tandemact*50cpr 45mg+4mg glimepiride e cheplapharm arzneimittel gmbh

Che cosa è tandemact 50cpr 45mg+4mg?

Tandemact compresse prodotto da cheplapharm arzneimittel gmbh
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica .
Tandemact risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di associazioni di farmaci ipoglicemizzanti orali.
Contiene i principi attivi: pioglitazone cloridrato/glimepiride
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ogni compressa contiene 45 mg di pioglitazone come cloridrato e 4 mg di glimepiride.
Codice AIC: 038345106 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Il farmaco e' indicato nel trattamento di pazienti con diabete mellito di tipo 2, che mostrano intolleranza a metformina o per i quali metformina e' controindicata e che sono gia' trattati con una combinazionedi pioglitazione e glimepiride.

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Posologia

Se i pazienti manifestano ipoglicemia, si deve ridurre la dose del farmaco o considerare la terapia di combinazione libera. Se i pazienti stanno assumendo pioglitazone in combinazione con una sulfonilurea diversa da glimeperide, i pazienti devono essere stabilizzati con pioglitazone e glimepiride in combinazione libera prima di passare al farmaco.Nessun aggiustamento del dosaggio e' necessario nei pazienti anziani.Il farmaco non deve essere usato in pazienti con gravi alterazioni della funzione renale (clearance della creatinina < 30 ml/min). Il farmaco non deve essere usato in pazienti con insufficienza epatica. L'uso del farmaco non e' raccomandato in pazienti al di sotto dei 18 anni dieta' a causa di dati insufficienti sulla sicurezza ed efficacia. Le compresse sono assunte oralmente una volta al giorno poco prima o durante il pasto principale. Le compresse devono essere ingerite intere conpoco liquido.

Effetti indesiderati

Non sono stati condotti studi clinici a scopo terapeutico col farmaco. Tuttavia è stata dimostrata la bioequivalenza del farmaco con la co-somministrazione di pioglitazone e glimepiride. Le reazioni avverse riportate in misura maggiore rispetto al placebo e in più di un caso isolato in pazienti che ricevevano pioglitazone in combinazione con una sulfonilurea, inclusa glimepiride, in studi in doppio-cieco sono sotto elencate secondo la terminologia MedDRA per classe sistemica organica e frequenza assoluta. Le frequenze sono definite come: comune (>1/100,1/1.000, 1/10.000, GRAVIDANZA E ALLATTAMENTONon ci sono dati adeguati sull'uso di pioglitazone e glimepiride in donne in gravidanza. Gli studi condotti su animali con pioglitazone hanno evidenziato tossicita' riproduttiva. Non e' noto il rischio potenziale per gli esseri umani. Non ci sono dati adeguati sull'uso di glimepiride in donne in gravidanza. Gli studi condotti su animali hanno evidenziato tossicita' riproduttiva verosimilmente correlata all'azione farmacologica (ipoglicemia) della glimepiride. Il farmaco non deve essere usato durante la gravidanza. I derivati della sulfonilurea, come glimepiride, passano nel latte materno. E' stato dimostrato che pioglitazone passa nel latte dei ratti in allattamento. Non e' noto se pioglitazone e' secreto nel latte umano. Quindi, il farmaco non deve essere somministrato in donne in allattamento.

Indicazioni

Il farmaco e' indicato nel trattamento di pazienti con diabete mellito di tipo 2, che mostrano intolleranza a metformina o per i quali metformina e' controindicata e che sono gia' trattati con una combinazionedi pioglitazione e glimepiride.

Controindicazioni ed effetti secondari

Il farmaco e' controindicato in pazienti con: ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti, o ad altre sulfoniluree o sulfonamidi, insufficienza cardiaca o storia di insufficienza cardiaca (classi NYHA da I a IV), insufficienza epatica, diabete mellitodi tipo 1, coma diabetico, chetoacidosi diabetica, gravi alterazioni della funzione renale, gravidanza, allattamento.

Composizione ed Eccipienti

Cellulosa microcristallina, croscarmellosa sodica, idrossipropilcellulosa, lattosio monoidrato, magnesio stearato, polisorbato 80.

Avvertenze

Non esistono studi di altri agenti ipoglicemizzanti orali aggiunti altrattamento col farmaco o co-somministrati a glimepiride e pioglitazone. Quando i pasti sono assunti ad orari irregolari o saltati, il trattamento col farmaco può causare ipoglicemia a causa della sulfonilurea. I sintomi possono essere controllati con l'assunzione immediata di carboidrati. I dolcificanti artificiali non hanno effetto. È noto dall'uso di altre sulfonilureee che, nonostante il successo iniziale delle contromisure adottate, l'ipoglicemia può manifestarsi nuovamente. L'ipoglicemia grave o prolungata è controllata solo temporaneamente dalle normali quantità di zucchero. Monitorare regolarmente il controllo glicemico. Pioglitazone può causare ritenzione idrica che può esacerbare o precipitare una insufficienza cardiaca. Con pazienti che presentano almeno un fattore di rischio per lo sviluppo di insufficienza cardiacacongestizia iniziare il trattamento con la più bassa dose disponibilee aumentare la dose gradualmente. Osservare i pazienti relativamente a segni e sintomi di insufficienza cardiaca, aumento di peso o edema, soprattutto quelli con una ridotta riserva cardiaca. Sono stati riportati casi di insufficienza cardiaca quando pioglitazone è stato usato in combinazione con insulina o in pazienti con storia di insufficienza cardiaca. Poiché insulina e pioglitazone sono associati a ritenzione idrica, la co-somministrazione può aumentare il rischio di edema. Sospendere il farmaco se si manifesta qualsiasi deterioramento dello stato cardiaco. Uno studio di outcome cardiovascolare di pioglitazone è stato effettuato in pazienti di età inferiore a 75 anni con diabete mellito di tipo 2 e preesistente malattia macrovascolare maggiore. Pioglitazone o placebo sono stati aggiunti alla terapia antidiabetica e cardiovascolare in corso fino a 3,5 anni. Tale studio ha mostrato aumento nelle segnalazioni di insufficienza cardiaca, tuttavia ciò non ha comportato un aumento nella mortalità in questo studio. Usare cautela in pazienti con età superiore ai 75 anni per la limitata esperienza in questogruppo di pazienti. Nell'esperienza post-marketing, raramente è statariportata disfunzione epatocellulare con pioglitazone e glimepiride. Monitorare periodicamente gli enzimi epatici. Non iniziare la terapia col farmaco in pazienti con aumentati livelli basali degli enzimi epatici o con qualsiasi evidenza di malattia epatica. Se i livelli di ALT sono aumentati di 3 volte il limite superiore della norma durante la terapia col farmaco, rivalutare i livelli degli enzimi epatici. Se i livelli ALT rimangono > 3 volte il limite superiore della norma, interrompere la terapia. Se il paziente manifesta sintomi che suggeriscono disfunzione epatica controllare gli enzimi epatici. Considerare l'opportunità di interrompere il trattamento. Se si manifesta ittero interrompere la terapia farmacologica. Negli studi clinici con pioglitazone e sulfonilurea in monoterapia o in combinazione si è evidenziato aumento di peso dose correlato, che può essere dovuto ad accumulo di adipe e in qualche caso associato a ritenzione idrica. In alcuni casi l'aumentodi peso può essere un sintomo di insufficienza cardiaca. quindi monitorare attentamente il peso. Una parte del trattamento del diabete è ilcontrollo della dieta. Consigliare ai pazienti di attenersi strettamente ad una dieta controllata dal punto di vista calorico. Sono stati osservati rari cambiamenti nell'ematologia con il trattamento con glimepiride. Quindi il trattamento richiede un regolare monitoraggio ematologico (specialmente leucociti e piastrine). È stata osservata una lieve riduzione dell'emoglobina media e dell'ematocrito durante la terapiacon pioglitazone, consistente in emodiluizione. Modifiche simili sonostate osservate in pazienti trattati con metformina e in misura minore con sulfonilurea e insulina in studi comparativi controllati con pioglitazone. Il trattamento di pazienti con deficit da G6PD con sulfoniluree può causare anemia emolitica. Poiché la glimepiride appartiene alla classe chimica delle sulfoniluree, usare cautela nei pazienti con deficit da G6PD e considerare un'alternativa alla sulfonilurea. Sono stati riportati con i tiazolidinedioni, incluso pioglitazone, casi post-marketing di nuova insorgenza o peggioramento di edema maculare diabetico, con diminuzione della acuità visiva. Molti di questi pazienti hanno manifestato edema periferico concomitante. Fare attenzione alla possibilità di edema maculare se i pazienti riferiscono disturbi della acuità visiva; considerare l'opportunità di una appropriata visita oftalmologica. In un'analisi cumulativa degli eventi avversi di fratture ossee riportati da studi clinici randomizzati, controllati, in doppio cieco in oltre 8.100 pazienti trattati con pioglitazone e 7.400 trattaticon farmaco di confronto per un periodo superiore ai 3,5 anni, è stata osservata un'aumentata incidenza di fratture ossee nelle donne. Sonostate osservate fratture nel 2,6% delle donne trattate con pioglitazone rispetto all'1,7% di donne trattate con farmaco di confronto. Non èstato osservato alcun aumento dell'incidenza di fratture negli uominitrattati con pioglitazone rispetto al gruppo di confronto. L'incidenza calcolata delle fratture è stata pari a 1,9 fratture per 100 pazienti-anno nelle donne trattate con pioglitazone e ad 1,1 fratture per 100pazienti-anno nelle donne trattate con un farmaco di confronto. Quindi l'aumento del rischio di fratture per le donne in questo set di datirelativamente a pioglitazone risulta essere di 0,8 fratture per 100 pazienti-anno. In studi 44/870 pazienti di sesso femminile trattate conpioglitazone sono andate incontro a fratture rispetto a 23/905 pazienti di sesso femminile trattate con farmaco di confronto. Non è stato osservato aumento dell'incidenza di fratture negli uomini trattati con pioglitazone rispetto a quelli trattati con farmaco di confronto. Il rischio di fratture deve essere preso in considerazione nella terapia alungo termine nelle donne trattate con pioglitazone. Come conseguenzadell'aumentata azione dell'insulina, il trattamento con pioglitazone in pazienti con sindrome dell'ovaio policistico può causare la ripresadell'ovulazione. Informare le pazienti del rischio di gravidanza e seuna paziente desidera intraprendere una gravidanza o se interviene una gravidanza, interrompere il trattamento. Usare pioglitazone con cautela durante la co-somministrazione di inibitori o induttori del citocromo P450 2C8. Considerare l'aggiustamento della dose di pioglitazone omodifiche nel trattamento del diabete. Le compresse contengono lattosio monoidrato e quindi non somministrate a pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, carenza di lapp lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio.

Gravidanza e Allattamento

Non ci sono dati adeguati sull'uso di pioglitazone e glimepiride in donne in gravidanza. Gli studi condotti su animali con pioglitazone hanno evidenziato tossicita' riproduttiva. Non e' noto il rischio potenziale per gli esseri umani. Non ci sono dati adeguati sull'uso di glimepiride in donne in gravidanza. Gli studi condotti su animali hanno evidenziato tossicita' riproduttiva verosimilmente correlata all'azione farmacologica (ipoglicemia) della glimepiride. Il farmaco non deve essere usato durante la gravidanza. I derivati della sulfonilurea, come glimepiride, passano nel latte materno. E' stato dimostrato che pioglitazone passa nel latte dei ratti in allattamento. Non e' noto se pioglitazone e' secreto nel latte umano. Quindi, il farmaco non deve essere somministrato in donne in allattamento.

Interazioni con altri prodotti

Non sono stati condotti studi formali di interazione col farmaco, comunque nella pratica clinica l'uso concomitante dei principi attivi neipazienti non ha comportato nessuna interazione non attesa. I dati seguenti riflettono le informazioni disponibili sui singoli principi attivi (pioglitazone e glimepiride). Studi di interazione hanno dimostratoche pioglitazone non ha alcun effetto rilevante ne' sulla farmacocinetica ne' sulla farmacodinamica di digossina, warfarin, fenprocumone e metformina. La co-somministrazione di pioglitazone con sulfoniluree non sembra influenzare la farmacocinetica della sulfonilurea. Studi condotti nell'uomo suggeriscono che non vi sia induzione del principale citocromo inducibile P450, 1A, 2C8/9 e 3A4. Studi in vitro non hanno evidenziato alcuna inibizione di alcun sottotipo del citocromo P450. Non sono attese interazioni con farmaci metabolizzati da tali enzimi, ad es. contraccettivi orali, ciclosporina, calcio antagonisti e inibitori della HMGCoA reduttasi. La co-somministrazione di pioglitazone con gemfibrozil (un inibitore del citocromo P450 2C8) ha comportato un aumento di 3 volte dell'AUC di pioglitazone. Può essere necessario diminuirela dose di pioglitazone quando gemfibrozil e' co-somministrato. Considerare un attento monitoraggio del controllo glicemico. La co-somministrazione di pioglitazone con rifampicina (un induttore del citocromo P450 2C8) ha comportato una diminuzione del 54% dell'AUC di pioglitazone. Può essere necessario aumentare la dose di pioglitazone quando la rifampicina e' co-somministrata. Considerare un attento monitoraggio del controllo glicemico. Se glimepiride e' assunta simultaneamente con certi altri prodotti medicinali, si possono verificare aumenti e decrementi indesiderati nell'azione ipoglicemica di glimepiride. Per questo motivo, assumere altri prodotti medicinali col farmaco solo se il medico ne e' a conoscenza o li ha prescritti. Sulla base dell'esperienza con glimepiride e con altra sulfonilurea, vanno menzionate le seguenti interazioni. Ad esempio, con l'assunzione di uno dei seguenti farmaci può verificarsi un potenziamento dell'effetto di riduzione dei livellidi glucosio nel sangue e, pertanto, in alcuni casi si può manifestareipoglicemia: fenilbutazone, azapropazone, ossifenbutazone insulina edantidiabetici orali metformina salicilati e acido p-aminosalicilico steroidi anabolizzanti ed ormoni sessuali maschili cloramfenicolo anticoagulanti cumarinici fenfluramina fibrati ACE inibitori fluoxetina allopurinolo simpaticolitici ciclo-, tro- e ifosfamidi sulfinpirazone alcune sulfonamidi a lunga durata di azione tetracicline inibitori delle MAO antibiotici chinolonici probenecid miconazol pentossifillina (altedosi parenterali) tritoqualina fluconazolo Ad esempio, con l'assunzione di uno dei seguenti farmaci può verificarsi un attenuazione dell'effetto di riduzione dei livelli di glucosio nel sangue e, pertanto, un incremento dei livelli di glucosio nel sangue: estrogeni e progestinici saluretici, diuretici tiazidici agenti stimolanti della tiroide, glucocorticoidi derivati fenotiazinici, clorpromazina adrenalina e simpaticomimetici acido nicotinico (alti dosaggi) e derivati dell'acido nicotinico lassativi (uso a lungo termine) fenitoina, diazossido glucagone, barbiturici e rifampicina acetazolamide H2 antagonisti, beta-bloccanti, clonidina e reserpina possono sia potenziare che attenuare l'effetto di riduzione del glucosio nel sangue. I segni di controregolazione adrenergica fino al'ipoglicemia possono ridursi o scomparire sotto l'effetto di farmaci simpaticolitici quali beta-bloccanti, clonidina, guanetidina e reserpina. L'assunzione di alcool può potenziare o attenuare l'azione ipoglicemica di glimepiride in modo imprevedibile. La glimepiride può sia potenziare che attenuare l'effetto dei derivati cumarinici.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Questo medicinale non richiede alcuna speciale precauzione per la conservazione.