ropivacaina sand*5sacche 200ml ropivacaina sandoz spa

Che cosa è ropivacaina sand 5sacche 200ml?

Ropivacaina sand soluzione per infusione prodotto da sandoz spa
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Ropivacaina sand risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di anestetici locali, amidi.
Contiene i principi attivi: ropivacaina cloridrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: 1 ml contiene 2,12 mg di ropivacaina in forma di ropivacaina cloridrato monoidrato (equivalenti a 2 mg di ropivacaina cloridrato). 100 ml contengono 211,6 mg di ropivacaina in forma di ropivacaina cloridrato monoidrato (equivalenti a 200 mg di ropivacaina
Codice AIC: 039647021 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento del dolore acuto (infusione epidurale continua o somministrazione in bolo intermittente per dolore post-operatorio o durante ilparto); blocchi del campo chirurgico; blocco continuo del nervo periferico per infusione continua o per iniezioni in bolo intermittenti. Nelle situazioni di dolore acuto grave possono essere usate concentrazioni piu' elevate (7,5 mg/ml o 10 mg/ml). Trattamento del dolore acuto in pediatria (durante e dopo le operazioni): blocco epidurale caudale nei neonati, lattanti, bambini ai primi passi e bambini fino all'eta' di 12 anni (compiuta); infusione epidurale continua nei neonati, lattanti, bambini ai primi passi e bambini fino all'eta' di 12 anni (compiuta).

Vedi il foglio illustrativo completo

Posologia

Ropivacaina deve essere utilizzata esclusivamente da medici esperti in anestesia regionale o sotto la loro supervisione. Adulti e adolescenti sopra i 12 anni. Trattamento del dolore acuto. Somministrazione epidurale lombare. Bolo: 2,0 mg/ml concentrazione ropicavaina cloridrato;10-20 ml volume; 20-40 mg di ropivacaina cloridrato; 10-15 minuti inizio insorgenza; 0,5-1,5 ore. Iniezioni intermittenti: 2,0 mg/ml concentrazione di ropivacaina cloridrato; 10-15 ml (intervallo minimo 30 minuti) volume; 20-30 mg di ropivacaina cloridrato. Infusione continua (per esempio analgesia del travaglio e del parto): 2,0 mg/ml concentrazione di ropivacaina cloridrato; 6-10 ml/h volume; 12-20 mg/h di ropivacaina cloridrato. Controllo del dolore post-operatorio: 2,0 mg/ml concentrazione di ropivacaina cloridrato; 6-14 ml/h volume; 12-28 mg/h di ropivacaina cloridrato. Somministrazione epidurale toracica. Infusione continua: 2,0 mg/ml concentrazione di ropivacaina cloridrato; 6-14 ml/h volume; 12-28 mg/h di ropivacaina cloridrato. Blocco del campo chirurgico: 2,0 mg/ml concentrazione di ropivacaina cloridrato; 1-100 ml volume; 2,0-200 mg di ropivacaina cloridrato; 1-5 minuti inizio insorgenza; 2-6 ore durata. Blocco dei nervi periferici. Infusione continua o iniezioni intermittenti: 2,0 mg/ml concentrazione di ropivacaina cloridrato; 5-10 ml/h volume; 10-20 mg/h di ropivacaina cloridrato. Nelle situazioni di dolore acuto grave si possono usare concentrazioni piu' elevate. Quando si effettuano blocchi prolungati deve essere considerato il possibile rischio di raggiungere concentrazioni plasmatiche tossiche o di indurre lesioni neurali locali. Negli adulti sono state ben tollerate dosi cumulative fino a 675 mg di ropivacaina cloridrato per la chirurgia e per l'analgesia post-operatoria, somministrate nell'arcodi 24 ore, cosi' come infusioni epidurali continue post-operatorie a ratei fino a 28 mg/h di ropivacaina cloridrato per 72 ore. La combinazione di ropivacaina e fentanil ha determinato un miglioramento del sollievo dal dolore, ma ha causato effetti indesiderati correlati agli oppiacei. La combinazione di ropivacaina e fentanil e' stata studiata solo per ropivacaina cloridrato 2 mg/ml. Si raccomanda un'attenta aspirazione prima e durante l'iniezione, per prevenire l'iniezione intravascolare. Quando deve essere iniettata per via epidurale una dose elevatadi ropivacaina cloridrato, si raccomanda la somministrazione di una dose-test di 3-5 ml di lidocaina con adrenalina. Un'iniezione intravascolare accidentale puo' essere riconosciuta da un aumento temporaneo della frequenza cardiaca, mentre l'accidentale iniezione intratecale puo' essere riconosciuta da segni di blocco spinale. Ropivacaina deve essere iniettato lentamente o in dosi incrementali, a un rateo di 25-50 mg/min, osservando attentamente le funzioni vitali del paziente e mantenendo il contatto verbale. Se insorgono sintomi di tossicita', l'iniezione deve essere immediatamente interrotta. La durata massima del blocco epidurale e' di 3 giorni. Trattamento del dolore acuto (peri e post-operatorio). Blocco epidurale caudale singolo (sotto il livello T12) nei bambini fino a 25 kg: 2,0 mg/ml concentrazione di ropivacaina cloridrato; 1 ml/kg volume; 2 mg/kg ropivacaina cloridrato. Infusione epidurale continua nei bambini fino 25 kg. Da 0 fino a 6 mesi. Bolo: 2,0 mg/ml concentrazione di ropivacaina cloridrato; 0,5-1 ml/kg volume; 1-2mg/kg di ropivacaina cloridrato. Infusione fino a 72 ore: 2,0 mg/ml concentrazione di ropivacaina cloridrato; 0,1 ml/kg/h volume; 0,2 mg/kg/h di ropivacaina cloridrato. Da 6 a 12 mesi. Bolo: 2,0 mg/ml concentrazione di ropivacaina cloridrato; 0,5-1 ml/kg volume; 1-2 mg/kg di ropivacaina cloridrato. Infusione fino a 72 ore: 2,0 mg/ml concentrazionedi ropivacaina cloridrato; 0,2 ml/kg/h volume; 0,4 mg/kg/h di ropivacaina cloridrato. Bambini > 1 anno. Bolo: 2,0 mg/ml concentrazione di ropivacaina cloridrato; 1ml/kg volume; 2 mg/kg di ropivacaina cloridrato. Infusione fino a 72 ore: 2,0 mg/ml concentrazione di ropivacaina cloridrato; 0,2 ml/kg/h volume; 0,4 mg/kg/h. Durante l'iniezione le funzioni vitali del paziente devono essere osservate attentamente. Se insorgono sintomi di tossicita' l'iniezione deve essere immediatamente interrotta. Si raccomanda il frazionamento della dose di anestetico locale calcolata, qualsiasi sia la via di somministrazione. L'uso di ropivacaina nei neonati pre-termine non e' stato documentato. Ropivacaina non contiene alcun conservante. Il prodotto medicinale deve essere esaminato visivamente prima dell'uso. La soluzione deve essere utilizzata solo se virtualmente priva di particolato e se il contenitore e' integro.

Effetti indesiderati

Le reazioni avverse da farmaco devono essere distinte dagli effetti fisiologici conseguenti al blocco del nervo. In genere le reazioni avverse sistemiche e locali si verificano a causa di un sovradosaggio, di un rapido assorbimento oppure di una somministrazione intravascolare accidentale. Disturbi del sistema immunitario. Rari da >= 1/10000 a < 1/1000: reazione anafilattica. Disturbi psichiatrici. Non comuni da >= 1/1000 a < 1/100: ansia. Patologie del sistema nervoso. Comuni da >= 1/100 a < 1/10: parestesia, capogiri, cefalea; non comuni: convulsioni,attacchi di grand mal, attacchi epilettici, leggera euforia, parestesia periorale, intorpidimento della lingua, disartria, tremori, ipoestesia. Patologie dell'occhio. Non comuni: compromissione della vista. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comuni: iperacusia, tinnito. Patologie cardiache. Comune: bradicardia, tachicardia; rari: arrestocardiaco, aritmia. Patologie vascolari. Molto comuni > 1/10: ipotensione; comuni: ipotensione (bambini), ipertensione; non comune: sincope.Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comuni: dispnea. Patologie gastrointestinali. Molto comuni: nausea, vomito (bambini); comuni: vomito. Patologie della cute e del sistema sottocutaneo. Rari: angioedema, orticaria. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comuni: mal di schiena, rigidita'. Patologie renali e urinarie. Comuni: ritenzione urinaria. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comuni. Aumento della temperatura; non comuni: ipotermia. Gli eventi avversi riportati neibambini sono vomito, nausea, prurito e ritenzione urinaria. All'anestesia regionale sono state associate neuropatie e traumi del midollo spinale. Quando una dose epidurale viene accidentalmente somministrata per via intratecale puo' verificarsi un blocco spinale totale.

Indicazioni

Trattamento del dolore acuto (infusione epidurale continua o somministrazione in bolo intermittente per dolore post-operatorio o durante ilparto); blocchi del campo chirurgico; blocco continuo del nervo periferico per infusione continua o per iniezioni in bolo intermittenti. Nelle situazioni di dolore acuto grave possono essere usate concentrazioni piu' elevate (7,5 mg/ml o 10 mg/ml). Trattamento del dolore acuto in pediatria (durante e dopo le operazioni): blocco epidurale caudale nei neonati, lattanti, bambini ai primi passi e bambini fino all'eta' di 12 anni (compiuta); infusione epidurale continua nei neonati, lattanti, bambini ai primi passi e bambini fino all'eta' di 12 anni (compiuta).

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' alla ropivacaina, o ad altri anestetici locali di tipo amidico o a uno qualsiasi degli eccipienti. Prendere in considerazione le controindicazioni generali correlate all'anestesia epidurale o regionale. Anestesia endovenosa regionale. Anestesia paracervicale ostetrica. Ipovolemia.

Composizione ed Eccipienti

Cloruro di sodio, idrossido di sodio, acido cloridrico, acqua per iniezioni.

Avvertenze

Le procedure di anestesia regionale devono essere sempre effettuate in aree adeguatamente attrezzate e da personale qualificato. Devono essere a immediata disposizione gli strumenti e i farmaci necessari per il monitoraggio e la rianimazione d'emergenza. I pazienti sottoposti a blocco maggiore devono essere in condizioni cliniche ottimali e avere un catetere endovenoso inserito prima della procedura di blocco. Il clinico responsabile deve adottare le adeguate precauzioni per evitare un'iniezione intravascolare e deve avere esperienza e conoscenze adeguate relativamente alla diagnosi e al trattamento degli effetti indesiderati, alla tossicita' sistemica e ad altre complicazioni. Le convulsioni si sono verificate con maggiore frequenza dopo il blocco del plessobrachiale e il blocco epidurale. I blocchi dei nervi periferici maggiori possono implicare la somministrazione di un grande volume di anestetico locale in aree altamente vascolarizzate, spesso in prossimita' di grandi vasi sanguigni, dove esiste un aumentato rischio di iniezioneintravascolare e/o di rapido assorbimento sistemico, che puo' determinare un'elevata concentrazione plasmatica. Alcune procedure di anestesia locale possono causare con frequenza piu' elevata reazioni avverse gravi. Si raccomanda cautela, per evitare di praticare iniezioni in zone infiammate. I pazienti in condizioni generali precarie richiedono un'attenzione speciale. I pazienti trattati con farmaci antiaritmici diclasse III devono essere controllati attentamente e deve essere presoin considerazione il monitoraggio ECG. Sono stati riportati rari casidi arresto cardiaco durante l'uso di ropivacaina nell'anestesia epidurale o nel blocco dei nervi periferici nei pazienti anziani e nei pazienti con concomitante malattia cardiaca. In caso di arresto cardiaco, possono essere necessarie procedure di rianimazione prolungate per aumentare le possibilita' di risolvere con successo l'arresto. La ropivacaina viene metabolizzata dal fegato e pertanto utilizzare con cautela nei pazienti con grave malattia epatica; la somministrazione di dosi ripetute dovrebbe essere ridotta a causa del ritardo nell'eliminazione.Quando ropivacaina viene utilizzata in dose singola o per trattamentia breve termine nei pazienti con funzionalita' renale compromessa, dinorma non e' necessario modificarne la dose. L'acidosi e una diminuita concentrazione delle proteine plasmatiche, possono aumentare il rischio di tossicita' sistemica. La ropivacaina deve essere utilizzata neipazienti con porfiria acuta solo se non e' disponibile un trattamentoalternativo. Durante l'anestesia epidurale i pazienti affetti da ipovolemia potrebbero sviluppare un'improvvisa e grave ipotensione. Nei pazienti trattati contemporaneamente con potenti inibitori del CYP1A2, evitare la somministrazione prolungata di ropivacaina. Si deve considerare la possibilita' di allergia crociata con altri anestetici locali di tipo amidico. 2 mg/ml di soluzione per infusione contiene 0,16 mmol (3,6 mg) di sodio per ml. I neonati necessitano di una particolare attenzione: le notevoli variazioni delle concentrazioni plasmatiche di ropivacaina suggeriscono che ci possa essere un aumentato rischio di tossicita' sistemica in questa fascia di eta', in particolare durante l'infusione epidurale continua. Le dosi raccomandate per neonati sono basate su dati limitati. Quando ropivacaina viene utilizzata in questo gruppo di pazienti, si richiede il controllo regolare della tossicita' sistemica e della neurotossicita' locale; tale controllo deve essere continuato anche dopo la fine dell'infusione, a causa della lenta eliminazione nei neonati.

Gravidanza e Allattamento

Non sono disponibili dati sufficienti sull'utilizzo di ropivacaina nella donna in gravidanza. Non sono disponibili dati relativi all'escrezione di ropivacaina nel latte materno.

Interazioni con altri prodotti

Ropivacaina deve essere utilizzato con cautela nei pazienti in trattamento con altri anestetici locali o sostanze strutturalmente correlateagli anestetici locali di tipo amidico, poiche' gli effetti tossici sistemici sono additivi. L'uso contemporaneo di ropivacaina con anestetici generali od oppiacei potrebbe determinare un reciproco potenziamento dei rispettivi effetti. Non sono stati condotti studi specifici di interazione con ropivacaina e farmaci antiaritmici di classe III, ma in questi casi si raccomanda cautela. Il citocromo P450 (CYP) 1A2 e' coinvolto nella formazione di 3-idrossi-ropivacaina, il principale metabolita di ropivacaina. Durante la somministrazione contemporanea di fluvoxamina, la clearance plasmatica in vivo di ropivacaina viene ridottafino al 77%. I potenti inibitori del CYP1A2 possono interagire con ropivacaina se assunti in concomitanza a una sua prolungata somministrazione. La somministrazione prolungata di ropivacaina deve essere evitata nei pazienti trattati contemporaneamente con potenti inibitori del CYP1A2. In vivo la clearance plasmatica di ropivacaina viene ridotta del 15% durante la somministrazione contemporanea di ketoconazolo. L'inibizione di questo isoenzima non sembra tuttavia avere rilevanza clinica. Ropivacaina e' un inibitore competitivo del CYP2D6, ma alle concentrazioni plasmatiche raggiunte nell'uso clinico non sembra inibire questo isoenzima.

Forme Farmacologiche


Clicca qui per consultare il foglio illustrativo e riassunto delle caratteristiche di ropivacaina sand

Conservazione del prodotto

Non conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C. Non congelare.