spiridazide 20 capsule 25mg+25mg sit laboratorio farmac. srl

Che cosa è spiridazide 20cps 25mg+25mg?

Spiridazide capsule rigide prodotto da sit laboratorio farmac. srl
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Spiridazide risulta in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di diuretici e farmaci risparmiatori di potassio in associazione.
Contiene i principi attivi: spironolattone/idroclorotiazide
Composizione Qualitativa e Quantitativa: spironolattone e idroclorotiazide.
Codice AIC: 022447015 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Indicata per stati edematosi da iperaldosteronismo secondario (scompenso cardiaco congestizio, cirrosi epatica in fase ascitica, sindrome nefrosica).

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Posologia

Scompenso cardiaco: la posologia media e' di una capsula tre-quattro volte al giorno; questa puo' essere variata in rapporto alla risposta individuale. Cirrosi epatica con ascite ed edema: la posologia media e' di una capsula 4 volte al giorno; tale posologia puo' essere variatain rapporto alla risposta individuale.

Effetti indesiderati

In corso di trattamento con il medicinale possono raramente verificarsi sonnolenza, torpore, turbe a carico dell'apparato gastroenterico, ginecomastia, turbe dell'erezione, lievi effetti di tipo androgeno, cefalea, eruzioni cutanee, rialzi termici ed atassia. Sono stati talora segnalati anche: vertigini, xantopsia, fotosensibilizzazione, processi angioitici, ipotensione ortostatica, spasmi muscolari, stati astenici.In presenza di manifestazioni di intolleranza grave, si consiglia di ridurre il dosaggio o sospendere il trattamento.

Indicazioni

Indicata per stati edematosi da iperaldosteronismo secondario (scompenso cardiaco congestizio, cirrosi epatica in fase ascitica, sindrome nefrosica).

Controindicazioni ed effetti secondari

Controindicata in presenza di insufficienza renale acuta, anuria, ipersensibilita' ai principi attivi, ai tiazidici o solfonamidici o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Composizione ed Eccipienti

Amido di mais, magnesio stearato. Capsula opercolata: indigotina (E 132), titanio biossido (E 171), gelatina.

Avvertenze

In corso di terapia con il farmaco e' in genere superfluo fornire un apporto supplementare di potassio. Infatti il maggior vantaggio del medicinale e' rappresentato dall'azione potassioritentiva esplicata dallo spironolattone. Si potra' eventualmente prescrivere un supplemento di potassio solo in caso di contemporanea terapia con glucocorticoidi, dando la preferenza ad una dieta ad elevato tenore potassico. Per la componente tiazidica, nei pazienti affetti da lupus eritematoso, la somministrazione del farmaco puo' accentuare la sintomatologia sistemica.Preparati digitalici possono di per se' modificare il quadro elettrolitico del sangue, ed esaltare pertanto gli effetti metabolici della ipokaliemia nei soggetti che siano contemporaneamente trattati con il farmaco. I primi sintomi patognomonici di eventuali turbe del ricambio idroelettrolitico sono secchezza delle fauci, sete, astenia, sonnolenza, agitazione, crampi muscolari, ipotensione, oliguria, tachicardia e disturbi gastrointestinali. Nel corso di trattamenti prolungati con tiazidici sono stati raramente osservati segni di alterato equilibrio funzionale delle paratiroidi, con ipercalcemia ed ipofosfatemia. Comunquenon sono mai state segnalate le tipiche complicanze dell'iperparatiroidismo quali litiasi renale ed osteoporosi. I tiazidici possono determinare una riduzione dello iodio sierico legato alle proteine, senza peraltro che cio' sia indice di distiroidismo. Alcuni pazienti portatoridi edema refrattario possono manifestare iperazotemia e iperammoniemia a seguito di trattamento con il prodotto. Tale fenomeno sembra correlato a variazione del filtrato glomerulare (iperazotemia prerenale) piuttosto che a nefrotossicita'. Tali manifestazioni regrediscono spontaneamente a seguito della sospensione temporanea della terapia. La piu'frequente alterazione del quadro elettrolitico in corso di terapia con il farmaco e' l'iponatriemia da diluizione; questa puo' essere corretta mediante restrizione dell'apporto di liquidi, mediante terapia corticosteroidea oppure con l'impiego di diuretici osmotici (mannitolo, urea) i quali non possono peraltro essere usati nei soggetti uremici e nei portatori di insufficienza renale grave. Raramente in corso di terapia con il farmaco puo' instaurarsi una sindrome iposalina conclamatache si differenzia dall'iponatriemia da diluizione in quanto non si accompagna a ritenzione idrica. La correzione di tale condizione si basa sulla temporanea sospensione della terapia diuretica e sulla somministrazione di sali di sodio. Sebbene raramente per la presenza dello Spironolattone puo' manifestarsi anche iperkaliemia, che pero' consegue solo a regimi dietetici particolarmente ricchi di potassio, oppure si manifesta in soggetti defedati ed in presenza di spiccata contrazione della diuresi (meno di un litro nelle 24 ore). In tali pazienti e' utile la determinazione seriata degli ionogrammi sierici. Una volta che si sia diagnosticato uno stato di iperkaliemia, esso puo' essere prontamente contrastato mediante infusione rapida di soluzione glucosata ipertonica (20-50%) e insulina pronta (0,25-0,5 unita' per grammo di glucosio). Ovviamente si dovra' anche sospendere la somministrazione del medicinale, evitare supplementi di sali di potassio e limitare la quantita' di potassio assunta con il regime alimentare. I tiazidici possonoanche indurre iperuricemia secondaria e ridurre la tolleranza al glucosio, esaltando transitoriamente le turbe metaboliche nei pazienti diabetici. Nei rarissimi casi di edema resistente al farmaco, la somministrazione associata di glucocorticoidi (per esempio 15-20 mg di prednisolone al giorno) puo' migliorare la risposta diuretica. Come altre sostanze che interferiscono con attivita' ormonali, lo spironolattone, somministrato a dosi molto piu' elevate di quelle terapeutiche e per tempi molto prolungati, puo' talora determinare nel ratto un aumento dell'incidenza di alcuni tipi di processi eteroplastici. Allo stato attuale delle conoscenze scientifiche non e' possibile attribuire a queste osservazioni alcun sicuro significato per l'uomo. Come ogni farmaco ad alta attivita' biologica il preparato va somministrato nei casi di effettiva necessita'. Nei pazienti trattati con il medicinale che manifestano vomito insistente o che sono contemporaneamente sottoposti a fluidoterapia parenterale, si consiglia di tenere sotto controllo gli elettroliti ematici ed urinari. I primi sintomi patognomonici di eventualiturbe del ricambio idroelettrolitico sono secchezza delle fauci, sete, astenia, sonnolenza, agitazione, crampi muscolari, ipotensione, oliguria, tachicardia e disturbi gastrointestinali. In soggetti con grave cirrosi epatica o in quelli in trattamento con glucocorticoidi o con ACTH, l'eventuale stato ipokaliemico con diuresi accentuata puo' esserecontrastato mediante adeguato apporto di elettroliti per via orale. Nei pazienti con grave stato di sofferenza epatica, la somministrazionedel solo diuretico tiazidico, determinando deplezione potassica, potrebbe scatenare la rapida evoluzione verso il coma epatico. In questo senso il medicinale si configura come un farmaco piu' completo e sicuro, in quanto la componente spironolattonica riduce al minimo gli effetti kaliuretici dell'idroclortiazide. In corso di anestesie locali o generali si dovra' tenere conto che l'idroclortiazide e lo spironolattonedeprimono la sensibilita' dei vasi alle catecolamine.

Gravidanza e Allattamento

Nelle donne in gravidanza presunta o accertata e nelle nutrici, l'impiego del medicinale richiede che i potenziali effetti terapeutici siano valutati in rapporto con i possibili rischi per la madre e il feto. C'e' limitata esperienza con l'idroclorotiazide durante la gravidanza,specialmente durante il primo trimestre. Gli studi sugli animali sonoinsufficienti. L'idroclorotiazide attraversa la placenta. In base al suo meccanismo d'azione l'uso di idroclorotiazide durante il secondo eterzo trimestre di gravidanza puo' compromettere la perfusione fetoplacentare e puo' causare effetti fetali e neonatali come ittero, alterazioni del bilancio elettrolitico e trombicitopenia. L'idroclorotiazidenon deve essere usata per il trattamento dell'edema gestazionale, l'ipertensione gestazionale o la preeclampsia a causa del rischio di riduzione del volume plasmatico e di ipoperfusione placentare senza un effetto benefico sul decorso della malattia. L'idroclorotiazide non deve essere usata per il trattamento dell'ipertensione in donne in gravidanza eccetto che in rare situazioni dove nessun altro trattamento potrebbe essere usato. Idroclortiazide viene escreta nel latte materno in piccole quantita'. I diuretici tiazidici ad alte dosi provocano intensa diuresi che puo' inibire la produzione di latte. L'uso del farmaco durante l'allattamento al seno non e' raccomandato. Se il medicinale viene assunto durante l'allattamento, le dosi devono essere mantenute ai livelli piu' bassi possibili.

Interazioni con altri prodotti

I tiazidici possono anche potenziare la risposta alla tubocurarina. Gli effetti antiipertensivi dell'idroclortiazide possono inoltre essereesaltati nei soggetti simpaticectomizzati.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Conservazione nelle normali condizioni ambientali.