vesanoid*100cps 10mg tretinoina cheplapharm arzneimittel gmbh

Che cosa è vesanoid 100cps 10mg?

Vesanoid capsule prodotto da cheplapharm arzneimittel gmbh
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Vesanoid risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di agenti citostatici-differenzianti.
Contiene i principi attivi: tretinoina
Composizione Qualitativa e Quantitativa: 1 capsula contiene 10 mg di tretinoina.
Codice AIC: 029838012 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Il farmaco (tretinoina) e' indicato per indurre la remissione nella leucemia acuta promielocitica (APL; classificazione FAB AML-M3). L'impiego di questo farmaco e' indicato in pazienti non pre-trattati, in pazienti in recidiva dopo chemioterapia (antraciclina e citosina arabinoside o terapie equivalenti) o in pazienti che non rispondono alla chemioterapia. L'impiego della tretinoina in associazione alla chemioterapia aumenta la durata di sopravvivenza e riduce il rischio di recidive rispetto alla chemioterapia da sola.

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Posologia

Si consiglia la somministrazione per via orale di una dose giornaliera totale di 45 mg/m^2 di superficie corporea suddivisa in due somministrazioni uguali. Nell'adulto una dose corrisponde approssimativamente a 8 capsule. Le capsule devono essere ingerite con acqua. Le capsule non devono essere masticate. Si raccomanda di assumere le capsule durante o poco dopo il pasto. Le informazioni relative alla sicurezza e all'efficacia della tretinoina nei bambini sono scarse. I pazienti in eta' pediatrica possono essere trattati con 45 mg/m^2 se non si hanno manifestazioni di tossicita' grave. La riduzione del dosaggio deve essereconsiderata in particolare per bambini con cefalea intrattabile. Il trattamento deve essere continuato fino al raggiungimento della remissione completa o fino ad un massimo di 90 giorni. Data la carenza di informazioni nei pazienti con insufficienza epatica e/o renale, la dose dovra' essere diminuita a 25 mg/m^2 come misura precauzionale. Una chemioterapia a dose piena a base di antraciclina deve essere associata alla terapia con tretinoina. Quando la conta dei leucociti all'inizio della terapia e' > 5 x 10^9 /l, la chemioterapia deve essere iniziata contemporaneamente con tretinoina al giorno uno; quando la conta dei leucociti all'inizio della terapia e' < 5 x 10^9 /l ma aumenta rapidamente durante il trattamento con tretinoina, la chemioterapia deve essere immediatamente associata alla terapia con tretinoina se la conta leucocitaria supera i 6 x 10^9 /l al quinto giorno di trattamento, o se supera i 10 x 10^9 /l al decimo giorno o se supera i 15 x 10^9 /l al ventottesimo giorno. Tutti gli altri pazienti devono essere sottoposti a chemioterapia immediatamente dopo il raggiungimento della remissione completa. Se si associa la chemioterapia alla tretinoina a causa di iperleucocitosi, non e' necessario modificare la dose di tretinoina. Terminata la terapia con tretinoina e il primo ciclo di chemioterapia, deveessere somministrata la chemioterapia di consolidamento a base di antraciclina. In alcuni pazienti i livelli plasmatici della tretinoina possono diminuire in maniera significativa nonostante l'assunzione continua del farmaco.

Effetti indesiderati

La maggior parte degli effetti collaterali osservati sono sovrapponibili ai segni e sintomi della sindrome da ipervitaminosi A. E' stata riportata sindrome da acido retinoico. La sindrome da acido retinoico e'caratterizzata da febbre, dispnea, distress respiratorio acuto, infiltrati polmonari, versamento pleurico e pericardico, ipotensione, edema, aumento di peso corporeo, insufficienza epatica, renale e di vari organi. La sindrome da acido retinoico e' frequentemente associata a iperleucocitosi e puo' avere esito fatale. Reazioni avverse riportate negli studi clinici e durante il periodo successivo alla commercializzazione. Infezioni e infestazioni. Non noto: fascite necrotizzante. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non noto: trombocitemia, basofilia. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune (>= 1/10): diminuzione dell'appetito; non noto: ipercalcemia. Disturbi psichiatrici. Molto comune: stato confusionale, ansia, depressione, insonnia. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: cefalea, aumento della pressione endocranica, ipertensione endocranica benigna, vertigini, parestesia; non noto: accidenti cerebrovascolari. Patologie dell'occhio. Molto comune: disturbi visivi, disturbi congiuntivali. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Molto comune: riduzione dell'udito. Patologie cardiache. Molto comuni: aritmia; non noto: infarto miocardico. Patologie vascolari. Molto comune: vampate; non noto: trombosi, vasculite. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto comune: insufficienza respiratoria, secchezza nasale, asma. Patologie gastrointestinali. Molto comune: secchezza delle fauci, nausea, vomito, dolore addominale, diarrea, costipazione, pancreatite, cheilite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto comune: eritema, rash, prurito, alopecia, iperidrosi; non noto: eritema nodoso, dermatosi neutrofilica acuta febbrile. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Molto comune: dolore osseo; non noto: miosite. Patologie renali e urinarie. non noto: infarto renale. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non noto: ulcerazioni genitali. Patologiesistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Moltocomune: dolore toracico, brividi, malessere. Esami diagnostici. Moltocomune: aumento della trigliceridemia, aumento della creatininemia, aumento della colesterolemia, aumento delle transaminasi; non noto: aumento dei livelli di istamina. La decisione di sospendere o meno la terapia si deve basare su una valutazione del rapporto beneficio terapeutico/gravita' degli effetti collaterali. Le informazioni relative alla sicurezza dell'impiego della tretinoina nei bambini sono limitate. Sono stati riportati alcuni casi di aumentata tossicita' nei bambini.

Indicazioni

Il farmaco (tretinoina) e' indicato per indurre la remissione nella leucemia acuta promielocitica (APL; classificazione FAB AML-M3). L'impiego di questo farmaco e' indicato in pazienti non pre-trattati, in pazienti in recidiva dopo chemioterapia (antraciclina e citosina arabinoside o terapie equivalenti) o in pazienti che non rispondono alla chemioterapia. L'impiego della tretinoina in associazione alla chemioterapia aumenta la durata di sopravvivenza e riduce il rischio di recidive rispetto alla chemioterapia da sola.

Controindicazioni ed effetti secondari

Allergia nota alla tretinoina, ai retinoidi o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Gravidanza. Allattamento. Tetracicline. Vitamina A. Contiene olio di semi di soia, pertanto e' controindicato in pazienti allergici alla soia o alle arachidi.

Composizione ed Eccipienti

Contenuto della capsula: cera gialla, olio di semi di soia idrogenato, olio di semi di soia parzialmente idrogenato, olio di semi di soia. Involucro della capsula: gelatina, glicerolo (E 422), karion 83: sorbitolo (E 420), mannitolo (E 421), amido (mais), titanio diossido (E 171), ferro ossido giallo (E 172), ferro ossido rosso (E 172).

Avvertenze

La tretinoina deve essere somministrata a pazienti affetti da leucemia acuta promielocitica soltanto sotto stretto controllo di un medico esperto nel trattamento di patologie ematologiche/oncologiche. Durante la terapia e' necessario provvedere ad una adeguata terapia di supporto per pazienti affetti da leucemia acuta promielocitica. Si devono eseguire frequentemente i seguenti esami di laboratorio: profilo ematologico, profilo di coagulazione, test di funzionalita' epatica e controllo dei livelli di trigliceridi e colesterolo. E' stata frequentemente osservata una iperleucocitosi, talvolta associata con la "Sindrome da Acido Retinoico". Questa sindrome e' stata rilevata in molti pazienti affetti da leucemia acuta promielocitica. La sindrome da acido retinoico e' caratterizzata da febbre, dispnea, distress respiratorio acuto, infiltrati polmonari, versamento pleurico e pericardico, ipotensione, edema, aumento di peso corporeo, insufficienza epatica, renale e di vari organi. La sindrome da acido retinoico e' frequentemente associata aiperleucocitosi e puo' avere esito fatale. L'incidenza della sindromeda acido retinoico diminuisce se alla terapia con tretinoina si associa la chemioterapia ad alto dosaggio, in base alla conta leucocitaria.Nel caso il paziente presentasse uno o piu' sintomi o segni tipici diquesta sindrome, deve essere somministrata immediatamente la terapia con desametasone (10 mg ogni 12 ore per un massimo di tre giorni o fino a scomparsa dei sintomi). In casi di moderata o grave sindrome da acido retinoico, deve essere considerata la sospensione temporanea del trattamento. Il farmaco puo' provocare pseudotumor cerebri. Questa condizione deve essere trattata secondo pratica medica standard. In pazienti non rispondenti al trattamento deve essere considerata la sospensione temporanea della terapia. La sindrome di Sweet o dermatite acuta neutrofila febbrile ha risposto in modo significativo al trattamento concorticosteroidi. Durante il primo mese di terapia c'e' rischio di trombosi che si puo' verificare a carico di qualsiasi organo. Per questa ragione, si deve prestare attenzione quando il farmaco viene somministrato a pazienti in associazione ad agenti antifibrinolitici. Durante la terapia devono essere controllati i livelli sierici di calcio. Le preparazioni di progesterone in micro-dosi (minipillola) sono un metodo di contraccezione inadeguato durante il trattamento con tretinoina. Contiene sorbitolo.

Gravidanza e Allattamento

Il farmaco contiene un retinoide simile alla vitamina A, quindi non deve essere usato da donne in stato di gravidanza o per le quali e' possibile una gravidanza. La tretinoina causa gravi malformazioni fetali quando somministrata durante la gravidanza. Il suo impiego e' controindicato nelle gestanti e nelle pazienti che potrebbero iniziare una gravidanza nel corso della terapia con tretinoina ed entro un mese dalla sua sospensione, eccetto che nei casi in cui i benefici del trattamento con tretinoina superano il rischio di anomalie fetali in base alla gravita' delle condizioni di salute della paziente e all'urgenza della terapia. Se durante la terapia con tretinoina insorge una gravidanza, il rischio di malformazioni fetali e' molto elevato ed e' indipendentedalla dose o dalla durata del trattamento. La terapia con tretinoina in pazienti di sesso femminile in eta' fertile deve essere iniziata soltanto se vengono rispettate ciascuna delle seguenti condizioni: la paziente e' stata informata sui rischi di una gravidanza insorta nel corso della terapia e un mese dopo la sua sospensione; la paziente e' disposta a rispettare l'obbligo di adottare efficaci misure contraccettive, usare efficaci metodi contraccettivi senza interruzione nel corso dell'intera terapia e per un mese dopo la sospensione della tretinoina;il test di gravidanza deve essere ripetuto ogni mese durante la terapia. Se durante il trattamento o nel mese successivo all'interruzione della terapia, dovesse verificarsi una gravidanza, ne risulterebbe un elevato rischio di malformazioni fetali gravi. L'allattamento deve essere interrotto quando si inizia la terapia.

Interazioni con altri prodotti

Tetracicline: il trattamento per via sistemica con i retinoidi puo' causare un aumento della pressione endocranica. I pazienti non devono essere trattati contemporaneamente con tretinoina e tetracicline. Vitamina A: la tretinoina non deve essere somministrata in associazione convitamina A perche' si possono aggravare i sintomi di ipervitaminosi A. Non e' stato definito l'effetto del cibo sulla biodisponibilita' della tretinoina. Si raccomanda di somministrare la tretinoina durante ilpasto o poco dopo. Poiche' la tretinoina viene metabolizzata dal sistema epatico P450, nei pazienti in terapia con altri farmaci induttori o inibitori di questo sistema possono essere alterati i parametri farmacocinetici. I farmaci che generalmente inducono il sistema epatico P450 comprendono la rifampicina, i glucocorticoidi, il fenobarbital ed il pentobarbital. I farmaci che generalmente inibiscono il sistema epatico P450 comprendono il ketoconazolo, la cimetidina, l'eritromicina, il verapamil, il diltiazem e la ciclosporina. Non esistono indicazioni che la somministrazione concomitante di questi farmaci aumenta o diminuisce l'efficacia o la tossicita' della tretinoina. Casi di complicazioni trombotiche ad esito fatale sono stati riportati raramente in pazienti trattati con acido trans retinoico impiegato in associazione con agenti antifibrinolitici quali l'acido tranexamico, l'acido aminocaproico e l'aprotinina. Si deve prestare attenzione quando si co-somministrano l'acido trans retinoico e questi agenti. Non sono disponibili dati relativi ad una possibile interazione farmacocinetica tra la tretinoina e la daunorubicina o AraC.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Flaconi: non conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C. Tenereil flacone ben chiuso per proteggere il medicinale dall'umidita'. Tenere il flacone nell'imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce. Blister: non conservare a temperatura superiore ai 30 gradiC. Tenere i blister nell'imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce.