sintocef*im 1f 1g+f 2,5ml solv cefonicid crinos spa

Che cosa è sintocef im 1f 1g+f 2,5ml solv?

Sintocef preparazione iniettabile prodotto da crinos spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Sintocef risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di antibatterico beta-lattamico.
Contiene i principi attivi: cefonicid sodico
Codice AIC: 028893028 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Di uso elettivo e specifico in infezioni batteriche gravi di accertata o presunta origine da gram-negativi "difficili" o da flora mista conpresenza di gram-negativi sensibili a Sintocef e resistenti ai piu' comuni antibiotici. In particolare il prodotto trova indicazione nelle suddette infezioni, in pazienti defedati e/o immunodepressi. PROFILASSI CHIRURGICA: la somministrazione di un'unica dose di 1 grammo prima dell'intervento chirurgico riduce l'incidenza di infezioni post-operatorie da germi sensibili in pazienti sottoposti ad interventi chirurgiciclassificati come contaminati o potenzialmente contaminati, o in pazienti che presentino un reale rischio di infezione nella sede dell'intervento, fornendo una protezione dall'infezione durante tutto il periodo dell'intervento e per un periodo di circa 24 ore successive alla somministrazione. Dosi supplementari possono essere somministrate per ulteriori due giorni ai pazienti sottoposti ad interventi di artroplastica con protesi. La somministrazione intraoperatoria (dopo la legatura del cordone ombelicale) riduce l'incidenza di sepsi post-operatorie conseguenti al taglio cesareo.

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Posologia

ADULTI. In genere il dosaggio per l'adulto e' di 1 g somministrato in_dose singola giornaliera ogni 24 ore per via intramuscolare profonda.Dosi giornaliere superiori a 1 g sono raramente necessarie. Comunque in casi eccezionali dosi fino a 2 grammi in un'unica somministrazione sono state ben tollerate. Dovendo somministrare 2 grammi intramuscolo in un'unica dose giornaliera, meta' di questa dose dovrebbe essere somministrata in una massa muscolare diversa. INSUFFICIENZA RENALE. Nei pazienti con funzionalita' renale ridotta e' necessario modificare la posologia di Sintocef. Dopo una dose da carico iniziale di 7,5 mg/kg intramuscolo le dosi di mantenimento devono essere adattate seguendo la tabella sottostante. Ulteriori somministrazioni dovrebbero essere indicate dal monitoraggio terapeutico, dalla gravita' dell'infezione e dallla sensibilita' del microorganismo responsabile dell'infezione. ADULTI CON RIDOTTA FUNZIONALITA' RENALE. Infezioni meno gravi: 79-60 ogni 24 ore - Infezioni ad alto rischio: 10 mg/kg ogni 24 ore = dosaggio ml/min.x 1.73 m2: 25 mg/kg; 59-40 ogni 24 ore - 8 mg/kg ogni 24 ore = 20 mg/kg; 39-20 ogni 24 ore - 4 mg/kg ogni 24 ore = 15 mg/kg; 19-10 ogni 48 ore - 4 mg/kg ogni 48 ore = 15 mg/kg; 9-5 - 4 mg/kg ogni 3-5 gg = 15 mg/kg ogni 3-5 gg; < 5 - 3 mg/kg ogni 3-5 gg = 4 mg/kg ogni 3-5 gg. In corso di dialisi non sono necessarie somministrazioni supplementari. BAMBINI. Sintocef viene somministrato per via intramuscolare o i.v. alla dose singola giornaliera di 50 mg/kg .

Effetti indesiderati

Reazioni secondarie si sono verificate raramente. Reazioni indesiderate che si manifestano in misura maggiore dell'1% sono: fenomeni al sito di iniezione (5,7%), dolore al momento dell'iniezione e meno frequentemente bruciore e flebite nella sede dell'iniezione i.v. Aumento delle piastrine (1,7%). Aumenti transitori degli eosinofili (2,9%). Alterazioni dei tests di funzionalita' epatica (1,6%), aumento della fosfatasi alcalina, SGOT, SGPT, GGTP, LDH. Reazioni indesiderate che si manifestano in meno dell'1% dei pazienti trattati sono: reazioni di ipersensibilita', febbre, rash cutaneo, prurito, eritema, mialgia e reazioni di tipo anafilattoide. Ematologia: diminuizione WBC, neutropenia. Diarrea. Coliti pseudomembranose sono state riportate a seguito dell'uso di cefalosporine (e altri antibiotici a largo spettro); tuttavia e' importante considerare questa diagnosi, in pazienti che manifestano diarrea dopo l'uso di antibiotico. Il trattamento con antibiotici a largo spettro altera la normale flora del colon e puo' permettere uno sviluppo eccessivo di Clostridia. Studi mostrano che una tossina prodotta da Clostridium difficile e' la causa primaria di colite dovuta ad antibiotico. Lievi casi di colite possono guarire a seguito dell'interruzionedella terapia. Casi da moderati a gravi dovrebbero essere trattati con liquidi ed elettroliti come indicato. Quando la colite non migliora con l'interruzione del farmaco o quando e' grave, il trattamento di scelta e' la vancomicina per via orale. Sono stati segnalati casi di anemia emolitica in seguito a trattamento con cefalosporine.

Indicazioni

Di uso elettivo e specifico in infezioni batteriche gravi di accertata o presunta origine da gram-negativi "difficili" o da flora mista conpresenza di gram-negativi sensibili a Sintocef e resistenti ai piu' comuni antibiotici. In particolare il prodotto trova indicazione nelle suddette infezioni, in pazienti defedati e/o immunodepressi. PROFILASSI CHIRURGICA: la somministrazione di un'unica dose di 1 grammo prima dell'intervento chirurgico riduce l'incidenza di infezioni post-operatorie da germi sensibili in pazienti sottoposti ad interventi chirurgiciclassificati come contaminati o potenzialmente contaminati, o in pazienti che presentino un reale rischio di infezione nella sede dell'intervento, fornendo una protezione dall'infezione durante tutto il periodo dell'intervento e per un periodo di circa 24 ore successive alla somministrazione. Dosi supplementari possono essere somministrate per ulteriori due giorni ai pazienti sottoposti ad interventi di artroplastica con protesi. La somministrazione intraoperatoria (dopo la legatura del cordone ombelicale) riduce l'incidenza di sepsi post-operatorie conseguenti al taglio cesareo.

Controindicazioni ed effetti secondari

Individui che hanno gia' manifestato fenomeni di ipersensibilita' verso altre cefalosporine. GRAVIDANZA. Nelle donne in stato di gravidanzail prodotto va somministrato, nei casi di effettiva necessita', sottoil diretto controllo medico, valutando con attenzione i possibili vantaggi rispetto agli eventuali rischi. Travaglio e parto: in caso di taglio cesareo, puo' essere somministrato soltanto dopo la legatura del cordone ombelicale. ALLATTAMENTO: e' escreto nel latte umano in concentrazioni basse. Dovrebbero essere adottate delle precauzioni volendo somministrare durante il periodo dell'allattamento.

Interazioni con altri prodotti

In caso di somministrazione concomitante di farmaci nefrotossici (quali: aminoglicosidi, colistina, ecc.) la funzionalita' renale deve essere controllata assiduamente.

Forme Farmacologiche


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