ranitidina dorom*10cpr 300mg ranitidina dorom srl

Che cosa è ranitidina dorom 10cpr 300mg?

Ranitidina dorom compresse prodotto da dorom srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Ranitidina dorom risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di antiulcera peptica - antagonisti dei recettori h2.
Contiene i principi attivi: ranitidina cloridrato
Codice AIC: 035190053 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Ulcera duodenale, ulcera gastrica benigna, ulcera stomale, esofagite da reflusso, sindrome di Zollinger-Ellison. Trattamento sintomatico a breve termine di pirosi ed eruttazioni acide in malattia gastroesofagea da reflusso. Terapia di mantenimento per pazienti affetti da esofagite da reflusso. Trattamento profilattico dell'ulcera duodenale cronicarecidivante.

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Posologia

ADULTI. La posologia abituale per le ulcere duodenali e gastriche e' di 300 mg al giorno, assunti alla sera in dose singola, oppure in due dosi da 150 mg al mattino e alla sera. In caso di necessita', tale posologia potra' essere aumentata a 300 mg al mattino e 300 mg alla sera.Normalmente, la durata del trattamento e' di 4 settimane. Tuttavia, in pazienti isolati, ad esempio quelli in terapia con FANS, un periodo di terapia di 8 settimane migliora l'indice di guarigione. Per il trattamento profilattico la dose abituale e' di 150 mg alla sera. Per il trattamento di esofagiti da reflusso la dose abituale e' di 150 mg al mattino e 150 mg alla sera, oppure in alternativa 300 mg alla sera, per4-8 settimane. In ogni caso, la dose e la durata del trattamento devono essere adattate alla gravita' della malattia. Nei casi gravi, la posologia giornaliera puo' essere aumentata sino a 600 mg frazionati in piu' somministrazioni. Per la terapia di mantenimento e' consigliabilel'assunzione di 150 mg al mattino e 150 mg alla sera. La dose abituale per il trattamento sintomatico della malattia da reflusso gastroesofageo e' di 150 mg al mattino e 150 mg alla sera per un periodo di 2-4 settimane. Per la sindrome di Zollinger-Ellison, la dose iniziale dovrebbe essere pari a 150 mg 3 volte al di. Tale dose potra' essere aumentata in caso di necessita'. In casi particolari, potra' essere necessario aumentare la posologia giornaliera fino a 6 g. BAMBINI. L'esperienza nel trattamento di bambini con ranitidina e' limitata. Se si desidera ottenere una riduzione nella secrezione dei succhi gastrici, si somministrano 5 mg/kg/peso corporeo al giorno. Insufficienza renale. In presenza di insufficienza renale l'emivita plasmatica e' prolungata. Pertanto, nei casi di insufficienza renale grave, la dose deve essere dimezzata secondo quanto indicato nella tabella riportata qui di seguito. In questi casi, e' possibile somministrare una dose orale da 150 mg alla sera. Clearance della creatinina ml/min >50: Creatinina da siero mol/l <200, dosaggio giornaliero 300 mg. Clearance della creatinina 5-50: Creatinina da siero mol/l 200-900, dosaggio giornaliero 150 mg. Laranitidina viene eliminata dall'organismo durante l'emodialisi. Pertanto, gli emodializzati devono assumere la ranitidina dopo ogni ciclo di dialisi.

Effetti indesiderati

Gli studi clinici hanno evidenziato che l'incidenza degli effetti indesiderati e' pari al 3-5% circa. I piu' frequenti sono cefalea (2%) ederuzioni cutanee (2%). FREQUENTI (>1/100): Generali: cefalea, vertigini, stanchezza; Gastrointestinali: diarrea; Dermatologici: reazioni cutanee aspecifiche. MENO FREQUENTI: Ematici: leucopenia, trombocitopenia; Epatici: cambiamenti transitori nel test della funzione epatica. RARI (

Indicazioni

Ulcera duodenale, ulcera gastrica benigna, ulcera stomale, esofagite da reflusso, sindrome di Zollinger-Ellison. Trattamento sintomatico a breve termine di pirosi ed eruttazioni acide in malattia gastroesofagea da reflusso. Terapia di mantenimento per pazienti affetti da esofagite da reflusso. Trattamento profilattico dell'ulcera duodenale cronicarecidivante.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo oppure agli eccipienti. Precauzioni d'impiego in caso di insufficienza renale, insufficienza epatica grave, porfiria acuta. La ranitidina, anche a dosi terapeutiche, passa nel latte materno in quantita' tali da poter provocare effetti indesiderati sul bambino.

Interazioni con altri prodotti

KETOCONAZOLO. L'associazione ranitidina e ketoconazolo dovrebbe essere evitata, in quanto la dissoluzione del ketoconazolo diminuisce a livelli di pH piu' alti e cio' impedisce l'ottenimento di livelli plasmatici efficaci. FENITOINA. Alcuni casi indicano che la ranitidina puo' aumentare il contenuto di fenitoina nel plasma. E' stato segnalato che la ranitidina potrebbe inibire il metabolismo nei soggetti il cui citocromo P-450 sia stato indotto, ad esempio, da antiepilettici. Pertanto, qualora si debba attuare una terapia associata, occorre controllare la concentrazione di fenitoina nel plasma. Questo tipo di interazione non e'stata osservata nei soggetti sani. GLIPIZIDE. Nei pazienti in terapia di mantenimento con glipizide, la somministrazione concomitante di ranitidina potra' aumentare la concentrazione di glipizide nel plasma e potenziarne l'effetto, probabilmente a causa dell'inibizione del metabolismo del glipizide. In caso di associazione potra' essere necessario un adattamento posologico. TEOFILLINA. Nonostante alcuni studi condotti in volontari sani abbiano indicato l'interazione negativa dell'associazione teofillina/ranitidina, si sono recentemente verificati casi in cui il contenuto di teofillina nel plasma e' aumentato in maniera significativa dopo assunzione di ranitidina. E' stato segnalato chetale interazione potrebbe verificarsi in pazienti il cui citocromo P-450 sia stato indotto da altri farmaci. Pertanto, nel caso di terapia associata, si consiglia di controllare il contenuto di teofillina nel plasma.La somministrazione concomitante di ranitidina aumenta la biodisponibilita' del triazolam del 30% circa, con conseguente eventuale potenziamento degli effetti. Dosi elevate di ranitidina potranno ridurre l'escrezione di procainamide e Na-cetilprocainamide mediante inibizione delle secrezioni tubulari. La concomitante assunzione di ranitidina e moderate quantita' di bevande alcoliche potra' aumentare le concentrazioni plasmatiche e gli effetti dell'alcol. La somministrazione di dosi elevate di sucralfato e' stata correlata ad una diminuzione nell'assorbimento di ranitidina. Cio' non si verifica nel caso in cui il sucralfato viene assunto entro 2 ore dalla somministrazione di ranitidina. La biodisponibilita' della ranitidina diminuisce nel caso di somministrazione concomitante di antiacidi.

Forme Farmacologiche


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