tralodie 10 capsule 200mg compresse a neopharmed gentili spa

Che cosa è tralodie 10cps 200mg rp?

Tralodie capsule rigide rp prodotto da neopharmed gentili spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Tralodie risulta in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di oppioidi.
Contiene i principi attivi: tramadolo cloridrato
Codice AIC: 035986090 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento del dolore da moderato a forte.

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Posologia

Assumere le capsule ogni 24 ore. Le capsule devono essere deglutite intere, senza masticarle. Il dosaggio del tramadolo deve essere adattato all'intensita' del dolore e alla risposta clinica del singolo paziente. Questo vale per tutti i farmaci antidolorifici. Il dosaggio individuale corretto e' quello che allevia il dolore per 24 ore senza effetti collaterali o con effetti collaterali tollerabili. Per i pazienti che assumevano in precedenza preparati a base di tramadolo a rilascio immediato, si dovra' calcolare per loro la dose giornaliera totale ed iniziare il trattamento con la dose a questa piu' vicina fra i disponibili. Si raccomanda di arrivare alla dose ottimale in modo graduale onderidurre il rischio di insorgenza di effetti collaterali transitori. Non deve essere in alcun caso somministrato per periodi piu' lunghi dello stretto necessario. Qualora, in funzione della natura e della gravita' della patologia, dovesse essere necessario un uso ripetuto o prolungato si dovra' procedere ad un attento e regolare monitoraggio (possibilmente con intervalli nel trattamento) dove possibile inteso a determinare se il proseguimento del trattamento stesso sia necessario. Il dosaggio giornaliero totale non potra' superare i 400 mg, salvo che in particolari condizioni cliniche. Dosaggio in specifici gruppi di pazienti: Adulti e bambini di eta' superiore ai 12 anni: la dose iniziale abituale e' una capsula da 100 o 200 mg al giorno. Se questo dosaggio non dovesse alleviare il dolore, aumentarlo fino a raggiungere un effetto analgesico. Anziani: ai pazienti anziani, fino ai 75 anni, senza problemi di funzionalita' epatica e renale si puo' prescrivere il normale dosaggio per adulti. Nei pazienti di eta' superiore ai 75 anni, l'emivita del tramadolo e' piu' lunga. Per questi pazienti potra' essere necessario un aggiustamento del dosaggio. In caso di aumento del dosaggio, le condizioni del paziente dovranno essere attentamente monitorate. Pazienti con insufficienza renale: L'eliminazione del tramadolo puo'essere ritardata. L'uso del tramadolo deve essere evitato nei pazienti affetti da insufficienza renale di entita' da moderata a grave (clearance della creatinina < 30 ml/min). Pazienti con insufficienza epatica: Il tramadolo e' controindicato nei pazienti con grave insufficienzaepatica. L'uso del tramadolo deve essere evitato nei pazienti con insufficienza epatica moderata. Bambini di eta' inferiore ai 12 anni: deve essere evitato.

Effetti indesiderati

Gli effetti indesiderati provocati dal farmaco piu' comunemente riportati sono nausea e vertigini, che si manifestano entrambi in piu' del 10% dei pazienti. Alterazioni dell'apparato gastro-intestinale: Molto comuni (> 10%): nausea. Comuni (1-10%): emesi, stipsi, secchezza dellefauci. Poco comuni (<1%): vomito, irritazione dell'apparato digerente(senso di pressione allo stomaco, gonfiore). Rari (< 0,1%): alterazione dell'appetito. Alterazioni cardiache e del sistema vascolare: Poco comuni (< 1%): regolazione cardiovascolare (palpitazioni, tachicardia,ipotensione posturale o collasso cardiocircolatorio). Questi effetti indesiderati possono prodursi, in particolare, nei pazienti sottopostiad eccessivo affaticamento fisico. Rari (< 0,1%): bradicardia, aumento della pressione arteriosa. Alterazioni del sistema nervoso centrale e periferico: Molto comuni (> 10%): vertigini. Comuni (1-10%): cefalea, confusione mentale. Rari (< 0,1%): depressione respiratoria. In casodi superamento considerevole dei dosaggi raccomandati e di assunzioneconcomitante di altri composti che agiscono sul sistema nervoso centrale, puo' verificarsi una depressione respiratoria. Si sono verificateconvulsioni di tipo epilettico dopo somministrazione di alte dosi di tramadolo o in pazienti simultaneamente trattati con farmaci che possono abbassare la soglia convulsiva o, in quanto tali, provocare convulsioni cerebrali (per esempio antidepressivi o antipsicotici, si veda ilpunto 4.5, Interazioni con altri farmaci e altre forme di interazione). Intorpedimento, tremore, alterazioni dell'appetito. Disturbi psichiatrici: Rari (< 0,1%): in seguito a somministrazione di tramadolo possono evidenziarsi effetti avversi psichici con differenze individuali sia per intensita' che per tipo (in funzione della personalita' e delladurata del trattamento). Alterazioni dell'umore (in genere euforia, occasionalmente disforia), alterazioni dell'attivita' (in genere inibizione; sporadicamente aumento) e delle capacita' cognitive e sensoriali(per esempio capacita' decisionale, alterazioni della percezione), allucinazioni, confusione, disturbi del sonno e incubi. Molto rari (< 0,01%): possono verificarsi dipendenza, abuso e sintomi da astinenza. I sintomi da astinenza possono essere: agitazione, ansieta', nervosismo,insonnia, ipercinesi, tremore e disturbi dell'apparato digerente. La maggior parte di questi sintomi sono molto simili a quelli che si verificano nell'astinenza da oppiacei. Disturbi oculari: Rari (<(<0,1%): annebbiamento della vista. Alterazioni dell'apparato respiratorio: Rari(< 0,1%): dispnea e sibilo respiratorio. Sono stati segnalati casi diesacerbazione dell'asma, anche se non e' stato stabilito un rapporto di causalita'. Alterazioni della cute e degli annessi cutanei: Comuni (1-10%): sudorazione. Poco comuni (< 1%): reazioni cutanee (come prurito, rash, orticaria). Alterazioni dell'apparato muscoloscheletrico: Rari (< 0,1%): debolezza motoria. Alterazioni del sistema epato-biliare:Sono stati segnalati pochi casi isolati di aumento degli enzimi epatici correlati all'uso temporaneo di tramadolo in dosi terapeutiche. Alterazioni delle vie urinarie: Rari (< 0,1%): alterazioni urinarie (minzione difficile, ritenzione urinaria). Tutto il corpo: Rari (< 0,1%): reazioni allergiche (per esempio dispnea, broncospasmo, sibilo respiratorio, edema angioneurotico ed anafilassi).

Indicazioni

Trattamento del dolore da moderato a forte.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al tramadolo o a uno qualsiasi degli eccipienti. Intossicazione acuta da alcool, farmaci ipnotici, analgesici ad azione centrale, oppioidi o farmaci psicotropi. Il tramadolo non deve essere somministrato ai pazienti che assumono inibitori della monoamminoossidasi (I-MAO) o ne abbiamo terminato l'assunzione da meno di due settimane. Grave insufficienza epatica. Epilessia non controllata dal relativo:Allattamento, se e' necessario un trattamento a lungo termine. E' preferibile evitare l'uso durante il primo trimestre di gravidanza. Dal secondo trimestre puo' essere utilizzato solo se e' necessario e con molta cautela. Per gli esseri umani non vi sono dati sufficienti per valutare il verificarsi di malformazioni in seguito a somministrazioni ditramadolo nel primo trimestre di gravidanza. Gli studi sugli animali non hanno dimostrato alcun effetto teratogeno, ma, a dosi elevate, si e' evidenziata una feto-tossicita' dovuta ad una materno-tossicita'. Come per gli altri analgesici oppioidi, durante il primo trimestre di gravidanza, l'uso cronico del tramadolo puo' provocare a qualsiasi dosaggio una sindrome da astinenza nel neonato. Alla fine della gravidanza, alti dosaggi sia pure per trattamenti di breve durata possono provocare una depressione respiratoria nel neonato. Circa lo 0,1% della dosedi tramadolo assunta dalla madre viene escreto nel latte. La somministrazione in caso di necessita' non presenta pericoli per il neonato. Se risulta necessaria una somministrazione ripetuta per diversi giorni,l'allattamento al seno va interrotto. Se e' necessario un trattamentoa lungo termine dopo il parto, l'allattamento al seno deve essere evitato.

Interazioni con altri prodotti

E' controindicato l'uso concomitante con: Inibitori MAO non selettivi: rischio di sindrome serotoninergica: diarrea, tachicardia, sudorazione, tremore, confusione, coma. Inibitori selettivi MAO-A: estrapolazione dagli inibitori MAO non selettivi: rischio di sindrome serotoninergica: diarrea, tachicardia, sudorazione, tremore, confusione, coma. Inibitori selettivi MAO-B: eccitazione del sistema nervoso centrale, sintomi che evocano una sindrome serotoninergica: diarrea, tachicardia, sudorazione, tremore, confusione, coma. In caso di trattamento recente con inibitori delle MAO, occorre attendere due settimane prima di iniziare il trattamento con tramadolo. Deve essere evitato l'uso concomitante con: Alcool: l'alcool aumenta l'effetto sedativo degli analgesici oppioidi. L'effetto sulla vigilanza puo' rendere pericolosi la guida diveicoli e l'utilizzo di macchinari. Bisogna evitare l'assunzione concomitante di bevande alcoliche e farmaci contenenti alcool. Carbamazepina e altri induttori enzimatici: rischio di ridotta efficacia e di minore durata di azione a causa della diminuzione della concentrazione plasmatica di tramadolo. Oppioidi Agonisti - Antagonisti (buprenorfina, nalbufina, pentazocina): riduzione dell'effetto analgesico a causa dell'effetto di blocco dei recettori, con il rischio di insorgenza della sindrome da astinenza. Usi concomitanti che richiedono particolare cautela: Sono stati riferiti casi isolati di sindrome serotoninergica dopo l'assunzione di tramadolo in concomitanza con altri farmaci serotoninergici come gli inibitori della ricaptazione di serotonina (SSRI) e i triptani. I segni della sindrome serotoninergica possono essere, ad esempio, confusione, agitazione, febbre, sudorazione, atassia, iper-riflessia, contrazioni muscolari e diarrea. Il trattamento con farmaci va eseguito in funzione della natura e della gravita' dei sintomi. Altri derivati oppioidi (ivi compresi farmaci antitussivi e trattamenti sostitutivi), benzodiazepine e barbiturici. Maggiore rischio di depressione respiratoria, che puo' risultare mortale nei casi di sovradosaggio. Altri farmaci deprimenti il sistema nervoso centrale, come altri derivati oppioidi (ivi compresi farmaci antitussivi e trattamenti sostitutivi), barbiturici, benzodiazepine, altri ansiolitici, ipnotici, antidepressivi sedativi, antistaminici sedativi, neurolettici, antipertensivi ad azione centrale, talidomide e baclofen. Questi farmaci possono provocare un aumento della depressione centrale. L'effetto sulla vigilanza puo' rendere pericoloso guidare veicoli ed utilizzare macchinari. Quando le esigenze mediche lo richiedono, occorre procedere ad una periodica valutazione del tempo di protrombina allorche' vengano somministrati, in concomitanza al tramadolo, composti a base di sostanze warfarino simili, in quanto sono stati riferiti aumenti dell'INR (International Normalised Ratio). Altri farmaci che notoriamente inibiscono il CYP3A4, come il ketoconazolo e l'eritromicina, potrebbero inibire il metabolismo del tramadolo (N-dimetilazione), e probabilmente anche il metabolismo del metabolita attivo O-demetilato. L'importanza clinica di questa interazione non e' stata studiata. L'uso concomitante del tramadolo, con farmaci che riducono la soglia convulsivante, come il buproprione, gli antidepressivi inibitori della ricaptazione della serotonina, gli antidepressivi triciclici ed i neurolettici, puo' aumentare ilrischio di convulsioni.

Forme Farmacologiche


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