seretide inalatore 25mcg+50mcg 120d glaxosmithkline spa

Che cosa è seretide inal 25mcg+50mcg 120d?

Seretide diskus 50/100 sospensione pressur per inalaz prodotto da glaxosmithkline spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Seretide diskus 50/100 risulta in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di adrenergici ed altri antiasmatici.
Contiene i principi attivi: salmeterolo xinafoato/fluticasone propionato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ciascuna erogazione fornisce: salmeterolo (come salmeterolo xinafoato) e fluticasonepropionato (erogati dalla valvola dosatrice).
Codice AIC: 034371106 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento regolare dell'asma quando l'uso di un medicinale di associazione (beta-2-agonista a lunga durata d'azione e corticosteroide pervia inalatoria) e' appropriato: in pazienti che non sono adeguatamente controllati con corticosteroidi per via inalatoria e con beta-2-agonisti a breve durata d'azione usati "al bisogno" oppure in pazienti chesono gia' adeguatamente controllati sia con corticosteroidi per via inalatoria sia con beta-2-agonisti a lunga durata d'azione.

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Posologia

Il farmaco deve essere impiegato esclusivamente per uso inalatorio. L'assunzione giornaliera della terapia e' necessaria anche quando non siano presenti sintomi d'asma. I pazienti devono essere sottoposti ad un controllo medico regolare. La dose deve corrispondere alla dose piu'bassa con la quale viene mantenuto un efficace controllo dei sintomi.Quando il controllo dei sintomi viene mantenuto con il dosaggio piu' basso della combinazione somministrato due volte al giorno, allora il passo successivo puo' comportare la somministrazione del solo corticosteroide per via inalatoria. In alternativa, i pazienti che richiedano una terapia con un beta-2-agonista a lunga durata d'azione possono passare al trattamento con il farmaco somministrato una volta al giorno se esso costituisca una terapia adeguata per mantenere il controllo della malattia. La mono-somministrazione giornaliera deve essere effettuata alla sera se il paziente ha precedenti di sintomi notturni ed al mattino qualora il paziente abbia precedenti di sintomi prevalentemente diurni. Il dosaggio da 25/50 mcg non e' appropriato per il trattamentodell'asma grave nei bambini e negli adulti. Adulti ed adolescenti di 12 anni di eta' in poi: due inalazioni di 25 mcg di salmeterolo e 50 mcg di fluticasone propionato due volte al giorno; oppure due inalazioni di 25 mcg di salmeterolo e 125 mcg di fluticasone propionato due volte al giorno; oppure due inalazioni di 25 mcg di salmeterolo e 250 mcgdi fluticasone propionato due volte al giorno. In adulti o adolescenti con asma persistente moderata per i quali e' essenziale un rapido raggiungimento del controllo dell'asma, puo' essere presa in considerazione una terapia iniziale di mantenimento per un breve periodo di prova: la dose iniziale e' di due inalazioni di 25 mcg di salmeterolo e 50 mcg di fluticasone propionato due volte al giorno. Una volta raggiuntoil controllo dell'asma, il trattamento deve essere rivalutato e deve essere considerata la possibilita' di passare alla somministrazione diuna terapia con il solo corticosteroide per via inalatoria; si consiglia un attento monitoraggio. Il medicinale non e' indicato per il trattamento iniziale dell'asma lieve. Bambini di eta' pari o superiore ai 4 anni: due inalazioni di 25 mcg di salmeterolo e 50 mcg di fluticasone propionato due volte al giorno. Nei bambini la dose massima autorizzata di fluticasone propionato somministrato mediante sospensione pressurizzata per inalazione e' di 100 mcg due volte al giorno; non esistono dati disponibili relativi all'uso nei bambini di eta' inferiore a 4 anni. E' raccomandato l'impiego di un apparecchio distanziatore con lasospensione pressurizzata per inalazione nei pazienti che hanno difficolta' nel coordinare l'uso dell'erogatore con l'inspirazione. I pazienti devono continuare ad impiegare il medesimo tipo di apparecchio distanziatore in quanto passare dall'uso di un apparecchio distanziatore all'altro puo' dar luogo a modifiche della dose distribuita ai polmoni. Non e' necessario aggiustare la dose in pazienti anziani oppure nei pazienti con compromessa funzionalita' renale. Non vi sono dati disponibili sull'uso in pazienti con compromessa funzionalita' epatica. Durante l'inalazione il paziente deve preferibilmente stare in posizione eretta o seduto. L'inalatore e' stato progettato per un impiego in posizione verticale. Verifica del funzionamento dell'inalatore: prima di utilizzare per la prima volta l'inalatore togliere il cappuccio protettivo del boccaglio stringendolo leggermente ai lati, agitare bene l'inalatore, tenere l'inalatore tra le dita e il pollice con il pollice alla base, sotto il boccaglio, quindi effettuare spruzzi nell'aria fino ache il contatore indica il numero 120, per accertarsi che funzioni. L'inalatore deve essere agitato immediatamente prima di effettuare ciascuno spruzzo. Qualora l'inalatore non sia stato utilizzato da una settimana o piu', togliere il cappuccio protettivo del boccaglio, agitare bene l'inalatore ed effettuare due spruzzi nell'aria. Ogni volta che l'inalatore viene attivato il contatore di dosi diminuira' di una unita'. Uso dell'inalatore: rimuovere il coperchio del boccaglio premendo delicatamente i lati del coperchio; controllare l'interno e l'esterno dell'inalatore, compreso il boccaglio, per verificare la presenza di corpi staccati; agitare bene l'inalatore per assicurarsi di rimuovere qualsiasi corpo staccato e che il contenuto dell'inalatore sia miscelatoin modo uniforme; tenere l'inalatore in posizione verticale fra il pollice e l'indice (il pollice deve appoggiare sulla base dell'inalatore, sotto il boccaglio); espirare per quanto possibile e porre il boccaglio in bocca in mezzo ai denti e chiudervi le labbra intorno, senza mordere il boccaglio; immediatamente dopo aver iniziato ad inspirare attraverso la bocca, premere con fermezza la parte superiore dell'inalatore per rilasciare il prodotto continuando ad inspirare costantemente eprofondamente; trattenendo il respiro, togliere l'inalatore dalla bocca e sollevare il dito dalla parte superiore dell'inalatore, continuando a trattenere il respiro il piu' a lungo possibile; per assumere unaseconda inalazione, tenere l'inalatore in posizione verticale e attendere circa mezzo minuto prima di ripetere le operazioni; rimettere immediatamente il coperchio del boccaglio nella posizione corretta premendo con fermezza e facendolo scattare. Non e' richiesta una pressione eccessiva, e il coperchio si posizionera' con uno scatto. E' importanteche non le fasi non vengano effettuate in maniera affrettata, e che il paziente inizi ad inspirare il piu' lentamente possibile immediatamente prima di premere l'inalatore. Se osserva una "nebbiolina" che proviene dalla parte superiore o dai lati dell'inalatore deve ripetere l'operazione. E' necessario che il paziente si procuri una nuova confezione di medicinale quando il contatore di dosi mostra il numero 020. Il contatore si fermera' sullo 000 quando tutte le dosi previste siano state impiegate. L'inalatore deve essere pulito almeno una volta alla settimana: rimuovere il cappuccio protettivo del boccaglio; non rimuovere il contenitore dall'inalatore in materiale plastico; asciugare l'interno e l'esterno del boccaglio e dell'inalatore plastico con un panno o con un tessuto asciutto; rimettere il coperchio protettivo sul boccaglio nella posizione corretta (non e' richiesta una pressione eccessiva, il coperchio si posizionera' con uno scatto). Non immergere il contenitore metallico nell'acqua.

Effetti indesiderati

Infezioni ed infestazioni. Comune: candidiasi della bocca e della gola, polmonite, bronchite. Disturbi del sistema immunitario. Non comune:reazioni di ipersensibilita' cutanea; molto raro: angioedema (principalmente del viso ed edema orofaringeo), sintomi respiratori (dispnea e/o broncospasmo), reazioni anafilattiche incluso shock anafilattico. Patologie endocrine. Molto raro: sindrome di Cushing, aspetto Cushingoide, soppressione surrenalica, ritardo della crescita in bambini ed adolescenti, diminuzione della densita' minerale ossea. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: ipokaliemia; molto raro: iperglicemia. Disturbi psichiatrici. Molto raro: ansia, disturbi del sonno e modifiche comportamentali, incluse iperattivita' e irritabilita'; non nota: depressione, aggressivita'. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: cefalea; comune: tremori. Patologie dell'occhio. Molto raro: cataratta e glaucoma. Patologie cardiache. Comune: palpitazioni; non comune: tachicardia; molto raro: aritmie cardiache (incluse fibrillazioneatriale, tachicardia sopraventricolare ed extrasistoli). Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto comune: rinofaringite; comune: irritazione della gola, raucedine/disfonia, sinusite; molto raro: broncospasmo paradosso. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: contusioni. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: crampi muscolari, fratture traumatiche; molto raro: artralgia, mialgia. Sono stati segnalati gli effetti indesiderati farmacologici del trattamento con beta-2- agonisti, quali tremore, palpitazioni e cefalea, che tendono ad essere transitori ed a ridursi con la regolare terapia. A causa del componente fluticasone propionato in alcuni pazienti si possono verificare raucedine e candidiasi (mughetto) della bocca e della gola. La raucedine e la candidiasi possono essere alleviate facendo gargarismi con acqua dopo l'uso del medicinale. La candidiasi sintomatica puo' essere trattata con terapia topica antifungina mentre si prosegue il trattamento. Popolazione pediatrica: i possibili effetti sistemici includono la sindrome di Cushing, l'aspetto Cushingoide, la soppressione surrenalica e il ritardo della crescita. I bambini possono anche riportare ansia, disturbi del sonno e modifiche comportamentali, incluse iperattivita' e irritabilita'.

Indicazioni

Trattamento regolare dell'asma quando l'uso di un medicinale di associazione (beta-2-agonista a lunga durata d'azione e corticosteroide pervia inalatoria) e' appropriato: in pazienti che non sono adeguatamente controllati con corticosteroidi per via inalatoria e con beta-2-agonisti a breve durata d'azione usati "al bisogno" oppure in pazienti chesono gia' adeguatamente controllati sia con corticosteroidi per via inalatoria sia con beta-2-agonisti a lunga durata d'azione.

Controindicazioni ed effetti secondari

Pazienti con ipersensibilita' ad uno dei principi attivi o all'eccipiente.

Composizione ed Eccipienti

Norflurano (HFA134a).

Avvertenze

Il trattamento dell'asma deve essere eseguito sulla base di un programma graduale e la risposta del paziente deve essere controllata. Il farmaco non deve essere usato per il trattamento dei sintomi dell'asma acuta. Non si deve iniziare la terapia durante un episodio di riacutizzazione dell'asma o in caso di peggioramento significativo o acuto dell'asma. Durante il trattamento si possono verificare eventi avversi gravi correlati all'asma ed episodi di riacutizzazione; occorre proseguire il trattamento e sottoporsi a controllo se i sintomi dell'asma rimangono non controllati o peggiorano dopo l'inizio della terapia. Il peggioramento improvviso e progressivo del controllo dell'asma e' potenzialmente pericoloso per la vita: aumentare la terapia corticosteroidea. Il paziente deve essere esaminato anche ogni volta che il dosaggio nonsia stato in grado di fornire un adeguato controllo dell'asma: somministrare una terapia corticosteroidea addizionale. Una volta che i sintomi dell'asma siano controllati, si puo' prendere in considerazione l'opportunita' di ridurre gradualmente la dose. Deve essere impiegata laminima dose efficace. Il trattamento non deve essere interrotto bruscamente. Il farmaco deve essere somministrato con cautela a pazienti con tubercolosi polmonare. Raramente, a dosi terapeutiche elevate il medicinale puo' causare aritmie cardiache ed una lieve riduzione transitoria del potassio sierico: usare con cautela in pazienti con compromissione cardiovascolare, ipokaliemia non corretta o pazienti predisposti ad avere bassi livelli sierici di potassio. Vi sono state segnalazionimolto rare di aumenti dei livelli della glicemia. Si puo' verificare broncospasmo paradosso con aumento del respiro affannoso: sospendere la terapia ed istituire, se necessario, una terapia alternativa. In particolare nei pazienti dove esiste motivo di supporre che la funzione surrenale sia compromessa da una precedente terapia steroidea sistemica, il passaggio alla terapia con il medicinale deve essere effettuato con cautela. Si possono verificare effetti sistemici; e' importante cheil paziente sia sottoposto a controllo regolare e che la dose sia ridotta alla dose piu' bassa alla quale viene mantenuto un efficace controllo dell'asma. Il trattamento prolungato puo' dar luogo a soppressione surrenalica e crisi surrenalica acuta, causata da: traumi, interventi chirurgici, infezioni o qualsiasi riduzione rapida del dosaggio. I sintomi di esordio sono tipicamente vaghi e possono includere: anoressia, dolore addominale, stanchezza, cefalea, nausea, ipotensione, ipoglicemia e convulsioni; si consideri la necessita' di effettuare una copertura addizionale con corticosteroide sistemico durante periodi di stress o in caso di chirurgia elettiva. L'assorbimento sistemico del salmeterolo e del fluticasone propionato avviene in massima parte attraverso i polmoni: considerare che cio' puo' condurre potenzialmente ad un aumento del rischio che si verifichino effetti avversi sistemici. I benefici della terapia inalatoria con fluticasone propionato devono minimizzare la necessita' di ricorrere alla terapia corticosteroidea orale, tuttavia i pazienti trasferiti dalla terapia steroidea orale possonorimanere a rischio di compromessa funzionalita' della riserva surrenale per un considerevole periodo di tempo. Possono anche essere a rischio i pazienti che hanno richiesto in passato la somministrazione di corticosteroidi ad alte dosi in situazione di emergenza. Il ritonavir puo' aumentare notevolmente la concentrazione di fluticasone propionato nel plasma; l'impiego concomitante deve essere evitato, a meno che il beneficio potenziale non superi il rischio del manifestarsi di effettiindesiderati sistemici dei corticosteroidi. Esiste anche un aumento del rischio di effetti indesiderati sistemici quando si somministra contemporaneamente il fluticasone propionato con altri inibitori potenti del CYP3A. In pazienti con Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO), si e' osservato un aumento delle segnalazioni di infezioni del tratto respiratorio inferiore; pazienti piu' anziani, quelli con un indice di massa corporea piu' basso ed i pazienti affetti da una forma molto grave della malattia erano in una condizione di maggior rischio di sviluppare polmonite. Se un paziente con BPCO grave ha manifestato polmonite, il trattamento deve essere rivalutato. L'uso contemporaneo di ketoconazolo per via sistemica aumenta in modo significativo l'esposizione sistemica a salmeterolo. Questo puo' portare ad un aumento dell'incidenza di effetti sistemici. Il trattamento contemporaneo con ketoconazolo o altri potenti inibitori del citocromo CYP3A4 deve percio' essereevitato a meno che i benefici superino il rischio potenzialmente aumentato di effetti indesiderati sistemici. Possono essere particolarmente a rischio di effetti sistemici bambini ed adolescenti di eta' inferiore ai 16 anni trattati con alte dosi. Si possono verificare effetti sistemici, particolarmente alle alte dosi prescritte per lunghi periodidi tempo. I possibili effetti sistemici includono: sindrome di Cushing, aspetto Cushingoide, soppressione surrenalica, crisi surrenalica acuta e ritardo della crescita in bambini ed adolescenti. Si raccomanda di controllare regolarmente l'altezza dei bambini in trattamento.

Gravidanza e Allattamento

Studi nell'animale hanno mostrato che non c'e' nessun effetto del salmeterolo e del fluticasone propionato sulla fertilita'. Una moderata quantita' di dati su donne in gravidanza indica nessuna tossicita' relativa a malformazioni o tossicita' feto/neonatale da parte di salmeterolo e fluticasone propionato. La somministrazione nelle donne in stato di gravidanza deve essere presa in considerazione solo nel caso in cuiil beneficio atteso per la madre sia maggiore dei possibili rischi per il feto. Nel trattamento di donne in gravidanza deve essere impiegata la piu' bassa dose efficace necessaria a mantenere un adeguato controllo dell'asma. Non e' noto se salmeterolo e fluticasone propionato/loro metaboliti siano escreti nel latte umano. Non puo' essere escluso un rischio in neonati allattati al seno. Deve essere deciso se interrompere l'allattamento o sospendere la terapia.

Interazioni con altri prodotti

Devono essere evitati i beta-bloccanti selettivi e non selettivi nei pazienti con asma a meno che non sussistano ragioni che costringano alloro impiego. L'uso concomitante di altri farmaci che contengono beta-adrenergici puo' dar luogo ad un effetto potenzialmente additivo. Fluticasone propionato: in condizioni normali, se ne raggiungono basse concentrazioni plasmatiche a seguito di somministrazione per via inalatoria; cio' a causa dell'esteso metabolismo di primo passaggio e della elevata clearance sistemica mediati dal citocromo P450 3A4 nell'intestino e nel fegato. Pertanto sono improbabili interazioni clinicamente significative mediate dal fluticasone propionato. Il ritonavir, ha aumentato di parecchie centinaia di volte la concentrazione plasmatica di fluticasone propionato, dando luogo a concentrazioni notevolmente ridotte del cortisolo sierico: ci si aspetta un notevole aumento dei livelli plasmatici di fluticasone propionato. Sono stati segnalati casi di sindrome di Cushing e di soppressione surrenalica. La co-somministrazione deve essere evitata a meno che i benefici non superino l'aumento dirischio di effetti sistemici indesiderati. Il ketoconazolo, ha aumentato del 150% l'esposizione al fluticasone propionato dopo una inalazione singola. Cio' ha dato luogo a riduzione del cortisolo plasmatico superiore a quella che si osserva con il solo fluticasone propionato. Cisi attende che anche il trattamento concomitante con altri potenti inibitori del CYP3A dia luogo ad un aumento dell'esposizione al fluticasone propionato ed al rischio di effetti indesiderati sistemici. Si raccomanda cautela ed il trattamento a lungo termine con tali farmaci deve essere, se possibile, evitato. La co-somministrazione di ketoconazolo e di salmeterolo ha dato luogo ad un significativo incremento dell'esposizione di salmeterolo nel plasma. Cio' puo' portare ad un aumento dell'incidenza di altri effetti sistemici da trattamento con salmeterolo in confronto al trattamento con solo salmeterolo o solo ketoconazolo. Non sono stati notati effetti clinicamente significativi sulla pressione sanguigna, sulla frequenza cardiaca, sui livelli di glucosio e di potassio nel sangue. La co-somministrazione di ketoconazolo non ha aumentato l'emivita di eliminazione di salmeterolo o aumentato l'accumulo di salmeterolo per dosi ripetute. La co-somministrazione di ketoconazolo deve essere evitata, a meno che i benefici superino il potenziale rischio aumentato di effetti indesiderati sistemici per il trattamento con salmeterolo. La co-somministrazione di eritromicina e di salmeterolo ha dato luogo ad un piccolo ma non statisticamente significativoaumento dell'esposizione a salmeterolo. La co-somministrazione di eritromicina non e' stata associata ad alcun grave effetto avverso.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Riposizionare il coperchio sul boccaglio con fermezza e farlo scattare. Il contenitore contiene un liquido pressurizzato. Non conservare a temperatura superiore ai 25deg; C. Il contenitore non deve essere bucato, rotto o bruciato anche se apparentemente vuoto. L'effetto terapeutico di questo medicinale puo' diminuire quando il contenitore e' freddo.