ranitidina sand*60cpr riv150mg ranitidina sandoz spa

Che cosa è ranitidina sand 60cpr riv150mg?

Ranitidina sand compresse rivestite prodotto da sandoz spa
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici .
Ranitidina sand risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di antiulcera peptica e malattia da reflusso gastroesof. (gord)
Contiene i principi attivi: ranitidina cloridrato
Codice AIC: 035665052 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

E' un farmaco indicato per il trattamento delle ulcere gastriche benigne e delle ulcere duodenali. E' anche indicato nella sindrome di Zollinger-Ellison e per la terapia dell'esofagite da riflusso. E' indicatoper il trattamento a lungo termine delle ulcere duodenali e delle ulcere gastriche benigne per la prevenzione delle recidive. Il trattamento a lungo termine e' indicato nei pazienti con precedenti di ulcera ricorrente.

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Posologia

Adulti. La dose abituale e' di 150 mg due volte al di', da assumere al mattino e alla sera. Ai pazienti con ulcere gastriche o duodenali puo' essere somministrata una singola dose da 300 mg prima del riposo notturno. Il trattamento puo' essere proseguito per 4 8 settimane. Nella fase di mantenimento, la dose abituale e' di 150 mg prima del riposonotturno. Per il trattamento dell'esofagite da riflusso, la dose consigliata e' di 150 mg due volte al di' o di 300 mg prima del riposo notturno, solitamente per un periodo fino a 8 settimane che, se necessario, puo' essere prolungato fino a un massimo di 12 settimane. Sindrome di Zollinger-Ellison: Un dosaggio iniziale di 150 mg, tre volte al di', puo' essere incrementato fino a 300 mg tre volte al di'. Dosi giornaliere successive fino ad un totale di 6 g sono state utilizzate e sonorisultate ben tollerate. Anziani. Nei pazienti con funzionalita' renale normale, le dosi sono le stesse indicate per gli adulti piu' giovani. Bambini. L'esperienza di terapia pediatrica con ranitidina e' limitata. La dose raccomandata per la terapia delle ulcere peptiche attive e' pari a 2 4 mg/kg, due volte al di', fino a una dose giornaliera massima di 300 mg di ranitidina, suddivisa in piu' dosi. Le compresse da150 mg non sono comunque adatte al trattamento dei bambini di eta' fino a 12 anni, perche' non sono suddivisibili. Per bambini fino a 12 anni di eta' deve essere utilizzata una preparazione alternativa. Bambini al di sopra dei 12 anni di eta' possono essere trattati solo con unadose massima giornaliera di 4 mg/kg, due volte al giorno (con una dose massima di 150 mg due volte al giorno). Per i bambini al di sopra dei 12 anni di eta' ai quali sia stata prescritta la dose piu' bassa di 2 mg/kg due volte al giorno, deve essere usata una preparazione alternativa. Insufficienza renale. Nei pazienti con funzionalita' renale ridotta (clearance della creatinina 5-50 ml/min), i livelli plasmatici del farmaco risultano piu' elevati. Per questo tipo di pazienti il dosaggio e' di 150 mg la sera per 4-8 settimane. Per il mantenimento si applica lo stesso dosaggio. In assenza di guarigione, devono essere assunti 150 mg due volte al giorno, seguiti da una dose di mantenimento di 150 mg la sera. Viene eliminata dall'emodialisi. I pazienti dializzatidevono quindi assumerla dopo ogni seduta di dialisi. Metodo di somministrazione. Le compresse vanno assunte intere, aiutandosi con un sufficiente quantitativo di liquido. Per i bambini, le compresse possono essere disciolte in acqua o frantumate. Va preso in considerazione l'utilizzo di una forma di somministrazione piu' appropriata.

Effetti indesiderati

Ipersensibilita'. E' stata di rado associata a reazioni di ipersensibilita' (eosinofilia, orticaria, edema angioneurotico, febbre, laringospasmo, broncospasmo, dolore al petto, ipotensione, shock anafilattico), occasionalmente dopo l'assunzione di una singola dose. Sono state riportate epatiti da ipersensibilita' al farmaco. Renale. Raramente si e' verificato un incremento della creatinina plasmatica. Tale aumento e' risultato in genere lieve ed e' rientrato nella normalita' durante la prosecuzione del trattamento con ranitidina. Disordini cardiaci. Come nel caso di altri antagonisti dei recettori H2, sono stati riferiti rari casi di bradicardia, tachicardia e di blocco A-V. Sangue. L'uso di ranitidina e' stato raramente associato alle seguenti discrasie ematiche: leucopenia e trombocitopenia (solitamente reversibili), agranulocitosi, e pancitopenia, a volte con ipoplasia o aplasia del midollo osseo. Pelle. Poco comuni: rash cutaneo, compresi rari casi di prurito da eritema multiforme. In casi estremamente rari, durante il trattamento con ranitidina si e' verificato un incremento dell'alopecia. Gastrointestinale. Poco comuni: diarrea, costipazione o nausea. Muscoloscheletrico. Sono stati riportati rari casi di sintomi muscoloscheletrici, per esempio artralgia e mialgia. Sistema nervoso. Poco comuni: in una piccola proporzione di pazienti sono stati riferiti mal di testa, a volte severo, e vertigini. Durante il trattamento con ranitidina si e' occasionalmente verificato affaticamento. Sono stati osservati, principalmente in pazienti affetti da gravi patologie e negli anziani, confusione mentale e agitazione, risultati reversibili con l'interruzione della terapia con ranitidina, depressione e allucinazioni. Occhi. Anche in casi isolati di visione confusa (forse dovuti a una disfunzione dell'accomodamento) il sintomo e' risultato reversibile. Disordini epatici. Possono essere riscontrate alterazioni transitorie dei risultati deitest di funzionalita' epatica (aumento degli enzimi epatici). Rari: e' stata osservata epatite (epatocellulare, epatocanalicolare o mista) con o senza ittero. Questi effetti sono in genere risultati reversibili, ma sono stati riportati casi fatali. Sono stati osservati rari casidi pancreatite acuta. Sistema riproduttivo e patologie a carico del seno. Sono stati osservati rari casi di rigonfiamento e/o sensazione didisagio a livello delle mammelle nei maschi (ginecomastia), alcuni dei quali si sono risolti con il proseguimento dell'uso di ranitidina. L'interruzione della terapia puo' essere indicata per individuare la causa alla base del problema. Molto raramente sono stati riportati casi di disfunzione erettile. Non sono state osservate alterazioni clinicamente significative della funzionalita' endocrina o delle gonadi.

Indicazioni

E' un farmaco indicato per il trattamento delle ulcere gastriche benigne e delle ulcere duodenali. E' anche indicato nella sindrome di Zollinger-Ellison e per la terapia dell'esofagite da riflusso. E' indicatoper il trattamento a lungo termine delle ulcere duodenali e delle ulcere gastriche benigne per la prevenzione delle recidive. Il trattamento a lungo termine e' indicato nei pazienti con precedenti di ulcera ricorrente.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' nei confronti di ranitidina o di qualsiasi altro componente presente. L'uso delle compresse di ranitidina deve essere evitato nei pazienti con anamnesi di porfiria acuta intermittente. L'esperienza clinica sulle donne in gravidanza e' limitata. Gli studi condotti sugli animali non indicano effetti nocivi diretti o indiretti relativi alla gravidanza, allo sviluppo embrionale o fetale, al parto o allosviluppo postnatale. Il farmaco va comunque prescritto con cautela alle donne gravide. Allattamento. Ranitidina viene escreta nel latte materno. Poiche' non ci sono informazioni sugli effetti dell'ingestione di ranitidina da parte di neonati, e dal momento che non si possono escludere eventuali disfunzioni nella secrezione degli acidi gastrici, deve essere evitato l'allattamento al seno durante la terapia con ranitidina.

Interazioni con altri prodotti

Non inibisce il citocromo epatico P450 associato al sistema delle ossigenasi a funzione mista. Di conseguenza, ranitidina non potenzia l'azione dei farmaci inattivati da questo enzima. Tra tali farmaci rientrano diazepam, lidocaina, fenitoina, propanololo e warfarin. Deve essereevitata la combinazione di ranitidina e ketoconazolo o altri farmaci ad assorbimento pH-dipendente, dal momento che la dissoluzione di questi farmaci diminuisce in presenza di pH piu' elevati e non vengono in questo modo raggiunti i livelli plasmatici efficaci. Puo' far incrementare i livelli plasmatici e potenziare gli effetti ipoglicemizzanti diglipizide. Possono risultare necessari aggiustamenti del dosaggio. Puo' incrementare i livelli plasmatici di teofillina. I livelli plasmatici di teofillina devono quindi essere tenuti sotto controllo nei pazienti che assumono contemporaneamente ranitidina e teofillina. La somministrazione di sucralfato, ad alti dosaggi, e' stata associata a una riduzione dell'assorbimento di ranitidina. Tale effetto non si produce se l'assunzione di sucralfato avviene 2 ore dopo quella di ranitidina. La somministrazione concomitante di forti antiacidi provoca una riduzione della biodisponibilita' di ranitidina. A dosaggi piu' elevati di ranitidina puo' verificarsi una riduzione nell'escrezione di procainamide e di N-acetilprocainamide dovuta all'inibizione della secrezione tubulare. L'assunzione delle compresse di ranitidina puo' potenziare glieffetti dell'alcol.

Forme Farmacologiche


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