tandemact*50cpr 30mg+4mg glimepiride e cheplapharm arzneimittel gmbh

Che cosa è tandemact 50cpr 30mg+4mg?

Tandemact compresse prodotto da cheplapharm arzneimittel gmbh
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica .
Tandemact risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di associazioni di farmaci ipoglicemizzanti orali.
Contiene i principi attivi: pioglitazone cloridrato/glimepiride
Composizione Qualitativa e Quantitativa: pioglitazone come cloridrato e glimepiride.
Codice AIC: 038345043 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Il farmaco e' indicato nel trattamento di pazienti con diabete mellito di tipo 2, che mostrano intolleranza a metformina o per i quali metformina e' controindicata e che sono gia' trattati con una combinazionedi pioglitazione e glimepiride.

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Posologia

Se i pazienti manifestano ipoglicemia, si deve ridurre la dose di Tandemact o considerare la terapia di combinazione libera. Se i pazienti stanno assumendo pioglitazone in combinazione con una sulfonilurea diversa da glimeperide, i pazienti devono essere stabilizzati con pioglitazone e glimepiride in combinazione libera prima di passare al farmaco. Anziani: nessun aggiustamento del dosaggio e' necessario nei pazienti anziani. Pazienti con insufficienza renale: il farmaco non deve essere usato in pazienti con gravi alterazioni della funzione renale (clearance della creatinina < 30 ml/min). Pazienti con insufficienza epatica: il farmaco non deve essere usato in pazienti con insufficienza epatica. Bambini e adolescenti: l'uso del farmaco non e' raccomandato in pazienti al di sotto dei 18 anni di eta' a causa di dati insufficienti sulla sicurezza ed efficacia. Le compresse sono assunte oralmente una volta al giorno poco prima o durante il pasto principale. Le compressedevono essere ingerite intere con poco liquido.

Effetti indesiderati

Non sono stati condotti studi clinici a scopo terapeutico con il farmaco. Tuttavia e' stata dimostrata la bioequivalenza del farmaco con lasomministrazione concomitante di pioglitazone e glimepride. Pioglitazone in terapia di combinazione con sulfonilurea. >>Alterazioni dell'apparato uditivo e vestibolare. Non comune: vertigini. >>Disturbi oculari. Non comuni: disturbi visivi. >>Alterazioni dell'apparato gastrointestinale. Comune: flatulenza. >>Disordini generali e alterazioni del sito di somministrazione. Non comune: affaticamento. >>Indagini diagnostiche. Comune: aumento di peso. Non comune: aumento della lattico deidrogenasi. >>Alterazioni del metabolismo e della nutrizione. Non comune:ipoglicemia, aumento dell'appetito. >>Alterazioni del sistema nervoso. Comune: capogiro. Non comune: cefalea. >>Alterazioni renali e delle vie urinarie. Non comune: glicosuria, proteinuria. >>Alterazioni dellacute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: sudorazione. E' stato riportato edema nel 6-9% dei pazienti trattati con pioglitazone per un anno in studi clinici controllati. L'entita' di edema e' stata generalmente da lieve a moderata e di solito non ha richiesto l'interruzione del trattamento. In studi controllati con farmaco attivo l'aumento di peso medio con pioglitazone somministrato per un anno in monoterapia e'stato di 2-3 kg. Questo risultato e' stato simile a quello osservato nel gruppo di confronto con sulfonilurea. In studi di combinazione pioglitazone, associato ad una sulfonilurea per un anno, ha causato un aumento medio di peso di 2,8 kg. Disturbi visivi sono stati riportati principalmente all'inizio del trattamento e sono correlati alle modifiche del glucosio ematico dovute ad un'alterazione temporanea nella turgidita' e nell'indice di rifrazione del cristallino come osservato con altri agenti ipoglicemizzanti. Negli studi clinici con pioglitazone, l'incidenza dell'aumento dell'ALT di 3 volte i limiti superiori della norma e' stata uguale al placebo ma inferiore a quella osservata nei gruppi di confronto trattati con metformina o sulfonilurea. I livelli medi degli enzimi epatici sono diminuiti con il trattamento con pioglitazone. Nell'esperienza post-marketing si sono manifestati rari casi di aumento degli enzimi epatici e di disfunzione epatocellulare. Sebbene in casi molto rari siano stati riportati eventi fatali, la relazione causale non e' stata stabilita. In studi clinici controllati l'incidenzada segnalazioni di insufficienza cardiaca riportata con il trattamento con pioglitazone e' stata la stessa osservata nei gruppi trattati con placebo, metformina e sulfonilurea, ma era aumentata quando pioglitazone e' stato utilizzato in terapia di combinazione con insulina. Raramente e' stata riportata insufficienza cardiaca durante la commercializzazione di pioglitazone, ma piu' frequentemente quando pioglitazone e' stato usato in combinazione con insulina o in pazienti con storia diinsufficienza cardiaca. In studi clinici controllati in doppio cieco con pioglitazone si sono manifestati comunemente infezioni del tratto respiratorio superiore ed ipoestesia; non comunemente, sinusite ed insonnia. Dati post-marketing. >>Disturbi oculari. Non noto: edema maculare. Glimepiride: sulla base dell'esperienza con glimepiride e con altre sulfaniluree vanno menzionate le seguenti reazioni avverse. >>Alterazioni del sistema immunitario. Molto raro: shock allergico, vasculite allergica. >>Alterazioni del sangue e sistema linfatico. Raro: modifiche nell'ematologia. >>Alterazioni dell'apparato gastrointestinale. Molto raro: vomito, diarrea, nausea, pressione addominale, senso di ripienezza gastrica, dolore addominale. >>Alterazioni del sistema epato-biliare. Molto raro: epatite, alterazione della funzionalita' epatica (con colestasi ed ittero). >>Alterazioni della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto raro: ipersensibilita' alla luce. >>Indagini diagnostiche. Molto raro: diminuzione nelle concentrazioni di sodio plasmatico.In casi molto rari lievi reazioni di ipersensibilita' possono degenerare in reazioni gravi con dispnea, caduta della pressione arteriosa e qualche volta shock. Si possono anche manifestare reazioni di ipersensibilita' della pelle come prurito, rash e orticaria. E' possibile una allergenicita' crociata con sulfoniluree, sulfonamidi o sostanze correlate. Possono manifestare trombocitopenia da moderata a grave, leucopenia,eritrocitopenia, agranulocitopenia, agranulocitosi, anemia emolitica e pancitopenia. Queste sono in genere reversibili con l'interruzione del trattamento. Problemi gastrointestinali sono molto rari e raramenteportano all'interruzione della terapia.

Indicazioni

Il farmaco e' indicato nel trattamento di pazienti con diabete mellito di tipo 2, che mostrano intolleranza a metformina o per i quali metformina e' controindicata e che sono gia' trattati con una combinazionedi pioglitazione e glimepiride.

Controindicazioni ed effetti secondari

Il farmaco e' controindicato in pazienti con ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti, o ad altre sulfoniluree o sulfonamidi. Insufficienza cardiaca o storia di insufficienza cardiaca (classi NYHA da I a IV). Insufficienza epatica, diabete mellito di tipo 1, coma diabetico, chetoacidosi diabetica, gravi alterazioni della funzione renale, gravidanza, allattamento.

Composizione ed Eccipienti

Cellulosa microcristallina, croscarmellosa sodica, idrossipropilcellulosa, lattosio monoidrato, magnesio stearato, polisorbato 80.

Avvertenze

Ipoglicemia: quando i pasti sono assunti ad orari irregolari o completamente saltati, il trattamento con il farmaco puo' causare ipoglicemia a causa della sulfonilurea. I sintomi possono essere quasi sempre controllati con l'assunzione immediata di carboidrati (zucchero). I dolcificanti artificiali non hanno effetto. E' noto dall'uso di altre sulfonilureee che, nonostante il successo iniziale delle contromisure adottate, l'ipoglicemia puo' manifestarsi nuovamente. L'ipoglicemia grave o prolungata, controllata temporaneamente dalle normali quantita' di zucchero, richiede un trattamento medico immediato e occasionalmente ospedalizzazione. Ritenzione idrica e insufficienza cardiaca: pioglitazone puo' causare ritenzione idrica che puo' esacerbare o precipitare una insufficienza cardiaca. Quando vengono trattati pazienti che presentano almeno un fattore di rischio per lo sviluppo di insufficienza cardiaca congestizia, i medici devono iniziare il trattamento con la piu' bassa dose disponibile e aumentare la dose gradualmente. I pazienti devono essere osservati relativamente a segni e sintomi di insufficienzacardiaca, aumento di peso o edema, particolarmente quelli con una ridotta riserva cardiaca. Sono stati riportati durante la commercializzazione casi di insufficienza cardiaca quando pioglitazone e' stato usatoin combinazione con insulina o in pazienti con storia di insufficienza cardiaca. Poiche' insulina e pioglitazone sono associati a ritenzione idrica, la somministrazione concomitante puo' aumentare il rischio di edema. Il farmaco deve essere interrotto se si manifesta qualsiasi deterioramento dello stato cardiaco. Uno studio di outcome cardiovascolare di pioglitazone e' stato effettuato in pazienti di eta' inferiore a 75 anni con diabete mellito di tipo 2 e preesistente malattia macrovascolare maggiore. Pioglitazone o placebo sono stati aggiunti alla terapia antidiabetica e cardiovascolare in corso fino a 3,5 anni. Questo studio ha mostrato un aumento nelle segnalazioni di insufficienza cardiaca. Funzione epatica: durante l'esperienza post-marketing, raramentee' stata riportata disfunzione epatocellulare con pioglitazone e glimepiride. Gli enzimi epatici devono essere controllati prima di iniziare la terapia con il farmaco in tutti i pazienti. La terapia con il,medicinale non deve essere iniziata in pazienti con aumentati livelli basali degli enzimi epatici o con qualsiasi evidenza di malattia epatica.Dopo l'inizio della terapia con il farmaco, si raccomanda di monitorare gli enzimi epatici periodicamente secondo necessita' clinica. Se i livelli di ALT sono aumentati di 3 volte il limite superiore della norma durante la terapia con il medicinale, i livelli degli enzimi epatici devono essere rivalutati appena possibile. Se i livelli ALT rimangono > 3 volte il limite superiore della norma, la terapia deve essere interrotta. Se qualche paziente manifesta sintomi che suggeriscono disfunzione epatica, che possono includere nausea inspiegabile, vomito, dolore addominale, affaticamento, anoressia e/o urine scure, devono essere controllati gli enzimi epatici. Se si manifesta ittero, la terapia farmacologica deve essere interrotta. Negli studi clinici con pioglitazone e sulfonilurea in monoterapia o in combinazione si e' evidenziato aumento di peso dose correlato, che puo' essere dovuto ad accumulo di adipe e in qualche caso associato a ritenzione idrica. In alcuni casi l'aumento di peso puo' essere un sintomo di insufficienza cardiaca quindi il peso deve essere attentamente monitorato. Si deve consigliare ai pazienti di attenersi strettamente ad una dieta controllata dal punto di vista calorico. Ematologia: sono stati osservati rari cambiamentinell'ematologia con il trattamento con glimepiride. E' stata osservata una lieve riduzione dell'emoglobina media e dell'ematocrito durante la terapia con pioglitazone, consistente in emodiluizione. Modifiche simili sono state osservate in pazienti trattati con metformina e in misura minore con sulfonilurea e insulina in studi comparativi controllati con pioglitazone. Il trattamento di pazienti con deficit da G6PD con sulfoniluree puo' causare anemia emolitica. Poiche' la glimepiride appartiene alla classe chimica delle sulfoniluree, si deve usare cautela nei pazienti con deficit da G6PD e considerare un'alternativa alla sulfonilurea. Disturbi visivi: sono stati riportati con i tiazolidinedioni, incluso pioglitazone, casi post-marketing di nuova insorgenza o peggioramento di edema maculare diabetico, con diminuzione della acuita' visiva. Molti di questi pazienti hanno manifestato edema periferico concomitante. Altro: in un'analisi cumulativa degli eventi avversi di fratture ossee riportati da studi clinici randomizzati, controllati, in doppio cieco in pazienti trattati con pioglitazone e in pazienti trattati con farmaco di confronto per un periodo superiore ai 3,5 anni, e' stata osservata un'aumentata incidenza di fratture ossee nelle donne. Sono state osservate fratture nel 2,6% delle donne trattate con pioglitazone rispetto all'1,7% di donne trattate con farmaco di confronto.Non e' stato osservato alcun aumento dell'incidenza di fratture negliuomini trattati con pioglitazone rispetto al gruppo di confronto. L'incidenza calcolata delle fratture e' stata pari a 1,9 fratture per 100pazienti-anno nelle donne trattate con pioglitazone e ad 1,1 frattureper 100 pazienti-anno nelle donne trattate con un farmaco di confronto. Nello studio sul rischio cardiovascolare PROactive, della durata di3,5 anni, 44/870 pazienti di sesso femminile trattate con pioglitazone sono andate incontro a fratture rispetto a 23/905 pazienti di sesso femminile trattate con farmaco di confronto. Il rischio di fratture deve essere preso in considerazione nella terapia a lungo termine nelle donne trattate con pioglitazone. Come conseguenza dell'aumentata azione dell'insulina, il trattamento con pioglitazone in pazienti con sindrome dell'ovaio policistico puo' causare la ripresa dell'ovulazione. Queste pazienti possono essere a rischio di gravidanza. Le pazienti devono essere consapevoli del rischio di gravidanza e se una paziente desidera intraprendere una gravidanza o se interviene una gravidanza, il trattamento deve essere interrotto. Pioglitazone deve essere usato con cautela durante la somministrazione concomitante di inibitori o induttori del citocromo P450 2C8. Il controllo glicemico deve essere monitorato attentamente. Si devono considerare l'aggiustamento della dose di pioglitazone all'interno della posologia raccomandata o modifiche nel trattamento del diabete. Le compresse contengono lattosio monoidrato equindi non devono essere somministrate a pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, carenza di Lapp lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio.

Gravidanza e Allattamento

Non ci sono dati adeguati sull'uso di pioglitazone e glimepiride in donne in gravidanza. Gli studi condotti su animali con pioglitazone hanno evidenziato tossicita' riproduttiva. Non e' noto il rischio potenziale per gli esseri umani. Non ci sono dati adeguati sull'uso di glimepiride in donne in gravidanza. Gli studi condotti su animali hanno evidenziato tossicita' riproduttiva verosimilmente correlata all'azione farmacologica della glimepiride. Il farmaco non deve essere usato durante la gravidanza. I derivati della sulfonilurea, come glimepiride, passano nel latte materno. E' stato dimostrato che pioglitazone passa nel latte dei ratti in allattamento. Non e' noto se pioglitazone e' secreto nel latte umano. Quindi, il farmaco non deve essere somministrato indonne in allattamento.

Interazioni con altri prodotti

Non sono stati condotti studi formali di interazione con il farmaco, comunque nella pratica clinica l'uso concomitante dei principi attivi nei pazienti non ha comportato nessuna interazione non attesa. I dati seguenti riflettono le informazioni disponibili sui singoli principi attivi. Pioglitazone: studi di interazione hanno dimostrato che pioglitazone non ha alcun effetto rilevante ne' sulla farmacocinetica ne' sulla farmacodinamica di digossina, warfarin, fenprocumone e metformina. La co-somministrazione di pioglitazone con sulfoniluree non sembra influenzare la farmacocinetica della sulfonilurea. Studi condotti nell'uomo suggeriscono che non vi sia induzione del principale citocromo inducibile P450, 1A, 2C8/9 e 3A4. Studi in vitro non hanno evidenziato alcuna inibizione di alcun sottotipo del citocromo P450. Non sono attese interazioni con farmaci metabolizzati da tali enzimi, ad es. contraccettivi orali, ciclosporina, calcio antagonisti e inibitori della HMGCoAreduttasi. La co-somministrazione di pioglitazone con gemfibrozil ha comportato un aumento di 3 volte dell'AUC di pioglitazone. Puo' esserenecessario diminuire la dose di pioglitazone quando gemfibrozil e' somministrato in concomitanza. Si deve considerare un attento monitoraggio del controllo glicemico. La co-somministrazione di pioglitazone conrifampicina ha comportato una diminuzione del 54% dell'AUC di pioglitazone. Puo' essere necessario aumentare la dose di pioglitazone quandola rifampicina e' somministrata in concomitanza. Si deve considerare un attento monitoraggio del controllo glicemico. Glimepiride: se glimepiride e' assunta simultaneamente con certi altri prodotti medicinali,si possono verificare aumenti e decrementi indesiderati nell'azione ipoglicemica di glimepiride. Per questo motivo, altri prodotti medicinali devono essere assunti con il farmaco solo se il medico ne e' a conoscenza o li ha prescritti. Sulla base dell'esperienza con glimepiride e con altra sulfonilurea, vanno menzionate le seguenti interazioni. Adesempio, con l'assunzione di uno dei seguenti farmaci puo' verificarsi un potenziamento dell'effetto di riduzione dei livelli di glucosio nel sangue e, pertanto, in alcuni casi si puo' manifestare ipoglicemia:fenilbutazone, azapropazone, ossifenbutazone, insulina ed antidiabetici orali, metformina, salicilati e acido p-aminosalicilico, steroidi anabolizzanti ed ormoni sessuali maschili, cloramfenicolo, anticoagulanti cumarinici, fenfluramina, fibrati, ACE inibitori, fluoxetina, allopurinolo, simpaticolitici, ciclo-, tro- e ifosfamidi, sulfinpirazone, alcune sulfonamidi a lunga durata di azione, tetracicline, inibitori delle MAO, antibiotici chinolonici, probenecid, miconazol, pentossifillina, tritoqualina, fluconazolo. Ad esempio, con l'assunzione di uno deiseguenti farmaci puo' verificarsi un attenuazione dell'effetto di riduzione dei livelli di glucosio nel sangue e, pertanto, un incremento dei livelli di glucosio nel sangue: estrogeni e progestinici, saluretici, diuretici tiazidici, agenti stimolanti della tiroide, glucocorticoidi, derivati fenotiazinici, clorpromazina, adrenalina e simpaticomimetici, acido nicotinico e derivati dell'acido nicotinico, lassativi, fenitoina, diazossido, glucagone, barbiturici e rifampicina, acetazolamide. H 2 antagonisti, beta-bloccanti, clonidina e reserpina possono sia potenziare che attenuare l'effetto di riduzione del glucosio nel sangue. I segni di controregolazione adrenergica fino al'ipoglicemia possono ridursi o scomparire sotto l'effetto di farmaci simpaticolitici quali beta-bloccanti, clonidina, guanetidina e reserpina. L'assunzione di alcool puo' potenziare o attenuare l'azione ipoglicemica di glimepiride in modo imprevedibile La glimepiride puo' sia potenziare che attenuare l'effetto dei derivati cumarinici.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Questo medicinale non richiede alcuna speciale precauzione per la conservazione.