere l'interruzione dei COC fino a quando gli indici di funzionalita' epatica non siano ritornati nella norma). Nelle donne con angioedema ereditario gli estrogeni esogeni possono indurre o aggravare i sintomi dell'angioedema. La frequenza di diagnosi di cancro mammario tra le utilizzatrici di contraccettivi orali e' aumentata molto lievemente. Dato che il cancro mammario e' raro nelle donne di eta' inferiore a 40 anni, il numero di casi in piu' e' modesto rispetto al rischio complessivo di cancro mammario. Non e' noto se vi sia un rapporto di causalita' con i COC.

Indicazioni

Contraccezione orale.

Controindicazioni ed effetti secondari

I contraccettivi orali combinati (COC) non devono essere usati in presenza delle condizioni seguenti. Nel caso in cui una di tali condizioni si presenti per la prima volta durante l'uso del COC, il trattamentodeve essere interrotto immediatamente. Trombosi venosa in atto o pregressa (trombosi venosa profonda, embolia polmonare). Trombosi arteriosa in atto o pregressa (ad es. infarto miocardico) o condizioni prodromiche (ad es. angina pectoris e attacco ischemico transitorio). Accidente cerebrovascolare in atto o pregresso. Presenza di un fattore di rischio grave o di piu' fattori di rischio per la trombosi arteriosa (diabete mellito con sintomi vascolari, grave ipertensione, grave dislipoproteinemia). Predisposizione ereditaria o acquisita alla trombosi venosa o arteriosa, come APC-resistenza, deficit di antitrombina-III, deficit di proteina C, deficit di proteina S, iperomocisteinemia e anticorpi antifosfolipidi (anticorpi anticardiolipina, lupus anticoagulante).Pancreatite in atto o pregressa, se associata a grave ipertrigliceridemia. Grave malattia epatica in atto o pregressa, fino al ritorno allanormalita' dei valori della funzionalita' epatica. Insufficienza renale grave o acuta. Tumori epatici (benigni o maligni) in atto o pregressi. Patologie maligne accertate o sospette, dipendenti dagli steroidi sessuali (ad es. degli organi genitali o della mammella). Sanguinamento vaginale non diagnosticato. Anamnesi di emicrania accompagnata da sintomi neurologici focali. Ipersensibilita' ai principi attivi o a uno qualsiasi degli eccipienti.

Composizione ed Eccipienti

Nucleo della compressa: lattosio monoidrato, amido di mais, amido pregelatinizzato, povidone K25, magnesio stearato. Rivestimento della compressa: ipromellosa, macrogol 6.000, talco, titanio diossido (E171), ferro ossido giallo (E172).

Avvertenze

L'impiego di qualunque contraccettivo orale combinato comporta un aumento del rischio di tromboembolia venosa (TEV) rispetto al non uso. LaTEV e' fatale nell'1-2% dei casi. L'uso aumenta il rischio di tromboembolismo arterioso. Molto raramente, in donne che usavano la pillola contraccettiva, sono stati segnalati casi di trombosi in altri distretti vascolari. La presenza di un fattore di rischio grave o di piu' fattori di rischio per malattie vascolari puo' anche rappresentare una controindicazione. Considerare la possibilita' di una terapia anticoagulante. In caso di trombosi sospetta o accertata interrompere l'uso. Adottare un idoneo metodo contraccettivo alternativo a causa della teratogenicita' della terapia anticoagulante (cumarinici). Tenere presente l'aumento del rischio di tromboembolismo durante il puerperio. Altre condizioni mediche che sono state associate a eventi avversi di tipo circolatorio comprendono diabete mellito, lupus eritematoso sistemico, sindrome emolitico-uremica, malattie infiammatorie croniche dell'intestino e malattia a cellule falciformi. Un aumento nella frequenza e nella gravita' dell'emicrania durante l'uso di un COC (che puo' essere prodromico di un evento cerebrovascolare) rappresenta un motivo d'interruzione. Si riporta un aumento del rischio di cancro della cervice nelle utilizzatrici di COC per lunghi periodi (>5 anni). Le donne che usano attualmente COC hanno un rischio relativo lievemente superiore di cancro della mammella. L'eccesso di rischio scompare gradualmente nel corsodei 10 anni successivi all'interruzione dei COC. Poiche' il cancro della mammella e' raro nelle donne al di sotto dei 40 anni, il numero dicasi in piu' di cancro della mammella diagnosticati in donne che usano o che hanno usato recentemente COC e' modesto in rapporto al rischiocomplessivo di cancro della mammella. L'aumento del rischio osservatopuo' essere dovuto ad una piu' precoce diagnosi di cancro della mammella nelle donne che usano COC, agli effetti biologici degli stessi o ad una combinazione di entrambi i fattori. Il cancro mammario diagnosticato nelle utilizzatrici di COC tende ad essere clinicamente meno avanzato. Sono stati segnalati raramente tumori epatici benigni e, ancor piu' raramente, tumori epatici maligni. In casi isolati, questi tumori hanno provocato emorragie intraddominali pericolose per la vita. Se una donna che assume un COC dovesse presentare forte dolore nella parte alta dell'addome, ingrossamento epatico o segni indicativi di emorragia intraddominale, considerare la possibilita' che si tratti di un tumore epatico. Con l'uso dei COC a piu' alto dosaggio il rischio di cancro dell'endometrio e ovarico e' ridotto. La componente progestinica e' un antagonista dell'aldosterone con proprieta' di risparmio del potassio. Nella maggior parte dei casi, non sono da attendersi aumenti dei livelli di potassio. In alcune pazienti con compromissione della funzionalita' renale lieve o moderata che assumevano contemporaneamente medicinali risparmiatori di potassio, i livelli sierici di potassio sono aumentati leggermente, ma non in modo significativo, durante la somministrazione di drospirenone. Controllare il potassio sierico durante il primo ciclo di trattamento nelle pazienti che presentino insufficienzarenale e che abbiano un valore di potassio sierico pre-trattamento nella parte alta dell'intervallo di riferimento, e cio' in modo particolare se assumono contemporaneamente farmaci risparmiatori di potassio. Le donne con ipertrigliceridemia o anamnesi familiare di tale condizione possono presentare un aumento del rischio di pancreatite durante l'uso di COC. Benche' in molte donne che assumono COC sia stato riscontrato un lieve innalzamento della pressione sanguigna, un aumento clinicamente rilevante e' evento raro. Solo in questi rari casi e' giustificata un'immediata sospensione dei COC. Se in una paziente con preesistente ipertensione i valori della pressione sanguigna sono costantementeelevati o un incremento significativo della pressione sanguigna non risponde adeguatamente alla terapia antiipertensiva, sospendere il COC.Se ritenuto appropriato, l'impiego puo' essere ripreso se, a seguito di terapia antiipertensiva, la pressione sanguigna si sia normalizzata. Sia durante la gravidanza sia durante l'assunzione di COC e' stata segnalata comparsa o aggravamento di ittero e/o prurito da colestasi, formazione di calcoli biliari, porfiria, lupus eritematoso sistemico, sindrome emolitico-uremica, corea di Sydenham, herpes gestationis, perdita dell'udito da otosclerosi. Nelle donne con angioedema ereditario, gli estrogeni esogeni possono indurre o aggravare i sintomi dell'angioedema. Disturbi acuti o cronici della funzione epatica possono richiedere l'interruzione del trattamento fino a quando gli indici di funzionalita' epatica non siano tornati alla norma. La ricomparsa di ittero colestatico e/o prurito da colestasi gia' manifestatosi in gravidanza odurante un precedente trattamento con steroidi sessuali richiede l'interruzione del COC. Sebbene i COC possano avere un effetto sulla resistenza periferica all'insulina e sulla tolleranza al glucosio, non vi e' prova della necessita' di modificare il regime terapeutico nelle pazienti diabetiche che usano COC a basso dosaggio. Osservare le donne diabetiche, specialmente all'inizio del trattamento. Durante l'uso e' stato segnalato aggravamento della depressione endogena, dell'epilessia,del morbo di Crohn e della colite ulcerosa. Puo' verificarsi cloasma,specialmente nelle donne con anamnesi di cloasma gravidico. Le donne con tendenza al cloasma devono evitare l'esposizione al sole o ai raggi ultravioletti durante l'uso. Contiene lattosio. Le pazienti devono essere avvisate che i contraccettivi orali non proteggono dall'infezione da HIV o da altre malattie a trasmissione sessuale. L'efficacia dei COC puo' diminuire in caso di dimenticanza di una o piu' compresse, didisturbi gastrointestinali o di somministrazione contemporanea di altri medicinali. Con tutti i COC possono verificarsi sanguinamenti vaginali irregolari (spotting o emorragia da rottura), specialmente nei primi mesi d'uso. Pertanto, la valutazione di eventuali perdite ematiche irregolari ha significato solo dopo un periodo di assestamento di circa tre cicli di trattamento. Se le emorragie irregolari persistono o simanifestano dopo cicli precedentemente regolari, considerare un'eziologia non ormonale e attuare misure diagnostiche adeguate per escludereforme maligne o una gravidanza, compreso eventualmente il raschiamento. In alcune donne puo' non verificarsi sanguinamento da sospensione durante i giorni di pausa. Se prima del mancato sanguinamento da sospensione il COC non e' stato assunto secondo le indicazioni, oppure i sanguinamenti da sospensione non verificatisi sono due, escludere una gravidanza prima di proseguire l'uso.

Gravidanza e Allattamento

Non e' indicato in gravidanza. Nel caso di insorgenza di una gravidanza durante l'utilizzo, il medicinale deve essere immediatamente sospeso. Studi epidemiologici di grandi dimensioni non hanno mostrato ne' aumento del rischio di malformazioni congenite in bambini nati da donne che avevano fatto uso di COC prima della gravidanza, ne' effetti teratogeni in caso di assunzione accidentale di COC durante la gravidanza. Studi sperimentali nell'animale hanno mostrato effetti indesiderati durante la gravidanza e l'allattamento. In base a questi dati nell'animale non possono essere esclusi effetti indesiderati dovuti all'azione ormonale dei principi attivi. Tuttavia, l'esperienza clinica generale con i COC durante la gravidanza non ha fornito alcuna prova di un realeeffetto indesiderato nell'uomo. I dati disponibili sull'uso in gravidanza sono troppo limitati per poter trarre conclusioni circa gli effetti negativi sulla gravidanza o sulla salute del feto o del neonato. A tutt'oggi non sono disponibili dati epidemiologici in merito. La lattazione puo' essere influenzata dai COC, in quanto questi possono diminuire la quantita' e modificare la composizione del latte materno. Pertanto, l'uso dei COC non deve essere di norma raccomandato fino al termine dell'allattamento. Modeste quantita' di steroidi ad azione contraccettiva e/o di loro metaboliti possono essere escrete nel latte maternodurante l'uso di COC. Tali quantita' possono avere effetti sul bambino.

Interazioni con altri prodotti

>>Influenza di altri medicinali sul farmaco. Le interazioni tra contraccettivi orali e altri medicinali possono portare a sanguinamenti da rottura e/o a insuccesso del metodo contraccettivo. In letteratura sono state segnalate le seguenti interazioni. Metabolismo epatico: possono verificarsi interazioni con medicinali che inducono gli enzimi epatici, che possono risultare in un aumento della clearance degli ormoni sessuali (ad esempio, fenitoina, barbiturici, primidone, carbamazepina,rifampicina, bosentan e medicinali per l'HIV (ad esempio, ritonavir, nevirapina) e potenzialmente anche oxcarbazepina, topiramato, felbamato, griseofulvina e i prodotti contenenti il rimedio erboristico Erba di San Giovanni (Hypericum perforatum). L'induzione enzimatica massima si osserva generalmente dopo circa 10 giorni, ma puo' persistere per almeno 4 settimane dopo la sospensione della terapia. Interferenza con la circolazione enteroepatica: sono stati segnalati insuccessi del metodo contraccettivo anche con alcuni antibiotici come le penicilline e le tetracicline. Il meccanismo di tale effetto non e' stato chiarito. Comportamento da seguire in caso di terapie concomitanti: le donne trattate per brevi periodi con una qualsiasi delle suddette classi di medicinali o singoli principi attivi (induttori degli enzimi epatici), a parte la rifampicina, devono adottare temporaneamente un metodo contraccettivo di barriera supplementare oltre al COC, per tutta la durata della somministrazione contemporanea del medicinale e nei 7 giorni successivi alla sospensione del trattamento. Le pazienti che assumono rifampicina devono adottare un metodo contraccettivo di barriera in aggiunta al COC per il periodo della somministrazione della rifampicina e nei 28 giorni successivi alla sospensione del trattamento. Alle donne intrattamento a lungo termine con principi attivi che inducono gli enzimi epatici, si raccomanda di utilizzare un altro metodo contraccettivonon ormonale affidabile. Le donne in trattamento con antibiotici (a parte la rifampicina) devono continuare a usare il metodo di barriera per 7 giorni dopo la fine del trattamento. Se la somministrazione del medicinale concomitante si estende oltre il termine della confezione corrente del COC, la confezione successiva di COC deve essere iniziata senza osservare il consueto intervallo libero da pillola. I principali metaboliti del drospirenone nel plasma umano vengono prodotti senza ilcoinvolgimento del sistema del citocromo P450. E' improbabile che gliinibitori di tale sistema enzimatico influenzino il metabolismo del drospirenone. >>Influenza su altri medicinali. I contraccettivi orali possono influenzare il metabolismo di alcuni principi attivi. Di conseguenza, le concentrazioni plasmatiche e tissutali di questi possono siaaumentare (ad esempio ciclosporina) sia diminuire (ad esempio lamotrigina). Sulla base degli studi di inibizione in vitro e degli studi di interazioni in vivo eseguiti in donne volontarie che usavano l'omeprazolo, la simvastatina e il midazolam come substrato marker, un'interazione del drospirenone, alla dose di 3 mg, con il metabolismo di altri principi attivi e' improbabile. >>Altre interazioni. Nei pazienti senzainsufficienza renale, l'uso concomitante di drospirenone e di ACE-inibitori o FANS non ha mostrato di esercitare un effetto significativo sul potassio sierico. Tuttavia, l'uso contemporaneo del medicinale con antagonisti dell'aldosterone o diuretici risparmiatori di potassio none' stato studiato. In questo caso, e' opportuno controllare il potassio sierico durante il primo ciclo di trattamento. >>Esami di laboratorio. L'uso di steroidi ad azione contraccettiva puo' influenzare i risultati di alcuni esami di laboratorio, fra cui i parametri biochimici relativi alla funzionalita' epatica, tiroidea, surrenalica e renale, i livelli plasmatici delle proteine (carrier), quali ad es. la globulinalegante i corticosteroidi e le frazioni lipido/lipoproteiche, i parametri del metabolismo glucidico e i parametri della coagulazione e della fibrinolisi. Le variazioni generalmente rimangono entro i limiti di norma. Il drospirenone provoca un aumento dell'attivita' reninica plasmatica e dell'aldosterone plasmatico, a causa della sua debole attivita' antimineralcorticoide.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C. Conservare nella confezione originale.