vimpat*14cpr riv 200mg lacosamide ucb pharma spa

Che cosa è vimpat 14cpr riv 200mg?

Vimpat compresse rivestite prodotto da ucb pharma spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Vimpat risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di antiepilettici.
Contiene i principi attivi: lacosamide
Composizione Qualitativa e Quantitativa: lacosamide.
Codice AIC: 038919104 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Indicato come terapia aggiuntiva nel trattamento delle crisi parzialicon o senza generalizzazione secondaria in pazienti con epilessia a partire dai 16 anni di eta'.

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Posologia

Il prodotto deve essere assunto due volte al giorno. La dose inizialeraccomandata e' di 50 mg due volte al giorno, che deve essere incrementata fino ad una dose terapeutica iniziale di 100 mg due volte al giorno dopo una settimana. La dose di mantenimento puo' essere ulteriormente aumentata di 50 mg due volte al giorno ogni settimana a seconda della risposta clinica e della tollerabilita', fino ad una dose massima raccomandata di 400 mg/die (200 mg due volte al giorno). Il medicinalepuo' essere assunto con o senza cibo. In base alla pratica clinica corrente, nel caso in cui il farmaco debba essere sospeso, si raccomandadi farlo gradualmente (es. scalare la dose giornaliera di 200 mg ognisettimana). Insufficienza renale: non e' necessario alcun aggiustamento della dose in pazienti con insufficienza renale di grado lieve e moderato (CL CR > 30 ml/min). Si raccomanda una dose massima di 250 mg/die in pazienti con insufficienza renale grave (CL CR <=30 ml/min) e inpazienti con insufficienza renale allo stadio finale. Nei pazienti sottoposti ad emodialisi si raccomanda la somministrazione di una dose supplementare, fino al 50% della dose giornaliera, al termine di ogni seduta di dialisi. Il trattamento dei pazienti con insufficienza renaleallo stadio finale deve essere effettuato con cautela, poiche' vi e' una esperienza clinica limitata ed esiste la possibilita' di accumulo di un metabolita (privo di attivita' farmacologica nota). In tutti i pazienti con insufficienza renale, la titolazione deve essere effettuata con cautela. Insufficienza epatica: non e' richiesto alcun aggiustamento della dose in pazienti con insufficienza epatica di grado da lieve a moderato. La titolazione in questi pazienti deve essere effettuatacon cautela, tenendo in considerazione un'eventuale insufficienza renale coesistente. La farmacocinetica di lacosamide non e' stata studiata in pazienti con insufficienza epatica grave. Anziani (oltre i 65 anni): non e' necessaria alcuna riduzione della dose in pazienti anziani.L'esperienza clinica con lacosamide in pazienti anziani con epilessiae' limitata. Una riduzione della clearance renale, associata all'eta', con aumento dei livelli di AUC dovrebbe essere presa in considerazione in pazienti anziani. Popolazione pediatrica: l'uso del medicinale non e' raccomandato in bambini e adolescenti al di sotto dei 16 anni poiche' non sono disponibili dati sulla sicurezza e sull'efficacia del farmaco in questi gruppi di pazienti.

Effetti indesiderati

Frequenze delle reazioni avverse: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100 fino a =1/1000 fino a =3 x LSN (Limite Superiore della Norma) si sono verificati nello 0,7% (7/935) dei pazienti trattati con il farmaco e nello 0% (0/356) dei pazienti trattati con placebo. Reazioni di ipersensibilita' multi organo:in pazienti trattati con alcuni farmaci antiepilettici sono state riportate reazioni di ipersensibilita' multiorgano. Tali reazioni si manifestano in maniera variabile, ma tipicamente si presentano con febbre ed eruzione cutanea e possono essere associate con il coinvolgimento di diversi sistemi di organi. Casi potenziali sono stati riportati raramente con lacosamide; se si sospetta una reazione di ipersensibilita' multiorgano, il trattamento con lacosamide deve essere interrotto.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTORischio collegato all'epilessia ed ai medicinali antiepilettici in generale: e' stato dimostrato che nella progenie delle donne trattate con farmaci antiepilettici, la prevalenza di malformazioni e' da due a tre volte superiore rispetto a quella della popolazione generale (approssimativamente il 3%). Nella popolazione trattata, un aumento delle malformazioni e' stato osservato nelle donne sottoposte a politerapia; tuttavia, non e' stato possibile comprendere fino a che punto tali malformazioni fossero causate dal trattamento e/o dalla patologia. Inoltre, una terapia anti-epilettica efficace non deve essere interrotta, in quanto una esacerbazione della malattia puo' essere nociva sia per la madre che per il feto. Rischio correlato a lacosamide: non esistono dati adeguati riguardanti l'utilizzo di lacosamide in donne in gravidanza. Dagli studi condotti sugli animali non risultano effetti teratogeninei ratti e nei conigli, mentre sono stati osservati effetti embriotossici in seguito alla somministrazione di dosi tossiche per le femminegravide. Il rischio potenziale per la specie umana non e' noto. Lacosamide non deve essere somministrata durante la gravidanza se non in caso di effettiva necessita'. Se si sta pianificando una gravidanza, l'utilizzo di questo prodotto deve essere accuratamente rivalutato. Non sono disponibili dati riguardanti l'escrezione di lacosamide nel latte materno umano. Studi condotti nell'animale hanno dimostrato che lacosamide viene escreta nel latte materno. A scopo precauzionale, l'allattamento al seno deve essere interrotto durante la terapia con lacosamide.

Indicazioni

Indicato come terapia aggiuntiva nel trattamento delle crisi parzialicon o senza generalizzazione secondaria in pazienti con epilessia a partire dai 16 anni di eta'.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Preesistente blocco atrioventricolare (AV) di secondo o terzo grado.

Composizione ed Eccipienti

Nucleo: cellulosa microcristallina; idrossipropilcellulosa; idrossipropilcellulosa a bassa sostituzione; silice colloidale anidra; crospovidone; magnesio stearato. Rivestimento: alcool polivinilico; glicole polietilenico 3350; talco; biossido di titanio (E 171); indigotina (E 132).

Avvertenze

Capogiri: il trattamento con lacosamide e' associato alla comparsa dicapogiri, che possono aumentare il rischio di lesioni accidentali o cadute. I pazienti pertanto devono essere avvisati e prestare cautela fino a quando non hanno familiarizzato con i potenziali effetti del medicinale. Ritmo e conduzione cardiaca: durante gli studi clinici con lacosamide, e' stato osservato un prolungamento dell'intervallo PR. Lacosamide deve essere somministrata con cautela in pazienti con preesistenti difetti della conduzione cardiaca, nonche' in soggetti con gravi cardiopatie quali un'anamnesi di infarto del miocardio o insufficienza cardiaca. Lacosamide deve essere somministrata con cautela specialmente in pazienti anziani che potrebbero essere soggetti ad un aumentato rischio di disturbi cardiaci o quando lacosamide e' utilizzata in associazione con prodotti che notoriamente portano ad un prolungamento dell'intervallo PR. Nell'esperienza post-marketing e' stato riportato blocco AV di secondo grado o superiore. Negli studi clinici controllati con placebo con lacosamide in pazienti con epilessia, non sono stati riportati fibrillazione o flutter atriale; tuttavia, entrambi sono stati riportati negli studi sull'epilessia in aperto e nell'esperienza post-marketing. I pazienti devono essere messi a conoscenza dei sintomi delblocco AV di secondo grado o superiore (ad es. pulsazioni lente o irregolari, sensazione di stordimento e svenimento) e dei sintomi della fibrillazione e del flutter atriale (ad es. palpitazioni, pulsazioni rapide o irregolari, mancanza di respiro). Consultare il medico qualora si presenti uno qualsiasi di questi sintomi. Ideazione e comportamentosuicida Casi di ideazione e comportamento suicidari sono stati riportati in pazienti trattati con farmaci antiepilettici nelle loro diverseindicazioni. Una meta-analisi di studi clinici randomizzati e controllati verso placebo, eseguiti con farmaci antiepilettici, ha evidenziato un lieve incremento del rischio di ideazione e comportamento suicidari. Il meccanismo di tale rischio non e' noto e i dati disponibili nonescludono la possibilita' di un aumentato rischio durante il trattamento con lacosamide. Pertanto, i pazienti devono essere monitorati per la comparsa di segni di ideazione e comportamento suicida, e un trattamento appropriato deve essere preso in considerazione. I pazienti (e coloro che se ne prendono cura) devono essere avvisati di consultare ilmedico nel caso in cui emergano segni di ideazione o comportamento suicida.

Gravidanza e Allattamento

Rischio collegato all'epilessia ed ai medicinali antiepilettici in generale: e' stato dimostrato che nella progenie delle donne trattate con farmaci antiepilettici, la prevalenza di malformazioni e' da due a tre volte superiore rispetto a quella della popolazione generale (approssimativamente il 3%). Nella popolazione trattata, un aumento delle malformazioni e' stato osservato nelle donne sottoposte a politerapia; tuttavia, non e' stato possibile comprendere fino a che punto tali malformazioni fossero causate dal trattamento e/o dalla patologia. Inoltre, una terapia anti-epilettica efficace non deve essere interrotta, in quanto una esacerbazione della malattia puo' essere nociva sia per la madre che per il feto. Rischio correlato a lacosamide: non esistono dati adeguati riguardanti l'utilizzo di lacosamide in donne in gravidanza. Dagli studi condotti sugli animali non risultano effetti teratogeninei ratti e nei conigli, mentre sono stati osservati effetti embriotossici in seguito alla somministrazione di dosi tossiche per le femminegravide. Il rischio potenziale per la specie umana non e' noto. Lacosamide non deve essere somministrata durante la gravidanza se non in caso di effettiva necessita'. Se si sta pianificando una gravidanza, l'utilizzo di questo prodotto deve essere accuratamente rivalutato. Non sono disponibili dati riguardanti l'escrezione di lacosamide nel latte materno umano. Studi condotti nell'animale hanno dimostrato che lacosamide viene escreta nel latte materno. A scopo precauzionale, l'allattamento al seno deve essere interrotto durante la terapia con lacosamide.

Interazioni con altri prodotti

Lacosamide deve essere somministrata con cautela in pazienti trattaticon medicinali che notoriamente portano ad un prolungamento dell'intervallo PR (es. carbamazepina, lamotrigina, pregabalin), ed in pazientitrattati con farmaci antiaritmici di classe I. Tuttavia, l'analisi dei sottogruppi negli studi clinici non ha evidenziato un prolungamento piu' marcato dell'intervallo PR nei pazienti in trattamento concomitante con carbamazepina o lamotrigina. Dati in vitro: i dati sperimentalisuggeriscono per lacosamide un basso potenziale di interazione. Gli studi effettuati in vitro indicano che lacosamide, alle concentrazioni plasmatiche osservate nei trials clinici, non determina induzione dei citocromi CYP1A2, 2B6 e 2C9 ne' inibizione dei citocromi CYP1A1, 1A2, 2A6, 2B6, 2C8, 2C9, 2D6 e 2E1. Uno studio condotto in vitro ha dimostrato che lacosamide non viene trasportata dalla P-glicoproteina a livello intestinale. Dati in vitro dimostrano che i citocromi CYP2C9, CYP2C19 e CYP3A4 sono in grado di catalizzare la formazione del metabolita O-demetilato. Dati in vivo: lacosamide non inibisce o induce i citocromi CYP2C19 e 3A4 in maniera clinicamente rilevante. Lacosamide non ha influenzato l'AUC del midazolam (metabolizzato dal citocromo CYP3A4, lacosamide somministrata alla dose di 200 mg due volte al giorno), ma la C max del midazolam e' risultata lievemente incrementata (30%). Lacosamide non ha avuto effetto sulla farmacocinetica dell'omeprazolo (metabolizzato dai citocromi CYP2C19 e 3A4, lacosamide somministrata alla dose di 300 mg due volte al giorno). L'inibitore del CYP2C19 omeprazolo (40 mg q.d.) non ha dato luogo ad una variazione clinicamente rilevante dell'esposizione a lacosamide. Di conseguenza, e' improbabile che inibitori moderati del CYP2C19 infuenzino l'esposizione sistemica a lacosamide in maniera clinicamente rilevante. Si raccomanda cautela nel trattamento concomitante con potenti inibitori del CYP2C9 (ad es. fluconazolo) e del CYP3A4 (ad es. itraconazolo, ketoconazolo, ritonavir, claritromicina), che possono portare ad un incremento nell'esposizione sistemica a lacosamide. Tali interazioni non sono state accertate in vivo, ma sono possibili sulla base dei dati in vitro . Potenti induttori enzimatici quali la rifampicina o l'erba di San Giovanni ( Hypericumperforatum ) possono ridurre moderatamente l'esposizione sistemica dilacosamide. Di conseguenza, ogni trattamento con questi induttori enzimatici deve essere iniziato o sospeso con cautela. Farmaci antiepilettici: negli studi di interazione, lacosamide non ha influenzato in maniera significativa le concentrazioni plasmatiche di carbamazepina ed acido valproico. I livelli plasmatici di lacosamide non sono stati alterati dalla carbamazepina e dall'acido valproico. Un'analisi farmacocinetica di popolazione ha evidenziato che il trattamento concomitante con altri farmaci antiepilettici noti per essere degli induttori enzimatici (carbamazepina, fenitoina e fenobarbitale, a diversi dosaggi) ha ridotto l'esposizione sistemica complessiva di lacosamide del 25%. Contraccettivi orali: in uno studio di interazione non e' stata riscontrata alcuna interazione clinicamente rilevante tra lacosamide e i contraccettivi orali etinilestradiolo e levonorgestrel. Le concentrazioni di progesterone non hanno subito influenze quando i due medicinali sono stati somministrati contemporaneamente. Altri medicinali: studi di interazione hanno dimostrato che lacosamide non ha alcun effetto sulla farmacocinetica della digossina. Non vi e' alcuna interazione clinicamente rilevante tra lacosamide e metformina. Non sono disponibili dati riguardanti l'interazione di lacosamide con l'alcool. Lacosamide presentauno scarso legame con le proteine plasmatiche (meno del 15%). Di conseguenza, la presenza di interazioni clinicamente rilevanti con altri medicinali mediante competizione per il legame proteico e' considerata improbabile.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.