wilate*fl 900+800ui+fl10ml+sir fattore di octapharma italy spa

Che cosa è wilate fl 900+800ui+fl10ml+sir?

Wilate soluzione iniett polv solv prodotto da octapharma italy spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Wilate risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di antiemorragici, fattori della coagulazione del sangue.
Contiene i principi attivi: fattore viii umano di coagulazione/fattore di von willebrand
Composizione Qualitativa e Quantitativa: il medicinale si presenta come una polvere e un solvente per soluzione iniettabile contenente nominativamente 450 ui/900 ui di fattore viiidella coagulazione umana e 400 ui/800 ui di fattore von willebrand umano (vwf), per flaconcino. il prodotto contiene
Codice AIC: 039385024 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento e profilassi delle emorragie o dei sanguinamenti chirurgici nella Malattia di von Willebrand (VWD), quando il trattamento con desmopressina da solo e' inefficace o controindicato. Trattamento e profilassi delle emorragie nei pazienti con emofilia A (carenza congenitadel fattore VIII).

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Posologia

Iniziare sotto controllo di un medico con esperienza nel trattamento dei disordini della coagulazione. Il prodotto e' monodose e va somministrato l'intero contenuto del flaconcino. In caso rimanga una parte del contenuto, eliminare secondo le normative locali. >>Malattia di Von Willebrand (VWD). Il rapporto tra FVIII:C e VWF:RCo e' approssimativamente 1:1. In generale 1 UI/kg di peso corporeo (PC) FVIII:C e VWF:RCo aumenta il livello plasmatico di 1,5-2% di attivita' normale per la rispettiva proteina. Normalmente sono necessari circa da 20 a 50 UI /kg PC di prodotto per raggiungere una emostasi adeguata, che nei pazientiaumentera' la FVIII:C e VWF:RCo di un valore circa dal 30 al 100%. Potrebbe essere necessaria una dose iniziale da 50 a 80 UI /kg PC di prodotto, specialmente nei pazienti con la Malattia di VW di tipo 3, doveil mantenimento di livelli plasmatici adeguati puo' richiedere dosi piu' elevate rispetto ad altri tipi di malattia di VW. Per la prevenzione di emorragie in caso di interventi chirurgici, il prodotto deve essere somministrato 1-2 ore prima dell'intervento chirurgico. Si devono raggiungere livelli di VWF:RCo >=60 UI/dl (>=60%) e livelli di FVIII:C>=40 UI/dl (>=40%). La somministrazione di una appropriata dose deve essere ripetuta ogni 12-24 ore di trattamento. La dose e la durata deltrattamento dipendono dallo stato clinico, dal tipo e dalla gravita' dell'emorragia e dai livelli di FVIII:C e VWF:RCo. In pazienti che ricevono prodotti a base di VWF contenenti il FVIII, monitorare i livelliplasmatici di FVIII:C per verificare il raggiungimento di eccessivi livelli di FVIII:C nel plasma, che possono aumentare il rischio di eventi trombotici, in particolare in pazienti con fattori di rischio clinici o di laboratorio noti. In presenza di eccessivi livelli nel plasma di FVIII:C ridurre le dosi e/o prolungare l'intervallo tra le dosi o usare prodotti a base di VWF contenenti un basso livello di FVIII. Per la profilassi a lungo termine dei sanguinamenti in pazienti con la malattia di VW, somministrare dosi da 20-40 UI/kg PC 2 o 3 volte a settimana. In alcuni casi, come per i pazienti con sanguinamento gastrointestinale, possono essere necessarie dosi maggiori. >>Emofilia A. La dosee la durata della terapia sostitutiva dipendono dalla gravita' della carenza del Fattore VIII, dalla localizzazione e dal grado dell'emorragia e dalle condizioni cliniche del paziente. L'attivita' del Fattore VIII nel plasma viene espressa sia come percentuale (relativa al plasma umano normale) o come UI (relativa allo Standard Internazionale per il Fattore VIII nel plasma). Una UI di attivita' di FVIII equivale alla stessa quantita' di FVIII presente in un ml di plasma umano normale.Il calcolo della dose necessaria di FVIII si basa sul dato empirico che 1 UI FVIII:C/kg PC aumenta il livello plasmatico di 1,5-2% dell'attivita' normale. La dose necessaria viene determinata usando la seguente formula: UI Richieste = PC (kg) x aumento di FVIII desiderato (%) (UI/dl) x 0,5 UI/kg. Orientare la quantita' da somministrare e la frequenza di somministrazione all'efficacia clinica nei singoli casi. In caso di eventi emorragici sotto riportati, l'attivita' del FVIII non devescendere sotto i livelli plasmatici di attivita' (in% del normale o UI/dl) corrispondenti. Si riporta ora di seguito uno schema per il dosaggio negli episodi emorragici e in chirurgia. Emorragie articolari iniziali, emorragie muscolari o orali: somministrare 20-40 % di livello FVIII necessario, ripetendo ogni 12-24 ore per almeno un giorno finche'l'episodio emorragico e' risolto, come indicato dal dolore o sino al raggiungimento della guarigione. Emorragie articolari piu' estese, emorragie muscolari o ematoma: somministrare 30-60% di livello FVIII necessario, ripetendo l'infusione ogni 12-24 ore per 3-4 giorni ed oltre fino alla remissione del dolore e dell'infermita'. Emorragia con rischio per la vita: somministrare 60-100% di livello FVIII necessario, ripetendo l'infusione ogni 8-24 ore fino a remissione del rischio. Chirurgia minore (incluse estrazioni dentali): somministrare 30-60% di livello FVIII necessario ogni 24 ore per almeno 1 giorno, fino alla guarigione. Chirurgia maggiore: somministrare 80-100 % di livello FVIII necessario (pre- e postoperatoria), ripetendo l'infusione ogni 8-24 ore sinoa adeguata guarigione della ferita, mantenendo poi la terapia per almeno altri 7 giorni per conservare l'attivita' del FVIII al 30-60%. Perla profilassi a lungo termine contro le emorragie nei pazienti con emofilia A grave, si devono somministrare dosi da 20 a 40 UI/kg PCdi prodotto ad intervalli di 2-3 giorni. In alcuni casi, particolarmente neipazienti piu' giovani, possono essere necessari intervalli di dose piu' brevi o dosi maggiori. Somministrare per infusione continua. Prima dell'intervento chirurgico, deve essere effettuata una analisi farmacocinetica per determinare la clearance. La velocita' iniziale di infusione puo' essere calcolata nel seguente modo. Velocita' di infusione (UI/kg/h) = clearance (mL/kg/h) x livello allo stato stazionario desiderato (UI/mL). Dopo le iniziali 24 ore di infusione continua, calcolare la clearance ogni giorno, utilizzando l'equazione dello stato stazionario con il livello misurato e la velocita' di infusione nota. In corsodi trattamento, e' consigliata una appropriata determinazione dei livelli di FVIII:C come guida per la dose da somministrare e per la frequenza di ripetizione delle infusioni. In caso di interventi di chirurgia maggiore in particolare, e' indispensabile il preciso monitoraggio della terapia sostitutiva mediante l'analisi della coagulazione (FVIII:C). Le risposte al trattamento con fattore VIII possono variare nei singoli pazienti, raggiungendo diversi livelli di recupero in vivo e mostrando emivite differenti. I pazienti devono essere monitorati per lo sviluppo di anticorpi neutralizzanti del Fattore VIII (inibitori). Nelcaso in cui i livelli plasmatici dell'attivita' del FVIII aspettati non vengano raggiunti o se l'emorragia non viene controllata con la dose adeguata, si dovra' eseguire una analisi per determinare se e' presente un inibitore del Fattore VIII. Nei pazienti con alti livelli di inibitore, la terapia con FVIII puo' non essere efficace e si dovranno considerare altre terapie alternative. La gestione di questi pazienti deve essere effettuata da medici con esperienza nella cura di pazienti con disordini della coagulazione. I dati clinici sono insufficienti per raccomandare l'uso in bambini di eta' inferiore ai 6 anni. >>Metodo di somministrazione. Per iniezione endovenosa dopo ricostituzione con il solvente fornito. La velocita' di somministrazione per iniezione o infusione non deve eccedere 2-3 ml per minuto.

Effetti indesiderati

Ipersensibilita' o reazioni allergiche (che possono includere angioedema, bruciore e sensazione urticante al sito di infusione, brividi, rossori, orticaria generalizzata, cefalea, orticaria, ipotensione, letargia, nausea, irrequietezza, tachicardia, costrizione toracica, formicolio, vomito e respiro sibilante) sono state osservate non frequentemente, ed in alcuni casi possono progredire fino all'anafilassi grave (incluso shock). In rare occasioni e' stata osservata febbre. Saranno oraelencate le reazioni avverse, classificate secondo la seguente convezione: non comune (>1/1000, 1/10.000, >Malattia di Von Willebrand (VWD). I pazienti con la malattia di VW, particolarmente quella di tipo 3, molto raramente possono sviluppare anticorpi neutralizzanti versoVWF. Se si presentano tali inibitori, la condizione si manifestera' come una risposta clinica inadeguata. Questi anticorpi possono precipitare e si puo' verificare una concomitante reazione anafilattica. Pertanto, i pazienti con reazioni anafilattiche dovranno essere sottoposti ad analisi, per verificare la presenza di inibitori. In tutti i casi citati, si raccomanda di rivolgersi ad un centro specialistico per l'emofilia. Gli studi clinici o l'esperienza post- marketing non hanno ad oggi riportato casi di inibitori per il fattore di von Willebrand. Vi e' un rischio di insorgenza di eventi trombotici, in particolare nei pazienti con fattori di rischio clinici o di laboratorio noti. Pertanto, i pazienti a rischio devono essere monitorati per i sintomi precoci di trombosi. Deve essere istituita una profilassi contro il tromboembolismo venoso, in accordo alle attuali raccomandazioni. Nei pazienti trattati con prodotti a base di VWF contenenti FVIII, il permanere di livelli eccessivi di FVIII:C nel plasma puo' aumentare il rischio di eventi trombotici. >>Emofilia A. I pazienti con emofilia A possono sviluppare anticorpi neutralizzati (inibitori) verso il Fattore VIII. Se si presentano questi inibitori, la condizione si manifestera' come una risposta clinica insufficiente. In questi casi si raccomanda di contattare un centro specializzato per l'emofilia. L'esperienza in pazienti non trattati in precedenza (PUPs) e' limitata. In uno studio clinico cheha coinvolto 24 PUPs con un minimo di 50 giorni di esposizione al trattamento con il prodotto, sono stati individuati solo tre pazienti conun inibitore persistente e clinicamente manifesto con un titolo al disopra di 5 BU/ml. Tre pazienti hanno sviluppato inibitori transitori a basso titolo senza alcuna manifestazione di tipo clinico, mentre duepazienti hanno manifestato un inibitore a basso titolo in una sola occasione senza alcun esito al controllo. Non si sono registrati casi disviluppo di inibitori in pazienti trattati in precedenza.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTONon sono stati eseguiti studi di riproduzione su animali con i Fattori VIII/VW. >>Malattia di Von Willebrand (VWD). Non sono disponibili dati per il trattamento di donne in gravidanza o in allattamento. Somministrare a donne in gravidanza o in allattamento con carenza del Fattore VW solo se chiaramente necessario, considerando che il parto aumentail rischio di eventi emorragici in queste pazienti. >>Emofilia A. A causa dei rari casi di emofilia A nelle donne, non sono disponibili dati sul trattamento durante la gravidanza e l'allattamento. Pertanto, somministrare durante la gravidanza e l'allattamento solo in caso di evidente necessita'.

Indicazioni

Trattamento e profilassi delle emorragie o dei sanguinamenti chirurgici nella Malattia di von Willebrand (VWD), quando il trattamento con desmopressina da solo e' inefficace o controindicato. Trattamento e profilassi delle emorragie nei pazienti con emofilia A (carenza congenitadel fattore VIII).

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Composizione ed Eccipienti

Polvere: sodio cloruro, glicina, saccarosio, sodio citrato e calcio cloruro. Solvente: acqua per preparazioni iniettabili con 0,1% di polisorbato 80.

Avvertenze

Come per tutti i prodotti proteici plasmaderivati a somministrazione endovenosa, sono possibili reazioni di ipersensibilita' di tipo allergico. I pazienti devono essere strettamente monitorati ed attentamente osservati per qualsiasi sintomo, durante tutto il periodo di infusione. I pazienti devono essere informati sui primi sintomi di reazioni di ipersensibilita', inclusi orticaria, orticaria generalizzata, costrizione toracica, respiro sibilante, ipotensione ed anafilassi. In caso dicomparsa di sintomi allergici, i pazienti devono interrompere immediatamente la somministrazione e contattare il proprio medico. In caso dishock seguire gli standard medici attuali per il trattamento dello shock. Le misure standard per prevenire infezioni in seguito all'uso di medicinali derivati da plasma o sangue umano, includono la selezione dei donatori, lo screening delle singole donazioni e dei pool di plasmaper marker specifici di infezione e l'adozione di fasi di produzione efficaci per l'inattivazione/rimozione dei virus. Malgrado cio', con la somministrazione di medicinali derivati da plasma o sangue umano nonsi puo' escludere totalmente la possibilita' di trasmissione di agenti infettivi. Cio' e' valido anche per virus sconosciuti o emergenti e per altri agenti patogeni. Le misure intraprese sono considerate efficaci contro i virus capsulati quali HIV, HBV e HCV e per il virus non capsulato HAV. Le misure intraprese possono essere di efficacia limitata contro virus non capsulati quali il parvovirus B19. L'infezione da parvovirus B19 puo' risultare grave nelle donne in gravidanza (infezione fetale) e per gli individui con immunodeficienza o aumentata produzione eritrocitaria (come nel caso dell'anemia emolitica). E' fortementeraccomandato registrare nome e numero di lotto del prodotto ogni volta che il medicinale viene somministrato ad un paziente cosi' da consentire un legame tra il paziente ed il numero di lotto del prodotto. Deve essere presa in considerazione una idonea vaccinazione contro l'epatite A e B in quei pazienti che vengono regolarmente/ripetutamente trattati con prodotti a base di concentrati di FVIII/VWF derivati da plasma umano. >>Malattia di Von Willebrand (VWD). Quando si utilizza un prodotto a base di VWF contenente FVIII il medico curante deve essere consapevole che il trattamento prolungato puo' provocare un eccessivo aumento del FVIII:C. Nei pazienti che ricevono prodotti a base di VWF contenenti FVIII, i livelli plasmatici di FVIII:C devono essere monitorati per evitare il permanere di eccessivi livelli di FVIII:C nel plasma,che potrebbero aumentare il rischio di eventi trombotici. C'e' il rischio di insorgenza di eventi trombotici durante l'uso di prodotti a base di VWF contenenti FVIII, particolarmente in pazienti con fattori dirischio clinici o di laboratorio noti. Pertanto i pazienti a rischio devono essere monitorati per i sintomi di trombosi. Deve essere istituita una profilassi contro la tromboembolia venosa, secondo le correntiraccomandazioni. Pazienti con malattia di VW, specialmente quelli di tipo 3, possono sviluppare anticorpi neutralizzanti (inibitori) al VWF. Se non vengono raggiunti i livelli plasmatici di attivita' del VWF:RCo attesi, o se l'emorragia non viene controllata con la dose adeguata, si deve eseguire l'esame idoneo a determinare la presenza di un inibitore del Fattore VW. Nei pazienti con alti livelli di inibitore, la terapia con il Fattore VW puo' non essere efficace ed in tale caso si dovranno considerare altre terapie alternative. Il trattamento di questi pazienti deve essere gestito da un medico con esperienza nella cura dei pazienti con disordini della coagulazione. >>Emofilia A. La formazione di anticorpi neutralizzanti (inibitori) del Fattore VIII e' una complicanza nota nella gestione di pazienti con emofilia A. Questi inibitori sono generalmente Immunoglobuline IgG, dirette contro l'attivita' pro-coagulante del Fattore VIII, quantificate in Unita' Bethesda Modificate (BU) per ml di plasma usando il test modificato. Il rischio disviluppare inibitori e' correlato all'esposizione al Fattore VIII anti-emofilico, rischio che risulta piu' alto entro i primi 20 giorni di esposizione. Raramente, gli inibitori si possono sviluppare dopo i primi 100 giorni di esposizione. I pazienti trattati con il Fattore VIII devono essere attentamente monitorati per lo sviluppo di inibitori attraverso adeguata osservazione clinica ed esami di laboratorio. Casi dicomparsa recidivante di inibitore (a basso titolo) sono stati osservati a seguito del passaggio da un prodotto a base di fattore VIII ad unaltro in pazienti gia' trattati in precedenza con oltre 100 giorni diesposizione al farmaco e con precedente storia di sviluppo di inibitori. Si raccomanda pertanto di controllare attentamente i pazienti per l'eventuale sviluppo di inibitori in caso di passaggio da un prodotto all'altro. Questo medicinale contiene fino a 2,55 mmol di sodio (58,7 mg) per dose per 450 UI FVIII e 400 UI VWF/flaconcino e fino a 5,1 mmol di sodio (117,3 mg) per dose per 900 UI di FVIII e 800 UI VWF/flaconcino. Tale presenza deve essere tenuta in considerazione da parte dei pazienti a dieta con apporto controllato di sodio.

Gravidanza e Allattamento

Non sono stati eseguiti studi di riproduzione su animali con i Fattori VIII/VW. >>Malattia di Von Willebrand (VWD). Non sono disponibili dati per il trattamento di donne in gravidanza o in allattamento. Somministrare a donne in gravidanza o in allattamento con carenza del Fattore VW solo se chiaramente necessario, considerando che il parto aumentail rischio di eventi emorragici in queste pazienti. >>Emofilia A. A causa dei rari casi di emofilia A nelle donne, non sono disponibili dati sul trattamento durante la gravidanza e l'allattamento. Pertanto, somministrare durante la gravidanza e l'allattamento solo in caso di evidente necessita'.

Interazioni con altri prodotti

Non sono note interazioni con altri medicinali.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Conservare i flaconcini di polvere e solvente in frigorifero (2-8 gradi C). Tenere i flaconcini nel confezionamento esterno per tenerlo al riparo dalla luce. Non congelare. Il prodotto puo' essere conservato atemperatura ambiente (non superiore a 25.C) per 2 mesi. In questo caso il periodo di validita' del prodotto scade 2 mesi dopo che e' stato tirato fuori dal frigorifero per la prima volta. Il nuovo periodo di validita' deve essere annotato dal paziente sulla confezione esterna. La soluzione ricostituita deve essere usata una sola volta e l'eventuale residuo deve essere smaltito.