rabeprazolo teva*25cpr gastr10 rabeprazolo teva italia srl

Che cosa è rabeprazolo teva 25cpr gastr10?

Rabeprazolo teva compresse gastroresistenti prodotto da teva italia srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici .
Rabeprazolo teva risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di inibitori della pompa acida.
Contiene i principi attivi: rabeprazolo sodico
Composizione Qualitativa e Quantitativa: rabeprazolo sodico.
Codice AIC: 040828067 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento di ulcera duodenale attiva; ulcera gastrica benigna attiva; malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE) sintomatica erosiva o ulcerativa; trattamento a lungo termine della malattia da reflusso gastroesofageo (terapia di mantenimento della MRGE); trattamento sintomatico della malattia da reflusso gastroesofageo da moderata a molto grave (MRGE sintomatica); sindrome di Zollinger-Ellison.

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Posologia

>>Adulti/anziani. Ulcera duodenale attiva e ulcera gastrica benigna attiva: la dose orale raccomandata sia per il trattamento dell'ulcera duodenale attiva che per il trattamento dell'ulcera gastrica benigna attiva e' di 20 mg una volta al giorno, da assumere al mattino. La maggior parte dei pazienti con ulcera duodenale attiva guarisce entro 4 settimane. Tuttavia alcuni pazienti possono richiedere, per raggiungere la cicatrizzazione, altre 4 settimane di terapia. La maggior parte dei pazienti con ulcera gastrica benigna attiva guarisce entro 6 settimane. Anche in questo caso, tuttavia, alcuni pazienti possono richiedere altre 6 settimane di terapia per raggiungere la guarigione. Malattia dareflusso gastroesofageo (MRGE) erosiva o ulcerativa: la dose orale raccomandata per questa patologia e' di 20 mg una volta al giorno per quattro-otto settimane. Trattamento a lungo termine della malattia da reflusso gastroesofageo (terapia di mantenimento della MRGE): per il trattamento a lungo termine, e' possibile utilizzare una dose di mantenimento da 10 mg/die o da 20 mg/die a seconda della risposta del paziente. Trattamento sintomatico della malattia da reflusso gastroesofageo damoderata a molto grave (MRGE sintomatica): 10 mg una volta al giorno in pazienti senza esofagite. Se non si ottiene il controllo dei sintomi entro quattro settimane, il paziente deve essere sottoposto a ulteriori accertamenti. Una volta risolti i sintomi, il controllo successivodei sintomi puo' essere ottenuto mediante un regime al bisogno utilizzando 10 mg una volta al giorno ove necessario. Sindrome di Zollinger-Ellison: la dose iniziale raccomandata negli adulti e' di 60 mg una volta al giorno. La dose puo' essere aumentata fino a 120 mg/die in basealle esigenze dei singoli pazienti. Possono essere somministrate singole dosi giornaliere fino a 100 mg/die. Per le dosi da 120 mg puo' essere necessario suddividerle in dosi da 60 mg da assumere due volte al giorno. Il trattamento deve essere proseguito fino a quando clinicamente indicato. Per le indicazioni che richiedono trattamento una volta al giorno, il rabeprazolo sodico deve essere assunto al mattino a digiuno. Sebbene non siano state evidenziate interferenze sull'attivita' del farmaco ne' da parte del cibo ne' del momento della giornata, questoregime di assunzione facilita la compliance del paziente al trattamento. I pazienti devono essere informati che le compresse non devono essere masticate o frantumate, ma deglutite intere. Insufficienza renale ed epatica: non sono necessari adeguamenti posologici nei pazienti coninsufficienza renale o epatica. Bambini: la somministrazione di rabeprazolo nei bambini non e' consigliata, dal momento che non sono stati condotti studi su questo gruppo di pazienti.

Effetti indesiderati

Le reazioni avverse al farmaco piu' comunemente riportate negli studiclinici controllati con rabeprazolo sono state cefalea, diarrea, dolore addominale, astenia, flatulenza, rash e secchezza delle fauci. La maggior parte degli eventi avversi che si sono verificati durante gli studi clinici erano di entita' da lieve a moderata e di natura transitoria. I seguenti eventi avversi sono stati riportati in seguito a studiclinici e all'esperienza post- marketing. In base alla loro frequenza, gli eventi avversi sono stati classificati come comuni (da >=1/100 a=1/1.000 a =1/10.000 a GRAVIDANZA E ALLATTAMENTONon vi sono dati sulla sicurezza di rabeprazolo nella donna in gravidanza. Studi sulla riproduzione condotti su ratti e conigli hanno dimostrato che non c'e' evidenza di compromissione della fertilita' o di danno al feto dovuti alla somministrazione di rabeprazolo sodico, anche se nel ratto si verifica un modesto passaggio feto-placentare di farmaco. La somministrazione di rabeprazolo e' controindicata in gravidanza. Non e' noto se il rabeprazolo sodico venga escreto nel latte maternoumano. Non sono stati condotti studi nelle donne in allattamento. Il rabeprazolo sodico viene tuttavia escreto nelle secrezioni mammarie diratto. Il rabeprazolo non deve pertanto essere usato nelle donne in allattamento.

Indicazioni

Trattamento di ulcera duodenale attiva; ulcera gastrica benigna attiva; malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE) sintomatica erosiva o ulcerativa; trattamento a lungo termine della malattia da reflusso gastroesofageo (terapia di mantenimento della MRGE); trattamento sintomatico della malattia da reflusso gastroesofageo da moderata a molto grave (MRGE sintomatica); sindrome di Zollinger-Ellison.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti; controindicato nelle donne in gravidanza e durante l'allattamento.

Composizione ed Eccipienti

Nucleo: mannitolo, idrossipropilcellulosa a basso grado di sostituzione, magnesio ossido pesante, idrossipropilcellulosa, magnesio stearato. Rivestimento: ipromellosa (E464), cellulosa microcristallina, acido stearico, diossido di titanio (E171), ipromellosa ftalato, trietile citrato, lattosio monoidrato, macrogol 4000, ossido di ferro rosso (E172), ossido di ferro giallo (E172); compresse da 20 mg: ossido di ferro nero (E172). Inchiostro di stampa: gommalacca, ossido di ferro nero (E172), alcol N-butilico, acqua purificata, spirito metilato industriale, glicole propilenico 2-propanolo, etanolo 96%.

Avvertenze

La risposta sintomatica alla terapia con rabeprazolo non esclude la presenza di possibili patologie maligne a livello gastrico o esofageo; questa possibilita' deve pertanto essere esclusa prima di iniziare il trattamento con rabeprazolo sodico. I pazienti in terapia a lungo termine (in particolare quelli trattati per piu' di un anno) devono esseretenuti sotto regolare osservazione. Il rischio di reazioni di ipersensibilita' crociata con altri inibitori della pompa protonica o derivati del benzimidazolo non puo' essere escluso. I pazienti devono essere informati che le compresse non devono essere masticate o frantumate, ma deglutite intere. La somministrazione di rabeprazolo nei bambini none' consigliata, dal momento che non sono stati condotti studi su questo gruppo di pazienti. Nella fase post-marketing, sono stati riportaticasi di discrasie ematiche (trombocitopenia e neutropenia). Nella maggior parte dei casi in cui non e' stato possibile identificare una diversa eziologia, gli eventi non presentavano complicazioni e si sono risolti con l'interruzione del rabeprazolo. Negli studi clinici sono state osservate anomalie degli enzimi epatici ed eventi simili sono statiriferiti anche dopo l'autorizzazione all'immissione in commercio. Nella maggior parte dei casi in cui non e' stato possibile identificare una diversa eziologia, gli eventi non presentavano complicazioni e si sono risolti con l'interruzione del rabeprazolo. Uno studio in pazienticon insufficienza epatica da lieve a moderata non ha evidenziato problemi significativi di sicurezza correlati all'uso del farmaco rispettoai gruppi di controllo, analoghi per eta' e per sesso. Tuttavia, dal momento che non vi sono dati clinici sull'uso di rabeprazolo sodico nel trattamento di pazienti con insufficienza epatica grave, il medico e' invitato a prestare particolare attenzione nel somministrare il rabeprazolo sodico per la prima volta a tali pazienti. Il trattamento con inibitori della pompa protonica, incluso rabeprazolo sodico, puo' aumentare il rischio di infezioni gastrointestinali come quelle da Salmonella, Campylobacter e Clostridium difficile. La co-somministrazione di atazanavir con il rabeprazolo sodico non e' consigliata. I pazienti con rari problemi ereditari quali intolleranza al galattosio, deficit diLapp-lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.

Gravidanza e Allattamento

Non vi sono dati sulla sicurezza di rabeprazolo nella donna in gravidanza. Studi sulla riproduzione condotti su ratti e conigli hanno dimostrato che non c'e' evidenza di compromissione della fertilita' o di danno al feto dovuti alla somministrazione di rabeprazolo sodico, anche se nel ratto si verifica un modesto passaggio feto-placentare di farmaco. La somministrazione di rabeprazolo e' controindicata in gravidanza. Non e' noto se il rabeprazolo sodico venga escreto nel latte maternoumano. Non sono stati condotti studi nelle donne in allattamento. Il rabeprazolo sodico viene tuttavia escreto nelle secrezioni mammarie diratto. Il rabeprazolo non deve pertanto essere usato nelle donne in allattamento.

Interazioni con altri prodotti

Il rabeprazolo sodico produce una intensa e duratura inibizione dellasecrezione acida dello stomaco. Puo' verificarsi una interazione con i composti il cui assorbimento e' pH-dipendente. La co-somministrazione di rabeprazolo sodico con chetoconazolo o con itraconazolo puo' comportare una riduzione significativa dei livelli plasmatici di questi antifungini. Potrebbe pertanto essere necessario effettuare il monitoraggio dei singoli pazienti per intervenire con eventuali adeguamenti posologici quando vengano assunti questi farmaci contemporaneamente con rabeprazolo sodico. In alcuni studi clinici, farmaci antiacidi sono stati somministrati in concomitanza con rabeprazolo sodico e, in uno studio specifico sull'interazione farmaco-farmaco, non e' stata osservata alcuna interazione con farmaci antiacidi liquidi. La co-somministrazione di atazanavir 300 mg/ritonavir 100 mg con omeprazolo (40 mg/die) o di atazanavir 400 mg con lansoprazolo (60 mg/die) in volontari sani haevidenziato una sostanziale riduzione dell'esposizione ad atazanavir.L'assorbimento di atazanavir e' pH-dipendente. Nonostante l'assenza di studi specifici, risultati simili sono previsti in caso di utilizzo concomitante con altri inibitori della pompa protonica. Gli inibitori della pompa protonica, incluso il rabeprazolo, non devono pertanto essere somministrati in associazione con atazanavir.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Conservare a temperatura inferiore a 25 gradi C. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall'umidita'.