ranitidina my*30cpr riv 150mg ranitidina mylan spa

Che cosa è ranitidina my 30cpr riv 150mg?

Ranitidina mg compresse rivestite prodotto da mylan spa
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici .
Ranitidina mg risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di antagonisti dei recettori h2.
Contiene i principi attivi: ranitidina cloridrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: una compressa rivestita con film contiene ranitidina 150 mg.
Codice AIC: 035302052 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Ulcera duodenale e gastrica. Profilassi dell'ulcera duodenale e dell'esofagite da reflusso, trattamento della sindrome di Zollinger-Ellison.

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Posologia

Trattamento dell'ulcera duodenale e dell'ulcera gastrica: 150 mg due volte al giorno o 300 mg dopo il pasto serale o al momento di andare aletto. Per il trattamento dell'ulcera duodenale la posologia puo' essere aumentata a 300 mg due volte al giorno per una durata fino a quattro settimane. Trattamento profilattico dell'ulcera duodenale: 150 mg dopo il pasto serale o al momento di andare a letto. Esofagite da reflusso: 300 mg al giorno o 150 mg due volte al giorno per una durata da quattro a otto settimane o, se necessario, fino a 12 settimane. Sindrome di Zollinger-Ellison: 150 mg tre volte al giorno. Il dosaggio puo' essere aumentato fino a 300 mg quattro volte al giorno. In questa patologia possono essere somministrate dosi piu' elevate; trattamenti con dosi fino a 6 g sono stati ben tollerati. Il dosaggio deve essere ridotto nei pazienti con insufficienza renale; sono raccomandati i seguentidosaggi in accordo con i valori della clearance della creatinina (ml/min) o dei valori della creatinina sierica. Clcr fino a 30 ml/min, sopra 2,6 mg/100 ml, dose giornaliera: 150 mg; clcr oltre 30 ml/min, sotto 2,6 mg/100 ml, dose giornaliera: 300 mg. I valori della creatinina sierica sono indicativi e non rappresentano lo stesso grado di insufficienza per tutti i pazienti con ridotta funzionalita' renale. Cio' e' valido soprattutto per i pazienti anziani nei quali la concentrazione della creatinina sierica e' una sovrastima della funzione renale. La seguente formula puo' essere utilizzata per stimare la clearance della creatinina dai valori della creatininemia (mg/100 ml), dall'eta' (anni)e dal peso corporeo (kg). Per le donne il risultato deve essere moltiplicato per il fattore di correzione 0,85: clearance della creatinina (ml/min) uguale 140 - eta' x perso corporeo / 72 x creatinine mia. I pazienti in dialisi devono ricevere il dosaggio minore alla fine delle loro sedute dialitiche, poiche' questo trattamento non rimuove la ranitidina. Le compresse di ranitidina sono controindicate nei bambini.

Effetti indesiderati

Per la classificazione della frequenza degli effetti indesiderati e' stata adottata la seguente convenzione: molto comune (>1/10), comune (>1/100, 1/1000, 1/10000, GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOLa ranitidina attraversa la barriera placentare. La ranitidina deve essere usata in gravidanza solo se considerata essenziale. La ranitidina viene escreta nel latte materno; deve essere usata durante l'allattamento solo se considerata essenziale.

Indicazioni

Ulcera duodenale e gastrica. Profilassi dell'ulcera duodenale e dell'esofagite da reflusso, trattamento della sindrome di Zollinger-Ellison.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' nota a qualunque componente della formulazione; bambini di eta' inferiore a 15 anni a causa della scarsita' dei dati clinici relativi a questa fascia di eta'; rare segnalazioni suggeriscono una relazione tra il trattamento con ranitidina e la porfiria acuta. Pazienti con anamnesi di porfiria acuta non devono essere trattati con ranitidina.

Composizione ed Eccipienti

Compresse rivestite con film da 150 mg: cellulosa microcristallina, magnesio stearato. Rivestimento: ipromellosa (E464), titanio diossido (E 171), polidestrosio, trietil citrato, Macrogol 8000.

Avvertenze

Prima di iniziare la terapia con ranitidina nell'ulcera gastrica, deve essere esclusa la sua possibile natura maligna poiche' e' stato riscontrato che il trattamento con ranitidina puo' mascherare i sintomi associati al carcinoma dello stomaco. La ranitidina viene eliminata dall'organismo per via renale, pertanto i livelli plasmatici del medicinale risultano aumentati nei pazienti con grave riduzione della funzionalita' renale. Si raccomanda quindi particolare attenzione in pazienti anziani con ridotta funzionalita' renale. Secondo rare segnalazioni la ranitidina puo' favorire il verificarsi di attacchi acuti di porfiria.Pertanto deve essere evitata la somministrazione in pazienti con anamnesi di porfiria acuta. In pazienti quali anziani, soggetti con patologie polmonari croniche, diabete o immunocompromessi, puo' esserci un aumento del rischio di contrarre polmonite acquisita in comunita'. Un ampio studio epidemiologico ha dimostrato un aumento del rischio di contrarre polmonite acquisita in comunita' in pazienti ancora in corso ditrattamento con solo ranitidina antagonista degli H2 recettori rispetto a quelli che avevano interrotto il trattamento, con un aumento del rischio relativo aggiustato osservato pari a 1,82 (IC 95% 1,26 - 2,64). [7, 8]. Si raccomanda un regolare controllo dei pazienti che assumono farmaci anti-infiammatori non steroidei in concomitanza con ranitidina, soprattutto negli anziani e in quelli con anamnesi di ulcera peptica. La ranitidina causa un evidente aumento delle complicanze infettive associate con l'uso profilattico degli antagonisti dei recettori dell'istamina, rispetto al sucralfato, in pazienti con malattia a livellocritico. L'aumento delle complicanze infettive sembra piu' probabilmente associato con l'inibizione della secrezione acida che non con uno specifico farmaco. I pazienti con rari problemi di malassorbimento delglucosio-galattosio, non devono prendere questo medicinale.

Gravidanza e Allattamento

La ranitidina attraversa la barriera placentare. La ranitidina deve essere usata in gravidanza solo se considerata essenziale. La ranitidina viene escreta nel latte materno; deve essere usata durante l'allattamento solo se considerata essenziale.

Interazioni con altri prodotti

La ranitidina ha la capacita' di influenzare l'assorbimento, il metabolismo o l'escrezione renale di altri medicinali. Le modifiche dei parametri farmacocinetici possono rendere necessario un aggiustamento deldosaggio del medicinale interessato o l'interruzione del trattamento.Le interazioni avvengono attraverso diversi meccanismi, tra cui: inibizione del sistema di ossigenasi a funzione mista legato al citocromo P450: la ranitidina alle dosi terapeutiche usuali non potenzia l'azione dei medicinali che vengono inattivati da tale sistema enzimatico, quali diazepam, lidocaina, fenitoina, propranololo e teofillina. Sono stati riferiti casi di alterazione del tempo di protrombina con anticoagulanti cumarinici (ad esempio warfarin). A causa del ristretto indice terapeutico, si raccomanda un attento monitoraggio degli aumenti e delle riduzioni del tempo di protrombina durante il trattamento concomitante con ranitidina. Competizione per la secrezione tubulare renale: laranitidina, essendo parzialmente eliminata tramite il sistema cationico, puo' influenzare la clearance di altri medicinali eliminati per questa via. Alte dosi di ranitidina (ad esempio quelle usate nel trattamento della sindrome di Zollinger-Ellison) possono ridurre l'escrezionedi procainamide e N-acetilprocainamide; cio' comporta un aumento dei livelli plasmatici di questi medicinali. Alterazione del pH gastrico: la biodisponibilita' di alcuni medicinali puo' essere influenzata. Cio' puo' dar luogo sia ad un aumento dell'assorbimento (ad esempio triazolam, midazolam, glipizide), che ad una riduzione dell'assorbimento (ad esempio ketoconazolo, atazanavir, delaviridina, gefitnib) Formulazioni orali: non vi e' evidenza di interazione tra ranitidina e amoxicillina e metronidazolo. L'assorbimento della ranitidina puo' risultare diminuito se vengono somministrate contemporaneamente alte dosi (2 g) disucralfato. Questo effetto non si verifica se il sucralfato viene somministrato dopo un intervallo di 2 ore.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Contenitori HDPE: non conservare a temperatura superiore a 25 gradi Ctenere i contenitori HDPE ermeticamente chiusi per tenere il medicinale al riparo dalla luce. Blister Alluminio: non conservare a temperatura superiore a 25 gradi C e nel contenitore originale per tenerlo al riparo dalla luce.