vepesid*iv 1f 5ml 100mg etoposide bristol-myers squibb srl

Che cosa è vepesid iv 1f 5ml 100mg?

Vepesid fiale prodotto da bristol-myers squibb srl
è un farmaco solo uso ospedaliero della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Vepesid risulta non in commercio nelle farmacie italiane
E' stato sostituito dal prodotto vepesid ev 1fl 100mg/5ml

E' utilizzato per la cura di antineoplastico.
Contiene i principi attivi: etoposide
Codice AIC: 024639015 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Carcinoma del polmone a piccole cellule (dati preliminari indicano che Vepesid puo' essere efficace in altri tipi di carcinoma polmonare); Morbo di Hodgkin; Linfomi maligni (non Hodgkin); Leucemia acuta non linfocitica. A Vepesid possono rispondere positivamente anche altri tipidi tumori solidi.

Vedi il foglio illustrativo completo

Posologia

Il trattamento deve essere praticato da un medico specialista. Via endovenosa: 60 mg/mq-120 mg/mq (superficie corporea)/die per 3 o 5 giorni consecutivi, seguiti da un intervallo di almeno 14 giorni. Immediatamente prima della somministrazione la dose di Vepesid deve essere diluita con soluzione fisiologica ad una concentrazione di 0,4 mg/ml o inferiore. Vepesid dovra' essere somministrato solo per infusione endovenosa lenta (da 30 a 60 minuti). Curare con attenzione la somministrazione direttamente in vena, fuoriuscita occasionale di farmaco dal letto venoso puo' causare irritazione ed infiammazione dei tessuti circostanti. La dose totale di Vepesid non deve superare i 650 mg/m2 ogni ciclo. Le dosi consigliate si riferiscono all'impiego del farmaco in monoterapia. Se Vepesid viene associato ad agenti mielo-soppressori la posologia dovrebbe essere opportunatamente adeguata al piu' basso dosaggio sopra indicato. In genere ogni trattamento viene completato con 3-4 cicli di terapia di Vepesid. La dose puo' essere aumentata o diminuita ed i cicli di trattamento ripetuti a seconda della riserva midollare e della risposta terapeutica del tumore di ogni singolo paziente. I migliori risultati si ottengono associando Vepesid ad altri agenti chemioterapici. ISTRUZIONI PER L'USO. Dovranno essere attuate procedure adatteadatte alla manipolazione e preparazione dei farmaci anticancro. Vepesid iniettabile deve essere diluito prima dell'uso con Destrosio al 5%o con Cloruro di Sodio allo 0,9% per ottenere una concentrazione finale da 0,2 a 0,4 mg/ml. Soluzioni piu' concentrate possono mostrare formazioni di cristalli o precipitati entro 5 minuti dalla diluizione; in tali casi il prodotto non puo' essere somministrato in vena. Vepesiddiluito a 0,4 mg/ml e somministrato a mezzo di pompe meccaniche da infusione puo' dar luogo a precipitati all'interno del meccanismo da infusione. Qualora la soluzione ed i contenitori lo permettano, i prodotti per uso parenterale dovrebbero essere controllati visivamente per verificare l'assenza di precipitati o alterazioni della normale colorazione prima della somministrazione.

Effetti indesiderati

TOSSICITA' EMATOLOGICA. La mielosoppressione e' l'effetto dose-limitante, con nadir dei granulociti che si manifesta tra il 7ø ed il 14ø giorno, e nadir delle piastrine tra il 9ø ed il 16ø giorno dalla somministrazione. Il recupero del midollo osseo di solito si completa dal 20øgiorno, e non ci sono evidenze di tossicita' cumulativa. E' stata rilevata leucopenia con una incidenza dal 60 al 91% nei pazienti trattatiin monoterapia con Vepesid, che ha acquistato connotazioni particolarmente gravi (fino a 1.000 cellule/mm3) dal 7 al 17% degli stessi pazienti. E' stata rilevata trombocitopenia con una incidenza dal 28 al 41%nei pazienti trattati, che ha acquistato connotazioni particolarmentegravi (fino a 50.000 piastrine/mm3) nel 4-20% nello stesso gruppo di pazienti trattati. In pazienti trattati con Vepesid in associazione con altri agenti antineoplastici si e' manifestata leucemia acuta precedura o meno da una fase pre-leucemica.TOSSICITA' GASTROINTESTINALE. Sono stati osservati casi di nausea e vomito nel 31-43% dei pazienti trattati con Vepesid somministrato per via endovenosa. Nausea e vomito generalmente possono essere controllaticon la somministrazione di farmaci antiemetici. E' stata osservata anoressia nel 10-13% dei pazienti e stomatite nell'1-6% in quelli trattati con Vepesid somministrato per via endovenosa. Sono state anche descritte mucosite/esofagite da moderate a severe. Nell'1-13% di questi pazienti e' stata osservata diarrea.ALOPECIA. Alopecia reversibile, a volte calvizie, e' stata osservata in piu' del 66% dei pazienti trattati.IPOTENSIONE. A seguito di somministrazione endovenosa rapida e' stataosservata nell'1-2% dei pazienti ipotensione temporanea non associataa segni elettrocardiografici di tossicita' cardiaca. Non si e' verificata ipotensione prolungata.REAZIONI ALLERGICHE. Nello 0,7-2% dei pazienti, durante o immediatamente dopo somministrazione di Vepesid, si sono osservate reazioni anafilattoidi quali: brividi, febbre, tachicardia, broncospasmo, dispnea e/o ipotensione. Queste reazioni generalmente regrediscono prontamente con l'interruzione dell'infusione e la somministrazione di agenti pressori, corticosteroidi, antistaminici o con l'espansione di volume. Sonostate riportate reazioni acute fatali associate a broncospasmo. Sono stati riportati anche ipertensione e/o "flushing". Generalmente i valori pressori tornano nella norma entro poche ore dall'interruzione dell'infusione. Reazioni anafilattoidi possono verificarsi con la dose iniziale di Vepesid.NEUROPATIA. L'uso di Vepesid ha causato neuropatia periferica nello 0,7% dei pazienti. L'uso associato a vincristina solfato puo' aumentarela neuropatia.ALTRE TOSSICITA'. Sono state raramente osservate le seguenti reazioni: sonnolenza ed affaticamento, tossicita' epatica, alterazione del gusto, febbre, rush, pigmentazione, prurito, orticaria, dolore addominale, costipazione, disfagia, cecita' corticale. In un solo caso si e' osservata alterazione dermatologica simile a dermatite da irradiazione; generalmente non si sono verificate ulcerazioni. A parte gli effetti reversibili a carico dei parametri ematologici come trombocitopenia e leucopenia, dipendenti dalla dose, nessun effetto tossico specifico e' stato osservato a carico del sistema cardiovascolare, nervoso, del fegato o dei reni. E' stato comunque dimostrato che Vepesid raggiunge alteconcentrazioni in questi ultimi due organi rappresentando, pertanto, un potenziale pericolo di accumulo nei casi di alterata funzionalita' renale. Sono stati osservati con relativa frequenza casi di alopecia reversibile, nausea e vomito. Altri effetti collaterali quali diarrea, dolori addominali, perdita dell'appetito e parestesia si verificano raramente. Dopo somministrazione di Vepesid si sono inoltre verificati casi di broncospasmo e dispnea grave. Queste reazioni, che esigono la sospensione della terapia con Vepesid, regrediscono prontamente dopo trattamento con antistaminici. Infusioni rapide di Vepesid possono causare ipotensione reversibile che puo' essere prevenuta rallentando la velocita' di infusione.

Indicazioni

Carcinoma del polmone a piccole cellule (dati preliminari indicano che Vepesid puo' essere efficace in altri tipi di carcinoma polmonare); Morbo di Hodgkin; Linfomi maligni (non Hodgkin); Leucemia acuta non linfocitica. A Vepesid possono rispondere positivamente anche altri tipidi tumori solidi.

Controindicazioni ed effetti secondari

Controindicato in presenza di alterata emopoiesi in particolare in seguito a radioterapia o chemioterapia intensiva oppure come conseguenzadi infiltrazione tumorale del midollo. Tale condizione puo' essere evidenziata da leucopenia o trombocitopenia lieve o marcata. Gravi alterazioni epatiche. Ipersensibilita' al farmaco. Non va somministrato periniezione intracavitaria.In gravidanza non deve essere somministrato ad esclusione di casi eccezionali in cui occorre valutare con attenzione il potenziale beneficio del farmaco sugli eventuali danni alla madre ed al feto. A tale proposito, si tenga presente che Vepesid e' risultato teratogeno in ratti trattati con dosi equivalenti a quelle utilizzate in clinica.Non ci sono dati a riprova che passi nel latte materno. Dato che molti farmaci sono escreti nel latte materno e data la possibilita' di gravi reazioni avverse per il lattante causate da Vepesid, e' auspicabileche il medico consideri l'opportunita' di far interrompere l'allattamento.

Interazioni con altri prodotti

L'impiego di Vepesid e' generalmente attuato secondo schemi di polichemioterapia. In tali casi occorre valutare il potenziale sinergismo tossico dei farmaci specie a livello midollare.

Forme Farmacologiche


Clicca qui per consultare il foglio illustrativo e riassunto delle caratteristiche di vepesid