tamsulosina aur 20cps400mcg compresse a aurobindo pharma italia srl

Che cosa è tamsulosina aur 20cps400mcg rp?

Tamsulosina aur capsule rigide rp prodotto da aurobindo pharma italia srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Tamsulosina aur risulta in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di farmaci usati nell'ipertrofia prostatica benigna.
Contiene i principi attivi: tamsulosina cloridrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: tamsulosina cloridrato.
Codice AIC: 040917080 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Sintomi del tratto urinario inferiore (LUTS- Lower Urinary Tract Symptoms) associati a iperplasia prostatica benigna (IPB).

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Posologia

Per uso orale. Adulti: una capsula al giorno da assumere dopo la colazione o dopo il primo pasto della giornata. La capsula deve essere ingerita intera con un bicchiere d'acqua stando in piedi o seduti (non stando sdraiati). La capsula non deve essere rotta o aperta, poiche' si puo' modificare il rilascio prolungato del principio attivo. Persone anziane: non e' necessario ridurre la dose. Pazienti con insufficienza renale: nei pazienti con clearance della creatinina superiore a 0,17 ml/sec (10 ml/min) non e' necessario modificare il dosaggio. Pazienti con insufficienza epatica: nei pazienti con disfunzione epatica da lieve a moderata non e' necessario modificare il dosaggio. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia della tamsulosina nei bambini di eta' <18 anni non sono state ancora stabilite.

Effetti indesiderati

Patologie del sistema nervoso. Comuni: capogiri (1,3%); non comuni: cefalea; rari: sincope. Patologie cardiache. Non comuni: palpitazioni. Patologie vascolari. Non comuni: ipotensione ortostatica. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comuni: rinite. Patologie gastrointestinali. Non comuni: stipsi, diarrea, nausea, vomito. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comuni: eruzione cutanea, prurito, orticaria; rari: angioedema; molto rari: sindrome di Stevens-Johnson. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Comuni: disturbi dell'eiaculazione; molto rari: priapismo. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comuni:astenia. Durante interventi chirurgici di cataratta, nel corso del periodo di sorveglianza post-marketing, una variante della sindrome della pupilla piccola, nota come Sindrome dell'iride a bandiera intraoperatoria (IFIS), e' stata associata alla terapia con tamsulosina. Esperienza post-marketing: oltre agli eventi avversi sopra elencati, in associazione con tamsulosina sono stati segnalati fibrillazione atriale, aritmia, tachicardia e dispnea. Poiche' questi eventi segnalati spontaneamente provengono dall'esperienza post- marketing a livello mondiale, la frequenza degli eventi e il ruolo di tamsulosina nella loro insorgenza non possono essere stabiliti in maniera affidabile.

Indicazioni

Sintomi del tratto urinario inferiore (LUTS- Lower Urinary Tract Symptoms) associati a iperplasia prostatica benigna (IPB).

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' a tamsulosina cloridrato, compreso l'angioedema indotto da farmaco, o ad uno qualsiasi degli eccipienti; anamnesi di ipotensione ortostatica; grave insufficienza epatica.

Composizione ed Eccipienti

Contenuto della capsula: cellulosa microcristallina, talco, copolimero dell'acido metacrilico - acrilato etilico, sodio lauril solfato, polisorbato 80, triacetina, calcio stearato. Involucro della capsula: indigotina (E132), ossido di ferro rosso (E172), ossido di ferro giallo (E172), titanio diossido (E171), gelatina, sodio lauril solfato. Inchiostro di stampa: gommalacca, propilenglicole, ossido di ferro nero (E172), potassio idrossido.

Avvertenze

Come con altri antagonisti alfa 1 -adrenergici, durante il trattamento con tamsulosina puo' verificarsi, in singoli casi, una riduzione della pressione sanguigna, che puo' portare raramente a sincope. Ai primisintomi di ipotensione ortostatica (capogiri, debolezza), il pazientedeve sedersi o sdraiarsi finche' tali sintomi non siano scomparsi. Prima di iniziare la terapia con tamsulosina, si deve esaminare il paziente al fine di escludere la presenza di altre condizioni che possano causare gli stessi sintomi dell'iperplasia prostatica benigna. Prima del trattamento e, successivamente, ad intervalli regolari, si deve eseguire l'esame rettale digitale e, quando necessario, si devono determinare i livelli dell'antigene specifico prostatico (PSA). Il trattamentodi pazienti con grave compromissione renale (clearance della creatinina < 10 ml/min) deve essere eseguito con cautela, poiche' non si ha esperienza in questo tipo di pazienti. Raramente, a seguito dell'utilizzo di tamsulosina, e' stata segnalata la comparsa di angioedema. Il trattamento deve essere sospeso immediatamente, il paziente deve essere tenuto sotto controllo fino alla scomparsa dell'edema e il medicinale non deve essere somministrato di nuovo. Durante l'intervento chirurgicodi cataratta, in alcuni pazienti in corso di trattamento o precedentemente trattati con tamsulosina, e' stata osservata la Sindrome dell'iride a bandiera intraoperatoria (IFIS - "Intraoperative Floppy Iris Syndrome", una variante della sindrome della pupilla piccola). L'IFIS puo' aumentare il rischio di complicazioni all'occhio durante e dopo l'operazione. L'interruzione del trattamento con tamsulosina 1-2 settimaneprima dell'intervento chirurgico di cataratta e' considerato utile, tuttavia, il beneficio della sospensione della terapia non e' stato ancora stabilito. L'IFIS e' stata inoltre segnalata in pazienti che avevano sospeso il trattamento con tamsulosina per un periodo piu' lungo prima dell'intervento alla cataratta. Non e' raccomandato l'inizio dellaterapia con tamsulosina cloridrato nei pazienti per i quali e' programmato un intervento chirurgico di cataratta. Durante la valutazione pre-operatoria, l'oftalmologo ed il team chirurgico devono considerare se i pazienti in attesa dell'intervento chirurgico di cataratta sono intrattamento o sono stati trattati con tamsulosina in modo da assicurare che, durante l'intervento, siano utilizzate misure appropriate per la gestione della IFIS. Tamsulosina cloridrato deve essere usata con cautela in associazione con gli inibitori potenti e moderati di CYP3A4.

Gravidanza e Allattamento

Non pertinente, poiche' tamsulosina e' indicata solo per il trattamento di pazienti maschi.

Interazioni con altri prodotti

Gli studi d'interazione sono stati condotti solo negli adulti. Non sie' osservata alcuna interazione quando tamsulosina cloridrato e' stata somministrata in associazione ad atenololo, enalapril o teofillina. L'uso concomitante di cimetidina porta ad un aumento dei livelli plasmatici di tamsulosina, mentre l'uso concomitante di furosemide porta aduna riduzione dei livelli plasmatici di tamsulosina; tuttavia, poiche' in entrambi i casi tali livelli si mantengono nel range di normalita', non e' necessaria una modifica della posologia. In vitro, ne' il diazepam, ne' propranololo, triclormetiazide, clormadinone, amitriptilina, diclofenac, glibenclamide, simvastatina e warfarin hanno modificatola frazione libera di tamsulosina nel plasma umano. Neanche la tamsulosina modifica le frazioni libere di diazepam, propranololo, triclormetiazide e clormadinone. Diclofenac e warfarin, tuttavia, possono aumentare la velocita' di eliminazione di tamsulosina. La somministrazione concomitante di tamsulosina cloridrato con inibitori potenti del CYP3A4 puo' aumentare l'esposizione a tamsulosina cloridrato. La somministrazione concomitante con ketoconazolo (un noto potente inibitore di CYP3A4) ha dato luogo ad un aumento di AUC e C max di tamsulosina cloridrato di un fattore rispettivamente di 2,8 e 2,2. Tamsulosina cloridratonon deve essere somministrata in associazione con potenti inibitori di CYP3A4 in pazienti con fenotipo metabolizzatore lento del CYP2D6. Tamsulosina cloridrato deve essere usata con cautela in associazione coninibitori forti e moderati di CYP3A4. La somministrazione concomitante di tamsulosina cloridrato con paroxetina, un forte inibitore di CYP2D6 ha dato luogo a C max e AUC di tamsulosina che erano aumentati di un fattore di 1,3 e 1,6 rispettivamente, ma questi aumenti non sono considerati clinicamente rilevanti. La somministrazione concomitante di altri antagonisti alfa 1 -adrenergici puo' portare ad effetti ipotensivi.

Equivalenti in base alle liste di trasparenza

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Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Questo medicinale non richiede alcuna temperatura particolare di conservazione. Conservare nella confezione originale per proteggere dall'umidita'.