tazobac*im iv fl 2g+0,125g/2ml piperacillina wyeth lederle spa

Che cosa è tazobac im iv fl 2g+0,125g/2ml?

Tazobac flaconcini + fiale solvente prodotto da wyeth lederle spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Tazobac risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di antibatterico per uso sistemico. associazione di penicilline ed inibitori delle beta- lattamasi.
Contiene i principi attivi: piperacillina sodica/tazobactam sodico
Codice AIC: 028512010 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

E' indicato nel trattamento delle seguenti infezioni con accertata o presunta presenza di microrganismi sensibili: infezioni delle basse vie respiratorie, infezioni delle vie urinarie (complicate e non), infezioni intra-addominali, infezioni cutanee, setticemia batterica, infezioni polimicrobiche. E' indicato nelle infezioni batteriche miste incluse quelle presumibilmente sostenute da microrganismi aerobi ed anaerobi (intra-addominali, cutanee, delle basse vie respiratorie). Sebbene sia indicato solo nelle condizioni sopra riportate, puo' tuttavia trovare applicazione in tutte le infezioni sostenute da batteri sensibili alla piperacillina senza l'aggiunta di altri antibiotici in presenza digermi beta-lattamasi produttori. E' particolarmente utile nel trattamento delle infezioni miste e, grazie al suo ampio spettro di attivita', e' in grado di coprire adeguatamente il pazientenella terapia empirica prima della disponibilita' dei risultati dei tests di sensibilita'.In particolare e' indicato per la monoterapia empirica di infezioni presunte in pazienti adulti con neutropenia febbrile; il trattamento deve comunque essere adeguato in funzione dei risultati colturali e batteriologici. Agisce in modo sinergico con gli aminoglicosidi nei confronti di alcuni ceppi di Pseudomonas aeruginosa. Questa combinazione, che prevede la somministrazione dei farmaci a dosaggi pieni, e' risultata efficace, specialmente in pazienti immunodepressi; il trattamento deve comunque essere adeguato in funzione dei risultati colturali e batteriologici. In bambini ospedalizzati di eta' compresa tra i 2 e 12 anni e' indicato, per il trattamento delle infezioni intra-addominali, incluse le appendiciti aggravate da rotture o da ascessi, peritoniti ed infezioni delle vie biliari. Non e' stato valutato l'uso in questa indicazione in bambini di eta' inferiore ai 2 anni.

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Posologia

Puo' essere somministrato sia per via intramuscolare che per via endovenosa lenta (durata almeno 3-5 minuti) o per fleboclisi (durata 20-30min.). La fiala di solvente con lidocaina, acclusa alla confezione, va impiegata solo per la somministrazione intramuscolare. Il dosaggio abituale per adulti e ragazzi dai 12 anni in poi con funzione renale normale e' di 2 g + 0,250 g di piperacillina/tazobactam ogni 12 ore per via intramuscolare; per via endovenosa la posologia varia da un minimodi 2 g + 0,250 g fino ad un massimo di 4 g + 0,5 g di piperacillina/tazobactam somministrati ogni 6-8 o 12 ore. Quando viene utilizzato nella monoterapia empirica di infezioni presunte in pazienti adulti con neutropenia febbrile, il dosaggio consigliato e' di 4 g + 0,500 g ogni 6-8 ore, somministrati per via endovenosa. Per i bambini di eta' compresa tra i 2 e 12 anni, che pesano fino a 40 kg e funzionalita' renale normale, il dosaggio suggerito per chilogrammo di peso corporeo e' di 100 mg piperacillina + 12,5 mg tazobactam ogni 8 ore, somministrati per via endovenosa, mediante infusione lenta. Per i bambini, che pesano oltre 40 kg e funzionalita' renale normale, il dosaggio suggerito e' di 4 g piperacillina + 0,5 g tazobactam ogni 8 ore, somministrati per via endovenosa, mediante infusione lenta. La durata della terapia deve essere regolata in base alla gravita' dell'infezione e alla risposta clinica e batteriologica del paziente. Si raccomanda che la terapia abbia una durata di almeno 5 giorni fino ad un massimo di 14 giorni, considerando che la somministrazione della dose dovrebbe continuare per almeno 48 ore dopo la risoluzione dei segni e sintomi clinici. Poiche' non sono disponibili dati nei bambini al di sotto dei 2 anni, l'uso none' raccomandato in tale fascia di eta'. Nei pazienti con insufficienza renale con eta' superiore ai 12 anni, i dosaggi endovenosi e gli intervalli di somministrazione devono essere adeguati in base al grado della residua funzionalita' renale. Le dosi giornaliere suggerite sono le seguenti: con clearance della creatinina >40 ml/min non e' necessario alcun adeguamento posologico; da 20 a 40 ml/min posologia massima consigliata 4 g/+0,5 g ogni 8 ore; 50 ml/min dosaggio raccomandato (100 mg piperacillina + 12,5 mg Tazobactam)/kg ogni 8 ore, mediante infusione endovenosa lenta; <=50 ml/min (70 mg piperacillina + 8,75 mg Tazobactam)/kg ogni 8 ore, mediante infusione endovenosa lenta. Nei pazienti conalterata funzionalita' epatica non e' necessario procedere ad alcun aggiustamento posologico. Nelle infezioni acute, il trattamento dovrebbe durare per un minimo di 5 giorni e continuare per 48 ore dopo la risoluzione dei sintomi clinici o della febbre. Somministrazione endovenosa: ricostituire il prodotto con la quantita' di solvente indicata nella tabella, utilizzando una delle soluzioni compatibili elencate. Agitare fino a completa soluzione. Contenuto fiala (piperacillina/tazobactam): 1 g + 0,125 g aggiungere 5 ml di solvente; 2 g + 0,250 g aggiungere 10 ml di solvente. Soluzioni compatibili: acqua per preparazioni iniettabili; soluzione fisiologica; soluzione acquosa per iniezioni con alcool benzilico; soluzione salina batteriostatica con alcool benzilico; soluzione acquosa per iniezioni con parabens; soluzione salina batteriostatica con parabens; destrosio 5%. Aspirare con la siringa la soluzione ricostituita dalla fiala. Se la ricostituzione e' stata effettuata come indicato, la soluzione aspirata conterra' la quantita' di piperacillina e tazobactam dichiarata in etichetta. La soluzione ricostituita puo' essere ulteriormente diluita al volume desiderato (50-150 ml) tramite uno dei seguenti diluenti compatibili con la somministrazione endovenosa: acqua per preparazioni iniettabili (volume massimo raccomandato e' di 50 ml per dose); soluzione fisiologica; soluzione glucosata al 5%; destrano 6% in soluzione fisiologica. Somministrazione intramuscolare: 2 g + 0,250g deve essere ricostituito con 4 ml di una soluzione compatibile. Per la ricostituzione di 1 g + 0,125 g e 2 g + 0,250 g utilizzare la fiala di solvente con lidocaina, acclusa alla confezione. Non superare la dose di 2 g + 0,250 g di piperacillina/tazobactam per sito iniettivo. Incompatibilita': tutte le volte che deve esseresomministrato contemporaneamente con altri antibiotici (per esempio aminoglicosidi), i farmaci devono essere somministrati separatamente. Il mescolamento in vitro con un aminoglicoside puo' determinare una sostanziale inattivazione dell'aminoglicoside. Non deve essere mescolato con altri farmaci nella stessa siringa o nella bottiglia per infusionepoiche' la compatibilita' non e' stata stabilita. Non deve essere usato con soluzioni contenenti esclusivamente sodio bicarbonato a causa della instabilita' chimica. La soluzione di lattato di Ringer non e' compatibile. Non deve essere aggiunto a prodotti ematici o albumine idrolisate.

Effetti indesiderati

Gli effetti indesiderati sono elencati per organi ed apparati e sono suddivisi in ordine di frequenza decrescente secondo le seguenti definizioni: molto comuni (>=10%); comuni (>=1%); non comuni (>=0.1% e <1%); rari (>=0.01% e <0.1%); molto rari (<0.01%). INFEZIONI ED INFESTAZIONI non comuni: superinfezione da Candida. SANGUE E SISTEMA LINFATICO non comuni: leucopenia, neutropenia, trombocitopenia; rari: anemia, manifestazioni di sanguinamento (compresa porpora, epistassi, prolungamento del tempo di sanguinamento), eosinofilia, anemia emolitica; molto rari: agranulocitosi, pancitopenia, prolungamento del tempo di tromboplastina parziale, prolungamento del tempo di protrombina, trombocitosi.DISTURBI DEL SISTEMA IMMUNITARIO non comuni: reazione di ipersensibilita'; rari: reazione anafilattica/anafilattoide (compreso shock). DISTURBI DEL METABOLISMO E DELLA NUTRIZIONE molto rari: diminuzione dell'albumina ematica, diminuzione della glicemia, diminuzione delle proteine ematiche totali, ipocaliemia. DISTURBI DEL SISTEMA NERVOSO non comuni: mal di testa, insonnia. DISTURBI VASCOLARI non comuni: ipotensione,flebite, tromboflebite; rari: vampate. DISTURBI GASTROINTESTINALI comuni: diarrea, nausea, vomito; non comuni: costipazione, dispepsia, ittero, stomatite; rari: dolore addominale, colite pseudomembranosa. DISTURBI EPATOBILIARI non comuni: aumento dell'alanina aminotransferasi, aumento dell'aspartato aminotransferasi; rari: aumento della bilirubina, aumento della fosfatasi alcalina ematica, aumento della gammaglutamiltransferasi, epatite. DISTURBI DEL TESSUTO CUTANEO E SOTTOCUTANEO comuni: rash; non comuni: prurito, orticaria; rari: dermatite bollosa, eritema multiforme; molto rari: sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica. DISTURBI MUSCOLOSCHELETRICI DEL TESSUTO CONNETTIVO E DELLE OSSA rari: artralgia. DISTURBI RENALI ED URINARI non comuni: aumento della creatinina ematica; rari: nefrite interstiziale, insufficienza renale; molto rari: aumento dell'azotemia. DISTURBI GENERALI E DEL SITO DI SOMMINISTRAZIONE nn comuni: febbre, reazione nel sito di iniezione; rri: rigidita'. La terapia con piperacillina e' stata associata ad una aumentata incidenza di febbre e rash nei pazienti con fibrosi cistica. L'uso prolungato di penicilline, cosi' come di altri antibiotici, puo' favorire lo sviluppo di microrganismi resistenti, inclusi miceti, che richiede l'adozione di adeguate misure terapeutiche. Manifestazioni di tipo emorragico sono state riferite in alcuni pazienti trattati con antibiotici beta-lattamici. Queste reazioni sono state associate, talvolta, ad anormalita' delle prove di coagulazione, quali tempo di sanguinamento, aggregabilita' piastrinica e tempo di protrombina; tali fenomeni si verificano piu' frequentemente nei pazienti con insufficienza renale. In tal caso sospendere il trattamento con piperacillina/tazobactam ed istituire una terapia adeguata. Raramente e' stata riscontrata colite pseudomembranosa correlabile all'uso dell'antibiotico. La colite pseudomembranosa provocata dall'antibiotico si puo' manifestare con una diarrea grave e persistente che puo' essere pericolosaper la vita. L'insorgenza dei sintomi della colite pseudomembranosa puo' manifestarsi durante o dopo il trattamento antibatterico. E' importante considerare questa diagnosi in caso di diarrea o colite significativa nel corso della terapia. I casi lievi solitamente si risolvono con la sospensione; tuttavia, nei casi piu' gravi e' consigliato l'uso di liquidi, elettroliti, supplemento di proteine e, se necessario, trattamento con vancomicina orale o teicoplanina orale. Sono controindicate le preparazioni che inibiscono la peristalsi. Poiche' non sono ancora disponibili dati nei bambini al di sotto dei 2 anni, l'uso e' sconsigliato. Durante i trattamenti prolungati, con dosi elevate, sono raccomandabili controlli periodici della crasi ematica e della funzionalita' epatica e renale. Contiene 2,35 mEq (54 mg) di sodio per grammo di piperacillina che puo' aumentare l'assunzione totale di sodio da partedel paziente. Puo' verificarsi ipocaliemia nei pazienti che hanno ridotte riserve di potassio o nei pazienti che assumono contemporaneamente altri farmaci che possono abbassare i livelli di potassio; in tali pazienti sono consigliabili determinazioni periodiche dell'elettrolita.Reazioni di ipersensibilita' gravi ed occasionalmente fatali (reazioni anafilattiche/anafilattoidi, compreso lo shock) sono state riportatein pazienti trattati con penicilline, compresa piperacillina/tazobactam. L'insorgenza di tali reazioni e', comunque, piu' frequente in soggetti con anamnesi di ipersensibilita' verso allergeni multipli, di asma, febbre da fieno ed orticaria. E' possibile allergia crociata con penicillina G, penicilline semisintetiche e cefalosporine. Prima di iniziare una terapia con piperacillina/tazobactam deve essere svolta un'attenta indagine su precedenti reazioni di ipersensibilita' alle penicilline, alle cefalosporine ed altri allergeni. In caso di reazione allergica si deve interrompere la terapia ed istituire un trattamento idoneo (amine vasopressorie, antistaminici, corticosteroidi) o, in presenzadi gravi reazioni di ipersensibilita', un immediato trattamento con adrenalina, epinefrina od altre opportune misure di emergenza. Come conaltre penicilline si possono verificare, in caso di somministrazioni endovenose di dosi piu' elevate di quelle raccomandate, eccitabilita' neuromuscolare o convulsioni. Possono manifestarsi leucopenia e neutropenia, particolarmente dopo una terapia prolungata. Pertanto, deve essere effettuato un controllo periodico della funzione emopoietica. Nei pazienti con insufficienza renale o in emodialisi, la dose endovenosa deve essere adattata al grado di insufficienza della funzione renale.

Indicazioni

E' indicato nel trattamento delle seguenti infezioni con accertata o presunta presenza di microrganismi sensibili: infezioni delle basse vie respiratorie, infezioni delle vie urinarie (complicate e non), infezioni intra-addominali, infezioni cutanee, setticemia batterica, infezioni polimicrobiche. E' indicato nelle infezioni batteriche miste incluse quelle presumibilmente sostenute da microrganismi aerobi ed anaerobi (intra-addominali, cutanee, delle basse vie respiratorie). Sebbene sia indicato solo nelle condizioni sopra riportate, puo' tuttavia trovare applicazione in tutte le infezioni sostenute da batteri sensibili alla piperacillina senza l'aggiunta di altri antibiotici in presenza digermi beta-lattamasi produttori. E' particolarmente utile nel trattamento delle infezioni miste e, grazie al suo ampio spettro di attivita', e' in grado di coprire adeguatamente il pazientenella terapia empirica prima della disponibilita' dei risultati dei tests di sensibilita'.In particolare e' indicato per la monoterapia empirica di infezioni presunte in pazienti adulti con neutropenia febbrile; il trattamento deve comunque essere adeguato in funzione dei risultati colturali e batteriologici. Agisce in modo sinergico con gli aminoglicosidi nei confronti di alcuni ceppi di Pseudomonas aeruginosa. Questa combinazione, che prevede la somministrazione dei farmaci a dosaggi pieni, e' risultata efficace, specialmente in pazienti immunodepressi; il trattamento deve comunque essere adeguato in funzione dei risultati colturali e batteriologici. In bambini ospedalizzati di eta' compresa tra i 2 e 12 anni e' indicato, per il trattamento delle infezioni intra-addominali, incluse le appendiciti aggravate da rotture o da ascessi, peritoniti ed infezioni delle vie biliari. Non e' stato valutato l'uso in questa indicazione in bambini di eta' inferiore ai 2 anni.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' ai principi attivi, ad uno qualunque dei beta lattamici (comprese penicilline e cefalosporine) o agli inibitori delle beta-lattamasi. Ipersensibilita' alla lidocaina (solvente intramuscolare).Studi sui topi e ratti non hanno dimostrato un qualsiasi effetto embriotossico o teratogeno dell'associazione piperacillina-tazobactam. Nonci sono studi adeguati e ben controllati con l'associazione piperacillina-tazobactam o con piperacillina o tazobactam da soli nelle donne in stato di gravidanza. La piperacillina ed il tazobactam attraversano la placenta. Le donne in stato di gravidanza devono essere trattate solo se il beneficio atteso supera i possibili rischi per la donna in stato di gravidanza ed il feto. La piperacillina viene escreta in basse concentrazioni nel latte umano; le concentrazioni di Tazobactam nel latte umano non sono state studiate. Le donne in allattamento devono essere trattate solo se il beneficio atteso supera i possibili rischi perla donna ed il bambino.

Interazioni con altri prodotti

Come per le altre penicilline, la contemporanea somministrazione di Probenecid e piperacillina/tazobactam ha determinato una piu' lunga emivita ed una piu' bassa clearance renale sia per la piperacillina che per il tazobactam; tuttavia, le concentrazioni plasmatiche di entrambi i farmaci sono inalterate. Nessuna interazione e' stata riscontrata con Vancomicina o Tobramicina. Durante la somministrazione simultanea dieparina, anticoagulanti orali ed altri farmaci che possono interferire con la coagulazione del sangue, compresa la funzione trombocitica, iparametri della coagulazione devono essere controllati piu' frequentemente e monitorati regolarmente. La piperacillina quando utilizzata contemporaneamente con il vecuronio e' stata coinvolta nel prolungamentodel blocco neuromuscolare indotto dal vecuronio. A causa del loro meccanismo d'azione simile, si prevede che il blocco neuromuscolare prodotto da uno qualsiasi dei rilassanti muscolari non depolarizzanti puo' essere prolungato in presenza di piperacillina. La piperacillina puo' ridurre l'escrezione del metotressato; quindi, i livelli sierici del metotressato devono essere monitorati nei pazienti per evitare la tossicita' da farmaco. Interferenza con i test di laboratorio ed altri testdiagnostici: come per altre penicilline, la somministrazione puo' determinare una reazione di falsa positivita' per il glucosio nell'urina quando viene utilizzato un metodo di riduzione al rame. Si raccomanda l'utilizzo di test del glucosio basati sulla reazione enzimatica dellaglucosio ossidasi. Sono stati riportati dei risultati positivi utilizzando il test Platelia Aspergillus EIA della Bio-Rad Laboratoires in pazienti trattati con piperacillina/tazobactam iniettabile che in seguito sono risultati privi di infezioni da Aspergillus. Sono state riportate reazioni crociate di polisaccaridi non-Aspergillus e polifuranosi con il test Platelia Aspergillus EIA della Bio-Rad Laboratoires. Pertanto i risultati positivi in pazienti che ricevono piperacillina/tazobactam devono essere interpretati con cautela e confermati da altri metodi diagnostici. La somministrazione puo' determinare, altresi', positivita' al Test di Coombs diretto.

Forme Farmacologiche


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