vasexten 28 capsule 20mg rilascio modificato italfarmaco spa

Che cosa è vasexten 28cps 20mg rm?

Vasexten capsule rigide rm prodotto da italfarmaco spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Vasexten risulta in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di antipertensivi.
Contiene i principi attivi: barnidipina cloridrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ogni capsula rigida a rilascio modificato contiene: 20 mg di barnidipina cloridrato, equivalenti a 18,6 mg di barnidipina per capsula.
Codice AIC: 035144017 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Ipertensione essenziale da lieve a moderata.

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Posologia

La dose iniziale raccomandata e' di 10 mg una volta al giorno, al mattino, ma puo' essere aumentata a 20 mg una volta al giorno, se necessario. La decisione di aumentare la dose deve essere presa solo dopo aver ottenuto una completa stabilita' dei valori pressori con la dose iniziale, il che, di solito, richiede almeno 3-6 settimane. Bambini: poiche' non sono disponibili dati nei bambini (al di sotto dei 18 anni) labarnidipina non deve essere somministrata ai bambini. Pazienti anziani: la dose non deve essere aggiustata in pazienti anziani. E' consigliabile una attenzione maggiore all'inizio del trattamento. Pazienti condisfunzione renale: in pazienti con disfunzione renale da lieve a moderata, bisogna fare attenzione quando si aumenta la dose da 10 a 20 mguna volta al giorno. Metodo di somministrazione: assumere le capsule preferibilmente con un bicchiere d'acqua. Il farmaco puo' essere presoprima, durante o dopo i pasti.

Effetti indesiderati

Cefalea. 10mg: comune; 20 mg: molto comune. Capogiri/vertigini. 10 mg: comune; 20 mg: comune. Patologie cardiache. Palpitazioni. 10 mg: comune; 20 mg: comune. Patologie vascolari. Vampate di calore. 10 mg: comune; 20 mg: molto comune. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Edema periferico. 10 mg: comune; 20 mg: molto comune. I sintomi tendono a diminuire od a scomparire durante iltrattamento (entro un mese l'edema periferico ed entro due settimane le vampate di calore, la cefalea e le palpitazioni). Eruzioni cutanee ed un aumento (reversibile) della fosfatasi alcalina e delle transaminasi sieriche sono eventi avversi noti di altre diidropiridine. Benche'siano stati riportati in rare occasioni aumenti transitori e reversibili degli enzimi epatici con barnidipina, essi non sono stati considerati clinicamente rilevanti. Sebbene non sia stato mai osservato, il seguente evento avverso puo' essere interessante, come avviene con l'impiego di altre diidropiridine: iperplasia gengivale. Alcune diidropiridine possono raramente causare dolore precordiale ed angina pectoris. Molto raramente pazienti con preesistente angina pectoris potrebbero osservare aumentata frequenza, durata e severita' di tali attacchi. Potrebbero osservarsi casi isolati di infarto miocardico.

Indicazioni

Ipertensione essenziale da lieve a moderata.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo (o ad altre diidropiridine) o aduno qualsiasi degli eccipienti. Insufficienza epatica. Grave disfunzione renale (clearance della creatinina < 10 ml/min). Angina pectoris instabile ed infarto miocardico acuto (nelle prime 4 settimane). Insufficienza cardiaca non in trattamento. I livelli ematici di barnidipina possono aumentare quando viene usata in associazione con potenti inibitori del CYP3A4 (come risulta da studi di interazione in vitro). Pertanto non si devono associare antiproteasici, ketoconazolo, itraconazolo, eritromicina e claritromicina.

Composizione ed Eccipienti

Eccipienti: carbossimetiletilcellulosa, polisorbato 80, saccarosio, etilcellulosa, talco. Capsula: biossido di titanio (E171), ossido di ferro giallo (E172) e gelatina. Inchiostro di stampa: shellac, alcool denaturato, glicole propilenico (E1520), acqua depurata, n-butanolo, alcool isopropilico, ossido di ferro nero (E172).

Avvertenze

Il farmaco deve essere impiegato con cautela in pazienti con disfunzione renale da lieve a moderata (clearance della creatinina compresa fra 10 e 80 ml/min). L'associazione di un calcio-antagonista con un farmaco che esercita un effetto inotropo negativo puo' provocare scompensocardiaco, ipotensione o un (altro) infarto miocardico in pazienti ad alto rischio. Come avviene con tutti i derivati diidropiridinici, il farmaco deve essere usato con cautela in pazienti con disfunzione ventricolare sinistra, in pazienti con ostruzione del canale di efflusso del ventricolo sinistro ed in pazienti con scompenso isolato del cuore destro, ad es. cuore polmonare. La barnidipina non e' stata studiata inpazienti di classe NYHA III o IV. Si raccomanda cautela anche quando barnidipina viene somministrata a pazienti con malattia del nodo del seno (in assenza di pacemaker). Studi in vitro indicano che barnidipinaviene metabolizzata dal citocromo P450 3A4 (CYP3A4). Non sono stati eseguiti studi di interazione in vivo sull'effetto esercitato dai farmaci che inibiscono o inducono l'enzima citocromo P450 3A4 sulla farmacocinetica della barnidipina. In base ai risultati di studi di interazione in vitro , bisogna fare attenzione quando barnidipina viene prescritta in concomitanza con deboli inibitori od induttori dell'enzima CYP3A4. Il prodotto contiene saccarosio; pertanto pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, con sindrome di malassorbimento di glucosio/galattosio o con insufficienza di saccarasi- somaltasi non devono assumere questo medicinale.

Gravidanza e Allattamento

Gravidanza: non esistono esperienze cliniche con barnidipina in gravidanza o durante l'allattamento. Gli studi nell'animale non suggeriscono effetti dannosi diretti sulla gravidanza ne' sullo sviluppo dell'embrione/feto o postnatale. Sono stati osservati soltanto effetti indiretti. La classe delle diidropiridine ha mostrato la potenzialita' di prolungare il travaglio e il parto, che non sono stati osservati con barnidipina. Pertanto barnidipina deve essere usata in gravidanza solo se il beneficio giustifica il rischio potenziale per il feto. Allattamento: i risultati di prove eseguite nell'animale hanno dimostrato che barnidipina (od i suoi metaboliti) viene escreta nel latte umano. Pertanto l'allattamento al seno non e' consigliato durante l'uso di barnidipina.

Interazioni con altri prodotti

La contemporanea somministrazione di barnidipina e di altri antipertensivi puo' determinare un effetto antipertensivo addizionale. Vasextenpuo' essere impiegato in concomitanza con beta-bloccanti od ACE-inibitori. Il profilo delle interazioni farmacocinetiche della barnidipina non e' stato studiato a fondo. Studi in vitro dimostrano che barnidipina viene metabolizzata dal citocromo P450 3A4 (CYP3A4). Non sono statieseguiti studi di interazione approfonditi in vivo sull'effetto dei farmaci che inibiscono o inducono l'enzima CYP3A4 sulla farmacocineticadella barnidipina. I dati ottenuti da studi in vitro dimostrano che la ciclosporina puo' inibire il metabolismo della barnidipina. Fino a quando non saranno disponibili informazioni da studi in vivo , barnidipina non deve essere prescritta in concomitanza con potenti inibitori del CYP3A4, come antiproteasici, ketoconazolo, itraconazolo, eritromicina e claritromicina. Si consiglia cautela nell'uso concomitante di deboli inibitori o induttori del CYP3A4. In caso di uso concomitante con inibitori del CYP3A4 si sconsiglia di aumentare il dosaggio di barnidipina a 20 mg. La somministrazione concomitante della cimetidina in unostudio di interazione specifico ha determinato, in media, un raddoppio dei livelli plasmatici di barnidipina. Si consiglia pertanto cautelanell'uso concomitante di barnidipina e cimetidina. Una dose piu' elevata di barnidipina puo' essere necessaria quando barnidipina viene somministrata in concomitanza con farmaci induttori enzimatici, come fenitoina, carbamazepina e rifampicina. Qualora il paziente dovesse smettere di usare un farmaco induttore enzimatico, si deve prendere in considerazione la riduzione della dose di barnidipina. In base ai risultatidi studi di interazione in vitro con (fra gli altri) simvastatina, metoprololo, diazepam e terfenadina, si ritiene improbabile che barnidipina abbia effetti sulla farmacocinetica di altri farmaci che vengono metabolizzati dagli isoenzimi del citocromo P450. Uno studio di interazione in vivo ha dimostrato che barnidipina non influenza la farmacocinetica della digossina. In uno studio di interazione l'alcool ha determinato un aumento dei livelli plasmatici di barnidipina (40%), che non viene considerato clinicamente rilevante. Come con tutti i vasodilatatori e gli antipertensivi, si deve prestare cautela nell'assunzione concomitante di alcool poiche' esso potrebbe potenziarne gli effetti. Nonostante la cinetica della barnidipina non sia stata modificata significativamente dalla somministrazione di succo di pompelmo, un modico effetto e' stato osservato.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Non conservare a temperatura superiore a 25 gradi C.