terbinafina actavis*50cpr 250m terbinafina actavis italy spa

Che cosa è terbinafina actavis 50cpr 250m?

Terbinafina actavis compresse prodotto da actavis italy spa
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici .
Terbinafina actavis risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di dermatologici, antimicotici per uso sistemico.
Contiene i principi attivi: terbinafina cloridrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: terbinafina cloridrato.
Codice AIC: 037731078 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento delle infezioni micotiche sensibili alla terbinafina comeTinea corporis, Tinea cruris e Tinea pedis se la terapia e' considerata appropriata in ragione della localizzazione, severita' od estensione dell'infezione. Trattamento dell'onicomicosi (infezioni micotiche delle unghie sensibili alla terbinafina) causate da dermatofiti. Le compresse di terbinafina per uso orale non sono efficaci contro la Pityriasis versicolor. Bisogna tenere presente le linee guida locali ufficiali, per esempio, le indicazioni nazionali relative all'uso corretto e alla prescrizione di farmaci antimicotici.

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Posologia

La durata del trattamento dipende dall'indicazione e dal grado di severita' dell'infezione. Adulti: 250 mg una volta al giorno. I pazienti con ridotta funzionalita' renale, devono essere trattati con meta' della dose normale. PInfezioni cutanee: la durata media del trattamento della Tinea pedis, Tinea corporis e Tinea cruris e' da 2 a 4 settimane.Per la Tinea pedis (interdigitale, plantare/tipo mocassino): i periodi di trattamento raccomandati possono raggiungere le 6 settimane. Una completa scomparsa dei sintomi dell'infezione potrebbe richiedere diverse settimane dalla fine del trattamento micologico. Onicomicosi: nella maggior parte dei pazienti la durata del trattamento risolutivo varia da 6 a 12 settimane. Onicomicosi delle unghie delle mani: Nella maggior parte dei casi 6 settimane di trattamento sono sufficienti nella onicomicosi delle unghie delle mani. Onicomicosi delle unghie del piede: Nella maggior parte dei casi 12 settimane di trattamento sono sufficienti nella onicomicosi delle unghie dei piedi, nonostante alcuni pazienti richiedano un trattamento fino 6 mesi. Una ridotta crescita delleunghie durante la prima settimana di trattamento puo' facilitare l'identificazione di pazienti nei quali e' indicata una terapia piu' lunga. Una completa risoluzione dei segni e dei sintomi di infezione potrebbe non arrivare prima di diverse settimane dalla fine del trattamento micologico, ed e' visibile solo diversi mesi dopo l'interruzione del trattamento, alla crescita completa dell'unghia sana.

Effetti indesiderati

Gli effetti indesiderati sono generalmente da lievi a moderati e transitori. >>Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto rari (incluse segnalazioni isolate): disturbi ematologici quali neutropenia, agranulocitosi e trombocitopenia. >>Disturbi del sistema immunitario. Molto rari: manifestazione o peggioramento del lupus erythematosus cutaneo o sistemico. Molto rari (incluse segnalazioni isolate): reazioni anafilattiche. >>Disturbi psichiatrici. Molto rari (incluse segnalazioni isolate): disturbi psichiatrici come depressione ed ansieta'. >>Disturbi del sistema nervoso. Comuni: cefalea. Rari: parestesia, ipoestesia, vertigini, senso di malessere, stanchezza. >>Patologie gastrointestinali.Comuni: sintomi gastrointestinali (senso di pienezza, perdita di appetito, dispepsia, nausea, lieve doloro addominale, diarrea). Non comuni: disturbi del gusto, inclusi perdita del gusto, che generalmente regrediscono diverse settimane dopo la sospensione del principio attivo. Sono stati riportati casi isolati di disturbi del gusto persistenti. Inpochissimi casi gravi e' stato osservato un calo di peso considerevole dovuto al ridotto apporto di cibo. >>Patologie epatobiliari. Rari: disfunzioni epatobiliari (principalmente di tipo colestatico). Molto rari (incluse segnalazioni isolate): grave insufficienza epatica. >>Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comuni: reazioni cutanee non gravi (eruzioni, orticaria). Rari: reazioni cutanee gravi (esempiosindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica, fotosensibilita') e reazioni anafilattoidi (incluso angioedema). Se si manifestaunm peggioramento dell'eruzione cutanea, il trattamento con terbinafina deve essere interrotto. Molto rari (incluse segnalazioni isolate): esacerbazione della psioriasi, perdita di capelli. >>Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Rari: artralgia e mialgia. Questi ultimi possono verificarsi come parte di una reazione diipersensibilita' associata a reazioni allergiche cutanee. Questi ultimi possono verificarsi come parte di una reazione di ipersensibilita' associata a reazioni allergiche cutanee.

Indicazioni

Trattamento delle infezioni micotiche sensibili alla terbinafina comeTinea corporis, Tinea cruris e Tinea pedis se la terapia e' considerata appropriata in ragione della localizzazione, severita' od estensione dell'infezione. Trattamento dell'onicomicosi (infezioni micotiche delle unghie sensibili alla terbinafina) causate da dermatofiti. Le compresse di terbinafina per uso orale non sono efficaci contro la Pityriasis versicolor. Bisogna tenere presente le linee guida locali ufficiali, per esempio, le indicazioni nazionali relative all'uso corretto e alla prescrizione di farmaci antimicotici.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' alla terbinafina o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Grave compromissione della funzionalita' renale. Grave compromissione della funzionalita' epatica.

Composizione ed Eccipienti

Cellulosa microcristallina, croscarmellosa sodica, silice colloidale anidra, ipromellosa, magnesio stearato.

Avvertenze

Raramente sono stati riportati casi di colestasi ed epatite, che si manifestano generalmente entro due mesi dall'inizio del trattamento. Seun paziente dovesse presentare segni o sintomi che suggeriscano disfunzione epatica, come prurito, nausea inspiegabile e persistente, anoressia o affaticamento, o ittero, vomito, astenia, dolore addominale o urine scure o feci chiare, deve esserne verificata l'origine epatica e la terapia con terbinafina deve essere interrotta. Studi di farmacocinetica su singole dosi in pazienti con disfunzione epatica preesistentehanno dimostrato che la clearance della terbinafina puo' essere ridotta del 50%. L'uso terapeutico della terbinafina nei pazienti con disfunzioni epatiche croniche o in fase attiva non e' stato studiato in studi clinici prospettici, e percio' non e' raccomandato. La terbinafina deve essere usata con cautela nei pazienti con psoriasi, poiche' sono stati riportati casi rarissimi di esacerbazione della psoriasi stessa.I pazienti in trattamento con terbinafina che sviluppano febbre alta o mal di gola, devono essere controllati a causa di possibili reazioniematologiche. La terbinafina e' un potente inibitore dell'isoenzima CYP2D6, e cio' deve essere preso in considerazione se si associa la terbinafina a prodotti medicinali metabolizzati da questi isoenzimi. Puo'essere necessario un aggiustamento della dose.

Gravidanza e Allattamento

Studi di tossicita' fetale e di fertilita' nell'animale non hanno evidenziato effetti avversi. Gravidanza: nelle donne in gravidanza non c'e' alcuna esperienza clinica con la terbinafina. La terbinafina non dovrebbe essere utilizzata in gravidanza a meno che non sia effettivamente necessario. Allattamento: la terbinafina e' secreta nel latte materno e percio' le donne in allattamento non devono assumere terbinafina durante l'allattamento al seno. L'allattamento al seno deve essere interrotto prima di iniziare il trattamento con terbinafina compresse.

Interazioni con altri prodotti

La clearance plasmatica della terbinafina puo' essere accelerata da principi attivi che inducono il metabolismo (come la rifampicina) e puo' essere inibita da principi attivi che inibiscono il citocromo P450 (come la cimetidina). Quando e' necessaria la co-somministrazione di tali principi attivi , potrebbe servire un aggiustamento della dose di terbinafina. Studi condotti in-vitro hanno dimostrato che la terbinafina inibisce il metabolismo mediato dal CYP2D6. Per questo motivo, e' importante monitorare i pazienti che sono trattati contemporaneamente con i principi attivi che sono metabolizzati principalmente da questo enzima, come antidepressivi triciclici, beta-bloccanti, inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina e inibitori della monoaminossidasi di tipo B se la co-somministrazione ha un indice terapeutico stretto. Altri studi in vitro e clinici suggeriscono che la terbinafina haun potenziale trascurabile di inibire o indurre la clearance dei principi attivi metabolizzati tramite altri enzimi del citocromo P450 (es.ciclosporina, tolbutamide, terfenadina, triazolam, contraccettivi orali). Sono stati riportati alcuni casi di disturbi mestruali, come metrorragia e mestruazioni irregolari, nelle pazienti che assumevano terbinafina in combinazione con contraccettivi orali.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Questo prodotto medicinale non richiede condizioni speciali di conservazione.