trasitensin 30 compresse 160+20mg compresse teofarma srl

Che cosa è trasitensin 30cpr 160+20mg rp?

Trasitensin compresse rp prodotto da teofarma srl
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Trasitensin risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di betabloccanti ed altri diuretici.
Contiene i principi attivi: oxprenololo/clortalidone
Codice AIC: 023376015 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Ipertensione arteriosa.

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Posologia

Il dosaggio deve essere stabilito individualmente. E' opportuno ingerire le compresse con un po' di liquido, senza masticarle. Nell'ipertensione lieve o moderata la dose consigliata e' di 1 compressa al mattino. A seconda della risposta, puo' essere necessario aumentare la posologia a 2 compresse. Cio' va fatto gradualmente, ad un intervallo di 1 settimana circa, in quanto l'effetto spesso si instaura gradualmente dopo 1-2 settimane. Nei casi resistenti puo' essere associato vantaggiosamente un antipertensivo vasodilatatore. L'assunzione ed una eventuale variazione posologica devono avvenire solo sotto controllo e su indicazione del medico. Non e' stata finora acquisita sufficiente esperienza sull'uso nei bambini.

Effetti indesiderati

Grazie ai bassi dosaggi delle sostanze attive presenti, se viene seguita la posologia raccomandata, le reazioni secondarie hanno incidenza lieve. Tuttavia possono verificarsi, specie all'inizio del trattamento, disturbi gastrointestinali quali perdita dell'appetito, nausea, vomito, flatulenza, diarrea o stipsi, dolore epigastrico. Possono inoltre comparire stanchezza, vertigini, cefalea, parestesie, disturbi del sonno, ipotensione, reazioni posturali e disturbi del ritmo cardiaco. Questi effetti sono di lieve entita' e raramente richiedono una temporanea riduzione del dosaggio. In rari casi sono stati segnalati: alterazioni del quadro ematico (anemia, leucopenia, trombocitopenia con o senzaporpora, agranulocitosi, eosinofilia) ed occasionalmente, reazioni diipersensibilita' (p.es.: orticaria, prurito e arrossamento cutaneo), elevati livelli plasmatici degli enzimi epatici, impotenza e perdita della libido. L'occasionale comparsa di broncospasmo o di ipotensione ortostatica impongono l'interruzione del trattamento e, se necessario, l'istituzione di terapia adeguata. L'ipotensione arteriosa puo' esserefacilitata dalla contemporanea associazione di alcool, barbiturici, narcotici. Si possono inoltre verificare i seguenti effetti collateralispecificamente attribuibili ai singoli componenti: Oxprenololo. Insufficienza cardiaca, bradicardia, disturbi di conduzione A-V; grazie all'attivita' simpaticomimetica intrinseca (ISA) dell'oxprenololo, questieffetti secondari sono rari. Disturbi circolatori periferici (sensazione di freddo e formicolio alle estremita'), fenomeno di Raynaud, dispnea, broncospasmo (di rara comparsa se controindicazioni e precauzionivengono osservate). Secchezza della mucosa orale, cheratocongiuntivite. In casi eccezionali con l'uso di betabloccanti sono stati anche riferiti sintomi piu' gravi a carico del SNC con sonnolenza, depressione mentale, sindrome confusionale, turbe della memoria, catatonia reversibile. Clortalidone. Ipopotassiemia, iposodiemia, ipomagnesiemia; in casi isolati alcalosi ipocloremica e ipercalcemia. Se compare ipercalcemia, e' necessario verificarne la causa (p.es. possibilita' di iperparatiroidismo). Fotosensibilizzazione, angioiti necrotizzanti. In rari casi: colostasi intraepatica, ittero. Pancreatite. Iperuricemia, iperglicemia, glicosuria o aggravamento di uno stato diabetico; iperlipemia soprattutto in seguito a dosaggi elevati. In casi isolati: idiosincrasia (edema polmonare). Disturbi della vista. Agitazione. Spasmi muscolari

Indicazioni

Ipertensione arteriosa.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' gia' nota all'oxprenololo o al clortalidone o in genere ad altri derivati sulfonamidici. Oxprenololo. Insufficienza cardiaca refrattaria alla digitale, blocco atrioventricolare di 2 o 3 grado,malattia del nodo del seno, spiccata bradicardia, shock cardiogeno, asma bronchiale, rinite allergica in fase stagionale, affezioni broncopolmonari ostruttive. Clortalidone. Anuria; grave insufficienza renale ed epatica; iposodiemia e ipopotassiemia refrattaria; ipercalcemia e iperuricemia sintomatica. Grave sclerosi cerebrale o coronarica. Per lapresenza di clortalidone non deve essere usato durante la gravidanza.Poiche' le sostanze attive passano nel latte materno e' necessario sospendere o la somministrazione del farmaco o l'allattamento.

Interazioni con altri prodotti

L'effetto antipertensivo e' potenziato dalla contemporanea assunzionedi altri antipertensivi. L'effetto ipoglicemico dell'insulina o degliantidiabetici orali (sulfaniluree) puo' essere potenziato. In corso di trattamento associato con antidiabetici occorre sorvegliare attentamente il metabolismo glicidico e puo' rendersi necessario un riaggiustamento del dosaggio dei farmaci ipoglicemizzanti. In caso di contemporaneo trattamento con alcuni farmaci antinfiammatori non steroidei (p.es. indometacina) e' stata osservata una diminuzione dell'effetto antipertensivo e, in casi isolati e in pazienti predisposti, un peggioramento della funzionalita' renale. Inoltre possono verificarsi le seguenti interazioni con i singoli componenti. Oxprenololo. L'azione depressivacentrale di alcool, analgesici, antistaminici e farmaci psicoattivi (antidepressivi triciclici) viene potenziata. Occorre porre particolarecautela alla somministrazione contemporanea di oxprenololo e di calcioantagonisti e/o antiaritmici, a causa della possibile comparsa di effetti additivi; in particolare l'oxprenololo non va associato a verapamile, in quanto tale associazione puo' dar luogo a ipotensione, aritmiecardiache e arresto cardiaco. I betabloccanti possono potenziare gli effetti inotropo e dromotropo negativi di farmaci antiaritmici (chinidinici e amiodarone). L'adrenalina o altre sostanze ad azione simpaticomimetica (p.es. quelle contenute in antitosse o gocce nasali od oculari) possono causare reazioni ipertensive in caso di trattamento con oxprenololo ed altri betabloccanti non cardioselettivi. Qualora sia necessario interrompere una terapia concomitante con clonidina, occorre sospendere la somministrazione del beta-bloccante parecchi giorni prima di quella della clonidina. Poiche' la cimetidina aumenta la biodisponibilita' dei betabloccanti che sono metabolizzati principalmente nel fegato, l'effetto dell'oxprenololo puo' essere potenziato dalla somministrazione contemporanea di cimetidina. I pazienti in trattamento con farmaci che depletano i depositi catecolaminici (p.es. reserpina, guanetidina) devono essere attentamente sorvegliati in caso di assunzione contemporanea di betabloccanti. L'oxprenololo non va somministrato durante o nelle due settimane successive a terapia con farmaci IMAO. In pazienti predisposti, trattati contemporaneamente con ergotaminici e betabloccanti, sono stati segnalati disturbi del circolo periferico. I betabloccanti possono aumentare l'effetto cardiodepressivo degli anestetici per inalazione. Clortalidone. Poiche' i diuretici aumentano i livelli plasmatici di litio, occorre prudenza nel trattare pazienti in terapia con litio e clortalidone. Nei soggetti in cui il litio ha indotto poliuria, i diuretici possono esplicare un effetto antidiuretico paradosso. I diuretici potenziano l'azione dei derivati del curaro. L'effetto ipopotassiemico del clortalidone puo' essere aumentato da corticosteroidi, ACTH, anfotericina e carbenoxolone. La presenza di ipopotassiemia o ipomagnesiemia favorisce la comparsa di aritmie cardiache indotteda digitale.

Forme Farmacologiche


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