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Che cosa è sumatriptan tecn 3cpr riv100mg?

Sumatriptan tecn compresse rivestite prodotto da tecnigen srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici .
Sumatriptan tecn risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di analgesici.
Contiene i principi attivi: sumatriptan succinato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: sumatriptan (come succinato).
Codice AIC: 038877080 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento degli attacchi acuti di emicrania, con o senza aura.

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Posologia

>>Adulti. Non deve essere utilizzato a scopo preventivo. E' consigliabile assumere il sumatriptan il prima possibile dopo l'inizio dell'attacco di emicrania, ma e' ugualmente efficace a qualsiasi stadio dell'attacco venga assunto. La dose raccomandata del sumatriptan per via orale e' di 50 mg. Alcuni pazienti potrebbero richiedere 100 mg. Se il paziente ha risposto alla prima dose, ma la sintomatologia ricorre, puo'essere assunta una seconda dose nelle successive 24 ore a condizione che sia trascorso un intervallo minimo di due ore tra le due dosi e non siano stati somministrati piu' di 300 mg nel corso delle 24 ore. I pazienti che non rispondono alla dose prescritta del sumatriptan non devono assumere una seconda dose per lo stesso attacco. Il sumatriptan puo' essere assunto per attacchi successivi. E' raccomandato come monoterapia per il trattamento acuto dell'emicrania e non deve essere somministrato in concomitanza con altre terapie per attacchi di emicrania acuta. Se un paziente non risponde ad una dose singola del sumatriptan non vi sono ragioni, ne' da un punto di vista teorico, ne' in base alla limitata esperienza clinica, per non tentare altri trattamenti con prodotti a base di acido acetilsalicilico od antinfiammatori non steroidei. Le compresse devono essere deglutite intere con acqua. >>Bambini (al di sotto dei 12 anni di eta') edolescenti (dai 12 ai 17 anni di eta'): non e' raccomandato. >>Anziani (eta' superiore a 65 anni): l'esperienza nell'utilizzo del sumatriptan in pazienti di eta' superiore a 65 anni e' limitata. La farmacocinetica non differisce significativamente da quella della popolazione piu' giovane, tuttavia l'uso del sumatriptan in pazienti di eta' superiore a 65 anni non e' raccomandato, finche' non saranno disponibili ulteriori dati clinici. >>Insufficienza epatica: dosi basse di 25-50 mg devono essere considerate nei pazienti con insufficienza epatica da lieve a moderata.

Effetti indesiderati

>>Studi clinici. Esami diagnostici. Molto rari (=1/100, =1/1000, >Esperienza post-marketing. Patologie cardiache. Molto rari:bradicardia, tachicardia, palpitazioni, aritmia cardiaca, modificazioni transitorie dell'ECG di tipo ischemico, vasospasmo coronarico, infarto del miocardio. Patologie del sistema nervoso. Molto rari: convulsioni, sebbene alcuni di questi casi si siano verificati in pazienti conanamnesi di convulsioni o di condizioni concomitanti predisponenti alle convulsioni, vi sono anche segnalazioni in pazienti per i quali tali fattori non sono evidenti; tremore, distonia. Patologie dell'occhio.Molto rari: tremolio della vista, diplopia, visione ridotta, nistagmoe scotoma. Perdita della visione, incluse segnalazioni di deficit permanenti. Tuttavia, i disturbi oculari possono anche presentarsi durante l'attacco di emicrania stesso. Patologie gastrointestinali. Molto rari: colite ischemica. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Molto rari: rigidita' del collo. Patologie vascolari. Molto rari: ipotensione, fenomeno di Raynaud. Disturbi del sistema immunitario. Molto rari: reazioni di ipersensibilita', che possono variare dalla ipersensibilita' cutanea a rari casi di anafilassi.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOSono disponibili dati di post-marketing sull'uso del sumatriptan durante il primo trimestre in oltre 1.000 donne. Sebbene questi dati non contengano informazioni sufficienti per trarre conclusioni definitive, essi non hanno rilevato un incremento nel rischio di difetti congeniti. L'esperienza con l'uso del sumatriptan nel secondo e terzo trimestree' limitata. La valutazione degli studi eseguiti sugli animali non indicano effetti teratogeni diretti o effetti dannosi sullo sviluppo peri- e post-natale. Tuttavia nel coniglio la viabilita' embrio-fetale puo' essere influenzata. La somministrazione del sumatriptan deve esserepresa in considerazione solo se i benefici previsti per la madre sonomaggiori rispetto ai possibili rischi per il feto. E' stato dimostrato che, a seguito di somministrazione sottocutanea, il sumatriptan e' escreto nel latte materno. L'esposizione dei lattanti al farmaco puo' essere ridotta al minimo evitando l'allattamento al seno durante le 12 ore successive al trattamento.

Indicazioni

Trattamento degli attacchi acuti di emicrania, con o senza aura.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Pazienti con pregresso infarto del miocardio o che soffrono di cardiopatia ischemica, vasospasmo coronarico (angina di Prinzmetal), vasculopatie periferiche o in pazienti con sintomi o segni riconducibili a cardiopatia ischemica. Pazienti con anamnesi di accidenti cerebrovascolari (CVA) o attacchi ischemici transitori (TIA). Pazienti con compromissione epatica grave. Pazienti con ipertensione moderata e grave e modesta ipertensione non controllata. Concomitante somministrazione dell'ergotamina o dei suoi derivati (inclusa la metisergide). Iso concomitante con inibitori delle monoaminoossidasi. Sumatriptan non deve essere somministrato nelle due settimane successive alla sospensione del trattamento con gli inibitori delle monoaminoossidasi.

Composizione ed Eccipienti

Nucleo: lattosio monoidrato, croscarmellosa sodica, cellulosa microcristallina, lattosio anidro, magnesio stearato. Rivestimento: lattosio monoidrato, mannitolo (E421), titanio diossido (E171), triacetina, talco.

Avvertenze

Usare solo a fronte di una diagnosi certa di emicrania. Non e' indicato nel trattamento della emicrania emiplegica, basilare o oftalmoplegica. Prima di iniziare il trattamento della cefalea in pazienti per i quali non sia gia' stata fatta la diagnosi di emicrania e negli emicranici che presentino sintomi atipici, devono essere escluse altre condizioni neurologiche potenzialmente serie. Va sottolineato che gli emicranici possono essere potenzialmente a rischio di alcuni eventi cerebrovascolari (es. accidente cerebrovascolare, attacco ischemico transitorio). La somministrazione del sumatriptan puo' essere accompagnata da sintomi transitori, quali dolore toracico e senso di costrizione, che possono essere intensi e interessare la gola. Nel caso in cui si ritengache tali sintomi siano indicativi di una patologia ischemica cardiaca, non somministrare ulteriori dosi del sumatriptan e procedere ad un'appropriata valutazione del caso. Il sumatriptan non deve essere somministrato a pazienti con fattori di rischio di cardiopatia ischemica senza una precedente valutazione cardiovascolare. Particolare attenzione deve essere prestata alle donne in post-menopausa e agli uomini di eta' superiore ai 40 anni con tali fattori di rischio. Tuttavia queste valutazioni potrebbero non identificare ogni paziente che abbia una patologia cardiaca e, in casi molto rari, si sono verificati eventi cardiaci gravi in pazienti senza una patologia cardiovascolare latente. Usare con cautela nei pazienti con ipertensione controllata, in quanto incrementi di breve durata della pressione arteriosa e della resistenza vascolare periferica sono stati osservati in una piccola percentuale dipazienti. Sono state riportate rare segnalazioni di post-marketing riguardanti pazienti con sindrome da serotonina (comprendente stato mentale alterato, squilibrio del sistema nervoso autonomo ed anomalie neuromuscolari) a seguito dell'uso di un inibitore selettivo del reuptake della serotonina (SSRI) e del sumatriptan. La sindrome da serotonina e' stata anche riportata a seguito del trattamento concomitante con i triptani ed gli inibitori del reuptake di serotonina e noradrenalina (SNRIs). Se si deve garantire clinicamente il trattamento concomitante del sumatriptan con un SSRI/SNRI e' richiesta un'opportuna osservazionedel paziente. Somministrare con cautela nei pazienti con patologie che possono alterare significativamente l'assorbimento, il metabolismo el'escrezione del farmaco, come nel caso di insufficienza della funzionalita' epatica o renale. Usare con cautela nei pazienti con anamnesi di convulsioni o altri fattori di rischio che abbassano il livello di soglia delle convulsioni, in quanto sono state riportate segnalazioni di convulsioni in associazione con il sumatriptan. I pazienti con notaipersensibilita' alle sulfonamidi possono manifestare una reazione allergica dopo somministrazione del sumatriptan. Le reazioni possono variare dall'ipersensibilita' cutanea all'anafilassi. Pur essendo limitate le conoscenze relative ad una sensibilita' crociata si deve prestareparticolare cautela quando il sumatriptan e' somministrato a questi pazienti. L'uso prolungato di qualsiasi antidolorifico per il trattamento della cefalea puo' peggiorare la situazione. La diagnosi di cefaleada abuso di farmaci (MOH) deve essere sospettata nei pazienti che hanno cefalea frequente o quotidiana malgrado (o a causa di) uso regolaredi farmaci per il trattamento della cefalea. Gli effetti indesideratipossono essere piu' frequenti durante l'uso concomitante di triptani e preparazioni a base di Erba di San Giovanni (Hypericum perforatum). Lattosio: i pazienti affetti da problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da carenza di Lapp lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo farmaco.

Gravidanza e Allattamento

Sono disponibili dati di post-marketing sull'uso del sumatriptan durante il primo trimestre in oltre 1.000 donne. Sebbene questi dati non contengano informazioni sufficienti per trarre conclusioni definitive, essi non hanno rilevato un incremento nel rischio di difetti congeniti. L'esperienza con l'uso del sumatriptan nel secondo e terzo trimestree' limitata. La valutazione degli studi eseguiti sugli animali non indicano effetti teratogeni diretti o effetti dannosi sullo sviluppo peri- e post-natale. Tuttavia nel coniglio la viabilita' embrio-fetale puo' essere influenzata. La somministrazione del sumatriptan deve esserepresa in considerazione solo se i benefici previsti per la madre sonomaggiori rispetto ai possibili rischi per il feto. E' stato dimostrato che, a seguito di somministrazione sottocutanea, il sumatriptan e' escreto nel latte materno. L'esposizione dei lattanti al farmaco puo' essere ridotta al minimo evitando l'allattamento al seno durante le 12 ore successive al trattamento.

Interazioni con altri prodotti

Studi in soggetti sani mostrano che il sumatriptan non interagisce con il propranololo, la flunarizina, il pizotifen o l'alcool. Il sumatriptan puo' potenzialmente interagire con i farmaci inibitori delle MAO,con l'ergotamina e derivati dell'ergotamina. L'aumentato rischio di vasospasmo coronarico e' una possibilita' teorica e pertanto la somministrazione concomitante e' controindicata. A seguito della somministrazione dell'ergotamina sono state registrate reazioni vasospastiche prolungate. Poiche' questi effetti possono sommarsi, occorre attendere 24 ore dopo l'assunzione di farmaci a base di ergotamina, prima del trattamento con il sumatriptan. Per contro, occorre attendere 6 ore dopo lasomministrazione del sumatriptan, prima di assumere preparati contenenti l'ergotamina. Sono state riportate rare segnalazioni di post-marketing riguardanti pazienti con sindrome da serotonina (comprendente stato mentale alterato, squilibrio del sistema nervoso autonomo ed anomalie neuromuscolari) a seguito dell'uso di SSRI e del sumatriptan. La sindrome da serotonina e' stata anche riportata a seguito del trattamento concomitante con triptani e SNRIs. Esiste un rischio di sindrome serotoninergica anche se il sumatriptan e' utilizzato in concomitanza conil litio. Raramente, puo' verificarsi un'interazione tra il sumatriptan e gli SSRI.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C.