tamoxifene auro*20cpr riv 20mg tamoxifene aurobindo pharma italia srl

Che cosa è tamoxifene auro 20cpr riv 20mg?

Tamoxifene auro compresse rivestite prodotto da aurobindo pharma italia srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Tamoxifene auro risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di antagonisti ormonali e sostanze correlate.
Contiene i principi attivi: tamoxifene citrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: tamoxifene citrato 30,4 mg (equivalente a tamoxifene base 20 mg).
Codice AIC: 035058027 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento del carcinoma mammario. Pazienti con una recente prova negativa per l'espressione dei recettori per gli estrogeni hanno minore probabilita' di rispondere al farmaco.

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Posologia

Pazienti in eta' adulta e anziani: da 20 a 40 mg in una o due somministrazioni giornaliere. Bambini: l'uso nei bambini e' controindicato.

Effetti indesiderati

Dai risultati dello studio clinico NSABP P-1, un vasto studio della durata di 5 anni che ha coinvolto circa 13.000 donne ad alto rischio per insorgenza di cancro del seno che hanno assunto tamoxifene o placebo, e' emerso nelle donne trattate con il tamoxifene un aumento dell'incidenza delle seguenti reazioni avverse rispetto al gruppo di controllo: cancro dell'utero: adenocarcinoma endometriale, sarcoma uterino, incluso il sarcoma misto di tipo mulleriano; stroke; embolia polmonare. Alcuni dei casi di tumore maligni uterini, di ictus e di embolia polmonare hanno avuto esito fatale. Nello stesso studio e' stato rilevato anche un aumento dell'incidenza di trombosi venosa profonda, formazione di cataratta, operazioni chirurgiche per cataratta. Sono stati segnalati fibromi uterini, endometriosi ed altre alterazioni endometriali inclusi iperplasia e polipi. Molto raramente sono stati riportati casi dipolmonite interstiziale. Nel trattamento a lungo termine, gli effettiindesiderati segnalati sono meno frequenti o meno gravi rispetto a quelli osservati con androgeni ed estrogeni impiegati per il trattamentodella stessa patologia. Alcuni effetti indesiderati sono attribuibiliall'azione anti-estrogenica del farmaco: vampate di calore, perdite ematiche vaginali, secrezione vaginale e prurito vulvare. In alcune pazienti in premenopausa il farmaco sopprime il flusso mestruale. Alcuni effetti indesiderati di tipo generale sono rappresentati da intolleranza gastrointestinale, sensazione di capogiro, rash cutanei e, in qualche caso, ritenzione di fluidi ed alopecia. Quando tali effetti indesiderati sono gravi e' possibile controllarli attraverso una semplice riduzione del dosaggio senza influenzare la risposta al trattamento. Negli stadi iniziali della terapia, in un piccolo numero di pazienti con lesioni ossee si e' sviluppata ipercalcemia. All'inizio della terapia si possono verificare episodi di recrudescenza sintomatologia della malattia (flare), Tali manifestazioni sono transitorie e, spesso, associate ad una buona risposta alla terapia. Sono stati segnalati alcuni casi di disturbi visivi tra cui rari casi di alterazioni corneali, cataratta e retinopatia. Sono stati segnalati fibromi uterini. In pazienti trattate con tamoxifene si e' osservata piastrinopenia, generalmente limitata. Nel corso di terapia con tamoxifene e' stata segnalata leucopenia, talvolta associata ad anemia e/o trombocitopenia. Neutropenia, talvolta grave, e' stata segnalata raramente. Sono stati riportati graviepisodi tromboembolici nel corso della terapia con tamoxifene. Poiche' l'incidenza di tali eventi risulta aumentata in pazienti affetti da patologie maligne, non e' stata stabilita una relazione causale con tamoxifene. Tamoxifene e' stato associato a variazioni dei livelli deglienzimi epatici e, in rari casi, a un quadro di piu' gravi anormalita'epatiche, tra cui fegato steatosico, colestasi ed epatite. Occasionalmente e' stata osservato un aumento di volume di cisti ovariche in pazienti in premenopausa trattate con tamoxifene ed un aumento dei trigliceridi, con casi isolati di pancreatite. Altri effetti indesiderati, riportati in letteratura, sono: vertigini, cefalea, depressione, facileaffaticabilita' e crampi muscolari.

Indicazioni

Trattamento del carcinoma mammario. Pazienti con una recente prova negativa per l'espressione dei recettori per gli estrogeni hanno minore probabilita' di rispondere al farmaco.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' accertata verso i componenti del prodotto o sostanzestrettamente correlate dal punto di vista chimico. Non deve essere somministrato in caso di gravidanza. Non deve essere somministrato durante l'allattamento ed in eta' pediatrica. Terapia preventiva in pazienti ad alto rischio di cancro mammario. Carcinoma duttale in sito in donne che richiedano una concomitante terapia anticoagulante o che presentino un'anamnesi di trombosi venosa profonda o embolia polmonare.

Composizione ed Eccipienti

Lattosio, amido di mais, gelatina, croscaramellosio sodico, magnesio stearato, idrossipropilmetilcellulosa, polietilenglicole (Macrogol) 300, titanio biossido.

Avvertenze

Non e' indicato in donne sane e nelle condizioni di patologia mammaria benigna. Deve essere impiegato con cautela in pazienti con persistente leucopenia e trombocitopenia. Sono consigliabili periodici controlli della crasi ematica, piastrinemia inclusa. Si puo' verificare arresto del flusso mestruale in pazienti in premenopausa, il che non pregiudica l'attivita' antitumorale del farmaco. Durante trattamento e' statariportata una aumentata incidenza di alterazioni dell'endometrio, comprendenti iperplasia, polipi e carcinoma. L'incidenza ed il quadro di queste alterazioni suggeriscono un meccanismo di base correlato alle proprieta' estrogeniche di tamoxifene E' consigliabile, quindi, che le pazienti in corso di terapia vengano sottoposte ad adeguati controlli dell'apparato genitale, in particolare dell'endometrio. Inoltre, le pazienti in trattamento o che abbiano assunto il farmaco precedentementee che presentino sanguinamento vaginale anomalo devono essere sottoposte a controlli immediati. In studi clinici con tamoxifene nel carcinoma mammario sono stati riportati secondi tumori primari a livello di siti diversi dall'endometrio e dalla mammella controlaterale; non e' stata stabilita alcuna relazione causale ed il significato clinico di queste osservazioni non e' chiaro. Le pazienti in trattamento con tamoxifene devono essere istruite ad avvisare immediatamente il proprio medico qualora avvertano uno qualsiasi dei seguenti sintomi: intorpidimento del volto o debolezza delle braccia o delle gambe e problemi della parola o della visione che potrebbero indicare un ictus cerebri. Lo stesso in caso di dolore toracico o dispnea che potrebbero essere sintomidi embolia polmonare, o se si presentano dolore addominale o un sanguinamento vaginale anormale che potrebbero indicare un possibile cancrodell'utero. Anche in caso di tosse e dispnea, che potrebbero essere sintomi di una polmonite interstiziale, le pazienti dovranno essere istruite ad avvisare il proprio medico. Deve essere richiesto alle pazienti se esse abbiano avuto una storia pregressa di ictus cerebri, di eventi simili all'ictus, eventi tromboembolici o cancro dell'utero. La decisione di iniziare la terapia con tamoxifene in pazienti con carcinoma duttale in situ deve essere discussa con le pazienti, valutando insieme a loro i potenziali rischi e benefici. Per chi svolge attivita' sportiva: l'uso del farmaco senza necessita' terapeutica costituisce doping e puo' determinare comunque positivita' ai test anti-doping.

Gravidanza e Allattamento

Non deve essere somministrato in corso di gravidanza. Negli studi di tossicita' sul ciclo riproduttivo nel ratto, coniglio e scimmia, il tamoxifene non ha mostrato potenziale teratogeno. Nei modelli sperimentali di sviluppo del tratto riproduttivo fetale del roditore, il tamoxifene e' stato associato a modificazioni simili a quelle causate da estradiolo, etinilestradiolo, clomifene e dietilstilbestrolo (DES). Sebbene la rilevanza clinica di tali modificazioni non sia nota, alcune di queste, specialmente l'adenosi vaginale, sono simili a quelle osservatenelle donne giovani che, nella vita intrauterina, avevano subito l'esposizione a DES e che presentano un rischio di 1:1000 di sviluppare uncarcinoma a cellule chiare della vagina o della cervice. Solo un piccolo numero di pazienti e' stato esposto al tamoxifene in corso di gravidanza. Non e' stato riportato che tale esposizione abbia causato una successiva adenosi vaginale o carcinoma a cellule chiare della vagina o della cervice nelle donne giovani che avevano subito l'esposizione al tamoxifene nella vita intrauterina. Le pazienti devono essere informate della necessita' di evitare una gravidanza durante il trattamento e se, sessualmente attive, devono usare contraccettivi di barriera o altri metodi contraccettivi non ormonali. Le pazienti in pre-menopausa,prima di iniziare il trattamento, devono essere sottoposte ad attenticontrolli per escludere la possibilita' di una gravidanza in atto. Lepazienti devono essere informate dei rischi potenziali per il feto qualora si instaurasse una gravidanza durante il trattamento o nei due mesi successivi all'interruzione della terapia. Allattamento: l'impiegonon e' consigliato in quanto non e' noto se esso sia escreto nel latte materno. La decisione di interrompere l'allattamento o la terapia deve essere valutata in base alle necessita' di trattamento.

Interazioni con altri prodotti

Le pazienti che assumono contemporaneamente il medicinale e anticoagulanti di tipo dicumarolico devono essere attentamente seguite in quanto l'attivita' anticoagulante puo' essere significativamente potenziata. Quando tamoxifene e' somministrato in associazione a farmaci citotossici, il rischio di episodi tromboembolici risulta aumentato.

Equivalenti in base alle liste di trasparenza

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Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Conservare a temperatura inferiore a 30 gradi C ed al riparo dalla luce.