sotalolo rk*fl 60cpr 80mg sotalolo errekappa euroterapici spa

Che cosa è sotalolo rk fl 60cpr 80mg?

Sotalolo rk compresse prodotto da errekappa euroterapici spa
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici .
Sotalolo rk risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di betabloccanti non selettivi.
Contiene i principi attivi: sotalolo cloridrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: sotalolo cloridrato.
Codice AIC: 037544069 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Profilassi e controllo della frequenza del battito cardiaco in casi di fibrillazione e flutter atriale. Soppressione di tachicardia ventricolare pericolosa per la vita e prevenzione di tachicardia ventricolareinducibile.

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Posologia

Solo per somministrazione orale. Aritmia: 80 mg una o due volte al giorno. Dose di mantenimento: 160 mg due volte al giorno, dose massima 640 mg al giorno. L'aggiustamento della dose deve essere effettuata lentamente, sotto attento controllo medico e mediante elettrocardiogramma(ECG). Funzionalita' renale compromessa. Clcr >60 (ml/min): dose normale. Clcr 30-60 (ml/min): 1/2 dose normale. Clcr 10-30 (ml/min): 1/4 dose normale. Clcr CONSERVAZIONEContenitori di polipropilene: conservare nel contenitore originale. Confezioni blister: mantenere il contenitore nella scatola esterna.AVVERTENZEDurante la terapia devono essere controllati la pressione arteriosa ela frequenza cardiaca e si devono effettuare esami elettrocardiografici (ECG). La sicurezza ed efficacia nei bambini non sono state stabilite. Sono stati dimostrati effetti proaritmici, sia come peggioramento delle aritmie esistenti sia come provocazione di nuove aritmie. L'incidenza varia a seconda della dose e della cardiopatia preesistente. I pazienti affetti da tachicardia ventricolare e da disfunzione del nodo senoatriale sostenute, insufficienza cardiaca congestizia o con infarto cardiaco pregresso recente devono essere sottoposti all'aggiustamento della dose in ospedale. Il rischio piu' probabile e' l'insorgenza ditorsione di punta, che si verifica in particolare in associazione conaltri agenti che prolungano l'intervallo QT, come diuretici, antidepressivi, fenotiazine e antiaritmici di classe I. Nelle suddette categorie di pazienti, e' essenziale il controllo con l'elettrocardiogramma (ECG), con la misura dell'intervallo QT(c) durante la parte iniziale del trattamento. Quando l'intervallo QT(c) supera i 550 msec, si deve ridurre la dose o interrompere il trattamento. La bradicardia aumenta ilrischio di torsione di punta. Le donne possono essere a maggiore rischio di sviluppo di torsione di punta. Nei pazienti affetti da disturbicircolatori periferici (sindrome di Raynaud, claudicatio intermittens) si devono usare i beta-bloccanti con estrema cautela, perche' questidisturbi potrebbero aggravarsi. Particolare attenzione e' richiesta nel trattamento di pazienti affetti da diabete mellito, non ben controllato. I pazienti affetti da psoriasi, anamnesticamente riconosciuta, devono essere trattati con beta-bloccanti solo dopo attenta considerazione. I beta-bloccanti possono sia aumentare la sensibilita' verso gli allergeni sia la gravita' delle reazioni anafilattiche. Nei pazienti affetti da cardiopatia ischemica, l'interruzione della terapia deve avvenire nel corso di una-due settimane, se necessario contemporaneamenteall'inizio della terapia sostitutiva per prevenire l'esacerbazione dell'angina pectoris. Quando si decide di sospendere il trattamento con beta-bloccanti in previsione di un intervento chirurgico, si deve interrompere la terapia per almeno 24 ore. I beta-bloccanti non devono essere utilizzati in pazienti affetti da insufficienza cardiaca congestizia non trattata. I beta-bloccanti possono indurre bradicardia. Se la frequenza del polso scende a meno di 50-55 battiti al minuto a riposo, ed il paziente manifesta sintomi legati alla bradicardia, si deve ridurre la dose. Dato il suo effetto negativo sul tempo di conduzione, somministrare solo con cautela a pazienti con blocco cardiaco di 1º grado. Per i pazienti affetti da insufficienza epatica o renale e' probabilmente necessaria una dose inferiore. Una dose inferiore e' raccomandata negli anziani, che devono essere trattati con cautela, anche sela tolleranza alla terapia e' in genere buona.INTERAZIONIIl sotalolo aumenta l'effetto inotropo negativo di altri farmaci antiaritmici, particolarmente del verapamil. I beta-bloccanti aumentano ilrischio di "ipertensione di rimbalzo". Quando la clonidina viene associata al Sotalolo, e' bene continuare il trattamento con la clonidina per un po' di tempo dopo la sospensione del trattamento con il Sotalolo. Una speciale attenzione richiede il trattamento concomitante con farmaci antiaritmici di classe I (ad es. chinidina), farmaci antiaritmici di classe III o altri farmaci per i quali e' riconosciuta l'associazione con la comparsa di torsione di punta (ad es. farmaci antidepressivi), gli agenti di classe I e III non devono essere somministrati con il Sotalolo. Esiste un sinergismo additivo tra sotalolo e altri farmaci antipertensivi. Il prodotto puo' intensificare l'effetto ipoglicemizzante dell'insulina e di altri farmaci antidiabetici; il blocco beta-adrenergico puo' prevenire i segni di ipoglicemia (tachicardia). Nei pazienti con diabete mellito, di conseguenza, i sintomi dell'ipoglicemiapossono essere mascherati e prolungati. Con il sotalolo aumenta il rischio di vasospasmo da ergotamina. La presenza del Sotalolo nell'urinapuo' provocare un falso aumento della metanefrina urinaria, quando viene misurato con metodi fotometrici. Per analizzare l'urina dei pazienti in cui si sospetta la presenza di feocromocitoma e' necessario farericorso ad una determinazione HPLC con estrazione con fase solida.EFFETTI INDESIDERATIPuo' causare un allungamento dell'intervallo QT con rischio di torsione di punta (tachicardia ventricolare polimorfica), tachicardia ventricolare e fibrillazione ventricolare. Reazioni di ipersensibilita' a Sotalolo o agli eccipienti. Bradicardia, ipotensione, dispnea. Sono stati riferiti rari casi di fibrosi retroperitoneale. Puo' rendere manifesta un'insufficienza cardiaca latente. Stanchezza, cefalea, capogiri, disturbi del sonno, depressione, stanchezza muscolare, nausea, diarrea,psoriasi. Disturbi circolatori periferici.GRAVIDANZA E ALLATTAMENTONon deve essere usato nel terzo trimestre di gravidanza a causa del rischio per il neonato. I beta-bloccanti riducono la perfusione della placenta, che puo' provocare la morte del feto in utero, ed il parto immaturo e prematuro. Possono inoltre insorgere effetti negativi (in particolare ipoglicemia e bradicardia) nel feto e nel neonato. Sotalolo aumenta il rischio di complicanze cardiache e polmonari nel neonato nelperiodo postnatale. Una certa quantita' di Sotalolo viene escreta nellatte materno, e percio' l'allattamento e' sconsigliato durante la somministrazione di questi composti. Tenuto conto delle potenziali reazioni negative nei neonati allattati al seno, e' importante decidere se sospendere l'allattamento o interrompere l'assunzione del farmaco, tenendo in considerazione l'importanza del farmaco per la madre.

Effetti indesiderati

Puo' causare un allungamento dell'intervallo QT con rischio di torsione di punta (tachicardia ventricolare polimorfica), tachicardia ventricolare e fibrillazione ventricolare. Reazioni di ipersensibilita' a Sotalolo o agli eccipienti. Bradicardia, ipotensione, dispnea. Sono stati riferiti rari casi di fibrosi retroperitoneale. Puo' rendere manifesta un'insufficienza cardiaca latente. Stanchezza, cefalea, capogiri, disturbi del sonno, depressione, stanchezza muscolare, nausea, diarrea,psoriasi. Disturbi circolatori periferici.

Indicazioni

Profilassi e controllo della frequenza del battito cardiaco in casi di fibrillazione e flutter atriale. Soppressione di tachicardia ventricolare pericolosa per la vita e prevenzione di tachicardia ventricolareinducibile.

Controindicazioni ed effetti secondari

Shock cardiogeno, insufficienza cardiaca scompensata, ipersensibilita' al sotalolo o agli eccipienti, malattia del nodo del seno o blocco senoatriale, malattia polmonare ostruttiva cronica, ipotensione polmonare, blocco cardiaco di secondo e terzo grado, angina di Prinzmetal, grave bradicardia, ipotensione, gravi disturbi circolatori periferici, acidosi metabolica, chetoacidosi diabetica, feocromocitoma non trattato, anamnesi di broncospasmo, asma bronchiale, allergia inclusa la rinite stagionale, grave deficit funzionale renale o insufficienza renale. Sindromi da QT prolungato congenite o acquisite.

Composizione ed Eccipienti

Idrogeno fosfato di calcio anidro, amido di mais, povidone K 29/32, sodio glicolato amido (tipo A), talco, stearato di magnesio.

Avvertenze

Durante la terapia devono essere controllati la pressione arteriosa ela frequenza cardiaca e si devono effettuare esami elettrocardiografici (ECG). La sicurezza ed efficacia nei bambini non sono state stabilite. Sono stati dimostrati effetti proaritmici, sia come peggioramento delle aritmie esistenti sia come provocazione di nuove aritmie. L'incidenza varia a seconda della dose e della cardiopatia preesistente. I pazienti affetti da tachicardia ventricolare e da disfunzione del nodo senoatriale sostenute, insufficienza cardiaca congestizia o con infarto cardiaco pregresso recente devono essere sottoposti all'aggiustamento della dose in ospedale. Il rischio piu' probabile e' l'insorgenza ditorsione di punta, che si verifica in particolare in associazione conaltri agenti che prolungano l'intervallo QT, come diuretici, antidepressivi, fenotiazine e antiaritmici di classe I. Nelle suddette categorie di pazienti, e' essenziale il controllo con l'elettrocardiogramma (ECG), con la misura dell'intervallo QT(c) durante la parte iniziale del trattamento. Quando l'intervallo QT(c) supera i 550 msec, si deve ridurre la dose o interrompere il trattamento. La bradicardia aumenta ilrischio di torsione di punta. Le donne possono essere a maggiore rischio di sviluppo di torsione di punta. Nei pazienti affetti da disturbicircolatori periferici (sindrome di Raynaud, claudicatio intermittens) si devono usare i beta-bloccanti con estrema cautela, perche' questidisturbi potrebbero aggravarsi. Particolare attenzione e' richiesta nel trattamento di pazienti affetti da diabete mellito, non ben controllato. I pazienti affetti da psoriasi, anamnesticamente riconosciuta, devono essere trattati con beta-bloccanti solo dopo attenta considerazione. I beta-bloccanti possono sia aumentare la sensibilita' verso gli allergeni sia la gravita' delle reazioni anafilattiche. Nei pazienti affetti da cardiopatia ischemica, l'interruzione della terapia deve avvenire nel corso di una-due settimane, se necessario contemporaneamenteall'inizio della terapia sostitutiva per prevenire l'esacerbazione dell'angina pectoris. Quando si decide di sospendere il trattamento con beta-bloccanti in previsione di un intervento chirurgico, si deve interrompere la terapia per almeno 24 ore. I beta-bloccanti non devono essere utilizzati in pazienti affetti da insufficienza cardiaca congestizia non trattata. I beta-bloccanti possono indurre bradicardia. Se la frequenza del polso scende a meno di 50-55 battiti al minuto a riposo, ed il paziente manifesta sintomi legati alla bradicardia, si deve ridurre la dose. Dato il suo effetto negativo sul tempo di conduzione, somministrare solo con cautela a pazienti con blocco cardiaco di 1º grado. Per i pazienti affetti da insufficienza epatica o renale e' probabilmente necessaria una dose inferiore. Una dose inferiore e' raccomandata negli anziani, che devono essere trattati con cautela, anche sela tolleranza alla terapia e' in genere buona.

Gravidanza e Allattamento

Non deve essere usato nel terzo trimestre di gravidanza a causa del rischio per il neonato. I beta-bloccanti riducono la perfusione della placenta, che puo' provocare la morte del feto in utero, ed il parto immaturo e prematuro. Possono inoltre insorgere effetti negativi (in particolare ipoglicemia e bradicardia) nel feto e nel neonato. Sotalolo aumenta il rischio di complicanze cardiache e polmonari nel neonato nelperiodo postnatale. Una certa quantita' di Sotalolo viene escreta nellatte materno, e percio' l'allattamento e' sconsigliato durante la somministrazione di questi composti. Tenuto conto delle potenziali reazioni negative nei neonati allattati al seno, e' importante decidere se sospendere l'allattamento o interrompere l'assunzione del farmaco, tenendo in considerazione l'importanza del farmaco per la madre.

Interazioni con altri prodotti

Il sotalolo aumenta l'effetto inotropo negativo di altri farmaci antiaritmici, particolarmente del verapamil. I beta-bloccanti aumentano ilrischio di "ipertensione di rimbalzo". Quando la clonidina viene associata al Sotalolo, e' bene continuare il trattamento con la clonidina per un po' di tempo dopo la sospensione del trattamento con il Sotalolo. Una speciale attenzione richiede il trattamento concomitante con farmaci antiaritmici di classe I (ad es. chinidina), farmaci antiaritmici di classe III o altri farmaci per i quali e' riconosciuta l'associazione con la comparsa di torsione di punta (ad es. farmaci antidepressivi), gli agenti di classe I e III non devono essere somministrati con il Sotalolo. Esiste un sinergismo additivo tra sotalolo e altri farmaci antipertensivi. Il prodotto puo' intensificare l'effetto ipoglicemizzante dell'insulina e di altri farmaci antidiabetici; il blocco beta-adrenergico puo' prevenire i segni di ipoglicemia (tachicardia). Nei pazienti con diabete mellito, di conseguenza, i sintomi dell'ipoglicemiapossono essere mascherati e prolungati. Con il sotalolo aumenta il rischio di vasospasmo da ergotamina. La presenza del Sotalolo nell'urinapuo' provocare un falso aumento della metanefrina urinaria, quando viene misurato con metodi fotometrici. Per analizzare l'urina dei pazienti in cui si sospetta la presenza di feocromocitoma e' necessario farericorso ad una determinazione HPLC con estrazione con fase solida.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Contenitori di polipropilene: conservare nel contenitore originale. Confezioni blister: mantenere il contenitore nella scatola esterna.