replagal*ev inf 1mg/ml 3,5ml agalsidasi alfa takeda italia spa

Che cosa è replagal ev inf 1mg/ml 3,5ml?

Replagal soluzione per infusione conc prodotto da takeda italia spa
è un farmaco osped. esitabile della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Replagal risulta disponibile solo nelle farmaice ospedaliere o specialistico

E' utilizzato per la cura di farmaci dell'apparato gastrointestinale e del metabolismo-enzimi.
Contiene i principi attivi: agalsidasi alfa
Composizione Qualitativa e Quantitativa: 1 ml di concentrato per soluzione per infusione contiene 1 mg di agalsidasi alfa.
Codice AIC: 035373012 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Terapia enzimatica sostitutiva a lungo termine in pazienti con diagnosi confermata di malattia di Fabry (carenza di alfa-galattosidasi A).

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Posologia

il farmaco deve essere somministrato sotto il controllo di un medico specializzato nella cura della malattia di Fabry o di altre patologie metaboliche ereditarie. Il prodotto viene somministrato a settimane alterne a una dose di 0,2 mg/kg di peso corporeo mediante infusione endovenosa della durata di 40 minuti. Non sono stati effettuati studi su pazienti oltre i 65 anni e attualmente per questi pazienti non e' possibile consigliare una dose terapeutica. Non sono stati effettuati studiin pazienti affetti da insufficienza epatica. Nei pazienti affetti dainsufficienza renale, non e' necessario procedere ad alcun aggiustamento della dose. In presenza di un grave danno renale la risposta renale alla terapia enzimatica sostitutiva puo' essere limitata. I dati disponibili nei pazienti in dialisi o dopo trapianto renale sono scarsi, non si consiglia alcun aggiustamento della dose. L'esperienza sui bambini e' limitata. Attualmente non e' possibile raccomandare alcun regime posologico nei bambini (0-6 anni). Al momento i dati clinici limitati nei bambini di eta' compresa fra 7 e 18 anni non consentono di consigliare un regime posologico ottimale. Dal momento che nello studio di 6 mesi con il farmaco somministrato a questa popolazione alla dose di 0,2 mg/kg non si sono verificati eventi imprevisti legati alla sicurezza, questo e' il regime posologico consigliato per i bambini di eta' compresa fra 7 e 18 anni. Somministrare la soluzione in un intervallo di 40 minuti, usando un deflussore per infusioni endovenose con filtro integrato. Non somministrare nello stesso deflussore con altri medicinali.

Effetti indesiderati

Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comuni: edema periferico. Patologie del sistema nervoso. Molto comuni: cefalea; comuni: capogiro, disgeusia, dolore neuropatico, tremore, ipersonnia, ipoestesia, parestesia; non comuni: parosmia. Patologie dell'occhio. Comuni: riflesso corneale ridotto, lacrimazione aumentata. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Comuni: tinnitus, tinnitus aggravato. Patologie cardiache. Comuni: tachicardia, palpitazioni; non nota: aritmie cardiache (fibrillazione atriale, extrasistoli ventricolari, tachiaritmia), ischemia miocardica, insufficienza cardiaca. Patologie vascolari. Molto comuni: rossore; comuni: ipertensione; Non nota: ipotensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comuni: tosse, raucedine, tensione della gola, dispnea, nasofaringite, faringite, aumentata secrezionedella gola, rinorrea; non comuni: saturazione di ossigeno diminuita. Patologie gastrointestinali. Molto comuni: nausea; comuni: diarrea, vomito dolore/fastidio addominale. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comuni: acne, eritema, prurito, eruzione cutanea, livedo reticularis; non comuni: edema angioneurotico, orticaria; non nota: iperidrosi. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comuni: fastidio muscoloscheletrico, mialgia, dolore dorsale, dolori agli arti, edema periferico, artralgia, tumefazione articolare; Non comuni: senso di pesantezza. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comuni: brividi, piressia, dolore e fastidio, affaticamento; comuni: affaticamento aggravato, sentire caldo, sentire freddo, astenia, dolore petto toracico, senso di costrizione al petto, malattia simil-influenzale, eruzione cutanea in sede di iniezione, malessere. Le reazioni da infusione osservate nell'esperienza post-commercializzazione possono inoltre includere eventi cardiaci quali aritmie (fibrillazione atriale, extrasistoli ventricolari,tachiaritmia), ischemia miocardica e insufficienza cardiaca nei pazienti affetti da malattia di Fabry con interessamento delle strutture cardiache. Capogiro, iperidrosi e ipotensione sono altri sintomi correlati all'infusione. Le reazioni da infusione piu' frequenti sono risultate di grado lieve e includevano principalmente brividi, piressia, arrossamento, cefalea, nausea e dispnea. Le reazioni avverse segnalati neipazienti con nefropatia terminale sono risultati simili a quelli segnalati nella popolazione complessiva dei pazienti. Le reazioni avverse da farmaci riportate nella popolazione pediatrica sono state, in generale, simili a quelle riportate negli adulti. Tuttavia le reazioni da infusione (piressia, dispnea, dolore toracico) e l'esacerbazione del dolore si sono verificate con maggiore frequenza.

Indicazioni

Terapia enzimatica sostitutiva a lungo termine in pazienti con diagnosi confermata di malattia di Fabry (carenza di alfa-galattosidasi A).

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Composizione ed Eccipienti

Sodio fosfato monobasico monoidrato, polisorbato 20, sodio cloruro, sodio idrossido, acqua per preparazioni iniettabili.

Avvertenze

Il 13,7% dei pazienti adulti ha sviluppato reazioni idiosincratiche da infusione. La percentuale di reazioni da infusione e' risultata significativamente inferiore nelle donne rispetto agli uomini. I sintomi piu' comunemente riportati sono stati brividi, cefalea, nausea, piressia, arrossamento e affaticamento. Casi seri di reazione all'infusione sono stati riportati poco frequentemente; i sintomi riferiti includono piressia, brividi, tachicardia, orticaria, nausea/vomito, edema angioneurotico con chiusura della gola, stridore e gonfiore della lingua. Tra gli altri sintomi correlati all'infusione potrebbero figurare capogiro e iperidrosi. Un esame degli eventi cardiaci ha dimostrato che le reazioni da infusione possono essere associate a stress emodinamico conconseguente insorgenza di eventi cardiaci nei pazienti con manifestazioni cardiache preesistenti della malattia di Fabry. L'insorgenza di reazioni correlate a infusione si e' verificata generalmente durante i primi 2-4 mesi dall'inizio del trattamento, sebbene sia stata segnalata anche un'insorgenza piu' tardiva (dopo 1 anno). Col tempo questi effetti si sono comunque ridotti. Qualora si verificasse una reazione acuta lieve o moderata all'infusione, e' necessario fornire pronta assistenza medica e intraprendere le appropriate contromisure. E' possibile interrompere temporaneamente la somministrazione fino alla regressionedei sintomi, per poi riavviarla. Effetti indesiderati lievi e transitori potrebbero non richiedere un trattamento medico o l'interruzione dell'infusione. Inoltre, un pretrattamento per via orale o endovenosa abase di antistaminici e/o corticosteroidi effettuato da 1 a 24 ore prima dell'infusione puo' prevenire la successiva comparsa di reazioni nei pazienti che necessitano di un trattamento sintomatico. E' possibile che si verifichino reazioni di ipersensibilita' di tipo allergico. In caso di reazione allergica grave o di tipo anafilattico, si dovra' interrompere immediatamente la somministrazione ed istituire una terapia adeguata. Il farmaco puo' indurre lo sviluppo di anticorpi IgG. In nessun paziente sono stati individuati anticorpi IgE. La presenza di undanno renale esteso puo' limitare la risposta renale alla terapia di sostituzione enzimatica, forse a causa di sottostanti alterazioni patologiche irreversibili. In tali casi, la riduzione di funzionalita' renale rimane entro i limiti previsti dal naturale decorso della malattia.

Gravidanza e Allattamento

Dati clinici molto limitati sulle gravidanze esposte al farmaco non hanno mostrato effetti avversi sulla madre e sul neonato. Gli studi su animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanzao sviluppo embrionale/fetale nella fase di organogenesi. Non e' noto se il medicinale sia escreto nel latte materno. E' necessario essere prudente nel prescrivere il medicinale a donne in stato di gravidanza odurante l'allattamento.

Interazioni con altri prodotti

Il farmaco non deve essere somministrato in concomitanza con clorochina, amiodarone, benoquin o gentamicina, in quanto tali sostanze sono potenzialmente in grado di inibire l'attivita' intracellulare di alfa-galattosidasi. Poiche' l'alfa-galattosidasi A e' un enzima, e' improbabile che possa risentire di interazioni con altri farmaci mediate dal citocromo P450. Nel corso degli studi clinici, la maggior parte dei pazienti e' stata sottoposta alla contemporanea somministrazione del farmaco e di analgesici contro il dolore neuropatico (quali carbamazepina,fenitoina e gabapentin) senza che si sia evidenziata alcuna interazione.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Conservare in frigorifero (2 gradi C - 8 gradi C).