umancomplex fl 500ui+f 20ml fattori della kedrion spa

Che cosa è umancomplex fl 500ui+f 20ml?

Umancomplex ix soluzione per infus polv solv prodotto da kedrion spa
è un farmaco solo uso ospedaliero della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Umancomplex ix risulta disponibile solo nelle farmaice ospedaliere o specialistico

E' utilizzato per la cura di vitamina k ed altri emostatici.
Contiene i principi attivi: fattore ii/fattore ix/fattore x della coagulazione
Composizione Qualitativa e Quantitativa: fattore ix della coagulazione del plasma umano (fattore di christmas). fattore ii della coagulazione del plasma umano (protrombina). fattore x della coagulazione del plasma umano (fattore di stuart-prower).
Codice AIC: 023309103 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Profilassi e terapia delle emorragie: in pazienti con deficit congeniti singoli o multipli dei fattori IX (emofilia B o malattia di Christmas), II (deficit di protrombina) o X (deficit del fattore di Stuart-Prower); in pazienti con deficienza acquisita singola o multipla dei fattori del complesso protrombinico.

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Posologia

Deficienza congenita dei fattori del complesso protrombinico: il dosaggio e la durata della terapia sostitutiva dipendono dalla gravita' del disordine della funzione emostatica, dalla sede e dall'entita' dell'emorragia e dalla condizione clinica del paziente. Il calcolo della dose terapeutica necessaria si basa sulla osservazione empirica che 1 UIdi fattore IX per Kg di peso corporeo aumenta l'attivita' del fattoreIX plasmatico dello 0.8% dell'attivita' normale; 1 UI di fattore II odi fattore X per Kg di peso corporeo aumenta l'attivita' del fattore II o del fattore X plasmatici dello 1.5% dell'attivita' normale. La dose necessaria (ad es. di fattore IX) e' determinata usando la seguenteformula: Unita' necessaria = peso corporeo (Kg) x aumento desiderato di fattore IX (%) x (reciproco del recupero osservato). La quantita' da somministrare e la frequenza delle applicazioni devono essere sempreguidate dall'efficacia clinica del singolo caso. I pazienti che necessitano di un trattamento con il concentrato di complesso protrombinicoplasmatico per piu' di 3-5 giorni devono essere attentamente monitorizzati al fine di individuare segni di trombosi o di coagulazione intravascolare disseminata. L'esperienza del trattamento di deficit congeniti dei fattori II o X e' limitata. Per la lunga emivita dei fattori IIe X i pazienti con deficit congeniti di tali fattori necessitano di piccole quantita' di concentrato di complesso protrombinico da plasma umano. In certe circostanze e particolarmente per quanto riguarda la dose iniziale possono essere necessarie dosi maggiori di quelle calcolate. In particolare, nel caso di interventi chirurgici importanti, e' indispensabile il monitoraggio della terapia sostitutiva con i test di coagulazione. Per la profilassi a lungo termine delle emorragie in pazienti affetti da grave emofilia B si possono usare dosi da 10 a 20 UI di fattore IX per Kg di peso corporeo due volte alla settimana. Deficienza acquisita dei fattori del complesso protrombinico: le dosi e la durata della terapia sostitutiva dipendono dall'entita' del deficit della funzione emostatica, dalla localizzazione e gravita' dell'emorragia e dalle condizioni cliniche. La dose richiesta e' inoltre dipendente dall'emivita in vivo del fattore richiesto e dal peso corporeo del paziente. Per assicurarsi un pieno controllo del trattamento si deve monitorare il piu' possibile la coagulazione del sangue con l'aiuto delle prove di coagulazione. In caso di gravi emorragie e prima di interventichirurgici ad alto rischio di emorragia, i pazienti dovrebbero ricevere dosi appropriate di concentrato di complesso protrombinico al fine di raggiungere valori normali del tempo di protrombina. Modo di somministrazione: sciogliere il preparato ed iniettare o infondere lentamente per via endovenosa. Si raccomanda di non somministrare dosi superiori a 100 UI/Kg di peso corporeo pro die.

Effetti indesiderati

In rari casi si osservano reazioni allergiche o anafilattiche. In rari casi si osserva aumento della temperatura corporea. Sviluppo di anticorpi contro uno o piu' fattori del complesso protrombinico del plasmaumano. In seguito alla somministrazione di concentrato di complesso protrombinico plasmatico c'e' il rischio potenziale di episodi tromboembolici, con un piu' alto rischio per prodotti scarsamente purificati. L'uso di prodotti di fattore IX scarsamente purificati e' stato associato con casi di infarto miocardico, coagulazione intravascolare disseminata, trombosi venosa ed embolismo polmonare. L'uso di fattore IX altamente purificato e' raramente associato con tali effetti indesiderati.

Indicazioni

Profilassi e terapia delle emorragie: in pazienti con deficit congeniti singoli o multipli dei fattori IX (emofilia B o malattia di Christmas), II (deficit di protrombina) o X (deficit del fattore di Stuart-Prower); in pazienti con deficienza acquisita singola o multipla dei fattori del complesso protrombinico.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualunque degli eccipienti. Alto rischio di trombosi o di coagulazione intravascolare disseminata.

Composizione ed Eccipienti

Sodio cloruro, Sodio citrato tribasico, Glicina, Eparina, Antitrombina III. Solvente: acqua per preparazioni iniettabili.

Avvertenze

In caso di non disponibilita' di concentrato di fattore IX, i pazienti con deficit di fattore IX possono essere trattati con concentrato dicomplesso protrombinico plasmatico. Come con qualunque prodotto proteico endovenoso, sono possibili reazioni di ipersensibilita' di tipo allergico. Il prodotto contiene tracce di proteine umane diverse dal complesso protrombinico. I pazienti devono essere informati sui primi segni di reazioni di ipersensibilita' incluso orticaria, eritema generalizzato, difficolta' di respiro, dispnea, ipotensione e anafilassi. I pazienti devono essere avvisati di interrompere immediatamente la somministrazione del prodotto e di contattare il proprio medico se questi segni si manifestano. In caso di shock devono essere seguite le linee guida specifiche attuali della terapia dello shock. Quando si somministrano specialita' medicinali preparate da sangue o plasma umano non puo'essere totalmente escluso il rischio di trasmissione di malattie infettive dovute alla trasmissione di agenti infettivi. Cio' si applica anche ai patogeni di natura finora sconosciuta. Il rischio di trasmissione di agenti infettivi e' ridotto da: selezione di donatori tramite intervista e selezione di donazioni individuali e di pool plasmatici perHbsAg, per gli anticorpi HIV e HCV e per il contenuto di ALT; esame di pool plasmatici per materiale genomico di HCV; il processo produttivo comprende stadi di inattivazione virale. Sono stati validate due fasi del processo: una di inattivazione chimica mediante trattamento con miscela solvente/detergente secondo il brevetto New York Blood Center,ed una di inattivazione fisica per trattamento a 100 gradi C per 30 min allo stato liofilo. E' stata dimostrata l'efficacia di inattivazione nei riguardi di HIV e HAV, e di BVDV e PRV, riconosciuti come virus modello per HCV e HBV. Per quanto riguarda il Parvovirus B19, date le sue peculiari caratteristiche, il rischio di trasmissione non puo' essere totalmente escluso. Si consiglia una vaccinazione appropriata (epatite A e B) per i pazienti che ricevono fattore IX derivato da plasma.L'infezione da parvovirus B19 puo' essere grave in gravidanza (infezione fetale) ed in individui con immunodeficienza o aumento della produzione di globuli rossi (es. anemia emolitica). E' stato segnalato che l'uso di concentrato di complesso protrombinico plasmatico e' associato ad un incremento del rischio di coagulazione intravascolare disseminata, di complicanze tromboemboliche e di infarto miocardico. I pazienti che ricevono concentrato di complesso protrombinico plasmatico devono essere attentamente osservati per individuare segni o sintomi di coagulazione intravascolare disseminata o trombosi. Per il rischio potenziale di complicanze trombotiche, una sorveglianza clinica per individuare i primi segni di coagulopatie trombotiche e da consumo deve essereiniziata con appropriati test biologici quando questo prodotto e' somministrato a pazienti con anamnesi positiva per coronaropatie o infarto miocardico, a pazienti con epatopatie, a pazienti in fase post-operatoria, ai neonati o a pazienti a rischio per fenomeni tromboembolici ocoagulazione intravascolare disseminata. In ognuna di queste condizioni, il beneficio potenziale del trattamento deve essere valutato nei confronti del rischio di queste complicanze. Nell'interesse dei pazienti, si raccomanda che, quando possibile, ad ogni somministrazione, sia registrato il nome ed il numero di lotto del prodotto.

Gravidanza e Allattamento

La sicurezza dell'uso del concentrato di complesso protrombinico plasmatico durante la gravidanza non e' stata stabilita da studi clinici controllati. Gli studi sperimentali sull'animale sono insufficienti persostenere la sicurezza riguardo alla riproduzione, sviluppo dell'embrione e del feto, decorso della gestazione e sviluppo peri e post-natale. Pertanto il concentrato di fattore IX plasmatico puo' essere usato durante la gravidanza e l'allattamento soltanto in caso di documentatanecessita'.

Interazioni con altri prodotti

Non sono fino ad oggi conosciute interazioni del complesso protrombinico plasmatico con farmaci diversi dai cumarinici.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Conservare tra +2 e +8 gradi C, al riparo dalla luce. Non congelare.