urbason sol intramuscolo ev 250mg+1f 5ml sanofi srl

Che cosa è urbason sol im ev 250mg+1f 5ml?

Urbason solub. soluzione iniett polv solv prodotto da sanofi srl
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Urbason solub. risulta in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di corticosteroidi sistemici, glicocorticoidi.
Contiene i principi attivi: metilprednisolone emisuccinato sodico
Composizione Qualitativa e Quantitativa: una fiala di polvere contiene 331,48 mg di metilprednisolone emisuccinato sodico corrispondenti a 250 mg di metilprednisolone.
Codice AIC: 018259059 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Terapia glucocorticoidea in tutte quelle situazioni di emergenza, come ad esempio nella terapia delle gravi forme di shock, nelle quali e' necessaria la somministrazione endovenosa di alte dosi di corticosteroidi.

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Posologia

In generale con la somministrazione di 250-500 mg si ottengono risultati soddisfacenti. Nello shock cardiogeno possono risultare di maggiorefficacia posologie pari a 1000 mg e piu' di metilprednisolone. La posologia di mantenimento deve essere sempre la minima capace di controllare la sintomatologia; la riduzione posologica va fatta sempre gradualmente. La somministrazione endovenosa puo' essere per iniezione o infusione. La somministrazione intramuscolare e' da riservare a casi eccezionali in cui non sia possibile l'accesso venoso. L'iniezione endovenosa deve essere effettuata lentamente (1-2 minuti per ogni fiala); il contenuto di una fiala va sciolto con l'acqua per preparazioni iniettabili inserita nella confezione. La somministrazione endovenosa di una fiala solubile 250 mg/5 ml puo' essere ripetuta nelle prime ore di trattamento e puo' essere somministrato anche per infusione endovenosa; il contenuto della fiala, sciolto con l'acqua per preparazioni iniettabili, va diluito con soluzione di glucosio al 5%, soluzione fisiologicaod Emagel. Le soluzioni devono essere utilizzate subito dopo la preparazione. Il farmaco deve essere impiegato unitamente alla terapia causale. In caso di crisi addisoniane e di sindrome di Waterhouse-Friderichsen e' indicata la contemporanea somministrazione di mineralcorticoidi.

Effetti indesiderati

Possono manifestarsi alcuni fra i seguenti effetti: distribuzione anormale del grasso corporeo come nel caso della facies lunare, obesita' e molto raramente anche una distribuzione del grasso nel canale vertebrale o nella cavita' toracica; aumento del peso corporeo; ritenzione di sodio ed accumulo di acqua nei tessuti, incremento dell'escrezione del potassio con possibile ipopotassemia, aumento delle congestioni polmonari in pazienti infartuati, ipertensione; alterazione nella secrezione degli ormoni sessuali; inattivazione o atrofia dell'attivita' corticoadrenale, ritardo nella crescita nei bambini; aumento della glicemia, diabete steroideo, variazioni della frazione serica dei lipidi; rottura del tendine (tendine d'Achille); indebolimento muscolare; in pazienti affetti da miastenia grave possono verificarsi dei peggioramenti dell'indebolimento muscolare e crisi miasteniche gravi. Miopatie acutepossono essere aggravate dall'uso di rilassanti non depolarizzanti; sviluppo di ulcere gastriche e duodenali; perforazioni gastriche e duodenali, con peritoniti; malattie del sangue, ritardi nei processi di cicatrizzazione, incremento del metabolismo proteico accompagnato dall'aumento dell'urea; alterazioni della cute; in casi rari possono verificarsi reazioni di ipersensibilita' e rash cutaneo.; diminuzioni della risposta immunitaria ed incremento del rischio di infezioni. Alcune malattie virali come: varicella, herpes simplex e l'herpes zoster possonodiventare gravi; convulsioni cerebrali, aumento della pressione endocranica con papilloedema, (pseudotumor cerebri), sviluppo o aggravamento di disordini psichici; leucocitosi, tendenza alla trombocitosi, incremento del rischio di trombosi; opacizzazione del cristallino, aumentodella pressione endoculare; effetti cardiaci come aritmia e arresto cardiaco. Dopo l'iniezione nel tessuto adiposo si potrebbe verificare una locale atrofia tessutale, inoltre, possono insorgere dolori muscolari se la dose e' ridotta troppo rapidamente dopo un trattamento prolungato.

Indicazioni

Terapia glucocorticoidea in tutte quelle situazioni di emergenza, come ad esempio nella terapia delle gravi forme di shock, nelle quali e' necessaria la somministrazione endovenosa di alte dosi di corticosteroidi.

Controindicazioni ed effetti secondari

Pazienti con ipersensibilita' al metilprednisolone o ad altri glucocorticoidi o a qualcuno degli eccipienti. Eccetto che in terapie sostitutive o d'emergenza, il farmaco non deve essere somministrato in: pazienti con ulcere gastriche o duodenali; pazienti con demineralizzazione delle ossa; pazienti con disturbi psichici; pazienti con glaucoma ad angolo aperto e chiuso; pazienti con cheratiti erpetiche; pazienti con alcune malattie virali come: varicella, herpes simplex, e durante la fase virale dell'herpes zoster; pazienti con tubercolosi latente o manifesta e anche se solo sospettata; pazienti con linfoadenopatie conseguenti a vaccinazioni con BCG; pazienti affetti da amebiasi; in pazienticon micosi sistemiche; pazienti con poliomieliti; per circa 8 settimane prima e 2 settimane dopo le vaccinazioni. Si raccomanda che i pazienti trattati con dosi terapeutiche di glucocorticoidi non vengano vaccinati perche' la risposta anticorpale potrebbe essere inadeguata o potrebbe sviluppare complicazioni neurologiche. Nel caso di infezioni gravi il prodotto puo' essere utilizzato solo in associazione con una terapia specifica. A causa del rischio di ritardi nella crescita: somministrare ai bambini solo in caso di effettiva necessita'.

Composizione ed Eccipienti

Sodio fosfato, sodio fosfato monosodico. Fiala solvente: acqua per preparazioni iniettabili.

Avvertenze

L'uso dei glucocorticoidi puo' indebolire il sistema immunitario provocando l'insorgenza di infezioni. I glucocorticoidi possono nasconderei segni di un'infezione. In pazienti che ricevono i glucocorticoidi per via sistemica certe malattie virali come varicella, herpes simplex e durante la fase virale dell'herpes zoster possono diventare gravi. Il farmaco deve essere usato solo in caso di effettiva necessita' e monitorando adeguatamente i pazienti con: coliti ulcerative gravi con rischio di perforazione, ascessi o infiammazioni purulente; diverticoliti; recenti anastomosi intestinali. A meno che non abbiano gia' avuto lavaricella, bambini ed adulti dovrebbero evitare di avere contatti conpersone affette da varicella o herpes zoster. I pazienti con reattivita' alla tubercolina devono essere monitorati a causa del rischio di riattivazione. In questi pazienti e' raccomandata la chemioprofilassi durante terapie a lungo termine con glucocorticoidi. In pazienti con miastenia grave c'e' il rischio che la malattia si aggravi: usare dosi basse all'inizio della terapia e incrementarle gradualmente. Le condizioni metaboliche dei pazienti diabetici devono essere monitorate e se necessario deve essere adattata la terapia contro il diabete. In particolare dopo terapie prolungate con dosi elevate di farmaco, va considerata una possibile ritenzione idrica e di sodio. In questo caso e' necessario assicurare un adeguato apporto di potassio, di cui deve essere monitorato il livello nel sangue ed un diminuito apporto di sodio. Sono da tenere in considerazione possibili peggioramenti dell'ipertensione e delle malattie cardiache. In trattamenti a lungo termine con glucocorticoidi i controlli medici includono quelli oftalmologici. Nei pazienti ipotiroidei od affetti da cirrosi epatica la risposta ai corticosteroidi puo' essere aumentata: diminuire il dosaggio e monitorare i pazienti. Si possono osservare aritmie cardiache ed arresto cardiaco conla somministrazione di elevate dosi e.v. in terapia intermittente: siraccomanda un monitoraggio stretto durante il trattamento e per diversi giorni dopo la sospensione della terapia.

Gravidanza e Allattamento

Il metilprednisolone attraversa la placenta e passa nel latte materno. Poiche' l'esperienza e' molto limitata, il farmaco va somministrato solo in caso di effettiva necessita' e sotto il diretto controllo medico. Se sono somministrate delle dosi elevate di farmaco per ragioni cliniche l'allattamento deve essere sospeso per evitare che il neonato ingerisca il metilprednisolone con il latte materno.

Interazioni con altri prodotti

Glucosidi digitalici: l'azione dei glucosidi potrebbe essere potenziata dall'ipopotassiemia. Diuretici: incremento dell'escrezione del potassio. Antidiabetici: l'effetto ipoglicemico potrebbe essere diminuito.Derivati cumarinici: gli effetti anticoagulanti potrebbero essere ridotti. Rifampicina, fenitoina e barbiturici: l'effetto corticosteroideopotrebbe essere diminuito. Rilassanti muscolari non-depolarizzanti: il rilassamento muscolare potrebbe essere prolungato. Estrogeni: l'uso concomitante puo' ridurre il metabolismo del metilprednisolone. Antinfiammatori non steroidei aumentano il rischio di emorragie gastrointestinali. Ciclosporina: inibizione del metabolismo, incremento del rischio di convulsioni. Test allergici: le reazioni cutanee ai test per le allergie potrebbero essere soppresse. Diltiazem: inibizione del metabolismo del metilprednisolone (CYP3A4) e inibizione della P-glicoproteina. Il paziente deve essere monitorato quando inizia la terapia con metilprednisolone.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Tenere al riparo dalla luce.