ranibloc*ev 10f 50mg/5ml ranitidina glaxo allen spa

Che cosa è ranibloc ev 10f 50mg/5ml?

Ranibloc preparazione iniettabile prodotto da glaxo allen spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Ranibloc risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di farmaco per il trattamento dell'ulcera peptica e della malattia da reflusso gastroesofageo. antagonisti dei recettori h2.
Contiene i principi attivi: ranitidina cloridrato
Codice AIC: 025490032 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Attacchi acuti e riacutizzazioni di ulcera duodenale; ulcera gastricabenigna; ulcera recidivante; ulcera post-operatoria; esofagite da reflusso; Sindrome di Zollinger-Ellison.

Vedi il foglio illustrativo completo

Posologia

La ranitidina iniettabile va somministrata, sotto stretta sorveglianza medica, esclusivamente a pazienti in preda ad attacchi acuti di ulcere particolarmente severe o nei casi in cui non sia praticabile la terapia orale. Il trattamento e' limitato a brevi periodi e puo' essere proseguito con preparazioni di Ranidil per uso orale. La ranitidina puo' essere somministrata per via parenterale sia sotto forma di iniezione endovenosa di 50 mg ripetibile ogni 6-8 ore sia mediante infusione endovenosa intermittente. In tal caso la dose normale e' di 25 mg/ora per 2 ore e puo' essere ripetuta ad intervalli di 6-8 ore. Per la somministrazione mediante iniezione endovenosa diluire una fiala da 50 mg in soluzione fisiologica od altra soluzione endovenosa compatibile ad un volume di 20 ml ed iniettare in un periodo di tempo non inferiore ai5 minuti. Nella profilassi dell'emorragia da ulcera da stress in pazienti gravi o della emorragia ricorrente in pazienti affetti da ulcera peptica sanguinante puo' essere somministrata una dose iniziale di 50 mg per via endovenosa lenta seguita da infusione endovenosa continua di 0,125-0,250 mg/Kg/ora; i pazienti in corso di terapia con Ranidil per via parenterale considerati ancora a rischio, non appena riprende l'alimentazione per bocca, possono essere trattati con preparazioni di Ranidil per uso orale, 150 mg due volte al giorno. EMORRAGIE DEL TRATTOGASTRO-INTESTINALE SUPERIORE. Il trattamento puo' essere iniziato conuna fiala di ranitidina da 50 mg per via endovenosa per 3 o 4 volte al giorno seguito da terapia orale con 300 mg al giorno per il tempo necessario. PREMEDICAZIONE IN ANESTESIA. A quei pazienti che rischino disviluppare una sindrome da aspirazione acida (sindrome di Mendelson) puo' essere somministrata una fiala di Ranidil da 50 mg per iniezione e.v. lenta, da 45 a 60 minuti prima dell'induzione dell'anestesia generale. Puo' essere adottata anche la via di somministrazione orale. ULCERA DA STRESS. Nella prevenzione e trattamento delle ulcere da stress in pazienti gravi il trattamento iniziale e' di 50 mg per 3-4 volte algiorno per via endovenosa seguito dalla terapia orale. PAZIENTI CON INSUFFICIENZA RENALE. Nei pazienti con grave riduzione della funzionalita' renale (clearance della creatinina inferiore a 50 ml/min), si verifica un accumulo di ranitidina con conseguente aumento delle concentrazioni plasmatiche. Si raccomanda che la dose giornaliera in tali pazienti sia di 25 mg.

Effetti indesiderati

Per la classificazione della frequenza degli effetti indesiderati e' stata adottata la seguente convenzione: molto comuni (>1/10), comuni (>1/100, 1/1000, 1/10000,

Indicazioni

Attacchi acuti e riacutizzazioni di ulcera duodenale; ulcera gastricabenigna; ulcera recidivante; ulcera post-operatoria; esofagite da reflusso; Sindrome di Zollinger-Ellison.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' alla ranitidina o ad uno qualsiasi degli eccipienti del prodotto. La ranitidina attraversa la barriera placentare ed e' escreta nel latte materno. Come altri farmaci deve essere somministrata durante la gravidanza e l'allattamento solo se considerata di assolutanecessita'.

Interazioni con altri prodotti

La ranitidina, ai livelli plasmatici raggiunti dalle dosi standard raccomandate, non inibisce il sistema di ossigenasi a funzione mista legato al citocromo epatico P450. Conseguentemente la ranitidina, alle dosi terapeutiche usuali, non potenzia l'azione dei farmaci che vengono inattivati da tale enzima; tali farmaci comprendono warfarin, indometacina, diazepam, lidocaina, fenitoina, propranololo e teofillina. La ranitidina e' compatibile con le soluzioni piu' comunemente usate per infusione endovenosa.

Forme Farmacologiche


Clicca qui per consultare il foglio illustrativo e riassunto delle caratteristiche di ranibloc