strattera*7cps 60mg atomoxetina eli lilly italia spa

Che cosa è strattera 7cps 60mg?

Strattera capsule rigide prodotto da eli lilly italia spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica .
Strattera risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di psicostimolanti, agenti utilizzati per l'adhd e nootropi.
Contiene i principi attivi: atomoxetina cloridrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: atomoxetina.
Codice AIC: 037063219 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento del Disturbo da Deficit dell'Attenzione e Iperattivita' (ADHD) nei bambini a partire dai 6 anni di eta' e negli adolescenti come parte di un programma di trattamento multimodale. Il trattamento deve essere iniziato da un medico specialista nel trattamento dell'ADHD. La diagnosi deve essere effettuata secondo i criteri stabiliti dal DSM-IV o dalle linee guida dell'ICD-10. Ulteriori informazioni per l'uso sicuro di questo farmaco: un programma di trattamento multimodale normalmente prevede interventi di carattere psicologico, educativo e sociale con l'obiettivo di stabilizzare i bambini con un disturbo comportamentale caratterizzato da sintomi che possono includere: storia cronicadi scarsa capacita' di concentrazione, disattenzione, labilita' emotiva, impulsivita', iperattivita' da moderata a grave, segni neurologiciminori ed EEG anormale. L'apprendimento puo' essere o non essere compromesso. Il trattamento farmacologico non e' indicato per tutti i bambini con questo disturbo e la decisione di usare il farmaco si deve basare su una valutazione molto accurata della gravita' dei sintomi del bambino in relazione alla sua eta' e alla persistenza dei sintomi stessi.

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Posologia

Per uso orale. Il medicinale puo' essere somministrato in una singoladose giornaliera al mattino, indipendentemente dai pasti. I pazienti che non hanno ottenuto una risposta clinica soddisfacente (per tollerabilita' o efficacia) assumendo il farmaco in una singola dose giornaliera potrebbero trarre beneficio suddividendo la dose giornaliera del medicinale in due dosi uguali, la prima al mattino e la seconda nel tardo pomeriggio o nella prima serata. Dosaggio nei bambini/adolescenti di peso corporeo fino a 70 kg: somministrare inizialmente ad una dose totale giornaliera di circa 0,5 mg/kg. La dose iniziale deve essere mantenuta per almeno 7 giorni prima di aumentarla progressivamente in funzione della risposta clinica e della tollerabilita'. La dose di mantenimento consigliata e' di circa 1,2 mg/kg/die (in base al peso del paziente e ai dosaggi di atomoxetina disponibili). Dosi superiori a 1,2 mg/kg/die non hanno dimostrato benefici ulteriori. Non e' stata sistematicamente valutata la sicurezza di dosi singole superiori a 1,8 mg/kg/die e di dosi totali giornaliere superiori a 1,8 mg/kg. In alcuni casi potrebbe essere appropriato continuare il trattamento in eta' adulta. Dosaggio in bambini/adolescenti di peso corporeo superiore a 70 kg: somministrare inizialmente ad una dose totale giornaliera di 40 mg. La dose iniziale deve essere mantenuta per almeno 7 giorni prima di aumentarla progressivamente in funzione della risposta clinica e della tollerabilita'. La dose di mantenimento consigliata e' di 80 mg. Dosi superiori a 80 mg non hanno dimostrato benefici ulteriori. La massima dose totale giornaliera raccomandata e' di 100 mg. Non e' stata sistematicamente valutata la sicurezza di dosi singole superiori a 120 mg e di dosi totali giornaliere superiori a 150 mg. In alcuni casi potrebbe essere appropriato continuare il trattamento in eta' adulta. Atomoxetina deve essere usata in accordo alle linee guida cliniche nazionali per iltrattamento dell'ADHD, dove queste siano disponibili. Screening pre- trattamento: prima della prescrizione e' necessario eseguire un'anamnesi medica appropriata e una valutazione iniziale dello status cardiovascolare del paziente, che include la pressione del sangue e la frequenza cardiaca. Monitoraggio in corso di trattamento: lo status cardiovascolare deve essere controllato regolarmente registrando la pressione del sangue e la frequenza cardiaca su un grafico percentile dopo ogni aggiustamento della dose e successivamente almeno ogni sei mesi. Nel programma di sviluppo del farmaco non e' stata descritta una specifica sindrome da astinenza. In caso di effetti avversi significativi, atomoxetina puo' essere interrotta bruscamente; altrimenti il medicinale puo' essere diminuito lentamente in un periodo di tempo appropriato. Nei pazienti in trattamento con atomoxetina da oltre 1 anno si raccomanda una rivalutazione della necessita' della terapia da parte di uno specialista nel trattamento dell'ADHD. Negli adolescenti, i cui sintomi persistono in eta' adulta e che hanno mostrato un evidente beneficio con il trattamento, puo' essere appropriato continuare il trattamento in eta' adulta. Tuttavia non e' appropriato iniziare un trattamento con ilfarmaco negli adulti. Insufficienza epatica: nei pazienti con insufficienza epatica moderata (Classe B secondo la classificazione di Child-Pugh), le dosi iniziali e di mantenimento devono essere ridotte al 50%della dose abituale. Nei pazienti con insufficienza epatica grave (Classe C secondo la classificazione di Child-Pugh), le dosi iniziali e di mantenimento devono essere ridotte al 25% della dose abituale. Insufficienza renale: i pazienti con malattia renale in fase terminale hanno avuto un'esposizione sistemica ad atomoxetina piu' elevata rispetto ai soggetti sani (incremento di circa il 65%), ma non e' stata osservata differenza correggendo l'esposizione per il dosaggio in mg/kg. Il medicinale puo' pertanto essere somministrato ai pazienti affetti da ADHD con malattia renale in fase terminale o con un grado minore di insufficienza renale usando la posologia abituale. L'atomoxetina potrebbe esacerbare l'ipertensione nei pazienti con malattia renale in fase terminale. Circa il 7% della popolazione caucasica ha un genotipo corrispondente ad un enzima CYP2D6 non funzionale (denominati metabolizzatoripoveri CYP2D6). I pazienti con questo genotipo hanno un'esposizione ad atomoxetina diverse volte piu' alta rispetto ai pazienti con un enzima funzionale. I metabolizzatori poveri sono pertanto a piu' alto rischio di eventi avversi. Nei pazienti con genotipo noto di metabolizzatore povero devono essere prese in considerazione una dose iniziale piu'bassa e una piu' lenta titolazione del dosaggio. Pazienti anziani: non pertinente. Bambini al di sotto dei 6 anni di eta': la sicurezza e l'efficacia del medicnale nei bambini al di sotto dei 6 anni di eta' non sono state stabilite. Pertanto, il prodotto non deve essere usato nei bambini al di sotto dei 6 anni di eta'.

Effetti indesiderati

>>Bambini e adolescenti. Reazioni avverse. Frequenza stimata: molto comune (>=1/10), comune (da >=1/100 a =1/1.000 a =1/10.000 a >Adulti. Reazioni avverse. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: diminuzione dell'appetito. Disturbi psichiatrici. Molto comune: insonnia; comune: diminuzione della libido, disturbi del sonno; non comune: risveglio mattutino precoce; non nota: eventi correlati a comportamento suicidario, aggressivita', ostilita', labilita' emotiva, psicosi (incluse allucinazioni), agitazione, depressione e umore depresso, ansia, tic. Patologie del Sistema Nervoso. Comune: vertigini, cefalea sinusale, parestesia, tremore; non comune: sincope, emicrania; non nota: convulsioni, ipoestesia. Patologie cardiache. Comune: palpitazioni, tachicardia; non nota: prolungamento dell'intervallo QT. Patologie vascolari. Comune: vampate di calore; non comune:sensazione di freddo alle estremita'; non nota: fenomeno di Raynaud. Patologie gastrointestinali. Molto comune: secchezza delle fauci, nausea; comune: dolore addominale, stipsi, dispepsia, flatulenza. Patologie epatobiliari. Non nota: test di funzionalita' epatica con valori anomali/aumentati, ittero, epatite, danno epatico, insufficienza epatica acuta, aumento della bilirubina ematica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: dermatite, iperidrosi, rash; non comune: reazioni allergiche. Patologie renali e urinarie. Comune: disuria, esitazione urinaria, ritenzione urinaria. Patologie del sistema riproduttivo e della mammella. Comune: dismenorrea, disturbi dell'eiaculazione, disfunzione erettile, mestruazioni irregolari, orgasmo anomalo, prostatiti, dolore ai genitali maschili; non comune: mancanza di eiaculazione; non nota: priapismo. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: affaticamento, letargia, brividi. Esami diagnostici. Molto comune: aumento della pressione sanguigna, aumento della frequenza cardiaca; comune: perdita di peso.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTONon sono disponibili dati clinici sull'esposizione ad atomoxetina in gravidanza. Gli studi animali in generale non mostrano effetti dannosidiretti sulla gravidanza, sullo sviluppo embrionale/fetale, sul partoo sullo sviluppo postnatale. L'atomoxetina non deve essere usata durante la gravidanza a meno che il potenziale beneficio non giustifichi il potenziale rischio per il feto. Nei ratti l'atomoxetina e/o i suoi metaboliti sono escreti nel latte materno. Non e' noto se l'atomoxetinasia escreta nel latte umano. A causa della mancanza di dati, l'atomoxetina deve essere evitata durante l'allattamento.

Indicazioni

Trattamento del Disturbo da Deficit dell'Attenzione e Iperattivita' (ADHD) nei bambini a partire dai 6 anni di eta' e negli adolescenti come parte di un programma di trattamento multimodale. Il trattamento deve essere iniziato da un medico specialista nel trattamento dell'ADHD. La diagnosi deve essere effettuata secondo i criteri stabiliti dal DSM-IV o dalle linee guida dell'ICD-10. Ulteriori informazioni per l'uso sicuro di questo farmaco: un programma di trattamento multimodale normalmente prevede interventi di carattere psicologico, educativo e sociale con l'obiettivo di stabilizzare i bambini con un disturbo comportamentale caratterizzato da sintomi che possono includere: storia cronicadi scarsa capacita' di concentrazione, disattenzione, labilita' emotiva, impulsivita', iperattivita' da moderata a grave, segni neurologiciminori ed EEG anormale. L'apprendimento puo' essere o non essere compromesso. Il trattamento farmacologico non e' indicato per tutti i bambini con questo disturbo e la decisione di usare il farmaco si deve basare su una valutazione molto accurata della gravita' dei sintomi del bambino in relazione alla sua eta' e alla persistenza dei sintomi stessi.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' all'atomoxetina o ad uno qualsiasi degli eccipienti;atomoxetina non deve essere usata in associazione agli inibitori della monoammino ossidasi (IMAO); atomoxetina non deve essere usata per almeno due settimane dopo l'interruzione del trattamento con un IMAO. Iltrattamento con un IMAO non deve essere iniziato nelle due settimane successive all'interruzione del trattamento con atomoxetina. Atomoxetina non deve essere usata nei pazienti con glaucoma ad angolo chiuso poiche' negli studi clinici l'uso di atomoxetina e' stato associato ad un'aumentata incidenza di midriasi. Atomoxetina non deve essere usata nei pazienti con gravi malattie cardiovascolari o cerebrovascolari, peri quali ci si puo' aspettare un peggioramento delle condizioni nel caso in cui si verifichino aumenti della pressione sanguigna o della frequenza cardiaca che possono essere clinicamente importanti (ad esempioun aumento della pressione sanguigna di 15-20 mmHg o un aumento dellafrequenza cardiaca di 20 battiti al minuto). Gravi malattie cardiovascolari possono includere ipertensione grave, insufficienza cardiaca, patologia arteriosa occlusiva, angina, cardiopatia congenita emodinamicamente significativa, cardiomiopatie, infarto del miocardio, aritmie potenzialmente pericolose per la vita e patologie a carico dei canali (malattie causate da una disfunzione dei canali ionici). Gravi malattiecerebrovascolari possono includere aneurisma cerebrale o ictus. Atomoxetina non deve essere usata nei pazienti con feocromocitoma o una storia di feocromocitoma.

Composizione ed Eccipienti

Amido pregelatinizzato (mais), dimeticone. Involucro della capsula: sodio laurilsolfato, gelatina. Coloranti dell'involucro della testa della capsula 60 mg: FD&C Blu 2 (Indigo carmine) E132 e titanio diossido E171. Coloranti dell'involucro del corpo della capsula 60 mg: ossido di ferro giallo E172, inchiostro nero commestibile SW-9008 (contenente Shellac e ossido di ferro nero E172) o inchiostro nero commestibile SW-9010 (contenente Shellac e ossido di ferro nero E172).

Avvertenze

Nei pazienti trattati con atomoxetina e' stato riportato comportamento suicidario. I pazienti in trattamento per l'ADHD devono essere attentamente monitorati per la comparsa o il peggioramento di comportamentisuicidari. E' stata riportata morte improvvisa in bambini e adolescenti con anomalie strutturali cardiache che stavano assumendo atomoxetina alle dosi abituali. Sebbene alcune gravi anomalie strutturali cardiache da sole comportino un aumentato rischio di morte improvvisa, atomoxetina deve essere usata solo con cautela nei bambini e adolescenti con note anomalie strutturali cardiache gravi e dopo aver consultato un cardiologo. Atomoxetina puo' avere effetti sulla frequenza cardiaca e sulla pressione sanguigna. Nella maggior parte dei pazienti in trattamento con atomoxetina si verifica un modesto aumento della frequenza cardiaca e/o un incremento della pressione arteriosa che possono non essere importanti dal punto di vista clinico. Tuttavia, i dati combinati provenienti dagli studi clinici controllati e non controllati per l'ADHD mostrano che alcuni pazienti presentano una variazione clinicamenterilevante della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna. Per ipazienti che vengono presi in considerazione per il trattamento con atomoxetina deve essere effettuata un'anamnesi accurata e un esame fisico per valutare la presenza di malattia cardiaca e tali pazienti devono ricevere una ulteriore valutazione specialistica cardiologica se gliaccertamenti iniziali suggeriscono storia di malattia cardiaca o malattia cardiaca. Atomoxetina non deve essere usata nei pazienti con gravi patologie cardiovascolari o cerebrovascolari per i quali ci si puo' aspettare un peggioramento delle condizioni nel caso in cui si verifichino aumenti della pressione sanguigna o della frequenza cardiaca che possono essere clinicamente importanti. Atomoxetina deve essere usata con cautela nei pazienti le cui condizioni mediche di base potrebbero essere aggravate da un aumento della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca, come i pazienti con ipertensione, tachicardia o con malattie cardiovascolari o cerebrovascolari. I pazienti che sviluppano sintomi che suggeriscono una malattia cardiaca durante il trattamento con atomoxetina devono essere sottoposti ad una tempestiva valutazione specialistica cardiologica. Inoltre, atomoxetina deve essere usata con cautela nei pazienti con sindrome congenita o acquisita del QT lungo ocon familiarita' per prolungamento dell'intervallo QT. Poiche' e' stata riportata anche ipotensione ortostatica, atomoxetina deve essere usata con cautela in ogni situazione che puo' predisporre il paziente adipotensione o in situazioni associate a improvvise variazioni della frequenza cardiaca o della pressione sanguigna. I pazienti con fattori di rischio aggiuntivi per disturbi cerebrovascolari devono essere valutati ad ogni visita per segni e sintomi neurologici dopo aver iniziatoil trattamento con atomoxetina. Molto raramente sono stati riportati casi spontanei di danno epatico, caratterizzato da livelli elevati degli enzimi epatici e della bilirubina associati ad ittero. Inoltre, molto raramente e' stato riportato danno epatico grave, inclusa insufficienza epatica acuta. Il medicinale deve essere interrotto nei pazienti con ittero o con esami di laboratorio che indicano danno epatico e nondeve essere risomministrato. Sintomi maniacali o psicotici che si manifestano durante il trattamento con atomoxetina, possono essere causati da atomoxetina alle dosi abituali. Se si manifestano tali sintomi, si devono prendere in considerazione la possibilita' che siano causati da atomoxetina e la sospensione del trattamento. La possibilita' che il farmaco causi il peggioramento di sintomi psicotici o maniacali preesistenti non puo' essere esclusa. Ostilita' e labilita' emotiva sono state osservate con maggior frequenza negli studi clinici effettuati subambini e adolescenti trattati con il farmaco rispetto a quelli trattati con placebo. I pazienti devono essere attentamente monitorati per la comparsa o il peggioramento di comportamenti aggressivi, ostilita' o labilita' emotiva. Sebbene non comuni, in pazienti in trattamento con atomoxetina, sono state riportate reazioni allergiche, che includonoreazioni anafilattiche, rash, edema angioneurotico e orticaria. Le convulsioni sono un rischio potenziale associato ad atomoxetina. Il trattamento con atomoxetina deve essere iniziato con cautela in pazienti con storia di convulsioni. L'interruzione del trattamento con atomoxetina deve essere considerata in qualsiasi paziente che sviluppa convulsioni o nel caso di un aumento della frequenza delle convulsioni qualoranon venga identificata nessuna altra causa. Durante il trattamento con atomoxetina la crescita e lo sviluppo devono essere monitorati. I pazienti che richiedono trattamenti a lungo termine devono essere monitorati periodicamente e si deve considerare la possibilita' di ridurre la dose o interrompere la terapia in quei pazienti che presentano una crescita o un aumento di peso non soddisfacenti. I dati clinici non suggeriscono un effetto negativo dell'atomoxetina sulle funzioni cognitive o sulla maturazione sessuale, tuttavia la quantita' di dati a lungo termine disponibili e' limitata. Pertanto, i pazienti che richiedono una terapia a lungo termine devono essere attentamente monitorati. In uno studio controllato condotto in pazienti pediatrici con ADHD e contemporanea presenza di tic motori cronici o di sindrome di Tourette, i pazienti trattati con atomoxetina non hanno avuto un peggioramento dei tic rispetto a quelli trattati con placebo. In uno studio controllato condotto in pazienti adolescenti con ADHD e contemporanea presenza di disturbo depressivo maggiore, i pazienti trattati con atomoxetina non hanno avuto un peggioramento della depressione rispetto a quelli trattati con placebo. In due studi controllati condotti in pazienti con ADHD e contemporanea presenza di disturbi d'ansia, i pazienti trattati con atomoxetina non hanno avuto un peggioramento dell'ansia rispetto ai quelli trattati con placebo. Nel periodo postmarketing sono stati riportati rari casi di ansia e depressione o di umore depresso e casi molto rari di tic in pazienti che assumevano atomoxetina. I pazienti che sono in trattamento per l'ADHD con atomoxetina devono essere attentamente monitorati per la comparsa o il peggioramento di sintomi d'ansia, umore depresso e depressione o tic. Il prodotto non deve essere usato nei pazienti con meno di 6 anni poiche' l'efficacia e la sicurezza non sono state stabilite in questa fascia di eta'. Il medicinale non e' indicato per il trattamento di episodi di depressione maggiore e/o di ansia, poiche' i risultati di studi clinici condotti su adulti non hannodimostrato alcun effetto rispetto al placebo e, pertanto, sono da considerarsi negativi.

Gravidanza e Allattamento

Non sono disponibili dati clinici sull'esposizione ad atomoxetina in gravidanza. Gli studi animali in generale non mostrano effetti dannosidiretti sulla gravidanza, sullo sviluppo embrionale/fetale, sul partoo sullo sviluppo postnatale. L'atomoxetina non deve essere usata durante la gravidanza a meno che il potenziale beneficio non giustifichi il potenziale rischio per il feto. Nei ratti l'atomoxetina e/o i suoi metaboliti sono escreti nel latte materno. Non e' noto se l'atomoxetinasia escreta nel latte umano. A causa della mancanza di dati, l'atomoxetina deve essere evitata durante l'allattamento.

Interazioni con altri prodotti

IMAO: atomoxetina non deve essere usata in combinazione con IMAO. Inibitori del CYP2D6 (SSRI (come fluoxetina e paroxetina), chinidina, terbinafina): nei pazienti che ricevono questi medicinali, l'esposizione ad atomoxetina puo' essere aumentata da 6 a 8 volte e la Css max essere 3-4 volte maggiore perche' l'atomoxetina viene metabolizzata dal CYP2D6. Nei pazienti che stanno gia' assumendo medicinali inibitori del CYP2D6 puo' essere necessaria una titolazione piu' lenta e una dose finale piu' bassa di atomoxetina. Se viene prescritto o sospeso un inibitore del CYP2D6 dopo che e' stata effettuata la titolazione di atomoxetina alla dose appropriata, la risposta clinica e la tollerabilita' in questo paziente devono essere rivalutate per stabilire se e' necessario un aggiustamento del dosaggio. E' consigliata cautela quando si somministra atomoxetina contemporaneamente a potenti inibitori di enzimi del citocromo P450 diversi dal CYP2D6 a pazienti che sono metabolizzatori poveri CYP2D6 poiche' non e' noto il rischio di un aumento clinicamente rilevante dell'esposizione ad atomoxetina in vivo. Salbutamolo (oaltri beta 2 agonisti): atomoxetina deve essere somministrata con cautela a pazienti in trattamento con alte dosi di salbutamolo (o altri beta 2 -agonisti) assunto per nebulizzazione o per via sistemica in quanto gli effetti cardiovascolari possono essere potenziati. Sono stati riportati dei risultati contraddittori relativamente a questa interazione. La somministrazione per via sistemica di salbutamolo (600 mcg e.v. in 2 ore) in associazione ad atomoxetina (60 mg due volte al giorno per 5 giorni) ha causato aumenti della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna. Questo effetto e' stato piu' marcato dopo una somministrazione iniziale concomitante di salbutamolo e atomoxetina, ma e' ritornato al valore basale alla fine delle 8 ore. Tuttavia, in uno studio diverso condotto su adulti sani asiatici, metabolizzatori estesi di atomoxetina, gli effetti sulla pressione sanguigna e sulla frequenza cardiaca di una dose standard di salbutamolo somministrato per inalazione (200 mcg) non sono stati aumentati dalla concomitante somministrazione a breve termine di atomoxetina (80 mg una volta al giorno per 5 giorni). Analogamente, la frequenza cardiaca dopo inalazioni multiple disalbutamolo (800 mcg) e' stata simile in presenza o assenza di atomoxetina. Deve essere prestata attenzione nel monitoraggio della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna e possono essere giustificati aggiustamenti della dose o di atomoxetina o di salbutamolo (o altri beta 2 agonisti) in caso di aumenti significativi della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna durante la somministrazione concomitantedi questi medicinali. Esiste la possibilita' di un aumento del rischio di prolungamento dell'intervallo QT quando atomoxetina e' somministrata con altri medicinali che prolungano l'intervallo QT (come i neurolettici, gli antiaritmici di classe IA e III, la moxifloxacina, l'eritromicina, il metadone, la meflochina, gli antidepressivi triciclici, illitio o la cisapride), medicinali che causano uno squilibrio elettrolitico (come i diuretici tiazidici) e medicinali inibitori del CYP2D6. Le convulsioni rappresentano un potenziale rischio associato ad atomoxetina. E' consigliata cautela nell'uso contemporaneo di medicinali noti per la capacita' di indurre un abbassamento della soglia convulsiva (come gli antidepressivi triciclici o gli SSRI, i neurolettici, le fenotiazine o il butirrofenone, la meflochina, la clorochina, il bupropione o il tramadolo). Inoltre, e' consigliata cautela quando viene interrotto il trattamento concomitante con benzodiazepine per la possibile comparsa di convulsioni associate alla sospensione del trattamento. Medicinali antiipertensivi: atomoxetina deve essere usata con cautela insieme con medicinali antiipertensivi. A causa del possibile aumento della pressione sanguigna, l'atomoxetina puo' ridurre l'efficacia dei medicinali antiipertensivi/medicinali usati per trattare l'ipertensione.Deve essere prestata attenzione nel monitoraggio della pressione sanguigna e una rivalutazione del trattamento con atomoxetina o dei medicinali antiipertensivi puo' essere giustificata nel caso di variazioni significative della pressione sanguigna. Agenti pressori o medicinali che aumentano la pressione sanguigna: a causa del possibile aumento degli effetti sulla pressione sanguigna, atomoxetina deve essere usata con cautela insieme con agenti pressori o medicinali che possono aumentare la pressione sanguigna (come il salbutamolo). Deve essere prestata attenzione nel monitoraggio della pressione sanguigna e una rivalutazione del trattamento o con atomoxetina o con gli agenti pressori che aumentano la pressione sanguigna puo' essere giustificata nel caso di variazione significativa della pressione sanguigna. Medicinali che interferiscono con la noradrenalina: i medicinali che interferiscono con lanoradrenalina devono essere usati con cautela in concomitanza ad atomoxetina a causa di possibili effetti farmacologici additivi o sinergici. Esempi di tali medicinali includono gli antidepressivi come imipramina, venlafaxina e mirtazapina, oppure i decongestionanti come pseudoefedrina o fenilefrina. Medicinali che influenzano il pH gastrico: i medicinali che aumentano il pH gastrico (idrossido di magnesio/idrossidodi alluminio, omeprazolo) non hanno effetto sulla biodisponibilita' di atomoxetina. Medicinali con elevato legame alle proteine plasmatiche: sono stati effettuati studi in vitro di spiazzamento del medicinale usando concentrazioni terapeutiche di atomoxetina e di altri medicinali ad elevato legame con le proteine plamsatiche. Il warfarin, l'acido acetilsalicilico, la fenitoina o il diazepam non influenzano il legamedi atomoxetina con l'albumina umana. Analogamente l'atomoxetina non influenza il legame di questi composti con l'albumina umana.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Questo medicinale non richiede alcuna particolare condizione di conservazione.