ranitidina act 20 compresse rivestite 150mg aurobindo pharma italia srl

Che cosa è ranitidina aur 20cpr riv 150mg?

Ranitidina act compresse rivestite prodotto da aurobindo pharma italia srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Ranitidina act risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di antagonisti dei recettori h 2.
Contiene i principi attivi: ranitidina cloridrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ranitidina.
Codice AIC: 036605020 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Ulcera duodenale, ulcera gastrica benigna, esofagite da reflusso, sindrome di Zollinger-Ellison. Malattia sintomatica da reflusso gastroesofageo. Profilassi dell'ulcera duodenale cronica recidivante.

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Posologia

Adulti. Ulcera duodenale, ulcera gastrica benigna: 300 mg/24 ore, pari a 300 mg la sera o 150 mg al mattino e alla sera. La durata del trattamento e' generalmente di 4 settimane. Nei pazienti la cui ulcera nonsia guarita completamente dopo le 4 settimane di trattamento, il trattamento deve continuare per altre 4 settimane. Se necessario, la dose puo' essere aumentata fino a 300 mg mattina e sera per 4 settimane. Profilassi dell'ulcera duodenale cronica recidivante: 150 mg la sera. Esofagite da reflusso: 150 mg al mattino e alla sera, oppure 300 mg allasera, per 4-8 settimane; tuttavia il dosaggio e la durata del trattamento devono essere individualizzati in base alla gravita' della patologia. In casi gravi, il dosaggio nell'arco delle 24 ore puo' essere aumentato a 600 mg in dosi suddivise fino a un massimo di 12 settimane. La dose di mantenimento raccomandata e' di 150 mg al mattino e alla sera. Malattia sintomatica da reflusso gastroefageo: 150 mg al mattino e alla sera per 2-4 settimane. Sindrome di Zollinger-Ellison: 150 mg 3 volte al giorno, ma la dose puo' essere aumentata, se necessario. Sono state somministrate dosi giornaliere fino a 6 g di ranitidina. La dosedeve essere ridotta in presenza di compromissione della funzione epatica e/o renale e nei pazienti anziani. Bambini: l'esperienza sull'uso di ranitidina nei bambini e' limitata. Qualora fosse giudicato opportuno ridurre la secrezione dei succhi gastrici, e' possibile somministrare 5 mg/kg di peso corporeo due volte al giorno fino ad un massimo di 300 mg/24 ore di ranitidina. Pazienti con compromissione della funzione renale: in presenza di compromissione della funzione renale, l'emivita plasmatica e' piu' lunga e le concentrazioni nel plasma sono piu' alte. Di conseguenza, laddove vi sia una marcata compromissione della funzione renale, la dose deve essere almeno dimezzata, in base alla tabella seguente. La dose orale appropriata dovrebbe essere di 150 mg la sera. La ranitidina e' eliminata dall'organismo attraverso l'emodialisi. I pazienti in dialisi devono pertanto prendere la ranitidina dopo ogni dialisi. Poiche' gli alimenti non influiscono sull'assorbimento della ranitidina, le compresse possono essere assunte sia durante il pasto che tra un pasto e l'altro. Le compresse possono essere ingerite intere, spezzate o frantumate.

Effetti indesiderati

Le sperimentazioni cliniche hanno evidenziato che gli effetti collaterali si verificano con una frequenza pari al 3-5%. Quelli osservati piu' comunemente sono cefalea ed eruzioni cutanee. Di seguito vengono elencati gli effetti indesiderati riportati in ordine decrescente di gravita'. >>Patologie cardiache. Raro: bradicardia, ipotensione, blocco AV. >>Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: leucopenia, trombocitopenia. Raro: agranulocitosi, pancitopenia, tra cui anche ipoplasia del midollo osseo, anemia emolitica. >>Patologie del sistema nervoso centrale. Raro: confusione reversibile, depressione e allucinazioni, specialmente in anziani e pazienti gravemente ammalati, movimenti involontari. >>Patologie dell'occhio. Raro: disturbi dell'accomodazione. >>Patologie gastrointestinali. Comune: diarrea. Raro: pancreatiti. >>Patologie renali e urinarie. Raro: aumento della creatinina plasmatica. Molto raro: nefriti interstiziali acute. >>Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: reazioni cutanee aspecifiche. Raro: eritema multiforme, alopecia. >>Patologie del tessuto muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Raro: artralgia, mialgia. >>Patologie endocrine. Raro: ginecomastia. >>Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: mal di testa, vertigini e stanchezza. Raro: reazioni di ipersensibilita' quali dispnea, senso di soffocamento, orticaria, angioedema o broncospasmo ed epatiti da ipersensibilita' al farmaco, febbre, shock anafilattico, disfunzione erettile. >>Patologie epatobiliari. Comune: modifiche transitorie dei test della funzionalita' epatica. Raro: epatite, talvolta con ittero, e' stata riportata insufficienza epatica, talvolta fatale, pancreatiti.

Indicazioni

Ulcera duodenale, ulcera gastrica benigna, esofagite da reflusso, sindrome di Zollinger-Ellison. Malattia sintomatica da reflusso gastroesofageo. Profilassi dell'ulcera duodenale cronica recidivante.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. La ranitidina non va somministrata a pazienti con storia di porfiria acuta.

Composizione ed Eccipienti

Nucleo della compressa: croscarmellosa sodica, magnesio stearato, cellulosa microcristallina. Rivestimento: polimetacrilato (Eudragit E 100), ipromellosa, macrogol 6000, talco, titanio diossido (E 171).

Avvertenze

La sospetta presenza di patologie ulcerative va oggettivamente verificata in fase iniziale mediante radiografia o endoscopia allo scopo di evitare una terapia inadeguata. Nel trattamento dell'ulcera gastrica, la presenza di un tumore maligno deve essere esclusa in quanto il trattamento stesso puo' mascherare i sintomi del carcinoma dello stomaco. Una dose piu' bassa e' raccomandata nei pazienti con compromissione della funzione renale e/o epatica e negli anziani. La ranitidina non va somministrata ai pazienti con anamnesi di porfiria acuta. Durante il trattamento concomitante di ranitidina e teofillina, deve essere monitorata la concentrazione plasmatica della teofillina e regolarne la dose. Un ampio studio epidemiologico ha mostrato un aumento del rischio disviluppo di polmonite acquisita in comunita' negli attuali utilizzatori di antagonisti dei recettori H2 rispetto a coloro che avevano interrotto il trattamento, con osservazione di un aumento adeguato del rischio relativo di 1,82. Questo aumento del rischio e' stato principalmente osservato nei pazienti con malattie polmonari, diabete, insufficienza cardiaca ed in pazienti immunocompromessi.

Gravidanza e Allattamento

Gravidanza: l'esperienza clinica durante la gravidanza e' limitata. Idati ottenuti da sperimentazioni su animali non indicano un aumentatorischio di danni fetali. Allattamento: la quantita' di ranitidina cheentra nel latte materno e' tale che sussiste il rischio di effetti sul neonato, anche alle dosi terapeutiche.

Interazioni con altri prodotti

La ranitidina puo' aumentare le concentrazioni nel plasma di teofillina, glipizide, midazolam, triazolam, fenitoina, metroprololo. Possono risultare necessari il monitoraggio e/o l'aggiustamento delle dosi nella somministrazione di tali farmaci. La combinazione della ranitidina con il ketoconazolo, o altre sostanze il cui assorbimento dipende dal valore del pH gastrico, deve essere evitata in quanto l'assorbimento di tali farmaci puo' essere alterato dalla ranitidina. Alte dosi di ranitidina possono ridurre l'eliminazione di procainamide e N-acetilprocainamide, a causa dell'inibizione della secrezione tubulare. Poiche' l'uso concomitante di antiacidi o di sucralfato ad alto dosaggio (2 g) puo' ridurre l'assorbimento della ranitidina nel tratto gastrointestinale, la ranitidina deve essere somministrata circa due ore prima dell'assunzione di questi medicinali. L'effetto dell'alcool puo' aumentare in seguito all'assunzione della ranitidina.

Equivalenti in base alle liste di trasparenza

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Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C.