vivipram*fl 20cpr riv 40mg citalopram crinos spa

Che cosa è vivipram fl 20cpr riv 40mg?

Vivipram compresse rivestite prodotto da crinos spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica .
Vivipram risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina.
Contiene i principi attivi: citalopram bromidrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: citalopram.
Codice AIC: 037086535 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento di episodi depressivi maggiori. Trattamento di attacchi di panico con o senza agorafobia.

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Posologia

Somministrare come una singola dose orale, o di mattina o di sera. Lecompresse possono essere assunte con o senza cibo, ma con liquidi. >>Adulti. Trattamento di episodi depressivi maggiori: 20 mg al giorno come singola dose. Se necessario, la dose puo' essere aumentata fino a 40 mg al giorno, a seconda della risposta individuale del paziente. La dose giornaliera non deve superare i 60 mg. Dopo l'inizio del trattamento, non ci si deve aspettare un effetto antidepressivo per almeno duesettimane. Il trattamento deve essere continuato finche' il paziente non sia senza sintomi per 4-6 mesi. Trattamento di attacchi di panico:una singola dose di 10 mg al giorno per la prima settimana e' raccomandata per evitare reazioni paradosse (ovvero panico, ansia); dopodiche' la dose puo' essere aumentata fino a 20 mg al giorno. I primi effetti terapeutici si riscontrano dopo 2-4 settimane. La dose puo' essere ulteriormente aumentata, fino ad un massimo di 60 mg/die a seconda della risposta individuale del paziente. La risposta terapeutica ottimale puo' essere ottenuta dopo 3 mesi. Puo' essere necessario continuare iltrattamento per alcuni mesi. Non sono disponibili dati sufficienti sulla efficacia clinica del trattamento oltre i 6 mesi. >>Anziani (>65 anni d'eta'). Trattamento di episodi depressivi maggiori: la dose raccomandata deve essere diminuita del 50%, ovvero 10-20 mg al giorno. A seconda della risposta individuale del paziente, la dose puo' essere aumentata fino ad un massimo di 30-40 mg/die. Trattamento degli attacchi di panico: 10 mg/die. Dopo una settimana la dose puo' essere aumentataa 20 mg/die. A seconda della risposta individuale del paziente, la dose puo' essere aumentata fino ad un massimo di 40 mg/die. >>Bambini e adolescenti di eta' inferiore ai 18 anni: non deve essere utilizzato. >>Funzionalita' renale ridotta: non si richiede un aggiustamento delladose se il paziente ha una compromissione renale da lieve a moderata.Si raccomanda cautela in pazienti con grave compromissione renale (clearance della creatinina minore di 30 ml/min). >>Funzionalita' epaticaridotta: 10 mg al giorno. La dose giornaliera non deve superare i 30 mg. Questi pazienti devono essere tenuti sotto controllo clinico. >>Metabolizzatori lenti per il CYP2C19: una dose iniziale di 10 mg/die e' raccomandata per i metabolizzatori lenti per il CYP2C19 per le prime due settimane di trattamento. A seconda degli esiti del trattamento la dose puo' essere quindi aumentata a 20 mg. Per regimi di dosaggio differenti, si devono prescrivere compresse con una dose adeguata. >>Sintomi da sospensione. Alla sospensione del trattamento con citalopram la dose deve essere ridotta gradualmente nell'arco di almeno 1-2 settimane in modo da diminuire il rischio di reazioni da sospensione. Se in seguito alla diminuzione del dosaggio o alla sospensione del trattamentodovessero manifestarsi sintomi intollerabili, si consideri l'opportunita' di assumere la dose precedentemente prescritta. In seguito si continuera' a ridurre il dosaggio ma in modo piu' graduale.

Effetti indesiderati

Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune (>1/100 1/10): sonnolenza, insonnia, agitazione, nervosismo. Comune: disturbidel sonno, concentrazione ridotta, sogni anormali, amnesia, ansia, libido ridotta, aumento dell'appetito, anoressia, apatia, tentativo di suicidio, confusione. Non comune (>1/1000 1/10000 GRAVIDANZA E ALLATTAMENTONon ci sono dati sufficienti circa l'uso di Vivipram in donne incinte. Studi animali hanno dimostrato una tossicita' riproduttiva. Il rischio potenziale per l'uomo e' sconosciuto. Sono stati riportati casi di sintomi da crisi da astinenza in neonati le cui madri avevano usato SSRI durante la gravidanza. Non deve essere usato in gravidanza se non strettamente necessario. Se assunto durante la gravidanza, la dose deveessere ridotta e se possibile sospesa nelle ultime settimane prima del termine della gravidanza. Il citalopram e' escreto nel latte in piccole quantita'. I vantaggi dell'allattamento al seno devono superare i potenziali effetti avversi per il bambino.

Indicazioni

Trattamento di episodi depressivi maggiori. Trattamento di attacchi di panico con o senza agorafobia.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' a citalopram o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Pazienti che assumono inibitori delle monoaminossidasi (MAOI), inclusa la selegilina (in dosi giornaliere che superino i 10 mg.) o linezolide.Non deve essere somministrato per due settimane dopo l'interruzione della somministrazione di un inibitore irreversibile delle MAO o per iltempo prescritto dopo interruzione di un inibitore reversibile delle MAO (RIMA) come dichiarato nei foglietti illustrativi dei RIMA. I MAOInon devono essere somministrati per sette giorni dopo interruzione dicitalopram.

Composizione ed Eccipienti

Nucleo: mannitolo, cellulosa microcristallina, silice colloidale anidra, magnesio stearato. Rivestimento: ipromellosa, macrogol 6000, titanio diossido (E171).

Avvertenze

Non deve essere assunto in combinazione con medicinali con effetti serotoninergici come sumatriptan o altri triptani, tramadolo, oxitriptane triptofano. La depressione e' associata ad aumentato rischio di pensieri suicidari, autolesionismo e suicidio (suicidio/eventi correlati)che persiste fino a che si verifichi una remissione significativa. Poiche' possono non verificarsi miglioramenti durante le prime settimanedi trattamento o in quelle immediatamente successive, i pazienti devono essere attentamente controllati fino ad avvenuto miglioramento. Altre patologie psichiatriche per le quali e' prescritto Vivipram possonoanche essere associate ad un aumentato rischio di comportamento suicidario. Inoltre, queste patologie possono essere associate al disturbo depressivo maggiore. Quando si trattano pazienti con disturbi depressivi maggiori si devono, pertanto, osservare le stesse precauzioni seguite durante il trattamento di pazienti con altre patologie psichiatriche. Pazienti con anamnesi positiva per comportamento o pensieri suicidari, o che manifestano un grado significativo di ideazione suicidaria prima dell'inizio del trattamento, sono a rischio maggiore di ideazionesuicidaria o di tentativi di suicidio, e devono essere attentamente controllati durante il trattamento. E' stato mostrato un aumento del rischio di comportamento suicidario con antidepressivi comparato con placebo in pazienti di eta' inferiore ai 25 anni. L'uso di citalopram e' stato associato allo sviluppo di acatisia, caratterizzata da una sensazione interna di spiacevole o penosa irrequietezza e dalla necessita' di muoversi spesso accompagnata dall'incapacita' di sedere o stare immobile. Cio' e' piu' probabile che accada entro le prime settimane di trattamento. In pazienti con diabete, il trattamento con un SSRI puo' alterare il controllo della glicemia. La dose di insulina e/o di ipoglicemizzanti orali puo' necessitare di una aggiustamento. Sospendere se i pazienti presentano attacchi epilettici. Il trattamento deve essere evitato per pazienti che presentano epilessia instabile e l'uso in pazienti con epilessia controllata deve essere monitorato accuratamente. Sospendere se vi fosse un aumento della frequenza degli attacchi epilettici. I sintomi da sospensione osservati quando il trattamento e' interrotto sono comuni, in particolare in caso di brusca interruzione. Ilrischio di comparsa dei sintomi da sospensione puo' dipendere da diversi fattori, compresi la durata della terapia, il dosaggio e il tasso di riduzione della dose. Capogiri, disturbi del sensorio (compresa parestesia), disturbi del sonno (compresi insonnia e sogni vividi), agitazione o ansia, nausea e/o vomito, tremore e cefalea sono stati i sintomi piu' comunemente riportati. Generalmente, l'intensita' di tali sintomi e' da lieve a moderata, tuttavia in alcuni pazienti puo' essere grave. Si consiglia, pertanto, di ridurre gradualmente la dose di citalopram quando si sospende il trattamento, nel corso di un periodo di diverse settimane o mesi, in base alle necessita' del paziente. Vi e' poca esperienza clinica circa la somministrazione concomitante di citalopram e la terapia elettro-convulsiva, percio' e' consigliabile usare cautela. Usare con cautela in pazienti con una storia di mania/ipomania.La somministrazione di Vivipram deve essere interrotta in qualsiasi paziente che entri in una fase maniacale. Sono stati riportati prolungamento del tempo di sanguinamento e/o anomalie del sanguinamento come ecchimosi, emorragie ginecologiche, sanguinamento gastrointestinale ed altre emorragie cutanee o delle mucose. In casi rari e' stata riportata la sindrome serotoninergica in pazienti trattati con SSRI. Una combinazione di sintomi, come agitazione, tremore, mioclono e ipertermia possono indicare lo sviluppo di questa condizione patologica. In alcuni pazienti con attacchi di panico si verifica un aumento dei sintomi di ansia quando si inizia la terapia farmacologica. Questa reazione di solito regredisce in 2 settimane, durante il proseguimento del trattamento. Si raccomanda una dose iniziale bassa, in maniera tale da ridurre il rischio di effetti che aumentino l'ansia. Il trattamento di pazienti psicotici con episodi depressivi puo' aumentare i sintomi psicotici.Non deve essere utilizzato per il trattamento di bambini e adolescenti al di sotto dei 18 anni di eta'. Comportamenti suicidari (tentativi di suicidio e ideazione suicidaria) e ostilita' (essenzialmente aggressivita', comportamento di opposizione e collera) sono stati osservati con maggiore frequenza negli studi clinici effettuati su bambini e adolescenti trattati con antidepressivi rispetto a quelli trattati con placebo. Per di piu', non sono disponibili i dati sulla sicurezza a lungo termine per i bambini e gli adolescenti per quanto concerne la crescita, la maturazione e lo sviluppo cognitivo e comportamentale. In casodi compromissione della funzione epatica si raccomanda la riduzione della dose e di controllare attentamente la funzionalita' epatica. Raramente sono state riportate iponatremia e la sindrome da impropria secrezione dell'ormone anti-diuretico (SIADH), prevalentemente negli anziani. Queste condizioni patologiche generalmente cessano in seguito all'interruzione della terapia. Effetti indesiderati possono essere piu' comuni durante l'uso concomitante con preparazioni erboristiche contenenti erba di San Giovanni (Hypericum perforatum). All'inizio del trattamento, possono verificarsi insonnia ed agitazione. Una titolazione della dose puo' essere utile. Occorre prendere in considerazione quei fattori che possono influire sulla distribuzione di un metabolita minoredel citalopram (il didemetilcitalopram) poiche' livelli aumentati di questo metabolita possono teoricamente prolungare l'intervallo QTc in individui suscettibili.

Gravidanza e Allattamento

Non ci sono dati sufficienti circa l'uso di Vivipram in donne incinte. Studi animali hanno dimostrato una tossicita' riproduttiva. Il rischio potenziale per l'uomo e' sconosciuto. Sono stati riportati casi di sintomi da crisi da astinenza in neonati le cui madri avevano usato SSRI durante la gravidanza. Non deve essere usato in gravidanza se non strettamente necessario. Se assunto durante la gravidanza, la dose deveessere ridotta e se possibile sospesa nelle ultime settimane prima del termine della gravidanza. Il citalopram e' escreto nel latte in piccole quantita'. I vantaggi dell'allattamento al seno devono superare i potenziali effetti avversi per il bambino.

Interazioni con altri prodotti

Sono stati riportati casi di reazioni gravi e a volte letali sia in pazienti che assumevano un SSRI in combinazione con inibitori delle MAO(MAOI), incluso l'antibiotico linezolide, l'inibitore selettivo delleMAO selegilina, e l'inibitore reversibile delle MAO (RIMA) moclobemide, sia in pazienti che avevano sospeso recentemente l'assunzione di unSSRI ed iniziato l'assunzione di un MAOI. Alcuni casi presentavano effetti simili alla sindrome serotoninergica. I sintomi della sindrome serotoninergica possono includere: ipertermia, diaforesi, rigidita', mioclono, instabilita' autonomica con possibili rapide fluttuazioni delle funzioni vitali, confusione, irritabilita' e agitazione. Se i sintomi progrediscono, senza alcun intervento, tale condizione puo' essere fatale a causa di rabdomiolisi, ipertermia centrale con compromissione acuta multi organo, delirio e coma. L'effetto serotoninergico di sumatriptan puo' essere potenziato da inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI). Finche' ulteriori informazioni non saranno disponibili, l'uso concomitante di citalopram e agonisti della 5-HT, come sumatriptan e altri triptani non e' raccomandato. Usare estrema cautela per pazienti che vengono trattati simultaneamente con anticoagulanti (come la warfarina), farmaci che influiscono sulla funzione di trombociti come i FANS, l'acido acetilsalicilico, il dipiridamolo, e la ticlopidina o altri medicinali (come gli antipsicotici atipici, le fenotiazine, gli antidepressivi triciclici) che possono aumentare il rischio di emorragia. Non e' stata mostrata alcuna interazione clinicamente rilevante con i neurolettici; comunque non puo' essere esclusa la possibilita' di interazioni farmacodinamiche. La combinazione di citalopram ed alcool non e' consigliata. La Cimetidina, un noto inibitore enzimatico, ha causato un aumento del 40% nei livelli medi di steady-state di citalopram. Si raccomanda percio' cautela quando si somministranodosi elevate di citalopram in combinazione con dosi elevate di cimetidina. Sono poco probabili interazioni farmacocinetiche legate al legame con le proteine plasmatiche. Il citalopram e' un inibitore debole del CYP2D6. Anche se interazioni clinicamente rilevanti di farmaci con citalopram sono rare, non si possono escludere interazioni se citalopram viene somministrato simultaneamente ad un altro medicinale che sia metabolizzato dal CYP2D6. La co-somministrazione di citalopram e metoprololo (un substrato della CYP2D6) ha dato luogo ad un aumento doppio nei livelli plasmatici di metoprololo. Tuttavia, non sono stati osservati effetti clinicamente significativi sulla pressione sanguigna o sulla frequenza cardiaca. Non v'e' alcuna interazione farmacocinetica tra litio e citalopram. Tuttavia, e' stato riportato un aumento degli effetti serotoninergici quando gli SSRI sono stati somministrati in concomitanza a litio o triptofano. Si consiglia cautela durante l'uso concomitante di citalopram con questi principi attivi. Il monitoraggio continuo dei livelli di litio deve essere continuato come solito. In uno studio farmacocinetico non e' stato dimostrato alcun effetto sui livellidi citalopram o di imipramina, anche se e' stato notato un aumento del livello di desipramina, il metabolita primario dell'imipramina. Quando la desipramina e' combinata con il citalopram, e' stato osservato un aumento della concentrazione plasmatica di desipramina. Puo' essere necessaria una riduzione della dose di desipramina. Non e' stata osservata alcuna interazione farmacocinetica tra il citalopram e la levomepromazina, la digossina o la carbamazepina ed il suo metabolita carbamazepina-epossido. L'assorbimento e le altre proprieta' farmacocinetichedi citalopram non sono state descritte come influenzate dall'assunzione di cibo.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Non richiede alcuna speciale condizione di conservazione.